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Attualità

Otranto: il sindaco rinuncia all’alloggio popolare

In vista della Camera di Consiglio, il sindaco ha comunicato ufficialmente di voler rinunciare al suo ricorso, tant’è che i giudici lo hanno, di conseguenza, dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. L’on. Leonardo Donno: «Adesso ci aspettiamo di assistere allo sgombero immediato, che avrebbe dovuto realizzarsi ben quattro anni fa!».

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Leonardo Donno, Deputato del M5S, che da circa tre anni conduce una battaglia in provincia di Lecce per il ripristino della legalità e della giustizia sociale sul fronte delle assegnazioni degli alloggi popolari interviene sulla vicenda dell’alloggio popolare di Otranto “ereditato” dal sindaco della città che ora ha depositato una dichiarazione di rinuncia al ricorso.


«Dopo aver denunciato diversi mesi fa lo strano caso di un alloggio popolare nella disponibilità del sindaco di Otranto», dice Donno, «fui accusato da quest’ultimo di strumentalizzazione politica della vicenda. “Farò valere le mie ragioni” disse. Ebbene oggi i fatti danno ragione a me: il primo cittadino ha depositato una dichiarazione di rinuncia al ricorso che aveva avanzato al Tar contro il provvedimento di decadenza che ArcaSud gli aveva notificato nel maggio scorso. Adesso non ci sono più appigli, né scuse: quella casa deve essere liberata e riassegnata tramite apposita graduatoria a chi realmente ne ha bisogno».


L’on. Donno ricorda anche che «Ce ne sono altre cinque  – stando all’ultimo accesso agli atti effettuato dal sottoscritto – occupate illegittimamente da inquilini che non ne hanno più diritto!».


La cronistoria


Leonardo Donno


«Lo scorso 30 gennaio», ricorda Donno, «denunciai pubblicamente che tra i provvedimenti di decadenza dall’assegnazione di alloggi popolari ArcaSud, fino ad allora inevasi, ce n’era uno che chiamava in causa direttamente un sindaco: quello di Otranto, Pierpaolo Cariddi. Evincerlo fu semplice, dacché le graduatorie di assegnazione sono pubbliche. Se un alloggio assegnato anni fa ad un soggetto (in questo caso il Cariddi)  non risulta riassegnato, significa che è ancora nella sua disponibilità.

Dopo i dovuti accertamenti – dacché il sindaco si difese dicendo di essere promissario acquirente nel lontano ’99 di quell’alloggio di Via Idrusa, risultato poi occupato ad dalla figlia –  l’ufficio Affari Generali del Comune di Otranto ha intimato lo sgombero di quell’immobile, così come Arca Sud aveva richiesto vanamente sin dal 2017. ArcaSud ha anche sottolineato che non sussistono gli estremi legali perché il primo cittadino possa riscattare l’alloggio in questione. 6 mesi di tempo per sgomberarlo: fu questa, dunque, la decisione finale
».

«Cariddi, mi preme ricordarlo», continua il deputato, «da anni aveva comunque perso il diritto di godere di un alloggio popolare, avendo una fonte reddituale non corrispondente ai criteri di assegnazione di un alloggio residenziale pubblico. Da qui i motivi che mi hanno spinto a presentare un esposto in Procura sulla vicenda. All’esposto seguì il ricorso al Tar del Sindaco contro il provvedimento dell’ufficio Affari Generali del suo stesso comune, che lo obbligava a lasciare l’immobile entro 180 giorni».


E arriviamo, così, ad oggi. In vista della Camera di Consiglio, il sindaco ha comunicato ufficialmente di voler rinunciare al suo ricorso, tant’è che i giudici lo hanno, di conseguenza, dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.


«Adesso», incalza Donno, «ci aspettiamo di assistere allo sgombero immediato, che avrebbe dovuto realizzarsi ben quattro anni fa!».


«Quando ho avviato questa battaglia sulle occupazioni abusive nel Leccese», continua Donno, «i numeri emersi tra occupazioni abusive e procedimenti di decadenza inevasi in tutto il Salento erano allarmanti, e sono rimasti allarmanti, tant’èche Nell’ultimo anno le occupazioni abusive e le decadenze sono nuovamente aumentate. Era ed è necessario fare chiarezza, ripristinare trasparenza, legalità e giustizia! E bisogna farlo utilizzando, come è giusto che sia, un unico criterio per tutti, senza sé e senza “ma”.  Nessuno dovrebbe sentirsi “preso di mira”, laddove sia nel giusto, è chiaro. Come sempre ho detto, del resto – conclude Donno – il fine della mia battaglia non è assolutamente quello di infierire sui cittadini in difficoltà, che certamente devono essere aiutati e supportati. Gli approfondimenti che il sottoscritto ha condotto e intende continuare a condurre sono finalizzati proprio alla tutela dei più fragili, di chi subisce ingiustizie in silenzio e attende il suo turno per anni, parcheggiato in una graduatoria che non sempre è garanzia di legalità e giustizia. In tutto questo il ruolo delle Istituzioni deve essere nitido, trasparente e ben definito. E un sindaco, che io sappia, è un’Istituzione. Almeno fino a prova contraria Adesso attendiamo di averne la prova concreta, c’è tempo fino al 7 novembre prossimo: poi scadranno i sei mesi di tempo concessi, per Legge, dallo sgombero disposto dall’Ufficio Affari Generali».


«Dal primo cittadino», conclude l’on. Leonardo Donno, «mi aspetto un segnale importante nei confronti della cittadinanza, dei cittadini onesti, della gente per bene. La politica deve dare l’esempio, sempre. A giorni incontrerò il Prefetto per discutere di questa problematica e delle altre in tutta la provincia di Lecce, non smetterò finché non verrà ripristinata la legalità».


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“Maratona della Salute”, protagonisti i medici con 50 anni di laurea

La cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce…

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Gli eventi 2025 legati alla “Maratona della Salute” giungono al culmine con la cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce, che vedrà protagonisti i medici che hanno raggiunto i 50 anni dalla laurea, i nuovi iscritti all’Ordine, le scuole e le istituzioni che hanno condiviso un percorso di sensibilizzazione collettiva sui temi della prevenzione, della salute e dei corretti stili di vita.

L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, che attraverso la “Maratona della Salute” ha costruito una rete territoriale capace di coinvolgere enti, università, istituzioni sanitarie, associazioni di volontariato e realtà culturali. Tra i partner del progetto figurano UniSalento, Asl Lecce, OPI Lecce, Comune e Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Croce Rossa ItalianaComitato di Lecce, Cittadinanzattiva Gallipoli e Casarano.

Nel corso della serata saranno premiati i licei Banzi e Palmieri di Lecce, che hanno realizzato video dedicati agli eventi e ai messaggi della Maratona della Salute, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Un riconoscimento speciale sarà inoltre conferito all’Unione Sportiva Lecce per la sensibilità dimostrata nell’aderire alla campagna dell’Ordine contro la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari.

La cerimonia sarà arricchita da momenti di spettacolo con Andrea Baccassino, I Cantori di Ippocrate e il Jab Quartet, e sarà condotta dalla giornalista Daniela Panzera. 

«Questo appuntamento – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio Giovanni De Maria – rappresenta un momento di grande valore simbolico e umano. Celebriamo i colleghi che hanno dedicato una vita intera alla professione medica, accogliamo i giovani che oggi scelgono di intraprendere questo percorso e ribadiamo il ruolo sociale del medico come presidio di fiducia e prossimità. La “Maratona della Salute”, che si concluderà a ottobre 2026 ha dimostrato che la tutela della salute deve diventare un obiettivo condiviso, costruito insieme alle istituzioni, al mondo della scuola, dello sport e del volontariato».

Il presidente conclude: «In un momento storico complesso, in cui i medici sono sempre più esposti a tensioni e aggressioni, riaffermiamo il valore della relazione medico-paziente e del rispetto reciproco come fondamento del sistema sanitario. La risposta del territorio ci incoraggia a proseguire su questa strada, investendo nella prevenzione, nella cultura della salute e nella partecipazione attiva dei cittadini». 

La cerimonia conclusiva della “Maratona della Salute” vuole essere anche un momento di restituzione alla comunità di quanto realizzato nel corso dei mesi, attraverso incontri pubblici, attività divulgative, iniziative sportive e culturali. Un percorso che ha rafforzato il dialogo tra professionisti sanitari e cittadini, promuovendo consapevolezza, responsabilità e partecipazione, con l’obiettivo di rendere la prevenzione un valore quotidiano e condiviso.

L’evento al Teatro Apollo intende così celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il senso di comunità e la collaborazione tra istituzioni, scuola e società civile, elementi indispensabili per una sanità più vicina alle persone e attenta ai bisogni emergenti del territorio salentino. Oggi e domani. Sempre.

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Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi

“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”

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Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.

Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.

E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.

Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.

Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.

E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”

Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.

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