Attualità
Narrare le migrazioni in cinque giornate
Dal 17 al 21 marzo all’ex Convitto Palmieri a Lecce, cinque giorni per sollecitare la costruzione di un nuovo racconto del fenomeno migratorio, per favorire la cultura della parità di trattamento, del rispetto e della valorizzazione delle differenze
Moltiplicare i punti di vista, porsi in ascolto di chi ha una storia da raccontare, oltre i pregiudizi e gli stereotipi.
È questo l’obiettivo di Narrare le migrazioni, la cinque giorni che mette in relazione studenti, artisti, esperti, studiosi e giovani beneficiari dei progetti SAI, per sollecitare la costruzione di un nuovo racconto del fenomeno migratorio.
L’iniziativa si terrà dal 17 al 21 marzo, presso l’ex Convitto Palmieri a Lecce.
È promossa da Arci Lecce Solidarietà e dall’Associazione Istituto di Culture Mediterranee, che recentemente ha siglato con la provincia di Lecce un protocollo d’intesa per operare su obiettivi comuni, e che si avvale della collaborazione del Polo Biblio Museale di Lecce.
Il progetto si è aggiudicato il bando nazionale dell’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri che, dal 17 al 23 marzo, propone a livello nazionale la XXI Settimana di azione contro il razzismo, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che l’ONU celebra di ogni anno il 21 marzo.
L’obiettivo è quello di realizzare iniziative di sensibilizzazione e di informazione, in particolare fra i giovani, per favorire la cultura della parità di trattamento, del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
LE DICHIARAZIONI
I dettagli della cinque giorni Narrare le migrazioni sono stati presentati a Lecce a Palazzo Adorno, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato la presidente del Consiglio Regionale della Puglia Loredana Capone, il presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, il presidente dell’associazione Istituto di Culture Mediterranee Paolo Paticchio e la presidente di Arci Lecce Solidarietà Anna Caputo.
«Una delle più grandi sfide di questa nostra epoca è governare l’ondata migratoria, dove “governare” significa creare un modello di accoglienza che presuppone integrazione e reciprocità», ha dichiarato la presidente Loredana Capone, «ma serve che le comunità siano predisposte all’accoglienza e che vengano abbattuti gli stereotipi che ciò che non si conosce fa paura. Il coinvolgimento di ragazze e ragazzi con laboratori e confronti aiuterà a costruire un sentimento basato sulla conoscenza e la condivisione».
Il presidente Stefano Minerva ha affermato: «La nostra è una terra che, per storia e per posizione geografica, ha un legame inscindibile con le migrazioni e i flussi, si è nutrita, arricchita e formata grazie ai tasselli delle tante piccole storie che compongono il mosaico di un quadro culturale che matura e che ci offre la possibilità e la responsabilità di essere ponte tra diversi mondi».
«Narrare le migrazioni significa raccontare storie di vita, di coraggio e di speranza, restituendo umanità a un fenomeno spesso ridotto a numeri e statistiche», ha aggiunto il presidente Paolo Paticchio, «con questa iniziativa vogliamo costruire un racconto plurale, capace di contrastare stereotipi e pregiudizi, che metta al centro da protagonisti i giovani che vivono il nostro territorio. In un tempo in cui le narrazioni tossiche alimentano divisioni, crediamo che sia necessario creare spazi di ascolto e condivisione, affinché le migrazioni siano comprese per ciò che realmente sono: un elemento fondante della nostra storia e del nostro futuro comune».
«Per questo progetto abbiamo pensato a un approccio partecipativo e non frontale che coinvolgesse realmente i più giovani, richiamando le modalità con cui loro spontaneamente socializzano», ha spiegato la presidente Anna Caputo, «l’iniziativa prevede anche un importante momento di confronto pubblico aperto a tutti, che coinvolge persone che attraverso il loro ruolo istituzionale o la loro attività sul campo sono impegnate nel tema delle migrazioni e della valorizzazione delle diversità, e da sempre “ci mettono la faccia”».
LA MANIFESTAZIONE E L’INCONTRO PUBBLICO
Protagonisti attivi di Narrare le migrazioni sono, ognuno con le proprie attitudini e competenze, gli studenti del Corso di laurea magistrale in Governance Euromediterranea delle Politiche Migratorie dell’Università del Salento, gli studenti del Liceo Classico e Musicale Giuseppe Palmieri e dell’Istituto Tecnico ed Economico Olivetti di Lecce e i giovani beneficiari dei progetti SAI di Arci Lecce Solidarietà, i quali saranno coinvolti in una rosa di workshop pratici e lavoreranno insieme per la costruzione di un dialogo interculturale.
Il progetto prevede inoltre un importante momento di confronto aperto al pubblico, giovedì 20 marzo alle ore 10 presso l’ex Convitto Palmieri, con un convegno dedicato al tema, a cui partecipano, tra gli altri, l’eurodeputato Mimmo Lucano, divenuto un simbolo internazionale di accoglienza e integrazione e Saverio Tommasi, scrittore e giornalista di Fanpage.it, con all’attivo video e reportage in Italia e all’estero che vantano oltre mezzo miliardo di visualizzazioni, autore tra gli altri dei libri-inchiesta Il generale al contrario e Troppo neri.
L’incontro, moderato da Anna Caputo, sarà introdotto dai saluti istituzionali di Loredana Capone, Stefano Minerva, del direttore del Polo Bibliomuseale di Lecce Luigi De Luca, e del vicario del Liceo Classico e Musicale Palmieri di Lecce Stefano Nuzzoli.
Seguiranno gli interventi di approfondimento, con l’eurodeputato Mimmo Lucano, dirigente scolastica dell’Ites Olivetti di Lecce Patrizia Colella, il docente di Sociologia delle migrazioni di UniSalento Antonio Ciniero, il presidente Paolo Paticchio, e il giornalista e scrittore Saverio Tommasi.
Al termine dell’incontro Saverio Tommasi firmerà le copie del suo ultimo libro Il generale al contrario e del libro Troppo neri.
I LABORATORI
Porsi in ascolto dei protagonisti, ripercorrere il filo delle loro biografie uniche e irripetibili che, insieme, compongono il fatto collettivo, mettere in convivenza e dialogo le storie che ogni corpo abita: sono queste le sfide dei tre workshop che coinvolgeranno studenti e beneficiari SAI in un percorso di co-creazione.
A guidare idealmente questo percorso è l’immagine della barca di cartapesta – protagonista del laboratorio dedicato – costruita con materiali umili e precari, ma che acquisiscono una sorprendente resistenza; la barca diviene, per questo, un simbolo della complessità del viaggio migratorio, al contempo fragile, carico di speranza verso un futuro solido, veicolo di libertà.
Oltre al laboratorio di cartapesta, il progetto prevede inoltre un workshop video/fotografico, un laboratorio di teatro-danza e un laboratorio di educazione informale sul tema migratorio i cui protagonisti saranno cittadine e cittadini di Paesi terzi che condivideranno la propria esperienza.
Venerdì 21 marzo, a partire dalle 10, presso l’ex Convitto Palmieri a Lecce, la giornata finale del progetto ospiterà la restituzione dei laboratori, con un’esposizione dei manufatti in cartapesta realizzati, proiezioni video, una performance di teatro-danza e il concerto degli studenti dell’Ites Olivetti con i giovani beneficiari dei progetti SAI.
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Attualità
Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase
Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.
Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.
Appuntamenti
Ambulatorio Solidale a Casarano
Intitolato a “Titti Martina” con un nuovo servizio di ecodiagnostica per le persone in difficoltà. Inaugurazione giovedì 4 dicembre alle 16 in via Padre Bonaventura De Monte
La Comunità Ecclesiale di Casarano si arricchisce di un nuovo e importante servizio dedicato ai più fragili.
Giovedì 4 dicembre, alle ore 16, sarà inaugurato l’Ambulatorio Solidale “Titti Martina”, dotato di un servizio di ecodiagnostica avanzata e destinato alle persone che vivono condizioni di povertà sanitaria.
Questa opera si affianca al Centro di Ascolto e all’Emporio della Solidarietà che le parrocchie hanno ormai avviato da alcuni anni.
Alla cerimonia interverranno il Vescovo Fernando, che benedirà e aprirà ufficialmente la nuova struttura, e il direttore della Caritas Diocesana don Giuseppe Venneri insieme ai sacerdoti e diaconi della città, alle autorità civili e militari, i volontari del centro e i cittadini.
L’iniziativa nasce dalla sinergia tra Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli, Caritas Italiana, ForLife Onlus e Lions Club, con il sostegno dei fondi dell’8xMille alla Chiesa Cattolica e la collaborazione della Regione Puglia e dell’ASL Lecce.
Un nuovo strumento contro la povertà sanitaria L’ambulatorio “Titti Martina” è il primo di due ambulatori solidali che la Diocesi di Nardò-Gallipoli sta attivando per rispondere all’aumento delle situazioni di fragilità economica aggravate da problemi di salute.
La struttura è dotata di un ecocolordoppler multidisciplinare per l’ecodiagnostica di secondo livello e di un elettrocardiografo, strumenti fondamentali per garantire esami diagnostici a chi non può sostenerne i costi.
L’ambulatorio sarà intitolato a Titti Martina, volontaria di ForLife Onlus, prematuramente scomparsa e sempre impegnata nella tutela dei minori, nell’accoglienza e nel sostegno agli ultimi.
SECONDO AMBULATORIO A BONCORE
Tra poche settimane sarà operativo anche il secondo ambulatorio solidale, situato a Boncore (frazione di Nardò), realizzato con i fondi dell’8xMille e grazie al Progetto “Povertà e Salute” di Caritas Italiana, con il contributo di Banca Intesa.
Questa seconda struttura sarà predisposta anche per l’attivazione di un gabinetto odontoiatrico, già in fase di organizzazione.
RETE TERRITORIALE AL SERVIZIO DEI PIÙ FRAGILI
Entrambi gli ambulatori serviranno l’intero territorio della Diocesi, operando in stretta collaborazione con i Centri d’Ascolto Caritas e con le istituzioni pubbliche, per intercettare e accompagnare in modo efficace le persone che vivono situazioni di disagio sanitario ed economico.
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Appuntamenti
Il Salento celebra la Giornata Internazionale del Volontariato
Oltre la ritualità delle celebrazioni ufficiali. Nasce GenV, premi alle eccellenze sociali e una città che diventa laboratorio civile. I premiati per ogni ambito
La città apre le porte a GenV – Generazione Volontariato, un appuntamento promosso dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS insieme a Tria Corda ODV, Fondazione di Comunità del Salento, e Volerete – Network Sociale Pro-Giovani, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0.
Quella di venerdì 5 dicembre, all’Hotel Tiziano, sarà una giornata dedicata soprattutto ai giovani, chiamati non solo a osservare, ma a partecipare e raccontare la propria visione attraverso gli hashtag #GenerazioneVolontariato e #GenV. La città, abituata a riflettere sul proprio destino tra partenze, ritorni e desiderio di restare, diventerà per un giorno un luogo di incontro tra generazioni.
Sul palco saliranno due voci che nel Salento rappresentano forme diverse e complementari di impegno: Nandu Popu, frontman dei Sud Sound System, da sempre in prima linea sui temi ambientali e sociali, e Mirko Cazzato, fondatore di Mabasta, progetto nato tra i banchi di scuola e divenuto un esempio nazionale nella lotta al bullismo.
Attorno a loro si comporrà il cuore della mattinata: la premiazione delle realtà che negli ultimi anni hanno innovato, sostenuto e ispirato il volontariato salentino.
Per la categoria Ambiente e Cultura verrà riconosciuto il lavoro di Eleusi APS, giovane associazione che unisce tutela del territorio e musica colta, valorizzando il Capo di Leuca anche attraverso il suo Festival Cameristico.
Il premio Diritti Civili andrà a YouthMED APS, impegnata nei percorsi di cooperazione internazionale e interculturale con i giovani dell’area euro-mediterranea, in continuità con la storia dell’associazione Popoli e Culture ODV.
Il riconoscimento per l’ambito socio-sanitario sarà attribuito a Michela l’Angelo Farfalla ODV, realtà nata per sostenere i reparti pediatrici e informare sulla Sindrome Emolitico Uremica, trasformando un lutto familiare in un impegno collettivo.
La Menzione Speciale sarà dedicata a Maria Giovanna Majo, presidente di Popoli e Culture ODV, per una vita intera spesa accanto a chi arriva da lontano e chiede accoglienza autentica.
«Condividere significa costruire legami», ricorda Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce, «il volontariato è un invito quotidiano a camminare insieme verso la comunità che vogliamo diventare».
L’iniziativa è realizzata nell’ambito dell’avviso ACA – Consiglio Regionale Aperto, è stata patrocinata da: Prefettura di Lecce, Provincia di Lecce – Salento d’Amare, Città di Lecce, Confindustria, Confcommercio, Conservatorio T. Schipa. Con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Enegan – EnergyPartner.
La giornata si chiuderà con un momento artistico che amplificherà il senso della festa: alle 18, al Convitto Palmieri, il concerto Esperienza Condivisa dell’Orchestra Giovanile SMA, a cura di Opera Prima Arnesano, trasformerà la musica, l’arte, in un gesto collettivo, un modo per restituire alla città la domanda che avrà attraversato l’intera mattinata: cosa significa essere comunità?
L’iniziativa realizzata nell’ambito dell’avviso ACA – Consiglio Regionale Aperto, è patrocinata da: Provincia di Lecce – Salento d’Amare, Città di Lecce, Il Polo biblio-museale di Lecce. Con il sostegno di Coop alleanza 3.0 Lecce, in questa Giornata Internazionale del Volontariato, offre una risposta semplice e radicale: partecipare, condividere, crescere insieme.
Il resto del programma e gli aggiornamenti sono disponibili su www.csvbrindislecce.it.
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