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Giornalismo in lutto: è morto Alfredo Ancora

È morto al Policlinico “Gemelli” di Roma, dove ha combattuto la sua ultima battaglia contro la malattia, il collega Alfredo Ancora, 60 anni, già giornalista e redattore del Nuovo Quotidiano di Puglia

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È morto al Policlinico “Gemelli” di Roma, dove ha combattuto la sua ultima battaglia contro la malattia, il collega Alfredo Ancora, 60 anni, già giornalista e redattore del Nuovo Quotidiano di Puglia. I funerali si svolgeranno venerdì 14 giugno alle ore 16 presso la Chiesa Madre di Calimera.

La storia di Alfredo si intreccia con quella del Nuovo Quotidiano di Puglia. Nel 1979 fu nel gruppo che fondò il “Quotidiano”. Ha lavorato come poligrafico svolgendo diverse mansioni e nei primi anni Novanta fu assunto come redattore nella Cronaca di Lecce. Lì ha lavorato fino al pensionamento, occupandosi prevalentemente di cronaca amministrativa e politica. Svolgeva il suo lavoro con una passione rimasta immutata nel tempo e una competenza senza eguali sulla “piazza” essendo stato lui stesso – in passato – amministratore comunale. Conosceva talmente bene la macchina amministrativa che spesso Sindaci e Assessori si rivolgevano a lui per un consiglio. E Alfredo dava consigli a chiunque glieli chiedesse, ma al momento stesso conservava un distacco che gli ha consentito di scrivere e raccontare in assoluta indipendenza. Nonostante la malattia, ha conservato fino alle ultime settimane di vita una straordinaria energia e una voglia indomabile di raccontare quanto gli accadeva attorno.


Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia. Tra questi anche quello del presidente della Provincia Antonio Gabellone: “Scrivo con la sola necessità di manifestare tutto il mio dispiacere per la perdita del giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Alfredo Ancora, penna pungente e sempre attenta alle vicende amministrative del suo e del nostro amato Salento. Ho conosciuto Alfredo tanti anni fa, da capo dell’opposizione alla Provincia di Lecce nella legislatura Pellegrino. Ho continuato a nutrire nei suoi confronti sentimenti di enorme considerazione e stima, per la capacità di analizzare e di andare a fondo a tutti i temi, non lasciando nulla al caso, alla superficialità o alla smania di realizzare questo o quel servizio per il solo fatto di portare a casa un pezzo a sensazione o qualche prima pagina; Alfredo approfondiva, entrava nelle pieghe delle leggi sugli enti locali di cui era un ottimo conoscitore, lo faceva con scrupolo e richiamando ai doveri di buoni amministratori, quando serviva, a destra o a sinistra. Ciao Alfredo”.


Così il presidnete della Camnera del Commercio di Lecc, Alfredo Prete: “La scomparsa di Alfredo Ancora lascia un grande vuoto nel giornalismo locale. La stampa salentina perde una delle sue firme di punta, un cronista attento, scrupoloso, puntuale. Ho imparato a conoscerlo da presidente della Camera di Commercio di Lecce: il suo rigoroso lavoro di sentinella della buona amministrazione è sempre stato uno stimolo a far bene. La vicinanza della Giunta, del Consiglio Camerale e la mia personale raggiungano la famiglia, i figli Antonio e Paola e tutta la redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia“.

Il mondo della comunicazione ha perso un grande professionista, un giornalista attento e puntuale, infaticabile nel suo impegno e nella dedizione al lavoro. Uomo coerente, preciso ed impegnato, un cronista “vecchio stampo” di quelli che stavano sulla notizia e la tramutavano in un pezzo interessante e coinvolgente, capace di stimolare la riflessione generale”. Ad affermarlo è il presidente di Confindustria Lecce Piernicola Leone de Castris, che, stringendosi al dolore della famiglia e dei colleghi giornalisti, esprime i sensi del proprio cordoglio per la scomparsa di Alfredo Ancora. “L’auspicio“, conclude Leone de Castris, “di fronte a tale perdita è che i tanti giovani che lo hanno conosciuto in redazione, possano continuare a portare alto, nel suo ricordo, il giornalismo salentino”.


Alla famiglia e a tutto il “Nuovo Quotidiano di Puglia” le sentite condoglianze della Redazione de “il Gallo”.


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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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