Attualità
Da domani Salentoinbus 2020
Nuove fermate a Casarano, Giuggianello, Nardò e Martano. Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva: «Sfida vinta, Nonostante le difficoltà dell’emergenza covid»

Da domani 1° luglio e fino al 31 agosto, torna “SalentoinBus”, il servizio di trasporto pubblico estivo ideato e organizzato dalla Provincia di Lecce per assicurare la mobilità dei residenti e dei turisti su tutto il territorio salentino durante l’estate.
«È una sfida vinta, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria», ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva. E il servizio verrà effettuato con modalità conformi alle ordinanze regionali relative al contrasto al Covid 19.
Saranno 12 le linee principali di collegamento tra il capoluogo e l’entroterra e le località costiere, integrate da altre 15 linee secondarie che permettono di raggiungere praticamente tutto il territorio salentino.
Gli altri collegamenti sono i seguenti: Stazione ferroviaria di Lecce, tutte le linee in transito su Lecce fermano nei pressi della stazione ferroviaria, per l’opportuna integrazione con i mezzi a lunga percorrenza; Aereoporti di Brindisi e Bari raggiungibili con servizi regionali effettuati da SITA/SEAT inpartenza dal City Terminal di Lecce; San Pancrazio Salentino e Valle d’Itria, raggiungibili con servizi regionali ed extraprovinciali effettuati da FSE/STB Brindisi in partenza da Lecce e da Torre Lapillo; Marine di Lecce, raggiungibili con servizi comunali effettuati da SGM in partenza da Lecce.
Il consigliere provinciale delegato ai trasporti Antonio Tondo ha ringraziato le professionalità dell’Ente, coordinate dal direttore generale Giovanni Refolo: «Sento il dovere di ringraziare gli uffici che hanno realizzato il progetto per la stagione estiva 2020, prevedendo, in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, anche le relative misure di contrasto in materia di trasporto pubblico. Un ringraziamento anche ai colleghi consiglieri, soprattutto a Fabio Tarantino e a Attilio De Marco, da subito pronti a far sintesi sulle varie istanze provenienti dal territorio».
«La maggior parte degli italiani che questa estate si concederanno una vacanza rimarrà entro i confini nazionali, e la nostra terra si confermerà la destinazione più gettonata», ha aggiunto il presidente Stefano Minerva, «era necessario mettere in campo tutto ciò che è nelle nostre possibilità e capacità per garantire servizi di trasporto utili a raggiungere i nostri borghi, le nostre spiagge, i nostri litorali».
Quanto alle linee, il direttore generale Giovanni Refolo ha sottolineato che «il servizio di “SalentoinBus” prevederà nuove fermate a Casarano, Giuggianello, Nardò e Martano, in considerazione del lavoro di armonizzazione del progetto rispetto alle interlocuzioni e alle istanze del territorio».
«Uffici, consiglieri provinciali, presidenza, Comuni: una squadra diffusa che raggiunge risultati importanti. Oggi la Provincia di Lecce è pronta ad accogliere chi vorrà gustare le bellezze della nostra terra», ha concluso il presidente Minerva.
Anche per questa edizione sarà disponibile il sistema di biglietteria elettronica con l’app Mycicero, collaudata e funzionale, che consentirà la vendita di biglietti integrati con altri vettori presenti sulla piattaforma on‐line.
Per quanto riguarda i servizi di assistenza agli utenti, saranno disponibili sul sito istituzionale della Provincia di Lecce tutte le informazioni sul servizio (itinerari, fermate, orari, tariffe, ecc). Saranno inoltre disponibili per informazioni telefoniche l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce e i numeri telefonici pubblicati sullo stesso sito.
Nella proroga contrattuale dei servizi minimi sottoscritta dalla Provincia con il soggetto gestore (Cotrap), le percorrenze per i servizi estivi di SalentoinBus ammontano a circa 500mila km, ma nel nuovo Piano di Bacino è stata prevista una estensione dei servizi estivi a circa 900mila km, rientranti nel complesso di oltre 10milioni di km di nuovi servizi minimi (oltre a circa 2.500.000 km di servizi in ambito urbano), riconosciuti da parte della Regione Puglia all’Ato della provincia di Lecce.
Nella stagione 2020, pur rientrando nelle percorrenze chilometriche contrattuali prorogate, si è realizzata una sperimentazione della riorganizzazione del servizio proposta nel nuovo Piano di Bacino, confermando l’inserimento di Galatina sperimentato la scorsa stagione ed integrando Casarano, Nardò, Giuggianello e Martano nella rete attuale.
Per l’annualità 2020, pur risentendo dell’effetto dell’epidemia Covid, si stima di poter confermare gli utenti delle ultime stagioni, nel periodo di effettuazione del servizio.
Tutte le informazioni sulle linee e sugli orari di “SalentoinBus 2020” saranno disponibili sul sito istituzionale della Provincia (www.salentoinbus.provincia.le.it).
LINEE E FERMATE SALENTO IN BUS
Attualità
L’antico Salento svelato dal mare
Il frammento di una statua bronzea recuperato fra Leuca e Novaglie. Il ritrovamento conferma la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati

Le acque antistanti il porto di Leuca restituiscono un prezioso tassello della storia marittima antica della Puglia.
Un significativo frammento di statua bronzea, presumibilmente appartenente a un torso maschile, è stato individuato e recuperato durante le indagini archeologiche subacquee condotte dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento nel tratto di costa tra Leuca e Novaglie.
L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e regolamentato dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Gallipoli, rappresenta un importante risultato delle ricerche coordinate dalla professoressa Rita Auriemma, responsabile scientifica del progetto M.Ar.E.A. (PNRR) e direttrice del Gruppo di Archeologia Subacquea dell’ateneo salentino.
Le prospezioni, finalizzate all’aggiornamento del Geodatabase della Carta Archeologica Subacquea della Puglia meridionale, hanno permesso di localizzare con precisione il sito del carico di rottami bronzei già noto alla comunità scientifica dal 1992 grazie alla segnalazione di Francesco Boaria e successivamente indagato dalla Soprintendenza pugliese tra il 1994 e il 1995.
Da questo giacimento provengono i frammenti di statue, anche di proporzioni colossali, attualmente conservati nel Museo Archeologico di Brindisi insieme ai reperti del carico dei Bronzi di Punta del Serrone.
Il momento più significativo della campagna di ricerca si è verificato quando il team dell’Università del Salento ha individuato e documentato attraverso un dettagliato rilievo fotogrammetrico il frammento principale, che misura 105 x 65 centimetri.
Nonostante le incrostazioni marine che ne mascherano i dettagli, il reperto presenta caratteristiche morfologiche compatibili con la parte anteriore di un torso nudo di figura maschile, realizzato in dimensioni superiori al naturale.
L’intervento ha portato alla luce anche frammenti di piccole dimensioni, uno dei quali interpretabile come parte di un panneggio.
Il recupero del materiale archeologico è stato condotto con la massima professionalità dagli archeologi subacquei dell’Università del Salento, supportati dal prezioso contributo tecnico e logistico del I Nucleo Operativo Subacqueo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto in collaborazione, per gli aspetti di tutela, con la Soprintendenza, nelle persone del Soprintendente arch. Francesca Riccio e della dott.ssa Serena Strafella, allertate non appena si è rivelato indispensabile il recupero dei reperti.
Questa collaborazione consolidata garantisce da anni la sicurezza delle operazioni e fornisce un supporto indispensabile per tutte le attività di ricerca archeologica lungo le coste salentine.
La Capitaneria di Porto di Gallipoli, attraverso l’Ufficio Locale Marittimo di Leuca, ha assicurato il trasporto dei reperti dalla sede del rinvenimento alla terraferma, confermando ancora una volta l’efficace sinergia tra istituzioni universitarie e organismi di controllo del territorio marittimo.
I reperti sono attualmente sottoposti al processo di desalinizzazione presso le vasche a ricambio idrico del Laboratorio di restauro della Soprintendenza, presso il Museo del Mare antico di Nardò.
Solo al termine di questo delicato trattamento conservativo e dopo gli studi specialistici sarà possibile determinare con certezza se il frammento principale appartenga a una delle statue già note dal carico o rappresenti una nuova acquisizione per il patrimonio culturale.
La scoperta conferma l’importanza delle rotte commerciali che attraversavano il basso Adriatico in epoca antica.
Il carico di Leuca, analogamente a quello di Punta del Serrone, testimonia la pratica del riciclo dei metalli nel mondo antico, quando statue ed elementi decorativi bronzei venivano trasportati per essere rifusi e reimpiegati.
«Questo intervento», commenta la professoressa Auriemma, «conferma che la virtuosa sinergia tra le istituzioni è la chiave vincente per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio, in particolare per un patrimonio apparentemente “invisibile” come quello subacqueo; una rete di attori coinvolti e le comunità possono farne realmente un bene comune e accessibile».
«Si tratta», dichiara la Soprintendente Francesca Riccio, «non solo di un ritrovamento notevole per le valenze culturali intrinseche dei reperti rinvenuti – ma di un ulteriore, importantissima, testimonianza della storia di questo straordinario territorio laddove la ricerca archeologica ci ha abituato a continue scoperte di un patrimonio sepolto o sommerso che, quotidianamente ci troviamo a disvelare, tutelare e valorizzare grazie, come in questo caso, all’efficace collaborazione con le istituzioni coinvolte».
Il Comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Capitano di Vascello Francesco Perrotti, nel sottolineare l’importante risultato ottenuto dalle istituzioni coinvolte, ha rivolto un plauso al personale della Guardia Costiera che ha preso parte all’operazione, e in particolare agli Operatori Subacquei del 1 Nucleo Sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, coordinati dal Capitano di Corvetta Giuseppe Simeone, che hanno garantito – nello specifico – gli aspetti relativi alla salvaguardia della vita umana in mare e alla tutela dell’ecosistema sottomarino.
L’intervento si inserisce nel più ampio programma di ricerca e valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo promosso dall’Università del Salento, che continua a rappresentare un punto di riferimento nazionale per gli studi di archeologia marittima e per la formazione di specialisti nel settore.
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Attualità
Danza sportiva: gran successo ad Agropoli per le atlete neretine

Un’esperienza emozionante e unica, coronata da numerosi titoli e medaglie ai Campionati Nazionali CIBS ad Agropoli (Campania) per le allieve della Scuola di Danza Sportiva “Anastasia Dance” di Nardo.

Guidate dei Maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca, le giovani danzatrici hanno dimostrato la loro eccellenza in diverse categorie, conquistando ben 13 premi e piazzamenti:
- 1° posto: Aurora Palumbo (individuale), Squadra Medi Fiore, Squadra Grandi e Squadra Baby
- 2° posto: Squadra Medi Leopardata, Squadra Grandi Leopardata e Aurora Palumbo
- 3° posto: Gioia Pia Mazzarella e Rebecca Saina
- 5° posto: Giulia Sibilano
- 13° posto: Daisy Giumentaro
La squadra composta da Emily Mazzarella, Martina Manieri, Gioia Pia Mazzarella, Daisy Giumentaro, Sofia De Paola, Ambra Negro e Aurora Palumbo ha conquistato il titolo di Campionesse Nazionali CIBS.
Le più piccole della scuola, Giorgia Saina (3 anni), Gioia Giumentaro (5 anni) e Ginevra Caputo (5 anni), hanno vinto il campionato nella loro categoria.
Anastasia Dance rivolge “un ringraziamento speciale al CIBS – Comitato Italiano Ballo Sportivo e al Presidente Edilio Pagano per la convocazione della sua insegnante Francesca Paglialunga come giudice e delegata della provincia di Lecce. Un grazie anche a tutti i genitori per la fiducia e il supporto”.
“Siamo orgogliosi di presentare il nostro saggio di danza sportiva il 30 luglio a Nardò (Via Della Resistenza) con l’ospite speciale Mattia Zenzola. Vi aspettiamo per vivere questo grande evento insieme” – Maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
Attualità
Formazione e poi partenariato: sempre più forte l’asse Tricase-Tiro

Nel quadro dell’iniziativa Partenariato Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Tricase e Tiro cofinanziata dalla Regione Puglia (L.R. 20/2003 “Partenariato per la cooperazione” AVVISO PUBBLICO 2024), il Comune di Tricase, insieme ai partner Armadilla e Magna Grecia Mare, ha improntato un programma di formazione indirizzato a rafforzare le capacità dei rispettivi territori di gestire iniziative internazionali sul piano progettuale, amministrativo e finanziario.
Il percorso di capacity building si è svolto in presenza e online e ha visto il coinvolgimento di partecipanti italiani e libanesi provenienti dalle rispettive municipalità. In questo momento, infatti, due giovani del Sud del Libano fanno parte del gruppo di 21 delegati provenienti da 14 Paesi del mondo ospiti della comunità di Tricase in seno al Corso di specializzazione avanzato “Sustainable Development of Coastal Communities” 2025, tenuto dal CIHEAM proprio a Tricase Porto.

Dopo un cammino di collaborazione cominciato circa 15 anni fa e proseguito nel tempo con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e studenti italiani e libanesi, le due città hanno deciso di formalizzare il rapporto attraverso la sottoscrizione di un patto di amicizia avviando l’iter di approvazione da parte dei ministeri di competenza. La firma è prevista per il mese di settembre 2025 in occasione della visita del Sindaco di Tiro, Hassan Dbouk, a Tricase.
Il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Medio Oriente negli ultimi mesi ha impedito la realizzazione della missione del Sindaco di Tricase in Libano ma, come ribadisce lo stesso primo cittadino Antonio De Donno, “è proprio in questo momento di tensione internazionale che i segnali di amicizia e di solidarietà, devono essere portati avanti con ancora maggior fermezza e tenacia”.
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