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Attualità

Tricase, Segretario part-time: a chi giova?

La lettera. “Il Segretario garantisce per legge il controllo della legalità dell’attività amministrativa del Comune, purchè sia dotato di tempo adeguato, di autonomia e indipendenza sufficienti…”

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Gentile Direttore, il Consiglio Comunale di Tricase il 4 Agosto scorso ha approvato la Convenzione per l’esercizio associato del Servizio di Segreteria Comunale, la quale prevede che il Segretario svolga le proprie funzioni per sole 12 ore settimanali.

La decisione di ricorrere a un Segretario “part-time” è stata motivata sul piano del risparmio sui costi e sostenendo che “l’onere di Segretario Generale” del comune per 4 giorni a settimana potesse essere affidato alla Vicesegretaria e che i Capisettore sono talmente competenti da non avere bisogno di un Segretario a tempo pieno. Entrambi gli argomenti sono tuttavia  facilmente contestabili in quanto le funzioni del Segretario del Comune non sono sostituibili da quelle del Vicesegretario, il quale svolge un ruolo solo eventuale, di sostituzione temporanea del Segretario. Quando questi non è presente è un Responsabile come tutti gli altri. In secondo luogo, in ogni organizzazione complessa esiste chi svolge un ruolo di coordinamento. Nei Comuni la legge ha riservato questo incarico al Segretario Comunale, funzionario pubblico vincitore di concorso a livello nazionale, con un percorso di reclutamento, di formazione e di collegamento con il Ministero dell’Interno. Ma per il Sindaco Coppola tutto questo non serve…


Il Segretario garantisce per legge il “controllo della legalità” dell’ attività amministrativa del Comune, purchè sia dotato di tempo adeguato, di autonomia e indipendenza sufficienti a svolgere efficacemente questa funzione. Questo“controllo di legalità” è tanto più importante da quando sono stati aboliti i CORECO (comitati regionali di controllo) e il Segretario è rimasto l’unico soggetto a presidiare la legittimità dell’attività amministrativa, unitamente all’Organo di Revisione per gli aspetti finanziari e contabili. Tutti i Sindaci del territorio, e la stessa  Associazione dei Comuni, valorizzano l’apporto del Segretario, riconoscendo allo stesso il ruolo e le funzioni che gli sono propri. Tutti, ad eccezione del Sindaco Ing. Coppola, naturalmente. L’astio nei confronti della categoria dei Segretari dimostrato in più occasioni dal Sindaco tradisce un livore incomprensibile e incompatibile con la serenità che dovrebbe contraddistinguere chi persegue il pubblico interesse. Affermare che “i Segretari Generali hanno molti diritti e nessuna responsabilità”,le quali sarebbero esclusive dei Capisettore, e che “hanno anche molte tutele…”  è poco consono allo stile dell’uomo e non dovrebbe appartenere alla cultura e alla storia personale di nessun amministratore pubblico. Decine di sentenze della Corte dei Conti testimoniano della responsabilità di Segretari, derivanti dal loro ruolo di doverosa collaborazione nell’accertamento della conformità alla legge dell’attività amministrativa. E’ vero che il Segretario generale è nominato dal Sindaco (sistema che riteniamo debba essere cambiato per rafforzare le garanzie di autonomia dei Segretari a garanzia del pubblico interesse), ma anche i Funzionari o i Dirigenti Comunali  hanno un rapporto fiduciario con lui e sono in teoria influenzabili dalla politica,come l’Ingegnere Coppola, nella sua esperienza prima da Caposettore e poi da Sindaco sa benissimo. La Convenzione,(Tricase tra l’altro, non sarà neanche il Comune capo convenzione, ruolo che è stato riconosciuto al Comune di Corsano) oltre a concedere poco tempo al lavoro del Segretario, produce inoltre il risultato di avere un funzionario licenziabile su due piedi, senza neanche preavviso e “giusta causa”. E’ sufficiente non rinnovarla per motivi pretestuosi. Questo stato di continua precarietà si traduce, di fatto, nello svuotamento della incisività del ruolo del  Segretario. Ed è proprio lo spettro di questa precarietà, forse, che lo indurrebbe ad assecondare la volontà politica di chi lo ha voluto per quell’incarico. Riguardo ai costi, il Sindaco, che nella versione social-network  spara molteplici e contrastanti cifre sui costi dei Segretari e alla fine dice che gli aspetti economici non c’entrano, avrebbe potuto nominare un Segretario con i requisiti minimi per ricoprire l’incarico, senza essere obbligato a nominare un Segretario di fascia prima con costo obbligatorio aggiuntivo.


La differenza economica è di circa 45.000 € e si potrebbe garantire riducendo del 30 % le indennità del Sindaco stesso e degli Assessori, (come hanno fatto moltissimi Comuni vicini) ammontanti a 90.000 € annui e sopprimendo almeno una posizione dirigenziale (costo circa 20.000 €). E comunque investire nel controllo di legalità conviene sempre e dimostra attenzione per i principi di trasparenza e correttezza, spesso solo declamati. In conclusione, siamo dell’opinione che depotenziare e marginalizzare il ruolo del Segretario sia funzionale solo a chi è refrattario alla presenza di un soggetto sufficientemente autonomo e con poteri adeguati a valutare la conformità alla legge delle scelte amministrative. Tutto ciò non costituisce un “costo inutile”, di cui vantarsi sopprimendolo. Ridimensionarlo danneggia i Funzionari comunali, che spesso fruiscono di un supporto utile nella loro complessa attività, i Consiglieri e gli Assessori Comunali (anche quelli che con finta ingenuità immaginano una scelta di natura sperimentale e reversibile) che possono essere più efficacemente garantiti nella loro pubblica funzione, i singoli cittadini e le Associazioni, i quali hanno interesse affinchè l’attività amministrativa si svolga con maggiori garanzie di legittimità. E lo stesso Sindaco, purchè dotato di meno pretese di autosufficienza.

Graziana Aprile, Francesco Arena, Marcella De Carlo,

Nunzio Fornaro e Roberto Orlando (Segretari Comunali)


Attualità

Serie C, Casarano da leggere

Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

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di Giuseppe Lagna

Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.

Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.

Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.

Ma quanto lavoro!

Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.

Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.

Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.

Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.

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Attualità

Domenica mattina al mare? Raffica di multe sulla litoranea di Tricase

In una zona priva di parcheggi “leciti” e, per questo motivo sempre soggetta a una certa tolleranza. Appello al sindaco: è possibile annullare quelle contravvenzioni con buona pace di tutti? Restano irrisolti, intanto, i “veri” problemi: mancanza di parcheggi, vegetazione che invade le carreggiate impedendo la visuale in curva e limite di 50 km orari pressoché ignorato

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di Giuseppe Cerfeda

Domenica mattina, gran caldo e, dopo una settimana di lavoro, finalmente la possibilità di godere del refrigerio del mare.

Fino all’incavolatura (eufemismo) finale.

Perché quel bagno è costato a molti tricasini una bella multa sul parabrezza della loro auto, parcheggiata sulla litoranea tra Tricase Porto e Marina di Andrano, in località Isola.

Doverosa una premessa.

In quella zona c’è sempre stata, negli anni, una certa tolleranza per un semplice motivo: non ci sono parcheggi per chilometri, quindi non c’è scelta!

Detto che può anche accadere che si esageri ma, sinceramente, avendo potuto appurare personalmente chi scrive, non ci sembra che la situazione fosse peggiore di altre volte (negli altri anni, tra luglio e agosto è accaduto decisamente di peggio), tant’è che poco prima dei contravventori è transitata in zona un’ambulanza in direzione Andrano, senza incontrare alcun tipo di problema.

Stamani mi è capitato di leggere su una testata che, per colpa delle auto in sosta, aumenta il rischio incidenti su un’arteria purtroppo già segnata più volte da gravi sinistri, come quello costato la vita ad un uomo di 62 anni di Taurisano qualche settimana fa.

Inconfutabile: la carreggiata con le vetture parcheggiate si restringe.

Ma siamo sicuri che sia quello il problema più grande?

Giusto per sgombrare il campo da equivoci: quell’incidente è avvenuto intorno alle 9 del mattino, quando al mare non c’è ancora praticamente nessuno, e ben lontano da dove ieri sono state multate le auto in sosta; gli inquirenti stanno indagando per stabilire le esatte cause e, quanto avvenuto quel triste mattino, nulla ha a che vedere con quanto abbiamo scritto e scriveremo ancora.

Uscendo, quindi, dai casi specifici e dai possibili equivoci, più in generale andrebbe sottolineato che Anas, Provincia o chi per esse, non dovrebbero aspettare luglio per ripulire i bordi delle strade dalla vegetazione (le canne, soprattutto in curva, impediscono la visuale e costringono, in questo caso si, i mezzi a invadere la corsia opposta).

E poi, sempre in generale, senza fare riferimento ad alcun caso specifico, non sarebbe il caso di ricordare che sulla litoranea il limite è di 50km orari?

Ma avete visto come transitano su quella via?

Provate a verificare cosa succede il sabato e la domenica pomeriggio (e non solo): motociclette e auto che sfrecciano a velocità inimmaginabili e che costringono a trattenere il fiato, nella speranza di non sentire il botto!

Ecco questi sono i problemi che eventualmente i residenti hanno segnalato (e non certo ieri, ma in tempi non sospetti), non quello delle auto in sosta.

Tricase sembra sempre più essere il paese delle contraddizioni: si fa il bagno nell’area portuale dove vige il divieto di balneazione (ma è bello, si può tollerare per carità, nonostante possa anche essere pericoloso), a Tricase Porto si parcheggia vicino al Bolina e si guarda il mare fumando una sigaretta, mentre gli automobilisti restano in fila sotto al sole come se nulla fosse, perché non si passa.

Tricase ha otto chilometri di costa bellissimi e, giustamente, se ne vanta.

Ma se non permettiamo alle persone di parcheggiare, trovando una soluzione, che si fa?

Si chiude tutto?

Conoscendo personalmente il sindaco Antonio De Donno e la sua sensibilità in merito a certi argomenti, ci permettiamo di rivolgergli un appello: non è forse il caso di chiedere di annullare tutte quelle multe?

Possiamo evitare che (ad esempio) ad un operaio possa costare una cifra il bagno a mare la domenica mattina dopo una dura settimana di lavoro, solo per aver parcheggiato dove lo ha fatto per anni? Esattamente come chi fa il bagno nel porto e lo fa da anni, né più né meno…

Quello che chiediamo è un po’ di buon senso e, appena possibile, una soluzione per poter parcheggiare in sicurezza.

Raccomandando, infine, sempre prudenza e il rispetto del limite di velocità che, lo ricordiamo, per i duri di comprendonio, sulla litoranea è di 50 km orari!

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Via alle ispezioni della cavità in zona Puzzu a Tricase

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Sono iniziate stamani le ispezioni del pozzo rinvenuta nel borgo antico di Tricase, in zona Puzzu, la scorsa settimana (leggi qui)

A calarsi sono i componenti del Gruppo Speleologico Tricase. Restituiranno tutte le informazioni utili che emergeranno sulla cavità, a partire anche dall’esatta profondità, stimata in circa 25 metri al momento del ritrovamento, avvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro storico.

Per le vie del centro cittadino intanto stamattina è rimbalzata la falsa notizia secondo cui qualcuno sarebbe caduto accidentalmente nel pozzo. Nulla di vero: trattasi appunto delle operazioni ispettive avviate nella giornata odierna.

La locale Protezione Civile ed una ambulanza sono sul posto preventivamente, pronte a intervenire in caso di necessità.

Le foto

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