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Attualità

Colpo di… Testa al 57° Rally del Salento

Il pilota molisano vince davanti a Crugnola e diventa il nuovo leader del T.I.R. 2025. Pinzano è terzo al termine di una battaglia al fotofinish con il salentino Rizzello che rinforza la sua leadership nel C.R.Z. 8. Ospedale vince tra le storiche e Fiorese nella regolarità

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di Gianluca Eremita


È Giuseppe Testa il vincitore del 57° Rally del Salento che, così, va a riscattare la delusione patita nel 2024 per essersi piazzarsi al secondo posto ad appena 1,5” dai vincitori Pedersoli-Bonato.


Il molisano, affiancato dal sanmarinese Massimo Bizzocchi a bordo della Skoda Fabia RS R5/Rally2 (foto in alto ACI Sport), ha preceduto di 12”2 il pluricampione italiano in carica ed al debutto nel T.I.R.-Trofeo Italiano Rally ACI Sport 2025, Andrea Crugnola, affiancato da Andrea Sassi su Citroen C3 R5/Rally2, e Corrado Pinzano, sempre sulla Fabia, di 18”9.


La giusta scelta di gomme ad inizio gara e la grinta sono stati i due fattori che hanno determinato il successo di Testa nella gara organizzata dall’Automobile Club Lecce.


Il portacolori della M.r.c. Sport ha fatto sue le prime tre Prove Speciali del sabato accumulando così 17”9 su Crugnola che, dopo aver vinto la Prova Speciale Spettacolo del venerdì sera sulla Pista Salentina, non ha saputo interpretare al meglio la scelta delle gomme precludendosi la possibilità di contrastare efficacemente l’avanzata del molisano.


Nel secondo ed ultimo giro di Prove il campione in carica del C.I.A.R.-Sparco ha vinto la ripetizione della “San Gregorio” e quella della “Ciolo”. Testa ha subito risposto al varesino aggiungendo proprio sull’ultima P.S. altri 2”8 di distacco ed involandosi, così, verso la meritata vittoria finale.


«Per noi che corriamo così poco», ha commentato Testa all’arrivo, «questo è un risultato che ci gratifica enormemente. Facciamo dei sacrifici per essere al via delle gare e per questo devo ringraziare i miei partners e chi mi sostiene. È stata una bella gara, abbiamo spinto forte e vincere qui ci rende davvero molto orgogliosi».


Il terzo gradino del podio si è deciso sull’ultima speciale al termine di un confronto spettacolare tra Corrado Pinzano-Mauro Turati ed i salentini Francesco Rizzello-Fernando Sorano, entrambi su Skoda Fabia RS R5/Rally2.


Rizzello ha subito scoperto le carte chiudendo terzo assoluto il primo giro di Prove con Pinzano davanti e Crugnola alle sue spalle. La ripetizione di “San Gregorio”, “Ciolo” e “Specchia” ha infiammato la battaglia. Crugnola ha rimontato fino alla seconda piazza, lasciando gli altri due a confrontarsi per il podio. Il biellese ha aumentato il ritmo portando il margine a 5”6 secondi dopo sei delle sette prove in programma. Nonostante Rizzello abbia vinto l’ultima P.S. del Rally, la ripetizione di “Specchia”, si è dovuto fermare a 1”9 secondi dal terzo posto, pur consapevole di essersi aggiudicato la classifica della Coppa Rally di 8^ Zona ed essersi piazzato primo tra i pugliesi.


Pinzano, vincitore al “Marca”, alla fine del “Salento” ha dovuto cedere il testimone della leadership nel T.I.R. 2025 a Testa balzato in avanti grazie ai 22,5 punti intascati con questo primo successo stagionale. Il biellese è stato sempre protagonista sfortunato in terra di Puglia ma alla fine, visto il punteggio maggiorato, è comunque riuscito ad attutire il colpo in ottica campionato.


La quinta piazza assoluta è andata al pluricampione italiano Paolo Andreucci, navigato da Alessandro Arnaboldi, su Citroen C3 R5/Rally2. “Ucci” ha disputato una gara migliorativa al suo ritorno in “Salento”, seppur sporcata da un errore sulla SPS1 quando è finito in testacoda sulla Pista di Ugento dopo aver deliziato le migliaia di spettatori con dei gran traversi.


Al termine Andreucci è stato insignito anche con il Premio Fair Play, messo in palio dal Panathlon International Club di Lecce, un riconoscimento alla sua lunga carriera che attualmente lo conferma come il pilota più vincente nella storia del Rally del Salento.


Sesto posto per Manuel Sossella e Gabriele Falzone (Skoda Fabia RS R5/Rally2), secondi nella classifica della C.R.Z. Settimi i vincitori della Coppa Valtellina Alessandro Re e Marco Vozzo (Skoda Fabia RS R5/Rally2) esordienti al “Salento”. Ottavi Simone Miele e Luca Beltrame (Skoda Fabia RS R5/Rally2) che hanno faticato a trovare il ritmo più efficace. Noni Stefano Liburdi e Valerio Silvaggi(Skoda Fabia RS R5/Rally2).


Prestazione super quella dei salentini Simone Melcarne e Mauro Longo (Peugeot 208 Rally 4) classificatisi decimi assoluti, e vincitori di RC4, Rally4 e 2 Ruote Motrici.


Maria Paola Fiorio e Giulia Bico hanno conquistato la classifica femminile e si sono tolte la bella soddisfazione di chiudere la gara salentina per la prima volta con una quattro ruote motrici, la Citroen DS3 N5.


Ottima prestazione quella del leccese figlio d’arte Andrea Pisacane che, in coppia con Fabio Guzzardi, ha portato una piccola Renault Clio RS di classe N3 a ridosso della top ten vincendo contemporaneamente Gruppo, Classe ed Under 25.


In N2 vittoria di Pierpaolo Raho ed Angela Moffa (Peugeot 106 Rallye), in Rally5 per Salvatore Casarano e Gabriele Mergola (Renault Clio Rally5) mentre Daniele Graziano Ferilli e Nazzareno Rosa (Citroen Saxo VTS) si sono imposti in Racing Start.


Nel 7° Rally Storico del Salento, valido per il Trofeo Rally di 4^ Zona storico, il successo è andato alla Opel Kadett GSI della Scuderia Palladio Historic di Francesco Ospedale ed Antonio Mancuso che si sono aggiudicati anche il Trofeo del Sud in ragione del loro piazzamento alla Targa Florio Rally.


Ospedale, che ha vinto il 4° Raggruppamento, ha preceduto nell’ipotetica classifica assoluta Giovanni Spinnato e Fabio Mellina con l’aggressiva Fiat X1/9 della Island Motorsport con la quale hanno conquistato il 3° Raggruppamento.


Podio completato dalla BMW 320i di Cosimo Labianca e Giovanni Averna, sempre dell’Island Motorsport. Giuseppe Savoca e Giuseppe Di Salvo hanno vinto il 1° Raggruppamento con la BMW 2002 Ti del Team Bassano. Gianluca Mancuso e Carmelo Biella, su Peugeot 106 della Messina Classic Team hanno conquistato il primo trofeo Auto Classiche nella storia del Rally del Salento.


Anche nel Salento Historic Regularity Rally non sono mancate le soddisfazioni. Il terzo round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche di Regolarità, nella media 50 ha visto il successo Mariano Fiorese e Laura Marcatillj che, a bordo della loro Porsche 911 SC della Scuderia Milano Autostoriche rafforzano la leadership nella serie.


Secondo posto per la Fiat X1/9 di Flavio Greco e Laura Martines, sempre della Milano Autostoriche. Terzi Giorgio Onori e Giacomo Iorio su Lancia Fulvia Sport (Scuderia del Grifone).


Nella media 60 successo in solitaria per Giorgio Garghetti e Barbara Giordano su BMW 320i della Novara Corse.


CLASSIFICA ASSOLUTA 57° RALLY DEL SALENTO



  1. Testa-Bizzocchi (SKODA FABIA) in 54’10.9

  2. Crugnola-Sassi (CITROEN C3) a 12.2

  3. Pinzano-Turati (SKODA FABIA) a 18.9

  4. Rizzello-Sorano (SKODA FABIA) a 20.8

  5. Andreucci-Arnaboldi (CITROEN C3) a 1’17.9

  6. Sossella-Falzone (SKODA FABIA) a 1’21.0
  7. Re-Vozzo (SKODA FABIA) a 1’44.0

  8. Miele-Beltrame (SKODA FABIA) a 2’02.1

  9. Liburdi-Silvaggi (SKODA FABIA) a 2’54.2

  10. Melcarne-Longo (PEUGEOT 208) a 6’47.1


CLASSIFICA TROFEO ITALIANO RALLY



  1. Testa 34,5 Punti

  2. Pinzano 30

  3. Re 21

  4. Crugnola 18

  5. Miele 16,5

  6. Sossella 15,5.


CALENDARIO TROFEO ITALIANO RALLY 2025


GIRONE A


6 aprile – Rally della Marca;


31 agosto – Rally Piancavallo;


12 ottobre – Rally Città di Bassano.


GIRONE B


27 aprile – Rally Coppa Valtellina


15 giugno – Rally della Lanterna


20 luglio – Rally Valli Ossolane


GARE A COEFFICIENTE 1,5


24 maggio – Rally del Salento


21 settembreRally Mille Miglia


26 ottobreRally Trofeo Villa d’Este ACI Como


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Rizzello Sorano quarti assoluti (Foto ACI Sport)


Appuntamenti

#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase

“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

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Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.

«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».

Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».

Come si è arrivati alla nuova apertura?

«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».

«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.

Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».

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Attualità

Maria Antonietta I di Puglia

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

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Unisalento, ecco la prima rettrice

Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»

La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.

Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.

Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.

La vera sfida del futuro

di Hervé Cavallera

di Hervé Cavallera

Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.

Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).

In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.

L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.

Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.

Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.

Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.

Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.

È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.

Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.

Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.

Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.

E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.

Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.

Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.

Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.

Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.

Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.

Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.

Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.

In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.

Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».

Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.

Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.

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Albaservice: Risanamento e tutela dell’occupazione le parole d’ordine

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’Ente….

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Dopo oltre un decennio segnato da difficoltà economiche, ammortizzatori sociali e incertezza occupazionale, Albaservice spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Lecce, volta finalmente pagina.

Grazie a un lavoro sinergico e determinato, guidato dal presidente della Provincia Stefano Minerva e dall’amministratore unico Marco Miceli, è stato raggiunto un risultato straordinario: dal 2025 nessun lavoratore sarà lasciato indietro. Tutti i dipendenti torneranno all’orario pieno di 40 ore settimanali, senza più ricorso alla cassa integrazione o altri strumenti di sostegno al reddito.

Un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, ottenuto attraverso un’azione politica e amministrativa forte, che ha visto la rimodulazione delle convenzioni quadro tra Provincia e partecipata, relative alla gestione degli edifici scolastici e alla manutenzione della rete viaria, e l’affidamento di nuovi servizi strategici per garantire la sostenibilità dell’azienda.

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’EnteIn soli sei mesi, la nuova amministrazione ha saputo imprimere una svolta concreta, restituendo ad Albaservice un’identità operativa, una prospettiva industriale e una dignità occupazionale.

Non parliamo solo di un risultato economico, ma di un atto di responsabilità istituzionale e di giustizia sociale. Albaservice torna a essere una risorsa per il territorio, per le scuole, per le strade, per i cittadini, e questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e al lavoro infaticabile dei sindacati, che ringrazio per il proficuo confronto e la piena convergenza per il raggiungimento di questo importante traguardo”, ha dichiarato il presidente Minerva.

Albaservice rappresenta oggi un modello di servizio pubblico efficiente e vicino alle comunità, con operatori che garantiscono quotidianamente la sicurezza e il decoro del patrimonio scolastico e stradale provinciale. Un ruolo che torna a essere valorizzato, anche grazie alla stabilità lavorativa finalmente restituita a tutte le maestranze.

Anche l’amministratore unico Marco Miceli ha espresso la propria soddisfazione: “Abbiamo lavorato con rigore, visione e rispetto per ogni lavoratore. Questo risultato è la dimostrazione che le partecipate pubbliche, se ben governate, possono essere centri di eccellenza e coesione sociale.”

Il futuro di Albaservice riparte dunque da basi solide: un piano industriale sostenibile, una squadra di lavoro motivata e un ente pubblico che ha saputo credere e investire nel cambiamento.

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