Attualità
Fitto: «Non posso lasciare la Puglia a chi l’ha portata sull’orlo della catastrofe»
Regionali 2020, intervista al candidato del centrodestra: «Non c’è tempo da perdere. Dei problemi bisogna parlarne ma solo per analizzare bene le situazioni e trovare soluzioni concrete e attuabili». E poi: «Solo il lockdown ha salvato la Puglia». Sulla scelta di Ruggeri. «Rispetto le scelte di tutti, anche se onestamente non capisco come si faccia ancora a sostenere il centrosinistra dopo cinque anni di governo disastroso della regione»

Ben ritrovato! Avrebbe mai immaginato dopo tanti anni di ritrovarsi di nuovo candidato per il ruolo di Governatore?
«Il mio percorso mi ha portato in Europa dove sto dando il mio contributo come co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei Riformisti. Amo molto la mia regione, però, e sento che non posso lasciarla ancora nelle mani di chi l’ha portata sull’orlo della catastrofe in molti settori. Per questo mi sono messo in gioco di nuovo».
Il centrodestra l’ha scelta come candidato e Giorgia Meloni in particolare ha sempre sostenuto come lei sia l’uomo giusto al posto giusto. Non solo Fratelli di Italia però: come definirebbe oggi i rapporti con Lega ed il suo ex partito Forza Italia? Ha senso parlare di centrodestra pugliese unito?
«Il centrodestra è una coalizione di partiti e non un partito unico, ciascuno ha le proprie caratteristiche, per storia e posizioni politiche. Però hanno tutti un obiettivo comune: il bene della Puglia ed è ciò che conta. Per questo non solo ha senso parlare di centrodestra unito, ma è il senso di questa elezione regionale, dove a essere divisi sono tutti gli altri».
L’Udc pugliese si è schierato con Fitto; nel Salento, però, l’ex senatore Ruggeri si è sfilato e con una civica sosterrà Emiliano. Cosa ne pensa?
«Rispetto le scelte di tutti, anche se onestamente non capisco come si faccia ancora a sostenere il centrosinistra dopo cinque anni di governo disastroso della regione. Parlano i fatti. Uno dei fatti è che Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, sta nella coalizione di centrodestra, che mi sostiene, con una propria lista».
Cosa pensa dell’introduzione della doppia preferenza di genere?
«Non abbiamo nessuna contrarietà. Ma francamente ci aspettavamo che la legge fosse già approvata da questa maggioranza di centrosinistra all’inizio della legislatura, visto che Emiliano aveva preso un impegno in campagna elettorale. In realtà sono passati più di cinque anni e la modifica alla legge regionale è ancora lì che aspetta ed è bene ribadire: la maggioranza può approvarla, tenuto conto che aveva e ha tutt’ora i numeri per farlo, anche senza il sostegno del centrodestra. Dovremmo ragionare meno di slogan e più di fatti».
COVID E SANITÀ
Dal suo punto di vista, come ha gestito l’emergenza covid il governatore Emiliano? Lei avrebbe fatto qualcosa di diverso? Dovremo aspettarci un sistema sanitario diverso? Che idea ha lei per il futuro sanitario pugliese?
«Il lockdown ha salvato la Puglia dall’emergenza sanitaria. Se non fosse stato per questo provvedimento, staremmo raccontando un’altra storia, tant’è vero che è la regione che ha registrato più vittime tra quelle del Sud Italia.
La sanità, che ha urgenza di una riorganizzazione dei presidi sanitari, con il rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione, della medicina territoriale, della riabilitazione e con la valorizzare della medicina di base».
Che direzione dovrà prendere la Puglia per assicurarsi un futuro senza grandi affanni soprattutto economici?
«Un punto centrale per cambiare passo è la capacità di sfruttare al meglio le opportunità che già esistono, come la disponibilità dei fondi europei che possono sostenere il rilancio di attività e settori economici.
Per farlo servono progetti credibili e attuabili che guardino al medio e al lungo periodo e per questo occorre competenza e conoscenza del territorio. Due aspetti che mi sento di poter garantire.
Gli interventi da fare sono numerosi e vanno dalla sanità, che necessita di trovare una soluzione strutturale alle interminabili liste di attesa, alle infrastrutture con l’opportunità dell’alta velocità.
Infine i giovani, che sono stati dimenticati ma che rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro di questa terra. Supportarli con formazione adeguata che intercetti le reali necessità del territorio, prevedere programmi di accompagnamento all’imprenditoria per sostenerli nella realizzazione dei loro progetti in modo che possano avere ricadute in termini di generazione del valore e dell’occupazione. Questi sono solo alcuni progetti su cui stiamo lavorando concretamente».
Lei ha già detto non parleremo di problemi ma di soluzioni…
«Non c’è tempo da perdere. Dei problemi bisogna parlarne ma solo per analizzare bene le situazioni e trovare soluzioni concrete e attuabili».
QUESTIONE XYLELLA
A proposito di soluzioni: cosa avete in mente per l’agricoltura (PSR ed emergenza xylella in particolare ma non solo)?
«La Xylella in 5 anni è avanzata incontrastata fino alla provincia di Bari. Parliamo di 100 km dal Salento a Locorotondo, nonostante Emiliano continui a dire che si è fermata da quando lui è presidente. Un disastro che poteva essere contenuto alle zone iniziali se solo si fosse proceduto subito all’eradicazione, ma nessuno deve dimenticare che i primi anni della legislatura Emiliano sono stati contrassegnati dal negazionismo! La Xylella era un complotto e molti luminari hanno dovuto anche fare i conti con un’inchiesta penale che Emiliano salutò come “una liberazione”. Molti territori sono stati devastati e gli agricoltori vanno aiutati e sostenuti nel convertire la produzione a prodotti di cui c’è richiesta. L’agricoltura è oggi un settore altamente tecnologico, che richiede competenze specifiche e forti investimenti. Dobbiamo formare una nuova generazione di giovani con competenze avanzate in questo settore, che possano guidare le aziende sempre più in un percorso di sviluppo tecnologico che le renda competitive sul piano globale».
RISORSE EUROPEE: STOP AGLI SPRECHI
Altro nodo importante: quello dell’utilizzo delle risorse europee: qual è il vostro piano?
«Le risorse europee sono fondamentali ed è una follia che non vengano utilizzate fino all’ultimo centesimo, anzi in Puglia vengono perse con questo Governo. Siamo all’ultimo anno della programmazione 2014-2020 e la Puglia ha speso solo la metà di quanto ricevuto dall’Europa. Anche in questo caso l’incapacità di questo governo regionale è la causa di tante opportunità perse per i pugliesi. Questi anni da parlamentare europeo mi hanno fatto capire, perché ho lavorato in prima persona a molti progetti, quanto al tema fondi europei sia fondamentale essere in grado di presentare progetti concreti e credibili, che fino a ora sono mancati. Questo può essere fatto per molti settori, dalle infrastrutture, al sostegno al lavoro, alla formazione dei giovani. Solo per citarne alcuni. Così faremo».
Turismo e trasporti: cosa c’è da fare? E, soprattutto, come farlo?
«Aeroporti con voli e servizi complementari, collegamenti ferroviari efficienti, ma anche connessione digitale capillare. Questi sono solo alcuni esempi di quello che manca alla nostra regione per passare dagli slogan ai fatti concreti. L’attrattività di un territorio passa anche dalla capacità di bilanciare la presenza turistica con la mobilità, la sicurezza e la tutela dell’ambiente, che per noi pugliesi è una risorsa inestimabile. Anche su questo in sede europea chiederemo misure specifiche aggiuntive e straordinarie».
SS 275 MAGLIE – LEUCA
Lei ovviamente sarebbe il presidente di tutti i pugliesi ma resta un salentino doc. Cosa vuol dire a chi le rimprovera di non aver fatto abbastanza durante i 10 anni in cui è stato al governo, sia a livello nazionale, come Ministro per il Sud, sia a livello locale, come Presidente di Regione, proprio per il suo Salento e nella fattispecie per il Capo di Leuca (vedi 275 e riforma ospedaliera che alla luce di ciò che e’ avvenuto parrebbe aver indebolito il sistema sanitario pubblico)?
«Non è così, per esempio per quanto riguarda la 275, la Maglie-Leuca, sono stati la mia giunta regionale prima e il Governo nel quale ero ministro poi a finanziarla. La burocrazia dell’Anas e della Regione sono i responsabili di un’opera di strategica che ancora oggi è ferma ai nastri di partenza per un’intromissione non legittima proprio della Regione che a questo punto temo voglia solo rallentare il tutto».
A proposito di Salento (e di turismo e di trasporti): denunciamo ancora una carenza cronica di collegamenti infrastrutturali e per un turista che arriva a Brindisi giungere fino a Leuca o Gallipoli è un’odissea. A riguardo cosa intende fare?
«Bisogna realizzare tutte le infrastrutture a supporto. Sarà una priorità. Così come occorre realizzare tutti i collegamenti fra l’aeroporto di Brindisi e le principali località turistiche salentine. Intermodalità nei fatti, perché prima dell’offerta turistica bisogna far arrivare i turisti in Puglia».
ACQUEDOTTO E FOGNATURA NELLE MARINE
Nonostante il mare limpido molte delle nostre località soprattutto del Salento non possono ambire alla bandiera blu, alle 5 vele di Legambiente e a quei riconoscimenti che tanto portano in termini di notorietà e ritorno turistico per il mancato completamento della rete idrica e fognaria soprattutto nelle marine. E questo nonostante una legge europea lo imponga da anni. Farete qualcosa?
«La tutela delle coste e dell’ambiente in generale è un punto fondamentale del nostro programma per la Regione. Sarà fondamentale valutare caso per caso, ma in generale dobbiamo tenere presente che coniugare lo sviluppo con la sostenibilità ambientale è uno dei pilastri fondamentali dei programmi dell’Unione Europea, che lo considererà elemento di valutazione per le erogazioni di fondi per i Paesi membri e per le regioni più attenti e virtuosi».
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio
Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.
Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».
Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.
La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»
Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».
Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».
Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».
Attualità
Marcello Gemmato al Centro Ilma
Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.
Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.
«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.
«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».
Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.
«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».
«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».
Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.
I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.
Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.
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Attualità
Serie C, Casarano da leggere
Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

di Giuseppe Lagna
Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.
Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.
Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.
Ma quanto lavoro!
Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.
Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.
Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.
Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.
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