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Andrano

Randagismo: “Sterilizzazione atto d’amore”

Andrano detta la via: una formata da personale municipale, cittadini animati da senso civico e una associazione di volontariato riconosciuta, per lo sviluppo di un’anagrafe canina, la tutela del benessere animale e la sterilizzazione

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Il rispetto per la vita è una delle grandi conquiste della storia dell’uomo, è un segno di civiltà. Per vita, però, non si intende solo la “nostra”, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la vita deve rispettarne ogni forma, anche quella animale; e vale per ognuno di noi, come per le istituzioni, a tutti i livelli, senza dimenticare che chi è crudele con gli animali di solito lo è anche con gli esseri umani. Spesso e volentieri i paesi del Salento diventano un salotto per branchi di cani randagi a causa dei tanti abbandoni e della mancata sterilizzazione. Eppure le leggi ci sono ma, troppo spesso, non vengono applicate. Se la situazione non è degenerata è solo per merito delle associazioni presenti sul territorio e dei tanti volontari che spendono il loro tempo e le loro energie per cercare di tappare le falle lasciate un po’ ovunque da chi di dovere.


Dora Rizzo

Dora Rizzo


È il caso di Dora Rizzo, da anni impegnata instancabilmente a salvare amici a 4 zampe in difficoltà, a cercare e trovare adozioni, grazie ad una fitta rete con altri volontari su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero e ad una proficua collaborazione con le associazioni del basso Salento (“Noi come loro” di Tricase, a “Zampa Libera” di Salve, ecc.). “Cerco di fare del mio meglio”, si schernisce, “per aiutare quei poveri animali che nascono per strada oppure abbandonati e di cui nessuno si interessa”.


Dora opera soprattutto nel suo paese, Andrano, e talvolta in quelli vicini, e fino ad oggi si è dovuta confrontare con il disinteresse generale e la sordità delle istituzioni. Dopo tanto buio, però, su Andrano spunta finalmente un raggio di sole: l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Accoto, ha abbracciato con lungimiranza le linee guida di un progetto presentato proprio da Dora e da attuare attraverso una rete “formata da personale municipale, cittadini animati da senso civico e volontari di un’Associazione di volontariato animalista riconosciuta, con la quale convenzionarsi, come previsto nel Regolamento comunale. Tra gli obiettivi: il censimento della popolazione canina vagante e un piano di vigilanza sull’anagrafe canina; l’incremento delle iscrizioni dei cani all’anagrafe canina regionale; sterilizzazione, iscrizione e trattamenti sanitari sui cani randagi innocui; attività volte a favorire l’eradicazione del randagismo, l’informazione, la sensibiliz-zazione e l’educazione sanitaria”.


Dopo anni di impegno e sacrificio in solitario, dunque, la volontaria di Andrano può finalmente gioire per la condivisione istituzionale del problema: “L’auspicio è che il progetto possa essere condiviso anche da altri Comuni, almeno da Spongano e Diso”. Una buona notizia, anticipata, se vogliamo, da una storica prima volta per Andrano, quella dello scorso 14 giugno, quando si è tenuta la  prima giornata della microchippatura del paese organizzata dalle Guardie ecozoofile del posto. Come ribadisce Dora Rizzo, però, “l’intervento più urgente da attuare per contenere il fenomeno del randagismo nei nostri paesi, è la sterilizzazione delle cagne randagie. Che partoriscono in media 12-18 cuccioli all’anno, ognuno dei quali, dopo 6 mesi, sarà in grado di riprodursi generando altri 12-18 cuccioli all’anno… Questa la progenie a cui può dare incredibilmente origine una sola femmina nel giro di pochissimo tempo”.


La situazione in molti centri della provincia resta di emergenza perché “tanti Comuni non mettono in atto una seria campagna di sterilizzazione anche per i cani di proprietà, oltre che per i randagi: anche i privati ci mettono del loro, abbandonando intere cucciolate in scatole di cartone agli angoli delle strade e incentivando il randagismo; probabilmente non hanno interesse, forse voglia di fare e sottovalutano il problema”.


randagioDora è convinta che la sterilizzazione dei cani randagi  e la sua incentivazione per i cani di proprietà siano “le uniche strategie in grado di contenere il fenomeno del randagismo”.

Eppure c’è chi lo ritiene un atto cruento…  “È un atto d’amore! Dopo millenni di convivenza e sfruttamento, l’uomo ha reso il cane un animale domestico, non più selvatico equindi non  in grado di provvedere nemmeno al suo fabbisogno alimentare. Hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e la capacità di sviluppare sentimenti. La sterilizzazione dei randagi evita la nascita di cuccioli destinati spesso a morire di fame e sete o ad essere investiti da un’auto, costretti a frugare nella spazzatura per sopravvivere, condannati ad una vita di stenti, maltrattamenti, pericoli e paure.  Ecco perché l’unica soluzione è la sterilizzazione, che previene anche l’insorgenza di tumori all’utero e alle ovaie, e che  ai Comuni, tra l’altro, non costa nulla; l’unico sforzo che devono fare è quello di individuare le cagne, accalappiarle, portarle al servizio veterinario, farle sterilizzare e rimetterle sul territorio. Tutto a costo zero, il servizio per gli enti comunali è infatti gratuito. Ergo, quando non si fa, è solo mancanza di volontà e sensibilità”.


Sensibilità che sta affiorando dalla nuova amministrazione di Andrano che pare abbia tutta l’intenzione di voler procedere anche verso la salvaguardia dei sacrosanti diritti al benessere psicofisico degli animali, di proprietà e non, finoora calpestati. L’attività di volontariato di Dora Rizzo, in perfetta sintonia con il suo  modo di essere, non è esacerbata da alcuna forma di fondamentalismo o di “estremismo animalista”; le sue rimostranze sono semplici e garbate richieste di civiltà e legalità: “Spero che le cose finalmente cambino. Quello che ho fatto e faccio è pronto soccorso, ne farei volentieri a meno viste la grossa mole di lavoro e la responsabilità che ci sono dietro ogni adozione, sterilizzazione o salvataggio… Se mi imbatto in un cane in difficoltà o una cucciolata abbandonata, il mio senso civico ed il rispetto per la vita mi impediscono di fare finta di nulla”.


cuccioloProprio nel campo delle adozioni l’opera di Dora si fa sentire: “Grazie anche ad una validissima rete di volontari sparsi su tutto il territorio nazionale. Le adozioni che ho promosso sono avvenute quasi tutte al nord o addirittura all’estero, dove ci sono volontari che si occupano dei colloqui di preaffido con le famiglie. Solo se superano il colloquio il cucciolo viene affidato. E colloqui e controlli proseguono anche dopo l’adozione”. Ti sei mai imbattuta in episodi di maltrattamento? “A volontà. Cani legati a catena di pochi metri, condannati ad una vita di detenzione e solitudine, o perennemente rinchiusi al buio in spazi angusti, o tenuti senza riparo su un balcone di pochissimi metri, senza possibilità di sgambare, o sul terrazzo, esposti alla pioggia invernale come al sole di agosto… Tutte cose non consentite dalla legge, ma perpetrate in silenzio fino ad oggi. Il primo diritto degli animali è il diritto alla vita. Una vita, però, libera dalla fame e dalla sete; libera dal dolore, dalle ferite, libera dai bastoni e dalle pietre di chi li considera cose. Una vita libera dalla paura e dall’angoscia che questi esseri sono costretti spesso a provare. E dal momento che gli animali non sanno ribellarsi, né manifestare contro l’inciviltà degli umani, sta a noi doverli aiutare per far valere i loro diritti”.


Infliggere loro sofferenze per crudeltà, ignoranza, o peggio per divertimento, è un atto di violenza e un segno di arretratezza morale che non fa parte del mondo civile. Al pari di quello di non eradicare il fenomeno del randagismo che crea storture a non finire.


Giuseppe Cerfeda


Andrano

Olè, mobilità sostenibile sulle vie del Parco

Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase, laboratorio ad Andrano il 7 novembre. Tre le direttrici: tre direttrici ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea; intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marine; accesso alla costa e fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative

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Pianificare una mobilità lenta e sostenibile lungo il tratto di costa da Otranto a Leuca, per ridefinire insieme alla comunità una nuova idea di fruizione dell’area.

Con questo obiettivo nasce il progetto “Olè”, promosso dalla Provincia di Lecce, con il supporto tecnico di Città Fertile, finanziato dalla Regione Puglia, presentato oggi a Palazzo Adorno a Lecce.

Per illustrare tutti i dettagli e le opportunità di “Olè”, sono intervenuti il consigliere provinciale Ippazio Morciano, il dirigente responsabile Roberto Serra e, per Città FertileRino Carluccio.

L’obiettivo è quello di costituire un laboratorio partecipato per la fruizione sostenibile della Costa Otranto-Leuca, che possa operare come strumento di governance locale, cabina di regia e incubatore di progettualità condivise.

Il Laboratorio avrà un ruolo centrale per l’attuazione della pianificazione, la promozione e il dialogo tra comunità e istituzioni.

Il progetto, prendendo come riferimento la pianificazione in materia paesaggistica e della mobilità a livello regionale, provinciale e del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase, vuole promuovere la rigenerazione dell’attuale sistema della mobilità del tratto costiero e retro-costiero all’interno di un’area che si caratterizza per le sue peculiarità identitarie, paesaggistiche, ambientali e culturali.

Olè” è un progetto Integrato di Paesaggio, finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio, nell’ambito del “Sostegno ai Comuni finalizzato all’implementazione degli strumenti di governance per l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del paesaggio e per l’attuazione della pianificazione paesaggistica a scala locale”.

Il percorso progettuale prevede la realizzazione di un laboratorio di co-progettazione “Scenario Workshop la costa sostenibile” ispirato al metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop), che si svolgerà ad Andrano il 7 novembre, presso il Castello Spinola-Caracciolo, sede del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase.

La fase realizzativa sarà suddivisa in diversi step per conoscere le azioni in corso e quelle pianificate.

Ad un periodo di osservazione partecipata e al coinvolgimento degli stakeholders, seguirà la redazione del “Manifesto della transizione ecologica Olè”, per orientare le linee programmatiche provinciali e il sistema di governance.

Successivamente, verrà incoraggiata l’istituzione di tre forum e la definizione di progetti pilota su proposta dei partecipanti.

Il sistema della mobilità verrà analizzato e suddiviso secondo tre direttrici in linea con i rispettivi forum tematici: la mobilità attiva partendo dalla ciclopedonabilità del tratto litorale adiacente alla litoranea, considerata come “Strada Parco”; l’intermodalità su gomma e su ferro tra le stazioni FSE Maglie – Gagliano del Capo e le marinel’accesso alla costa e la relativa fruizione delle marine, delle aree sosta stagionali e reversibili e il settore delle attività turistico-ricreative che vengono svolte a mare.

L’integrazione tra le criticità e le potenzialità emerse dai tre forum consentiranno di costruire, assieme alla comunità, la visione futura del territorio e la governance condivisa.

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Andrano

Tartaruga liberata da rete fantasma

Associazione “A Mare”, straordinario salvataggio a Marina di Andrano: la grande Caretta Caretta visibilmente provata ma in buone condizioni, ha potuto riprendere a nuotare libera

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Un commovente intervento di salvataggio ha avuto luogo oggi pomeriggio lungo la costa di Marina di Andrano, dove una tartaruga marina Caretta Caretta di grandi dimensioni è stata ritrovata in difficoltà, intrappolata in una rete fantasma.

A intervenire prontamente sono stati i rappresentanti dell’associazione A Mare, realtà da sempre impegnata nella protezione dell’ambiente marino.

A guidare l’operazione tre volontari esperti: Dario Urso, Antonio Pellegrino e Danilo Minonne, che con grande abilità e delicatezza sono riusciti a liberare l’animale dalla rete e a restituirlo al mare in tutta sicurezza.

La tartaruga, visibilmente provata ma in buone condizioni, ha ripreso a nuotare libera.

Questi salvataggi sono la dimostrazione concreta di quanto sia urgente proteggere il nostro mare e le creature che lo abitano“, ha commentato uno dei volontari.

Le reti fantasma, abbandonate o perse in mare, continuano a rappresentare una delle più gravi minacce per la fauna marina, causando ogni anno la morte di migliaia di animali.

L’associazione A Mare lancia ancora una volta un appello alla cittadinanza: occhi aperti in mare e segnalazioni tempestive possono fare la differenza.

La salvaguardia dell’ecosistema marino è una responsabilità collettiva.

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Preludi alla Notte Verde: un nuovo vocabolario di terra e pace

Al via alla XIV edizione della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, quest’anno dedicata ad Alessandro Leogrande e incentrata sui temi della pace e dei diritti della natura

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Primo giorno di preludi con Pietro Santamaria, il Collettivo FADA e il concerto di Ninfa Giannuzzi. Secondo giorno con Elvira Mujčić per il trentennale dell’eccidio di Srebrenica, Paolo Pileri e Laura Greco, con concerto di Claudio Prima.

Domenica la chiusura con la grande festa con Sigfrido Ranucci, Luisa Morgantini e i Mercanti di Liquore.

La Pace e i diritti della Natura sono i grandi temi che attraversano la quattordicesima edizione della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, che prenderà il via con due intense giornate di Preludi, il 29 e 30 agosto, per concludersi con la grande festa di domenica 31 agosto. Lectio, mostre, dialoghi, laboratori, concerti, discussioni partecipate, presentazioni di libri: è un programma di elevato spessore quello della tre giorni che conferma la Notte Verde come il più grande evento pugliese dedicato alla terra e all’ambiente.

In questo tempo di fragilità e fratture – dicono da Casa delle Agriculture, l’associazione promotrice – abbiamo fatto una scelta politica: da quest’anno, la parola Pace si antepone al vocabolario che accompagna la Notte Verde da sempre, cioè Agriculture, Utopie, Comunità. L’abbiamo sempre considerata, a torto, un valore acquisito. Ci siamo sbagliati: l’art.11 della nostra Costituzione ci richiama a responsabilità nella costruzione di quel processo di “pace attiva” che richiede una pratica quotidiana, un esercizio costante di dialogo, giustizia sociale, cura della terra, legami di comunità.

La XIV edizione è dedicata ad Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore tarantino che ha messo al centro del suo lavoro “l’umanità stratificata e complessa” per fare luce sulle ferite e i conflitti del Meridione, sulle ingiustizie e le frontiere del vecchio e nuovo secolo, punto di riferimento imprescindibile per coltivare un nuovo sguardo e una nuova ecologia delle narrazioni. 

La Notte Verde è un’ecofesta a ridotto impatto ambientale e accessibile. Tutto il programma è consultabile sul sito di Casa delle Agriculture: https://casadelleagriculture.com/it_it/notte-verde/ .

L’edizione 2025 è a cura di Casa delle Agriculture con il patrocinio del Comune di Andrano e con la collaborazione di Parco regionale costa Otranto-S. M. Leuca-Bosco di Tricase, Gus-Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti”, Fondazione Girolomoni, Fondazione Di Vagno-Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande, COSPE Onlus, Gal Capo di Leuca, Salento Km0, Santi Paduli, Manu Manu Riforesta, Auser Ponte Andrano-Castiglione, Un Ponte Per, Rete italiana Pace e Disarmo. Media partner: Terra Nuova Edizioni e Mondoradio.

La 14esima edizione Notte Verde rientra nei progettiSempreverdi di Casa delle Agriculture Tullia e Gino ODV, sostenuto da Aress Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’invecchiamento attivo e la buona salute; GEA Global Green Generative Equal Educational Activities (AID 012618/03/8)finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e guidato da GUS.

DAL MATTINO A SERA: I PRELUDI ALLA NOTTE VERDE

AL MATTINO

Nelle giornate di Preludi, il 29 e 30 agosto, le attività inizieranno sin dalle ore 9.30: giornalisti e professionisti da diverse parti d’Italia sono già arrivati a Castiglione per seguire il Corso di alta formazione in Giornalismo di Pace, promosso dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell’Università di Pisa, in collaborazione con il GUS – Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti”, accreditato dall’Ordine nazionale dei Giornalisti e patrocinato dalla Rete delle Università Italiane per la Pace.  

NEL POMERIGGIO

In entrambe le giornate, dalle ore 17, poi, si avvieranno in contemporanea tre attività. La prima, in via Pisanelli e a ingresso libero, è quella dei Parlamenti Rurali,agorà di confronto sui beni comuni a partire dai reportage prodotti dalle allieve della Scuola di reportage narrativo “A. Leogrande”. Il 29 agosto, si incentreranno su “Il bene Terra”: saranno presentati i lavori di Valeria Cagnazzo, Marianna Lentini, Antonella Pagano; introdurrà Francesco Romito, direttore della Scuola di reportage narrativo Alessandro Leogrande; coordinerà Chiara Idrusa Scrimieri, regista e portavoce di “Salviamo gli ulivi del Salento”; parteciperà anche  Maria Giannico, madre di Leogrande. Il 30 agosto, si discuterà de “Il bene acqua”, partendo dai reportage di Francesca Arcai, Chiara Conte, Chiara Romano e Federica Scannavacca, con l’introduzione di Giuseppe Putignano e coordinamento di Ada Martella, giornalista e attivista di Manu Manu Riforesta.

La seconda attività è la Scuola di Agriculture con i tre laboratori (gratuiti su prenotazione al 329/4066530) di panificazione naturale con il panettiere Andrea Cirolla, “Edible memories” per la produzione di biscotti con l’attivista palestinese Saja Amro e “Tavole della Maddalena” sull’essiccazione di ortaggi e frutta con l’artista Luigi Coppola.

Alla stessa ora, presso la ex scuola elementare, la terza attività, la Notte Verde delle bambine e dei bambini: il 29 agosto, il laboratorio “Semi Sonanti per la produzione di strumenti musicali con materiali di riciclo e semi. A seguire, alle 19, lo spettacolo teatrale “Un cuore a pedali” di Ippolito Chiarello; il 30 agosto, alle 17 si terrà il laboratorio “Saremo Alberi” di Villa Paciugo e alle 19 “Acerbo. Drammaturgie sonore di quartiere”, viaggio in cuffia a cura di Zeromeccanico Teatro (tutti i laboratori e gli spettacoli sono gratuiti e ad accesso libero).

All’imbrunire, in tutti e tre i giorni, si potrà seguire lo spettacolare concerto Oud Solo” dai balconi di Palazzo Bacile:Massimiliano Almoraima suonerà il liuto arabo, creando un incontro tra i suoni della grande tradizione araba e le suggestioni musicali occidentali.

LA SERA

Il 29 agosto, alle 20, si terrà a Palazzo Mellacqua la presentazione del libro Microrganismi effettivi (EM) in agricoltura” (TerraNuova Edizioni, 2025) con l’autore Vanni Ficola, fondatore della Scuola Italiana della Tecnologia EM, e Gianfranco Delfine, Associazione Italiana Microrganismi Effettivi – Puliti senza chimica. 

In Piazza della Libertà, alle 21, BiodiverSO, l’urgenza di un nuovo paradigma”, lectio magistralis di Pietro Santamaria, docente di Orticoltura all’Università degli Studi di Bari. Alle 21.45, “La frontiera dell’impegno civile: omaggio ad Alessandro Leogrande” con la madre Maria Giannico e Francesco Romito, direttore della Scuola di reportage narrativo “Alessandro Leogrande”. Alle 22, è la volta di “Colonialismo chimico: l’agrobusiness spezza i popoli”: Marianna Lentini, sociologa, dialoga con le giornaliste Sara Manisera e Anna Toniolo/FADA Collective. Alle 23, si chiude con il concerto Il cielo capovolto”: la musicista e cantanteNinfa Giannuzzi, tra le voci storiche e più potenti della musica tradizionale salentina, sarà accompagnata da altri due artisti di grande esperienza e spessore, Emanuele Licci (voce e chitarra) e Ernesto Seclì (fisarmonica).

Il 30 agosto, alle ore 20, a Palazzo Mellacqua, sarà presentato il libro “Come si fa una comunità energetica (per davvero!)” (Altreconomia, 2025), con Gianluca Ruggieri, presidente “ènostra coop”, e Pietro Lecce, responsabile tecnico CER Gesuiti. In piazza della Libertà, alle ore 21, “Contro tutti i nazionalismi”, prima presentazione ufficiale di “La stagione che non c’era” sull’esperienza jugoslava con l’autrice Elvira Mujčić e Federica Ferri, GUS. Alle 22, il dialogo “Dalla parte della Terra con Eleonora Migno, Cospe Onlus, Paolo Pileri, docente di Pianificazione territoriale ambientale del Politecnico di Milanoe grande esperto in consumo di suolo, e Laura Greco, presidente dell’Associazione A SUD, promotrice della campagna “Giudizio Universale”. Alle 23 il concerto Claudio Prima Zakor Quintet con Claudio Prima (organetto e voce), Marco Ghezzo (violino), Marco Schiavone (violoncello), Emanuele Coluccia(sax), Ovidio Venturoso (batteria): la band porta sul palco un live che alterna i ritmi sfrenati della pizzica a brani della musica mediterranea e balcanica.

LA GRANDE FESTA DEL 31 AGOSTO CON SIGFRIDO RANUCCI, LUISA MORGANTINI E I MERCANTI DI LIQUORE

Il 31 agosto è il giorno della grande festa, con l’intero centro storico di Castiglione d’Otranto allestito con strade a tema, mostre e performance.

Alle 20.15, in piazza della Libertà, si terrà Bentornata, Notte Verde!”, l’apertura della festa a suon di banda con i saluti istituzionali. Alle 21.30, “Propaganda, manipolazione, distrazione: l’altra guerra e la libertà d’informazione”, lectio magistralis di Sigfrido Ranucci, giornalista, conduttore e autore di Report. A seguire, alle 22, “Palestina, il diritto di esistere e l’umanità che muore”, dialogo tra Luisa Morgantini, presidente Assopace Palestina, e Alfio Nicotra, direttivo AOI e Rete italiana Pace e Disarmo. Alle 23, il concerto finale “Non ci troverete mai” dei Mercanti di liquore, storica band lombarda ispirata a De André e che ha intrecciato il suo cammino con quello di Marco Paolini.

ARTE PUBBLICA, MOSTRE, INSTALLAZIONI

Con l’avvio dei preludi si inaugurano anche le mostre e installazioni. A Palazzo Mellacqua si potrà visitare (E)venti parole del cibo”, con le illustrazioni di Lorenzo Terranera e testi di Fabio Ciconte per la mostra promossa da Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) – Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Regione Puglia e Terra! Aps. La Cappella dell’Annunziata ospita “Vinculum, mostra dell’artista Luigi Coppola; il Mulino di Comunità Chemical Colonialism, mostra fotografica di FADA Collective; la ex scuola elementare Essere storie, raccolta di narrazioni visive realizzate dai beneficiari del progetto SAI di Lecce gestito dal GUS, frutto di un percorso di auto-racconto e rigenerazione curato da Francesca Russo.

Il Giardino di Palazzo Mellacqua, storico giardino che per la prima volta si apre al pubblico, diventerà il “Giardino della Pace Attiva”, ospitando Lullaby for the Land of Palestine (Ninne nanne per la terra di Palestina), mostra frutto del laboratorio partecipativo con il gruppo “(Im)permanente para diso”; le installazioni e mostre a cura del Gus “SREBRENICA. Cartografia affettiva di topofilia resistentee “Geografia agita di una lingua di frontiera”.

L’intera via Menotti accoglierà il 31 agosto Learning intentions/Learning in tensions. Curare (con) il rurale, installazioni di Free Home University sui dieci anni di innesti con Casa delle Agriculture e School of Emergency, tra arte, pedagogia e comunità, a cura di Alessandra Pomarico e Nikolay Oleynikov.

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