Connect with us

Attualità

Nullo il verbale col Telelaser se l’ente non deposita la prova dell’infrazione

Onere probatorio a carico della p.a. in materia di opposizione ad illeciti amministrativi. Restituita patente, cancellata la sanzione amministrativa di 829 euro e nessuna decurtazione di punti

Pubblicato

il

Va annullato il verbale elevato per eccesso di velocità tramite Telelaser, anche se contestato immediatamente dalla pattuglia di polizia stradale, se l’ente accertatore non deposita documentazione che prova l’infrazione: l’opposizione dev’essere accolta perché non vi sono prove sufficienti dell’infrazione. A stabilirlo il Giudice di Pace di Lecce, nella persona dell’avvocato Antonella Santoro, che con la sentenza n. 3475/16, depositata il 21 luglio – e per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” meritevole di diffusione -, ha rilevato come nel giudizio di opposizione ad illeciti amministrativi, l’onere probatorio dell’infrazione incomba sull’amministrazione resistente e che in mancanza di adeguata prova, il ricorso del presunto trasgressore può essere accolto in virtù della specifica disciplina stabilita al citato articolo 7, comma 10, del D. Lgs 150/2011, perché non vi sono prove sufficienti. Nella fattispecie, l’automobilista era stato fermato dagli agenti della Polizia Stradale di Lecce che in pattuglia rilevavano le infrazioni a mezzo Telelaser “Digicam – Ultralyte”. In tale sede gli era stata contestata la violazione più grave in materia di eccesso di velocità di cui all’art. 142 comma 9° bis del Codice della Strada, per aver superato di oltre 50 km/h il limite massimo stabilito in quel tratto di strada. Tale contestazione aveva comportato l’immediato ritiro della patente con l’ulteriore precisazione che l’infrazione determinava la detrazione di 10 punti dalla patente ed il pagamento della sanzione pecuniaria di ben 829,00 euro. Il cittadino si era quindi rivolto allo “Sportello dei Diritti” perché riteneva assolutamente ingiusto il verbale in quanto, a detta dello stesso, frutto di errore, e aveva deciso di proporre ricorso, assistito dall’avvocato Emanuela Toscano, innanzi al Giudice di Pace di Lecce. In prima istanza ed in via cautelare, rilevata la fondatezza dei motivi di opposizione, il magistrato onorario  aveva sospeso l’efficacia della multa, ordinando la restituzione immediata della patente di guida. Nel merito, con condivisibile motivazione, ha rilevato che: «Va evidenziato che l’elemento costitutivo della pretesa sanzionatoria è la documentazione fotografica dell’infrazione, rilevata con apparecchiatura omologata (Cass. n. 4255/15), pertanto era onere dell’opposto versare in atti una documentazione idonea al fine di comprovare la legittimità dell’accertamento. Orbene, nel caso de quo, l’Ente opposto non ha depositato alcuna documentazione al fine di provare di aver utilizzato l’apparecchiatura di rilevamento della velocità nel rispetto della normativa in vigore». Ed ha continuato: «Il giudizio di opposizione in materia di illeciti amministrativi si atteggia ad un normale giudizio di cognizione, in cui, però, incombe all’Ente opposto l’onere probatorio, tanto che, in detto procedimento, l’amministrazione, formalmente resistente, assume invece il ruolo di sostanziale parte attrice cui è addossato l’onere probatorio di provare la fondatezza delle proprie ragioni, in particolare quando il ricorrente solleva specifiche contestazioni nel merito; ciò secondo la regola di giudizio che, nell’ipotesi di accoglimento dell’opposizione, pone a carico della stessa amministrazione le conseguenze della mancanza di prove sufficienti della responsabilità dell’opponente». Quindi, per il Giudice di Pace, l’opposizione va accolta in applicazione dell’articolo 7 comma 10 del D. Lgs 150/2011.

Attualità

Parabita: vinti 65mila euro al Lotto

Con sei ambi, quattro terni e una quaterna, è la vincita più alta delle tre che hanno segnato il lunedì pugliese per un totale di quasi 130mila euro

Pubblicato

il

Giocata fortunata in Puglia.

Ieri, come riporta Agipronews è stata infatti realizzata una tripletta da 129.750 euro totali.

Il colpo più alto di giornata, da 64.750 euro, è stato centrato a Parabita, con sei ambi, quattro terni e una quaterna.

Dopo i complimenti al vincitore, come sempre facciamo da queste colonne, raccomandiamo a tutti gli altri di giocare con parsimonia, secondo le possibilità di ognuno, stando attenti che il gioco non si trasformi in dipendenza.

Ricordando che la ludopatia è una malattia vera e rischia di rovinare la vita di chi gioca compulsivamente e dei suoi cari.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

La nuova vita del Ponte Ciolo

Una storia di eccellenza per l’ingegneria salentina: il recupero dell’infrastruttura simbolo del Salento in un incontro di studi a Ecotekne.  Storia, sfide strutturali e caratteristiche tecniche dell’intervento di ripristino del Ponte Ciolo saranno al centro di una giornata di studi voluta a Ecotekne dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione di UniSalento, Ordine degli Ingegneri di Lecce e Mapei, nel ricordo dell’ing. Rocco Merico, tra i fautori del rilancio dell’infrastruttura

Pubblicato

il

Si parlerà di risanamento strutturale e consolidamento delle fondamenta, rinforzo sismico, nuove sezioni, impermeabilizzazione e rinnovo delle finiture.

L’impegno progettuale e il complesso intervento per salvare dal degrado, mettere in sicurezza e allungare di un secolo la vita del Ponte Ciolo, l’imponente infrastruttura viaria che si estende per 60 metri tra le due sponde di una profonda gola su una baia mozzafiato a Gagliano del Capo, opera d’ingegneria ed elemento paesaggistico di forte attrattiva turistica, saranno al centro della giornata di studi “La nuova vita del Ponte Ciolo. Una storia di eccellenza per l’ingegneria salentina”.

Giornata di studi che sarà ospitata, domani, giovedì 3 luglio, dalle 15, dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione – Aula Y1 – Edificio “Angelo Rizzo”, del Complesso Ecotekne.

L’iniziativa offre l’occasione per commemorare con gratitudine e rispetto l’ing. Rocco Merico, prematuramente scomparso a causa del Covid, tra i primi sostenitori del rilancio dell’infrastruttura.

Introdurranno i lavori, i saluti istituzionali di: Maria Antonietta Aiello, Pro Rettrice di UniSalento e Antonio Ficarella, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione; Sergio Colitta per la Provincia di Lecce; Gianfranco Melcarne, sindaco di Gagliano del Capo; Massimiliano Antichi di Mapei spa; Francesco Micelli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Lecce.

Si entrerà nel vivo con le relazioni tecniche su gestazione e caratteristiche dell’intervento portato a termine in 13 mesi.

Rispettivamente su “Ruolo della digitalizzazione nella valutazione strutturale dei ponti esistenti” e su “La sicurezza strutturale dei ponti in calcestruzzo armato: tra eventi estremi e degrado”.

Relazioneranno Daniele Perrone e Gianni Blasi, docenti di Tecnica delle Costruzioni a UniSalento; su “La sostenibilità per un’edilizia responsabile” e “Il contributo dei materiali per la nuova vita del Ponte Ciolo”, le relazioni dei rappresentanti di Mapei,  l’Area Manager Area Sud Massimiliano Antichi e il responsabile Grandi Progetti Gianmario Dispoto; infine, i progettisti Claudio Giancane e Silvia Giancane riferiranno rispettivamente su “La rinascita del Ponte Ciolo: problematiche e interventi” e “La modellazione FEM per l’adeguamento sismico e strutturale del Ponte Ciolo”.

Il presidente Francesco Micelli a nome del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri salentino ha espresso «profonda soddisfazione per la nuova vita del Ponte Ciolo, che ha riacquistato la sua piena funzione strutturale e viaria, restituendo al territorio un’infrastruttura di valore identitario, strategico e paesaggistico».

«La rinascita del ponte», ha aggiunto, «rappresenta un esempio virtuoso di ingegneria al servizio della collettività e di visione orientata al futuro della professione. Con questo spirito è stata pensata la giornata di studi, che abbiamo voluto dedicare alla memoria del collega Rocco Merico, il cui impegno e la cui passione continuano a ispirare la nostra comunità professionale».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»

Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

Pubblicato

il

Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.

Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente

«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».

Dino Basile (FdI)

«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».

Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.

«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».

Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti