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Effetto Strisce (Blu)

La maggior parte dei parcheggi a pagamento sarebbero illegali e, pertanto, le multe annullabili. Lo sostiene Vincenzo Spennato di Ugento e Responsabile pugliese del

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La maggior parte dei parcheggi a pagamento sarebbero illegali e, pertanto, le multe annullabili. Lo sostiene Vincenzo Spennato di Ugento e Responsabile pugliese del Comitato nazionale “Strisce Blu”. “Va benissimo”, esordisce, “dare da contratto una percentuale più o meno grande dei proventi dei parcheggi a pagamento alla società che ha in gestione gli stessi. Troppo spesso invece accade che anche le multe o parte di esse siano destinate alla Società che gestisce le strisce blu. Questo in barba all’articolo 208 che recita che tutti i proventi delle multe sono del Comune. Una recente sentenza della cassazione specifica che tutti i contratti che prevedono una percentuale sugli incassi delle multe sono nulle. E nel tal caso si configura anche il reato di abuso d’ufficio”.


Il Comitato Strisce Blu, a braccetto con Francesco D’Agata dello Sportello dei Diritti, ha già provveduto ad inoltrare esposto alla Procura della Repubblica contro i Comuni di: Casarano (alla Società dei parcheggi il 35% + IVA delle multe), Galatone (50%), Gallipoli (35%), Leverano (50%), Otranto (30%), Parabita (50%), Racale (30%), Salve (40%), Tricase (30%), Ugento (35%). “E solo perché sono i Comuni per i quali ci è stato consentito l’accesso agli atti”, tuona il Responsabile pugliese del Comitato, “gli altri fanno spallucce”. E non è l’unico motivo del contendere per il Comitato Strisce Blu che ritiene che tutti i Comuni sopraindicati più quello di Maglie avrebbero “utilizzato aree demaniali destinandole a parcheggio a pagamento e questo già non si può fare in quanto essendo aree demaniali sono soggette a leggi dello Stato e non comunali e non possono essere destinate ad aree di parcheggio a pagamento ma semplicemente area libera di parcheggi con sosta a tempo limitato come dice anche il Codice della Strada all’art. 157 comma 6”. Sempre leggendo gli atti inoltrati dal Comitato alla Procura della Repubblica si evince che tutti i Comuni avrebbero “delimitato con le strisce blu aree” ricadenti “in particolari superfici appartenenti alle carreggiate delle strade fino ad allora destinate al transito veicolare. (…) I Comuni non posso destinare dette aree ad uso commerciale facendone un guadagno improprio sottraendolo al legittimo proprietario che è il Demanio dello Stato”. Gli stessi Comuni avrebbero “accomunato in un unico insieme sia le aree destinate a parcheggio a pagamento (…) ubicate fuori dalla carreggiata”, che quelle “sottratte al Demanio (…) in osservando il dettato, obbligatorio e contestuale di riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo della durata della sosta”. Segnalato nell’esposto anche che i Comuni avrebbero “violato gli articoli concernenti la libera circolazione e la sicurezza stradale” e “incaricato privati cittadini dipendenti di private società concessionarie delle aree destinate a parcheggi attribuendo loro (ai cosiddetti “ausiliari del traffico”) di elevare contravvenzioni in evidente carenza di potere dell’organo accertatore, questo in violazione di legge, usurpazione di diritto, abuso di atti d’ufficio”. Questi i punti che accomunano tutti gli esposti. In quello che riguarda Maglie invece si aggiungono anche altre situazioni: “Il Comune di Maglie nel Piano Urbano di Traffico del settembre 2001”, si legge, “riporta la perimetrazione della zona di particolare rilevanza urbanistica (…)”. Ma “il Comune di Maglie anziché procedere applicando le leggi e regolamenti (…) avrebbe applicato ciò che più gli conveniva, rilasciando concessioni, dipingendo chilometri di strisce blu, lasciando in vigore limiti superiori ai 30 km/h (…) non avrebbe segnalato chiaramente tali zone e non avrebbe istituito parcheggi gratuiti previsti dalla Legge e tutto questo soloper ostacolare l’ostacolo dei parcheggi gratuiti che avrebbero influenzato le entrate delle casse comunali”. Sempre a proposito di Maglie Spennato denuncia anche la “circolazione di grattini che alla voce “anno” riportano le date dal 2004 al 2007!”. Assurdo ed illegale!”.


Il responsabile locale del Comitato Strisce Blu poi sottolinea anche un aspetto positivo che riguarda il Comune di Salve che “è uno tra i più onesti addirittura fa pagare la tassa sui rifiuti, a chi prende in gestione i parcheggi a pagamento: Tarsu per ogni posto occupato”.

Gli esposti sono tutti partiti tra agosto e settembre 2010 “ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta dagli organi competenti”.  Spennato, poi, invita tutti a rivolgersi al Comitato Strisce Blu “nel caso in cui si voglia contestare una contravvenzione che si ritiene ingiusta. Io intanto posso consigliare a tutti di rivolgersi al Prefetto perché è gratuito. Dovesse andare male avrei sempre la chance di rivolgermi al Giudice di Pace a pagamento”.


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Rifiuti, Poggiardo cambia passo

Nuovo servizio di gestione di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Il sindaco Antonio Ciriolo: «Miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente». La vicesindaca e assessora all’ambiente Antonella Pappadà: «Puntiamo alla tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente pagherà la Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto»

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L’amministrazione comunale ha comunicato l’avvenuta aggiudicazione della nuova gara d’appalto per i servizi di spazzamento, lavaggio, raccolta e trasporto dei rifiuti.

Ciò consente a Poggiardo di rinnovare un servizio in essere da 16 anni, introducendo una gestione moderna e in linea con le esigenze attuali della nostra comunità.

Il sindaco Antonio Ciriolo

Il nuovo servizio dovrebbe portare significativi miglioramenti e cambiamenti: raccolta separata dell’organico, che ridurrà la produzione dei rifiuti indifferenziati destinati all’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, con vantaggi ambientali ed economici; fornitura regolare di nuove pattumelle e strumenti adeguati per tutti i cittadini; un servizio su misura, progettato per rispondere alle necessità odierne del nostro Comune.

«Poggiardo avrà un nuovo servizio che porterà cambiamenti nel sistema di raccolta, ma anche miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente», sottolinea il sindaco Antonio Ciriolo, «ringraziamo l’attuale gestore per il servizio svolto in questi anni e confidiamo di poter migliorare sempre più il sistema di raccolta e spazzamento a beneficio di tutti».

La vicesindaca e assessora con delega all’ambiente Antonella Pappadà

«Sono felice di questo traguardo che è stato voluto, cercato e raggiunto insieme a tutta l’amministrazione, e che segna una svolta importante per la nostra città nell’ambito del servizio di gestione dei rifiuti», ha dichiarato la vicesindaca e assessora con delega all’ambiente, Antonella Pappadà, «avvieremo nelle prossime settimane la distribuzione delle nuove pattumelle e la raccolta separata dell’organico consentendo a Poggiardo di essere al pari delle altre città virtuose, grazie al progressivo incremento della  raccolta differenziata. Diminuiranno i quantitativi di rifiuti in ingresso nell’impianto di biostabilizzazione presente a Poggiardo con benefici ambientali ed economici».

«Continueremo a lavorare», conclude Antonella Pappadà,  «per proiettare Poggiardo verso la tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente andrà a pagare una Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto».

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Il milione che vorrei? Lo hanno vinto a Vignacastrisi!

Un milione di euro! Cifra tonda per un fortunato o una fortunata nella Tabaccheria di Donata Boccadamo

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Il milione che vorrei” recita la pubblicità del Million Day, gioco di Lottomatica con due estrazioni quotidiane, una alle 13 e l’altra alle 20,30.

Voi cosa ci fareste con un milione di euro?

Mentre ci pensate, trasognanti, c’è chi in queste ore stara scrivendo su carta tutti i desideri da realizzare.

Perché con una giocata presso Tabaccheria di Donata Boccadamo a Vignacastrisi (Ortelle) un fortunato avventore si è assicurato proprio la straordinaria cifra di un milione di euro!

Come sempre facciamo in questi casi, ci complimentiamo con il fortunato vincitore o la fortunata vincitrice mentre, a tutti gli altri, raccomandiamo sempre di giocare con intelligenza e secondo le proprie possibilità senza farsi prendere la mano e rischiare di cadere nel baratro della ludopatia  con tutti i disastri che ne conseguono per se stessi e i propri cari.

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Attualità

E se introducessero il PNRR per la casa?

Report “Scenari regionali dell’edilizia 2025” di ANCE: in Puglia nel 2025 previsto un calo del 7,5% degli investimenti nel settore delle costruzioni. Biancofiore, presidente ANCE Puglia: «Necessaria visione strategica di lungo periodo»

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Secondo l’ultimo report Scenari regionali dell’edilizia 2025 del Centro Studi di ANCE, l’andamento per il comparto delle costruzioni in Puglia è in chiaroscuro, tra dati in crescita e segnali di rallentamento.

La buona notizia è che nel 2024 la spesa in conto capitale dei comuni pugliesi è aumentata del 4,6% rispetto al 2023 e, in particolare, gli investimenti infrastrutturali del 5,3%, pari maggiori investimenti per opere pubbliche per circa 46 milioni di euro; positivo anche l’andamento nel primo trimestre 2025 con un incremento dell’11,3% degli investimenti pubblici locali.

Al contempo, tuttavia, Prometeia stima per il 2025 una contrazione del 7,5% degli investimenti in costruzioni, susseguente al calo del 54,4% del valore dei bandi di gara per lavori pubblici nel 2024 (pari a circa 2,8 miliardi di euro contro i 6,2 del 2023) evidenziato dai dati della Ragioneria Generale dello Stato.

«Tale ridimensionamento, in Puglia come nel resto del paese», dichiara il presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore, «è legato al progressivo esaurimento delle fasi di gara riferite agli interventi del PNRR. Tuttavia, la realizzazione delle opere del PNRR sarà massima nel biennio 2025-2026, con ingenti investimenti pubblici, e potrebbe estendersi fino al 2027 grazie al completamento di interventi finanziati in parte dalle risorse europee».

Crollo verticale anche per il mercato della manutenzione residenziale abitativa: secondo i dati ENEA-MASE sugli investimenti legati al Superbonus, infatti, il valore dei lavori realizzati in Puglia, dopo aver raggiunto il picco di 2,2 miliardi nel 2023, si è ridotto nel 2024 del 67% attestandosi sui 734 milioni di euro.

«Un dato negativo», aggiunge Biancofiore, «attribuibile al forte ridimensionamento degli incentivi fiscali legati al Superbonus. In fase di esaurimento la stagione dei bonus e con i lavori del PNRR da completarsi a stretto giro il rischio è che, a partire dal 2027 il settore possa rivivere periodi di crisi produttiva, così come successo fino al 2020. Occorre sviluppare una visione strategica di lungo periodo, capace di creare le condizioni per una maggiore stabilità degli investimenti e una più solida continuità produttiva; in tal senso, auspichiamo un PNRR per la casa per affrontare l’emergenza abitativa; risorse per le fasce della popolazione meno abbienti e, soprattutto, riforme incisive e un quadro normativo certo».

Il settore delle costruzioni resta un pilastro per la Puglia, incidendo per il 13,2% sul PIL regionale e impiegando il 36,3% degli addetti dell’industria e l’8,8% del totale dei lavoratori nei diversi settori economici.

Dal 2020, in Puglia, dopo la crisi decennale che aveva causato la scomparsa di 4mila imprese, l’offerta produttiva è tornata a crescere e nel quadriennio 2020-2023 sono state create oltre 3.300 aziende nel settore.

Parallelamente, si è assistito a un incremento della dimensione media delle imprese, che è passata dai 2,6 addetti per impresa del 2019 ai 3,1 addetti per impresa del 2023.

Nello stesso anno, le imprese attive nel settore erano 31.500, pari al 5,8% del totale nazionale.

Nonostante le incertezze, il comparto continua a generare occupazione: secondo i dati CNCE (Commissione nazionale paritetica per le casse edili) in Puglia, nel 2024, sono aumentate dello 0,6% le ore lavorate e del 5,7% il numero dei lavoratori iscritti.

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