Attualità
Tumori in Salento: 120mila euro per trovarne le cause
Alla ricerca di un eventuale nesso tra fattori di rischio presenti in loco e sviluppo abnorme di patologie oncologiche nella popolazione

La ricerca scientifica della Lilt di Lecce è stata premiata con un finanziamento di 120mila euro per dare corpo a un progetto che faccia emergere le possibili cause dei tumori nel nostro territorio.
Da sempre in prima linea per denunciare la presenza di interferenti endocrini, possibili cause di tumori, la sezione leccese della Lilt ha avuto assegnate le risorse dalla sede centrale dell’associazione.
I fondi, raccolti grazie al 5xmille, servono a finanziare il progetto “Sistemi di valutazione di diagnosi precoce delle correlazioni tra genotossicità dei suoli e neoplasie in aree a rischio per la salute umana” Soddisfatto il responsabile scientifico della Lilt di Lecce, l’oncologo Giuseppe Serravezza.
“Il progetto prevede l’effettuazione di indagini chimico-fisiche e biologiche dei suoli pertinenti a quelle aree territoriali della nostra provincia, che presentano elevati tassi di incidenza e mortalità per tumore, rilevati dagli studi epidemiologici“, spiega Serravezza. “Si intende accertare” , aggiunge, “un eventuale nesso significativo tra fattori di rischio presenti in loco e sviluppo abnorme di patologie oncologiche nella popolazione”.
Al progetto collaborano, oltre alla Lilt di Lecce, l’Università del Salento, il Dipartimento di Prevenzione della Asl, il Settore Ambiente della Provincia di Lecce (che cofinanzia per 20mila euro l’indagine).
Parallelamente è stato avviato lo studio del Progetto jonico salentino che vede il coordinamento del Dipartimento di Prevenzione della Asl e dell’Arpa, del Cnr e dell’università del Salento. Uno studio che riprende il questionario dispensato dal 2013 dalla Repol e che oggi si basa sui controlli dei tumori attuali.
“Non più casi ricavati dal registro tumori, ormai datati“, spiega il professore Giorgio Assennato, direttore di Arpa Puglia, “ma patologie tumorali registrate dalle commissioni di invalidi civili e dalle schede di dimissioni degli ospedali“.
Sul fronte epidemiologico il progetto è diretto da Fabrizio Bianchi, uno dei massimi esperti di eziologia dei tumori del Cnr.
Attualità
La Xylella è arrivata fin sul Gargano!
Il balzo più a Nord degli ultimi 12 anni. Quarantasette olivi infetti a Cagnano Varano, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. In provincia di Foggia 34mila aziende olivicole, il 15% del totale in Puglia Cia Puglia: “Fatto gravissimo, serve nuovo piano di contrasto”

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Mai, in questi 12 anni di diffusione della piaga Xylella, il batterio che distrugge gli olivi era arrivato così a nord della Puglia.
Per la prima volta, e in un colpo solo, l’insetto vettore che provoca il disseccamento delle piante ha raggiunto la provincia di Foggia e, per ora, il punto più a nord della regione.
L’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia ha trovato 47 olivi colpiti da Xylella nell’agro di Cagnano Varano, comune garganico, parte integrante del Parco Nazionale del Gargano.
«È un fatto gravissimo e senza precedenti», commenta Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani, «siamo molto preoccupati. L’arrivo del batterio in questa parte del territorio pugliese, finora totalmente indenne, sembra segnalare un’accelerazione nella diffusione del batterio. Appena qualche giorno fa, avevamo denunciato la situazione sempre più preoccupante della diffusione della Xylella alle porte di Bari, ora ce la ritroviamo in provincia di Foggia. Significa che, nonostante l’efficienza e l’impegno che la Regione Puglia sta dimostrando in questi anni, occorre fare meglio e di più, soprattutto dalle amministrazioni comunali per quanto compete loro, ma innanzitutto occorre che Governo nazionale e Unione Europea tornino a occuparsi della questione con un nuovo piano di contenimento e contrasto per quanto riguarda i territori ancora parzialmente o per nulla intaccati, e di reimpianti e ripristino del potenziale produttivo laddove, come nel Salento, la Xylella ha già distrutto milioni di piante di olivo».
COMMISSARIO STRAORDINARIO
«Quanto sta accadendo», rilanciato Gennaro Sicolo, «conferma una volta di più la necessità che il Governo nomini un Commissario straordinario, che abbia a disposizione le risorse e il potere per mettere in atto celermente una serie di azioni, che vanno dal rafforzamento dei progetti della ricerca scientifica, per trovare una soluzione finalmente definitiva al problema, all’attuazione di nuove e più efficaci misure di intervento, anche con l’impiego delle nuove tecnologie, per l’individuazione precoce dei nuovi focolai e il contenimento degli stessi. Noi lo diciamo da anni, ormai. Serve un Commissario straordinario che porti velocità nelle decisioni, immediatezza negli interventi e maggiori risorse, e che riesca a ottenere anche dall’Unione Europea quelle risorse, quell’attenzione e quella collaborazione necessaria a dare una svolta alla lotta contro la Xylella».
NUMERI E QUALITÀ DELL’OLIVICOLTURA IN CAPITANATA
In provincia di Foggia, sono oltre 34mila le aziende che producono olive da olio.
Rappresentano circa il 15% del totale delle imprese olivicole pugliesi.
Le cultivar prevalenti in Capitanata sono Ogliarola Garganica, Coratina, Peranzana e Ogliarola dei Monti Dauni.
Il settore olivicolo e la produzione di olio extravergine d’oliva sono molto cresciuti nell’area olivicola più a nord della Regione, sia dal punto di vista qualitativo che tecnologico.
I nuovi processi produttivi hanno migliorato sia la qualità del prodotto sia la sua sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico.
Sono numerose le imprese olivicole in cui il ricambio generazionale ha permesso a ragazze e ragazzi di entrare da protagonisti nelle aziende di famiglia, apportando una serie di importanti innovazioni anche nel marketing e nella conquista di nuovi mercati.
Appuntamenti
Presicce – Acquarica: Legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro
Confronto tra Rizzo, Bisanti, Vadrucci, Minerva, Blasi, Abaterusso e Moscara. In provincia di Lecce si sono registrati oltre 11mila infortuni sul lavoro nei primi otto mesi dell’anno (5 mortali). Incontro organizzato da Cgil e Confartigianato. Appuntamento domani, alle 18,30, nel Palazzo Ducale di Presicce

A Presicce – Acquarica si parla di “Legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Appuntamento al Palazzo Ducale di Presicce domani, giovedì 9 ottobre, alle ore 18,30.
Il confronto su un tema sempre attuale è organizzato da Cgil Lecce e Confartigianato Lecce, con il patrocinio del Comune di Presicce-Acquarica e la collaborazione di AccogliSalento.
Nei primi 8 mesi del 2025 (ultima rilevazione ufficiale di Inail) in provincia di Lecce si sono registrati 11.191 incidenti sul lavoro, 5 dei quali purtroppo sono stati mortali
Il bilancio è però parziale ed in continuo aggiornamento.
Solo pochi giorni fa, infatti, si è registrata l’ultima tragedia in provincia di Lecce, con la morte di Antonio Marsano, operaio edile di 58 anni, di Matino, caduto da tre metri per il crollo di un solaio, mentre lavorava a Corsano per la realizzazione di una vasca di raccolta delle acque reflue.
Domani pomeriggio, dopo i saluti del sindaco di Presicce-Acquarica Paolo Rizzo e l’introduzione di Andrea Bisanti, in programma gli interventi di: Salvatore Vadrucci, vicesegretario di Confartigianato Imprese Lecce; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Sergio Blasi, consigliere regionale; Gabriele Abaterusso, presidente dell’Unione dei Comuni del Capo di Leuca.
Le conclusioni saranno affidate a Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce.
Modererà il dibattito il referente della Camera del Lavoro comunale di Presicce-Acquarica, Tommaso Pizzolante.
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Attualità
“Ghiaccio” a Spongano, il nuovo singolo di Riccardo Marti
Su tutte le piattaforme il brano del cantautore salentino che anticipa l’imminente uscita dell’album

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È disponibile su tutte le piattaforme “Ghiaccio” il nuovo singolo del cantautore salentino Riccardo Marti.
Il brano è cantato in featuring con Giancarlo Bonadei.
Sul brano da lui scritto e composto il cantautore di Spongano racconta: «A volte l’amore scalda. A volte congela. Nasce da qui “Ghiaccio”. L’ho scritta pensando a tutte quelle storie che iniziano come un sogno e finiscono lasciandoci addosso silenzi e domande. Non è una dedica è un’emozione che molti conoscono».
Intanto Riccardo Marti ha già annunciato via social l’imminente uscita del nuovo album: «Ho quasi completato il mio nuovo album. Dopo mesi di grande dedizione manca solo l’ultima traccia su otto in totale. Sarà un disco bellissimo».
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