Attualità
Lavoro nero… agrituristico: denunciati in dodici
Su un campione di 56 lavoratori identificati, ben 15 sono risultati totalmente “in nero”, con una incidenza del 27% di lavoratori completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione.

Nell’ambito di una vigilanza straordinaria nel settore dell’agricoltura disposta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, d’intesa con il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, sono stati eseguiti dei controllo “a tappeto” nelle zone del Sud Italia a maggior vocazione agricola. Relativamente alla provincia di Lecce, i controlli sono stati concentrati nella settimana a cavallo di Ferragosto in cui, oltre alle aziende agricole, sono state ispezionate un numero considerevole di aziende agrituristiche che, dato il particolare periodo, sono risultate particolarmente attive.
I controlli, eseguiti da personale specializzato del Reparto Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli, in sinergia con i colleghi del NIL di Lecce e la collaborazione dei funzionari ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce e dei militari delle Compagnie Carabinieri di Maglie, Tricase, Gallipoli e Lecce, hanno consentito di accertare oltre ad un diffuso ricorso al lavoro nero, soprattutto una sistematica violazione delle norme sulla sicurezza, posta in essere dalla quasi totalità dei datori di lavoro agricoli interessati dai controlli.
Su un campione di 56 lavoratori identificati, ben 15 sono risultati totalmente “in nero”, con una incidenza del 27% di lavoratori completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione.
In particolare presso un’azienda agricola operante aVignacastrisi (Frazione di Ortelle) sono stati sorpresi a lavorare in nero ben 4 braccianti, su un totale di 8 persone occupate, così come in un’azienda agrituristica che si apprestava ad organizzare il pranzo di ferragosto per i propri ospiti, venivano trovati altri 4 lavoratori in nero.
Fra le innumerevoli violazioni riscontrate e commesse anche nei confronti degli altri lavoratori, molte hanno riguardato il superamento dell’orario di lavoro, la mancata fruizione del riposo settimanale e la mancata consegna dei contratti di lavoro al momento dell’assunzione.
Ma la situazione più grave tale da potersi definire di “diffusa illegalità”, è stata riscontrata nell’ambito dell’applicazione delle norme in tema di sicurezza, con la sistematica violazione, in particolare, di alcune norme fondamentali: da quella che sanziona la mancanza di accertamenti medico – sanitari nei confronti dei lavoratori da adibire al lavoro, a quella che punisce la scarsa o addirittura assente formazione e informazione operata nei confronti degli stessi a cura dei rispettivi datori di lavoro; dalla mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale (in funzione delle specifiche mansioni), all’assenza del documento di valutazione dei rischi da elaborare a cura della parte datoriale, per finire con la mancata designazione del medico competente e del responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale. In tutto sono state 212 le prescrizioni impartite ai dodici imprenditori contravvenzionati, per un totale di €. 1.094,362,00 di sanzioni inflitte.
Nell’ambito del servizio i Carabinieri e i Funzionari della Direzione Territoriale del Lavoro hanno inoltre contestato 46 violazioni amministrative per lavoro nero ed altro, per un importo complessivo di €. 61.968,00 e recuperato €. 4.150 alle casse dell’INPS.
Cinque sono state le aziende agricole e agrituristiche la cui attività è stata sospesa ai sensi dell’art. 14 del T.U. 81/2008 e la cui ripresa è stata subordinata alla regolarizzazione delle violazioni accertate e al pagamento di un’ulteriore sanzione di €. 1.500,00 ciascuna.
I controlli hanno riguardato il territorio dell’intera provincia, in particolar modo le campagne dell’agro neretino, ove sono state sottoposte a controllo anche delle aziende agricole facenti capo ad alcuni personaggi colpiti da provvedimenti restrittivi della libertà personale, in occasione della nota operazione di servizio denominata “SABR” dei Carabinieri del ROS di Lecce e della Procura Distrettuale Antimafia, con la quale è stata sgominata un’associazione a delinquere finalizzata alla tratta e alla riduzione in schiavitù, al favoreggiamento dell’ingresso di stranieri, all’estorsione ad altri gravi delitti. Nei confronti dei responsabili delle suddette aziende, gli ispettori, coordinati dal Direttore Dr. Virginio Villanova, hanno adottato i provvedimenti sanzionatori penali e amministrativi del caso.
I datori di lavoro sanzionati sono stati inoltre segnalati anche alla G.d.F. per quanto di competenza, in merito agli illeciti fiscali e tributari che scaturiscono dal pagamento in nero delle retribuzioni ai lavoratori irregolari.
Attualità
751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.
È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.
Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing
Attualità
Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio
Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.
“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.
“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.
Attualità
Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano
“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.
Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.
Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.
Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.
«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».
I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).
«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.
«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.
L’IMPIANTO
Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.
Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.
Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.
L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.
I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.
MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE
I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.
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