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Tricase: De Giuseppe, lascio la politica

E’ vero che i mestatori della politica hanno fallito più volte, e ci sarebbe su questo tanto da dire e da lavorare, ma ho la serenità e le passioni per sopravvivere senza l’impegno diretto in politica

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Cari amici ed elettori del PES, ho la presunzione di pensare alcune cose positive di me e di voi, ho l’eterna voglia di comunicarvele. Ho la presunzione di pensare che già nelle scorse amministrative avevamo presentato una reale proposta di cambiamento che l’elettorato ha bocciato, premiando le solite ammucchiate con a capo un uomo che deve apparire buono e docile per ogni evenienza; noi eravamo e siamo i portatori sani di un reale rinnovamento sociale e ambientale; oggi non ci può essere rivoluzione in un Comune se non si parte dai problemi globali del pianeta; la maggior parte di voi era ed è il nuovo ceto produttivo, quelli che hanno un’etica anche nell’affrontare i problemi dell’impresa, che uniscono l’efficienza all’innovazione, che non hanno il protettore politico come unico riferimento per immaginare il proprio lavoro, che vogliono migliorare gli standard di vita senza sacrificare altri pezzi di territorio, di mare, di  pietre e di bellezza. Ho la presunzione di pensare che in questi ultimi tre anni, durante l’Amministrazione Musarò, abbiamo offerto, con senso costruttivo e paziente, un’opposizione al pensiero dominante, affrontando battaglie come la strada 275, il porto, i rifiuti, e un’altra serie di problemi urgenti e reali. Il tutto tenendo accesa la fiammella della politica e della cultura, incontrandoci e approfondendo gli argomenti, mentre altri erano impegnati in continue guerre di posizione all’interno dei loro partiti. Ho la presunzione di pensare che la mia persona non fosse un ingombro ma una risorsa positiva per tutte quelle forze, quei giovani, donne e uomini che avessero davvero a cuore il cambiamento: ho il sospetto che queste parole siano vuote e prive di ogni significato per chi ama solo fare politica con lo spirito del campionato di calcio. Oggi rischiamo di nuovo che il centro-sinistra e le altre forze progressiste di Tricase perdano un sacco di tempo intorno alla ricerca dell’uomo ideale che sappia mettere tutti d’accordo, purché parli poco e faccia pochissimo. C’è il rischio che la solita vecchia politica riproponga gli schemi già visti e rivisti e che hanno portato allo sfacelo della politica e delle Amministrazioni. Siamo di nuovo agli inciuci e alle mediazioni estreme che portano conflitti sotterranei e permanenti che mineranno alle fondamenta qualsiasi futura Amministrazione. Ho la presunzione di pensare che farò molti meno danni se lascio il campo completamente libero, dichiarando fin d’ora una mia indisponibilità a partecipare alle prossime elezioni Amministrative. E’ vero che i mestatori della politica hanno fallito più volte, e ci sarebbe su questo tanto da dire e da lavorare, ma ho la serenità e le passioni per sopravvivere senza l’impegno diretto in politica. Tenterò di ritagliarmi il solito ruolo di attento osservatore, lasciando così che le vicende politiche di questo paese abbiano il loro corso senza l’anomalia chiamata PES. Non ho mai avuto il gusto di inseguire ambizioni di vuota immagine, né meno ancora di fare politica per fare dispetti o proteggere interessi. Soprattutto non credo alla politica di una persona sola, né alle sfide perenni di uno contro tutti. Però, se qualcuno fra voi pensa di dover percorrere la strada delle elezioni, impegnandosi direttamente, (magari creando un dinamico gruppo di lavoro che parta dal basso) avrà il mio sostegno esterno, cercando di difendere sempre gli ideali di una città nuova, più originale, più vivibile, più amata. Io per ora chiudo qui, con la certezza di aver dato ciò che potevo con totale disinteresse. Al futuro…mai porre limiti.                                                                                                                                                                                                            Alfredo De Giuseppe

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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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