Attualità
Lecce: “Risorge” il leone di Maccagnani
Mercoledì 15 febbraio, alle 11, verrà ricollocata nell’atrio di Palazzo Carafa, una delle opere più significative dello scultore leccese grazie ad un accordo istituzionale
Mercoledì 15 febbraio, alle 11, verrà ricollocata nell’atrio di Palazzo Carafa, una delle opere più significative dello scultore leccese grazie ad un accordo istituzionale tra Comune di Lecce e Liceo Artistico Pellegrino.
Ritorna a Palazzo Carafa l’opera scultorea di Eugenio Maccagnani raffigurante un leone – calco in gesso del più noto monumento bronzeo collocato a Brescia ai piedi della statua equestre di Giuseppe Garibaldi – riportato a nuova luce in seguito ad una decisa opera di restyling. Mercoledì 15 febbraio, alle ore 11, l’importante opera dello scultore leccese, verrà riconsegnata al Comune di Lecce che provvederà a ricollocarla nello stesso spazio dove era ubicata prima di essere sottoposta ai lavori di restauro, ovvero nell’atrio di Palazzo Carafa. Il restauro, durato nove mesi, è stato effettuato dagli alunni della sezione Scultura del Liceo Artistico Statale “G. Pellegrino” (già Istituto Statale d’Arte) di Lecce sotto la direzione del professor Giovanni Scupola, docente di laboratorio Scultura. Ala cerimonia prenderanno parte il sindaco Paolo Perrone, l’assessore alla Cultura Massimo Alfarano, il vicepresidente del Consiglio Antonio Lamosa, la dirigente scolastica del Liceo Artistico “Pellegrino”, Cristina Longo, il suo vice Marcello Lamosa. Sono stati invitati, inoltre, la dirigente scolastica provinciale, Marcella Rucco e il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Claudio Delli Santi. Di seguito l’elenco degli allievi che hanno partecipato ai lavori che hanno riportato alla luce le superfici originarie dell’opera: Antonella Orlando Martella, Angelica Mele, Deborah Armillis, Sarah Armillis, Guido Antonio Ingrosso, Federico Maroccia, Anna Laura Spinetta, Melania Landolfo, Morgana Guerrieri, Giulia Verdichizzo, Carmine Alemanno, Francesco Petracca, Michael Cuna, Giacomo Pellé, Debora Protopapa e Giuseppe Zocco.
“Il restauro del Leone di Maccagnani – afferma il vicepresidente del Consiglio comunale, Antonio Lamosa – lo sento un po’ mio. Sono stato io, infatti, ad aver avuto l’idea di coinvolgere in questo progetto i ragazzi del Liceo Artistico Pellegrino di Lecce facendo poi dialogare il Comune e la Scuola. E’ stato facile poi trovare un accordo tra le due Istituzioni. Il leone del Maccagnani che versava in pessime condizioni da anni e rischiava di frantumarsi totalmente a causa della mancanza di manutenzione ordinaria oggi torna al suo antico splendore. L’immediata disponibilità della dirigente Cristina Longo che ha accolto la proposta dell’Amministrazione Comunale e il mio personale legame con il ‘Pellegrino’ dove ho frequentato la scuola media annessa e dove tutt’ora opera mio fratello Marcello con la funzione di vice preside, hanno fatto ricadere la scelta del sindaco e della giunta su quella scuola che mercoledì riconsegnerà a Palazzo Carafa e all’intera comunità leccese un’opera che riacquista la sua bellezza originaria, giacché l’intervento di restauro e di consolidamento del leone e del suo basamento hanno riportato alla luce le superfici originali. Per la nostra Amministrazione si tratta di un importante traguardo raggiunto peraltro a costo zero. Grazie alla collaborazione tra Comune di Lecce e liceo Artistico – che hanno siglato un apposito protocollo d’intesa – siamo riusciti, dunque, a far ‘risorgere’ il Leone posizionato all’interno di Palazzo Carafa, una delle opere più significative dello scultore leccese che necessitava tuttavia di particolare cura e attenzione da parte degli addetti ai lavori. Sento il dovere di ringraziare per questo importante risultato, in particolare modo, il dirigente del settore Cultura Nicola Elia e il segretario comunale Vincenzo Specchia”.
Soddisfatta anche la dirigente scolastica del Liceo Artistico, Cristina Longo. “E’ con immensa soddisfazione che riconsegniamo al sindaco Paolo Perrone e alla città di Lecce questa bellissima opera. Il professore Scupola ha coinvolto i nostri ragazzi per mesi e i risultati di questo lavoro ‘corale’ sono sotto gli occhi tutti. Il mio personale compiacimento sta proprio in questo: nell’aver reso protagonisti gli alunni in una iniziativa che riguarda il patrimonio di tutti mettendoli quotidianamente a confronto con l’arte di Eugenio Maccagnani, un grande maestro del passato. L’impegno costante e certosino dei nostri allievi da un lato, e la fiducia riposta da parte nell’Amministrazione Comunale dall’altra, sono la prova tangibile che la collaborazione fra gli Enti innalza la qualità del bene comune”.
Attualità
751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.
È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.
Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing
Attualità
Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio
Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.
“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.
“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.
Attualità
Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano
“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.
Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.
Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.
Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.
«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».
I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).
«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.
«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.
L’IMPIANTO
Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.
Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.
Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.
L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.
I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.
MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE
I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.
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