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Attualità

Vaccini anti-Covid: il Governatore rilancia

Il presidente Emiliano presenta con il direttore Montanaro la riorganizzazione a pieno regime di tutto il sistema vaccinale

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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro hanno presentato oggi la nuova fase della campagna vaccinale con particolare riferimento alla somministrazione delle terze dosi (richiamo), in linea con le indicazioni nazionali.


Hanno lanciato la nuova campagna di comunicazione e presentato i contenuti della circolare diramata oggi ai Direttori Generali di Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliero Universitarie, IRCCS pubblici e privati, ai Coordinatore della Rete Malattie Rare Puglia, Rete Oncologica Puglia, Rete Ematologica Puglia, Rete Nefrologica-Dialitica-Trapiantologica, Reti Talassemia, Parkinson, T.A.O., Percorso nascita, Terapia del Dolore di Puglia, alle associazioni di categoria dei Medici di medicina generale e Pediatri libera scelta, delle Farmacie pubbliche e private convenzionate, delle strutture private accreditate e degli Ordini Professionali.


«La partenza della campagna di comunicazione, l’invito a fare moral suasion sui cittadini ancora incerti e la riorganizzazione a pieno regime degli hub e di tutto il sistema vaccinale pugliese, sono le principali novità che presentiamo oggi», ha detto il presidente Emiliano, «lo stesso sistema che si è reso protagonista di straordinaria efficienza nei mesi scorsi, aveva rallentato la sua attività, ma adesso riprende il filo di questa battaglia. Una battaglia che non è finita, perché quella contro il Covid non è una esercitazione purtroppo. Ci stiamo confrontando contro una vicenda che non sappiamo quando si esaurirà. Il vaccino è la principale arma che abbiamo per metterci in sicurezza e la terza dose è importantissima per contenere i contagi e ridurre le eventuali complicazioni da covid 19. Il Ministero ci autorizza da lunedì a fare la terza dose solo a chi ha più di 40 anni. Noi stiamo premendo per poter vaccinare tutti man mano che i sei mesi dalla dose precedente scadono, perché è bene prenotarsi in modo da gestire al meglio il personale e gli hub. Siamo fiduciosi che il Governo, una volta superate alcune perplessità, possa autorizzare la vaccinazione senza limiti di età. Lo scopo di questa conferenza stampa è quella di spingere tutti i cittadini a chiedere la vaccinazione e il richiamo. Non lo hanno fatto in queste settimane, probabilmente rassicurati dai dati sugli ospedali vuoti, ma pensiamo che tra 25/30 giorni la quarta ondata raggiunga anche la Puglia. Quindi prima vi vaccinate, meglio è. Sono tantissimi i cittadini non vaccinati che, una volta preso il covid, hanno lanciato messaggi dalle terapie intensive degli ospedali pentendosi amaramente della loro scelta. Io spero ci sia un movimento generale della società pugliese che spinga la terza dose. Ma lo voglio anche dire, ci sono ancora moltissimi che non hanno fatto neanche una dose. Il ruolo dei medici, che ringrazio, è fondamentale per parlare con i loro assistiti, chiamandoli direttamente e spiegando l’importanza della vaccinazione e del richiamo. Le prenotazioni sono aperte e saranno aperte per tutti, per quelli che devono fare la prima dose e per quelli che devono fare il richiamo. Vaccinarsi è l’unica arma di cui disponiamo. L’alternativa sarebbe bloccare di nuovo tutta la società italiana con i lockdown che hanno già provocato danni enormi».


Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, ha spiegato: «Da lunedì 22 novembre potranno essere somministrate le terze dosi agli over 40 così come è stato stabilito dal commissario Figliuolo e potranno essere somministrate sia a coloro che hanno effettuato la prenotazione, sia a coloro che decidano di accedere liberamente. Ci saranno in ogni provincia hub aperti 7 giorni su 7 e 12 ore al giorno.  Da lunedì 29 novembre prenotazioni aperte anche agli under 40 per effettuare la terza dose di vaccino. Ci portiamo avanti con le prenotazioni in attesa che la struttura commissariale nazionale autorizzi il sistema regionale al richiamo anche per gli under40».


Gli aggiornamenti del Piano strategico Vaccinazione anticovid




  1. Situazione epidemiologica




L’ultimo report di monitoraggio nazionale, relativo alla settimana 1-7 novembre evidenzia un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione a livello nazionale.


A livello regionale, la stima di Rt puntuale è pari a 1.22 e Rt ospedalizzazione è 1.18, entrambi al di sopra della soglia epidemica, deponendo per un andamento in crescita dei casi e dei ricoveri ospedalieri.


L’analisi aggiornata dell’incidenza settimanale per classe di età, relativa alla settimana di monitoraggio 8-14 novembre, fa registrare una situazione di incremento in particolare nelle fasce pediatriche e giovanili, ma con un interessamento crescente anche nell’età adulta e anziana.


Questo dato deve essere letto anche alla luce dei risultati dell’analisi dell’efficacia vaccinale condotti da ISS che stima dopo i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale tra il 50 e il 60% la protezione dal contagio, e all’80% la protezione dal ricovero ospedaliero.


La situazione sopra rappresentata richiede un miglioramento dei livelli di copertura, un potenziamento dell’offerta e un’accelerazione dei tempi di somministrazione, in specie, per la dose booster come già indicato dalla Struttura commissariale  e dal Ministero della Salute.




  1. Innalzamento coperture vaccinali ciclo primario




Tenuto conto dei livelli di copertura rilevati circa il completamento del ciclo vaccinale primario, i NOA-CovidVacc ASL dovranno sollecitare tutti gli attori coinvolti e, in specie, i Medici di assistenza Primaria (MMG/PLS), i Distretti Socio Sanitari e i Dipartimenti di Prevenzione affinché si giunga all’ulteriore innalzamento della copertura vaccinale soprattutto per i soggetti delle fasce d’età che non hanno completato il ciclo vaccinale (12-19, 30-39, 40-49). Pertanto, per il recupero degli esitanti, si dovrà prevedere un’attività di Recall nonché l’accesso libero alla vaccinazione, sostenuto da attività mirate di comunicazione e di sensibilizzazione nonché coinvolgendo le istituzioni scolastiche e le università insistenti in ciascun territorio.




  1. Somministrazione dose “addizionale” per soggetti immunocompromessi




Con circolare prot. 0041416 del 14.09.2021 il Ministero della Salute ha fornito indicazioni sul completamento del ciclo vaccinale primario per gli immunocompromessi con somministrazione della dose “addizionale” di vaccino dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose.


Pertanto, i Centri specialistici e nodi delle Reti di Patologia e delle Malattie Rare della Puglia nonché le Strutture di ricovero pubbliche e private accreditate, come già indicato con nota prot. AOO/005/0007235 del 09.11.2021 che hanno in carico i soggetti immunocompromessi assicurano entro il 30.11.2021 il completamento del ciclo vaccinale primario con somministrazione della dose “addizionale”.


A tal fine, i Direttori Sanitari in qualità di coordinatori dei NOA-CovidVacc, i Coordinatori delle Reti di Patologie e della Rete Malattie Rare della Puglia, l’Aress Puglia nonché le Direzioni Generali delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli IRCCS e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale assicurano il monitoraggio puntuale e ogni azione utile al conseguimento dell’obiettivo sopra definito.


Si richiamano gli operatori addetti circa la corretta registrazione dei dati di somministrazione che dovrà avvenire contestualmente alla somministrazione nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando la “Categoria di Rischio” identificata come “Soggetto vulnerabile per patologia” e si dovrà curare la registrazione sempre anche della corrispondente “Condizione sanitaria a rischio”.




  1. Somministrazione dose booster




In ragione della attuale situazione epidemiologica, con particolare riferimento all’incremento della circolazione di SARS-CoV-2 in ambito scolastico, e considerato la necessità di incrementare l’attuale livello delle coperture vaccinali per la dose booster (cd. terza dose), si ritiene necessario estendere progressivamente la terza dose a tutte le persone di qualsiasi categoria e di età superiore ai 18 anni, che abbiano superato i 180 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario, ovvero:



  • dalla seconda dose di un vaccino con schedula a due dosi (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria);

  • dalla prima dose di un vaccino con schedula a due dosi (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria) per i soggetti con infezione da SARS-CoV-2;

  • dopo la prima dose con il vaccino monodose Janssen.


Si sottolinea che la somministrazione deve essere effettuata utilizzando vaccini a mRNA nei dosaggi autorizzati per il “booster”, dopo almeno 180 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato.


La somministrazione della dose booster, inoltre, deve intendersi estesa indistintamente e progressivamente a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni (over-18), indipendentemente dalla categoria di rischio o professionale di appartenenza, con le tempistiche e modalità di seguito meglio specificate.


È evidente che l’offerta vaccinale anti SARS-CoV-2 deve continuare ad essere rivolta prioritariamente ai soggetti esitanti ancora in attesa di iniziare o di completare il ciclo vaccinale primario nonché alle persone più vulnerabili a forme gravi di Covid-19 per età o condizioni di elevata fragilità in modo da garantire la massima protezione di questi soggetti e la massima copertura vaccinale in ambito regionale.


Si evidenzia che:



  • la vaccinazione da parte dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta avrà inizio a partire dal prossimo 01.12.2021, con le modalità di seguito specificate (chiamata attiva e prenotazione diretta degli assistiti in carico, a cura del MMG);

  • la rete delle farmacie aperte al pubblico (pubbliche e private convenzionate) garantirà la somministrazione della dose booster in favore di tutti i soggetti eleggibili e di tutte le fasce d’età mediante prenotazione diretta in farmacia o mediante accesso diretto, secondo le modalità organizzative definite dalle farmacie.


Le indicazioni specifiche per ciascuna categoria target





    1. Somministrazione in favore dei soggetti fragili e/o con disabilità gravi




La somministrazione della dose “booster” in favore dei soggetti:



  • in condizione di elevata fragilità;

  • in condizione di disabilità grave (art. 3 comma 3 della legge n.104/92);

  • in ADI/ADP e dei soggetti, comunque, non deambulanti;


sarà assicurata:



  1. dai Centri Specialistici e dai Nodi delle Reti di Patologia e delle Malattie Rare della Puglia che hanno in carico tali soggetti;

  2. dalle Strutture di ricovero pubbliche e private accreditate ove sono ricoverati pazienti nelle condizioni di cui sopra;

  3. dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Libera Scelta, presso i rispettivi ambulatori, per gli assistiti in condizione di elevata fragilità, in condizione di disabilità grave che non siano già in carico ai Centri e alle Strutture di cui alle lettere precedenti;

  4. dai Medici di Medicina Generale, dai Pediatri di Libera Scelta e dalle USCA, presso il domicilio del soggetto, per gli assistiti in ADI/ADP e per i soggetti, comunque, non deambulanti.


Per tutti questi soggetti è assicurata la massima priorità e, pertanto, le strutture e professioni sopra indicati attivano la chiamata attiva, con fissazione della data della somministrazione della dose booster seguendo il criterio della somministrazione in ordine di decorrenza del termine di 180 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario.


A tal fine, si evidenzia che i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta possono verificare la posizione vaccinazione dei propri assistiti e attivare tutte le azioni previste (sensibilizzazione, chiamata attiva, fissazione appuntamento) direttamente utilizzando i propri software ambulatoriali, grazie alle funzionalità di cooperazione applicativa già da tempo messe in atto con il sistema informativo regionale “GIAVA”.


I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali assicurano il monitoraggio costante dell’andamento delle attività di somministrazione della dose booster per questa categoria di soggetti al fine di porre in essere azioni di recupero delle coperture anche mediante l’organizzazione di “open day” presso i Punti Vaccinali di Popolazione o presso i Punti Vaccinali Territoriali.


L’accesso alla vaccinazione, per questa categoria di soggetti, dovrà avvenire mediante chiamata attiva da parte delle Strutture e dei Soggetti erogatori anche utilizzando i dati di contatto telefonici comunicati dagli interessati ai fini della vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19.


Si ricorda che la registrazione dei dati di somministrazione dovrà avvenire immediatamente nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando la “Categoria di Rischio” identificata come “Soggetto vulnerabile per patologia” e si dovrà curare la registrazione anche della corrispondente “Condizione sanitaria a rischio”.


Per questa categoria di soggetti, sarà assicurata la vaccinazione anche dei caregiver (genitori, tutori, affidatari, assistenti, familiari conviventi) laddove gli stessi non intendano accedere alla somministrazione presso i Punti Vaccinali (di Popolazione, Ospedalieri o Territoriali).


Vaccinazione personale e ospiti delle residenze sanitarie per anziani


I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali assicurano il completamento della somministrazione della dose booster in tutte le Residenze Sanitarie per Anziani (RSA) entro il 30.11.2021 mettendo in atto le medesime modalità organizzative già stabilite per il completamento del ciclo vaccinale primario.


A tal fine, le Direzioni Sanitarie e i Medici competenti delle Strutture residenziali assicurano l’organizzazione e l’operatività dei Punti Vaccinali Residenziali (PVRS) in accordo con i Servizi Igiene e Sanità Pubblica e le Direzioni Sanitarie delle Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti.


Si ricorda che la registrazione dei dati di somministrazione dovrà avvenire immediatamente nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando le seguenti “Categorie di Rischio”:


  • per gli ospiti delle RSA, la categoria “Ospite in struttura sanitaria e socio-sanitaria residenziale e semi-residenziale”;

  • per il personale non sanitario, la categoria “Operatore non sanitario in struttura sanitaria e socio-sanitaria residenziale e semi-residenziale”;

  • per il personale sanitario, la categoria “Operatore sanitario”;


e si dovrà curare la registrazione anche della eventuale “Condizione sanitaria a rischio”.


Vaccinazione operatori sanitari


La copertura vaccinale e il mantenimento dei livelli di immunizzazione del personale sanitario si conferma una priorità assoluta al fine del contenimento della diffusione del Covid-19 nonché per la garanzia del mantenimento dei livelli dei servizi sanitari.


Si ricorda che ai sensi dell’art. 4 del decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44, convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 2021, n. 76 “al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 1° febbraio 2006, n. 43, che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative dei soggetti obbligati. La vaccinazione è somministrata nel rispetto delle indicazioni fornite dalle regioni, dalle province autonome e dalle altre autorità sanitarie competenti, in conformità alle previsioni contenute nel piano”. La legge n. 43/2006 reca «Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l’istituzione dei relativi ordini professionali» e prevede anche che “resta ferma la competenza delle regioni nell’individuazione e formazione dei profili di operatori di interesse sanitario non riconducibili alle professioni sanitarie come definite dal comma 1” ossia le “professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione … i cui operatori svolgono, in forza di un titolo abilitante rilasciato dallo Stato, attività di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione”.


Si pone in evidenza che, ai sensi dell’art. 1 della legge regionale 10 marzo 2021, n. 2, “le disposizioni di sicurezza previste, dalla legge regionale 19 giugno 2018, n. 27 (Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari) e dal regolamento regionale 25 giugno 2020, n. 10, a carico degli operatori sanitari per prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività, si applicano anche per la vaccinazione anti-Coronavirus-19”.


Pertanto, in ragione della necessità di assicurare idonee misure di prevenzione e controllo della trasmissione del Covid-19 in tutte le articolazioni organizzative, strutture, sedi e attività del Servizio Sanitario Regionale e considerando che i processi assistenziali e quelli organizzativi prevedono il coinvolgimento di una platea estesa ed eterogenea di operatori, si ritiene che, in coerenza con le indicazioni già formulate con note prot. AOO/005/000529 del 02.02.2021 e prot. AOO/005/001117 del 08.02.2021, la somministrazione della dose booster debba essere assicurata a tutti gli operatori di tutti i profili professionali dipendenti o collaboratori delle Strutture pubbliche e private accreditate del Servizio Sanitario Regionale.


La somministrazione della dose booster deve essere assicurata con priorità assoluta in favore dei Medici e delle Professioni Sanitarie in base ai criteri di rischio già definiti da ciascuna Azienda, Ente e Struttura del Servizio Sanitario sulla base delle linee guida SiRGISL trasmesse con circolare prot. AOO/005/0006706 del 09.10.2021.


La vaccinazione in favore di questi operatori deve essere completata entro il 30.11.2021.


A seguire, si potrà organizzare la somministrazione della dose booster in favore delle altre figure professionali del Servizio Sanitario Regionale.


I Direttori Generali e i Direttori Sanitari delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici, degli I.R.C.C.S. / E.E. privati nonché i Direttori Sanitari delle Strutture private accreditate e autorizzate, i Titolari delle Farmacie pubbliche e private convenzionate, delle parafarmacie e degli Studi professionali garantiscono, mediante il coinvolgimento attivo dei Medici competenti, il rispetto dell’obbligo vaccinale da parte di tutti gli operatori di competenza.


A tal fine, le attività vaccinali dovranno avvenire presso i Punti Vaccinali Ospedalieri e presso quelli Territoriali nonché presso le Strutture sanitarie opportunamente dimensionati e organizzati, come da disposizioni vigenti, per garantire il completamento della vaccinazione entro i termini sopra indicati.


Si ricorda che la registrazione dei dati di somministrazione dovrà avvenire immediatamente nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando la “Categoria di Rischio” identificata come “Operatore sanitario”.


Vaccinazione operatori scolastici, forze dell’ordine, protezione civile e volontari


In ragione dell’andamento epidemiologico e al fine di assicurare la massima copertura degli operatori di ambiti istituzionali particolarmente esposti e di contenerne la diffusione del contagio, i Direttori Generali, i Direttori Sanitari (in qualità di coordinatori dei NOA-CovidVacc) delle Aziende Sanitarie Locali garantiscono, mediante i Dipartimenti di Prevenzione, la organizzazione, da attivarsi con urgenza, della somministrazione della dose booster in favore degli operatori scolastici, degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, degli operatori della Protezione Civile e dei volontari che operano nei servizi di emergenza-urgenza, di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.


Quanto innanzi, mediante interlocuzioni con gli Uffici scolastici provinciali, i Comandi e le Direzioni provinciali dei rispettivi Enti al fine di organizzare la somministrazione del vaccino, a partire dai soggetti over-40 e successivamente per le altre fasce d’età.


La somministrazione del vaccino per queste categorie di soggetti avverrà mediante accesso diretto ai Punti Vaccinali che saranno individuati per la vaccinazione.


Si ricorda che la registrazione dei dati di somministrazione di questi soggetti dovrà avvenire nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando la corrispondente “Categoria di Rischio” (Forze di polizia – Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Operatore scolastico, Volontario nel settore sanità, etc..) e si dovrà curare la registrazione anche della eventuale “Condizione sanitaria a rischio”.


Vaccinazione caregiver


Come previsto dall’Ordinanza n.8/2021 del Commissario Straordinario, anche la somministrazione della dose booster dovrà essere assicurata per i familiari conviventi, gli assistenti (caregiver) e i genitori/tutori/affidatari:



  1. delle persone portatrici di disabilità gravi (art. 3 comma 3 della legge n.104/92);

  2. dei soggetti con elevata fragilità, dei soggetti con malattie rare.


I Direttori Generali e i Direttori Sanitari delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici, degli I.R.C.C.S. / E.E. privati nonché i Direttori Sanitari delle Strutture di ricovero pubbliche e private accreditate e i Coordinatori delle Reti assicurano che sia effettuata la contestuale vaccinazione dei “caregiver” dei soggetti di cui sopra, secondo le modalità già indicate nei paragrafi precedenti.


Si ricorda che la registrazione dei dati di somministrazione di questi soggetti dovrà avvenire nel sistema informativo regionale “GIAVA” utilizzando la “Categoria di Rischio” denominata “Convivente di soggetto ad altro rischio” e si dovrà curare la registrazione anche della eventuale “Condizione sanitaria a rischio”.


Vaccinazione in ambiente protetto


Al fine di assicurare la presa in carico dei soggetti che presentano una condizione di grave rischio allergico, si ricorda che, come già indicato con circolare prot. AOO/005/0002687 del 03.03.2021, i Direttori Sanitari, in qualità di coordinatori dei NOA-CovidVacc, definiscono le modalità operativa di gestione di questi soggetti e formalizzano la procedura ai MMG/PLS evidenziando le modalità operative per segnalare al Distretto Socio Sanitario di competenza i soggetti in condizioni cliniche che necessitano di vaccinazione in ambiente protetto.


I NOA-CovidVacc, altresì, impartiscono istruzioni operative ai Medici vaccinatori di tutti i Punti Vaccinali di propria competenza.


Co-somministrazione vaccino anti-influenzale 2021-2022


Per tutte le categorie di soggetti sopra indicate per le quali è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale 2021-2022, in base alle indicazioni del Ministero della Salute e della Regione Puglia, le Direzioni, le Strutture e i professionisti valutano e incentivano, in sede di somministrazione della dose “addizionale” o della dose “booster” anche la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale come indicato dal Ministero della Salute e dall’AIFA con nota prot. 0044591 del 02.10.2021.


Prenotazione dell’appuntamento per la somministrazione della dose booster


Le persone appartenenti alle seguenti categorie, non devono prenotare la somministrazione della dose booster, in quanto:



  1. soggetti già in carico dai Centri specialistici e dai Nodi delle Reti di Patologia e delle Malattie Rare della Puglia;

  2. ospiti e operatori delle RSA per anziani;

  3. soggetti ricoverati presso istituti pubblici e privati accreditati;

  4. soggetti già prenotati dai MMG/PLS per la somministrazione (ambulatoriale o domiciliare) a loro cura;

  5. soggetti già prenotati presso le farmacie pubbliche e private per la somministrazione in farmacia;

  6. “operatori sanitari” per i quali è prevista la somministrazione a cura delle Direzioni degli Enti, Aziende e Strutture del Servizio Sanitario Regionale;

  7. operatori scolastici, delle Forze dell’ordine, della protezione civile e dei volontari.


Per tutti gli altri soggetti che non appartengono alle categorie sopra menzionate e, comunque, per tutti coloro che debbano ricevere la somministrazione della dose booster o che debbano iniziare o completare il ciclo vaccinale primario presso i Punti Vaccinali ASL sarà possibile prenotare mediante:



  1. mediante il sito https://lapugliativaccina.regione.puglia.it;

  2. presso gli sportelli CUP ASL;

  3. presso le farmacie che offrono il servizio FarmaCUP.


Con tutte le modalità sopra previste, per la prenotazione della dose booster dovrà essere effettuata la previa verifica della data di completamento del ciclo vaccinale primario al fine di assegnare l’appuntamento a distanza di almeno 180 giorni dall’ultima vaccinazione.


A tal fine, i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali assicurano che, le agende di disponibilità per la prenotazione degli appuntamenti per la vaccinazione per la dose “booster”, siano predisposte entro il 26.11.2021 affinchè sia possibile eseguire le prenotazioni a partire dal 29.11.2021. Ciò in previsione anche del probabile ulteriore allargamento dell’offerta da parte della Struttura Commissariale nazionale alle platee di soggetti under-40.


Fino a tale data, le Aziende Sanitarie Locali garantiscono, comunque, l’accesso alla vaccinazione dei soggetti over-40 direttamente presso i Punti Vaccinali di Popolazione già attivi.


Le agende di prenotazione – rese disponibili dal 29.11.2021 – dovranno coprire tutto il fabbisogno temporale di somministrazione delle dosi booster per i soggetti in fascia d’età over-18 ancorché ricadente nell’anno 2022.


Nelle more di quanto innanzi, si dovrà comunque assicurare l’accesso libero, secondo l’organizzazione già in essere presso i Punti Vaccinali di Popolazione e/o Territoriali.


Definizione del target di somministrazioni


In allegato alla presente comunicazione, è riportato un prospetto di sintesi dei valori target medi giornalieri e mensili da assicurare per la somministrazione della dose booster.


I valori espressi si riferiscono agli ambiti territoriali provinciali cui concorrono tutte le categorie in carico alle organizzazioni del Servizio Sanitario Regionale come indicate in precedenza.


Pertanto, i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici, mediante i rispettivi NOA-CovidVacc, monitorano il rispetto dei target di somministrazione al fine di porre in essere ogni azione idonea per il conseguimento degli obiettivi di massima copertura.


Organizzazione e potenziamento dei Punti Vaccinali


I Direttori Generali delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, delle Aziende Sanitarie Locali, degli I.R.C.C.S. pubblici nonché i Coordinatori delle Reti di Patologia e della Rete Malattie Rare della Puglia assicurano l’organizzazione e, ove necessario, l’immediato potenziamento dei rispettivi Punti Vaccinali Ospedalieri (PVO), Territoriali (PVT) e di Popolazione (PVP, cd. Hub) al fine di garantire il rispetto dei target giornalieri e mensili di somministrazione della dose booster alle diverse categorie sopra riportate.


I Direttori Sanitari delle Strutture di ricovero e delle RSA private accreditate assicurano l’organizzazione e l’operatività dei Punti Vaccinali di rispettiva competenza al fine di garantire la somministrazione della dose “addizionale”, della dose booster o il completamento del ciclo vaccinale in favore delle categorie di soggetti in carico a ciascuna Struttura.


A tal fine, i Direttori Generali e i Direttori Sanitari (in qualità di coordinatori dei NOA-CovidVacc) prevedono modalità organizzative idonee per assicurare il prolungamento dell’operatività dei rispettivi Punti Vaccinali al fine di assicurare l’accesso immediato e agevole alla vaccinazione per tutte le categorie di soggetti per i quali sia già possibile la somministrazione della dose booster.


Al tal fine, per i giorni feriali saranno utilizzati gli istituiti contrattuali volti a remunerare attività straordinarie e/o il raggiungimento di obiettivi connessi alle coperture vaccinali anti SARS-CoV-2.


In particolare, i Direttori Generali potranno impiegare, anche oltre l’orario normale di servizio, gli operatori sanitari e gli operatori di supporto al fine di garantire una operatività dei Punti Vaccinali di Popolazione per almeno 12 ore sia nei giorni feriali sia il sabato e i giorni festivi.


Solo per le attività da svolgersi il sabato, la domenica e i giorni festivi, i Direttori Generali potranno autorizzare lo svolgimento delle sedute/prestazioni aggiuntive così come regolate dalle norme e contratti vigenti.


Inoltre, ove necessario, per assicurare l’operatività sopra indicata nei Punti Vaccinali di Popolazione e in quelli Territoriali, i Direttori Generali potranno impegnare, mediante utilizzo di tutti gli istituti contrattuali previsti, sia gli operatori dipendenti in organico presso le strutture ospedaliere, presso quelle dipartimentali territoriali e quelle distrettuali sia ricorrendo a medici e professionisti sanitari liberi professionisti nonché ai medici e professionisti sanitari già reclutati dalla Protezione Civile della Puglia.


Inoltre, al fine di raggiungere i target previsti e allegati alla presente comunicazione, i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali organizzeranno giornate dedicate (open day) ove garantire l’accesso spontaneo e senza prenotazione a tutti i soggetti eleggibili alla somministrazione della dose booster.


Nella organizzazione degli “open day”, le Direzioni ASL dovranno avere cura di definire preventivamente e comunicare – con ogni modalità efficace – alla popolazione di riferimento, il numero massimo di somministrazioni effettuabili dai Punti Vaccinali di Popolazione aperti all’accesso spontaneo.


Al fine di offrire una adeguata gestione dei flussi di soggetti presso i Punti Vaccinali, si dovranno prevedere percorsi e modalità organizzative differenziate (ad esempio, per chi ha la prenotazione e per chi invece si presenta a sportello) con relativa segnaletica secondo le Linee Guida Hospitality.


Inoltre, ove necessario, i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali potranno valutare l’opportunità di riattivare Punti di Vaccinazione nei Luoghi di Lavoro (PVL) per la somministrazione della dose booster secondo le modalità organizzative già definite per il completamento del ciclo vaccinale primario.


Il potenziamento dei Punti Vaccinali dovrà essere finalizzato anche a garantire la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale 2021-2022, per le categorie non in carico agli altri soggetti coinvolti nella campagna (es. Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Farmacie, etc..).


Si allega il riepilogo dei Punti Vaccinali predisposto dalla Sezione Protezione Civile di Puglia affinchè i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e degli I.R.C.C.S. pubblici effettuino le verifiche e provvedano al consolidamento della rete dei Punti Vaccinali, anche coinvolgendo le Amministrazioni comunali e le Associazioni di categoria presenti in ciascun territorio, comunicandone l’assetto entro le ore 14:00 del 22.11.2021.


Disponibilità e utilizzo delle dosi di vaccino


Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle scorte di magazzino per i vaccini anti SARS-CoV-2, le Farmacie sedi Hub dei magazzini vaccini anti SARS-CoV-2 dovranno curare che i vaccini siano preparati e/o resi disponibili in ragione della data di scadenza dei diversi lotti a disposizione. A tal fine, si dovranno utilizzare le funzionalità del sistema informativo “Valore” messo a disposizione dalla Protezione Civile di Puglia.


I Direttori Sanitari ASL, in qualità di coordinatori dei NOA-CovidVacc anche dell’ambito territoriale provinciale, i Direttori delle Farmacie sedi Hub e il Direttore della Sezione Protezione Civile di Puglia, dovranno assicurare il monitoraggio puntuale delle scorte disponibili in ciascun territorio, al fine di porre in essere tempestivamente tutte le azioni utili a garantire continuità di approvvigionamento ai diversi Punti Vaccinali e ai soggetti erogatori.


I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali assicureranno il monitoraggio costante dell’andamento delle attività di somministrazione della dose booster al fine di porre in essere ogni eventuale ulteriore azione di recupero delle coperture.


Attualità

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Sono iniziate stamani le ispezioni del pozzo rinvenuta nel borgo antico di Tricase, in zona Puzzu, la scorsa settimana (leggi qui)

A calarsi sono i componenti del Gruppo Speleologico Tricase. Restituiranno tutte le informazioni utili che emergeranno sulla cavità, a partire anche dall’esatta profondità, stimata in circa 25 metri al momento del ritrovamento, avvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro storico.

Per le vie del centro cittadino intanto stamattina è rimbalzata la falsa notizia secondo cui qualcuno sarebbe caduto accidentalmente nel pozzo. Nulla di vero: trattasi appunto delle operazioni ispettive avviate nella giornata odierna.

La locale Protezione Civile ed una ambulanza sono sul posto preventivamente, pronte a intervenire in caso di necessità.

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Approfondimenti

Sotto un cumulo di rifiuti e pannelli

Con la Civiltà dei consumi si è passati da comunità che tendevano a conservare e utilizzare la gran parte degli oggetti ad una collettività in cui gli oggetti si rinnovano in continuazione

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di Hervé Cavallera

È da anni ormai che da più parti si lamenta che nel Salento sta crescendo il cumulo di rifiuti industriali con grave inquinamento per l’ambiente.

Né meno semplici sono i problemi connessi alle discariche dei rifiuti comunali, a prescindere dalle discariche illecite che non mancano.

Ma non basta.

A tutto questo si deve aggiungere la consistente presenza di pannelli solari e pannelli fotovoltaici in tutto il territorio, sul cui smaltimento è difficile prevedere; una presenza peraltro favorita dalla debole strategia nell’affrontare la Xylella fastidiosa.

Gli effetti della diffusione del batterio insieme alla decrescita della coltivazione delle campagne hanno condotto alla desertificazione di gran parte del Salento con la conseguenza che la distesa di olivi secolari è stata sostituita da quella di pannelli fotovoltaici, mentre nella incantevole striscia di mare che va da Otranto a Santa Maria di Leuca si propone con forza la realizzazione di un gigantesco parco eolico offshore.

Senza entrare nei dettagli, è chiaro che va manifestandosi uno scenario che una volta si sarebbe definito apocalittico e che in fondo è tale. Si tratta allora di cercare di comprendere cosa sta affettivamente accadendo.

Il punto chiarificatore da tenere in massimo conto è lo sviluppo della tecnologia.

Chi è anziano sa molto bene cosa è accaduto a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso con la fascinosa affermazione della società dei consumi, la quale, però, ha fatto venir meno ogni sostenibilità.

L’usa e getta è divenuta una realtà sempre più frequente e la diffusione del materiale in plastica, in particolare, è diventata inarrestabile con tutti i problemi che nel tempo si sono manifestati, rivelandosi una fonte di inquinamento drammatico nelle acque (dai laghi agli oceani) e negli stessi viventi, poiché frammenti di plastica di dimensioni di pochissimi millimetri si trovano ormai nei corpi dei viventi.

E il discorso si potrebbe ampliare estendendolo ai pannelli solari e fotovoltaici dismessi, ai tanti oggetti che quotidianamente buttiamo via.

Si può e si deve essere diligenti nella gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, ma il problema dello smaltimento permane.

Per dirla in breve, si è passati da comunità che tendevano a conservare e utilizzare la gran parte degli oggetti (si pensi alle vecchie brocche e agli utensili di terracotta) ad una collettività in cui gli oggetti si rinnovano in continuazione.

SOCIETÀ DEI CONSUMI

È chiaro che tutto questo corrisponde all’affermazione di una società del consumo sotto la spinta della scienza e della tecnica; è la società del capitalismo avanzato con tutti i suoi indubbi vantaggi, ma con la conseguente produzione di rifiuti che sono ormai difficilmente smaltibili.

L’artificiale non si dissolve nella natura come invece avveniva per l’antica spazzatura e ciò genera la diffusione non solo delle grandi discariche, ma di un inquinamento sempre più pericoloso. Ed è un fenomeno che ovviamente non riguarda solo il Salento, ma si estende in tutte le parti del mondo, soprattutto in quelle più industrializzate.

Così il 5 giugno è stata dichiarata dall’ONU “Giornata mondiale dell’ambiente” e quest’anno tale giornata è dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica.

Sotto tale profilo, essendo un processo legato alla funzionalità e alla comodità – espressioni appunto della tecnologia – esso appare invincibile in quanto è difficile qualunque ritorno al passato, a società che possono essere giudicate arcaiche. Certo, è lecito e doveroso cercare di ricorrere a dei rimedi. Non si può rimanere inerti di fronte a dei guasti che mettono discussione la salute e la stessa continuità della vita.

Per poter porre rimedio ai pericoli in corso sarebbe auspicabile la produzione di oggetti smaltibili e inoltre di maggior durata.

LA LOGICA DEL MERCATO

Gli strumenti di cui ci serviamo dovrebbero essere più durevoli.

E ciò è sicuramente fattibile, anche se va contro la logica del profitto propria della realtà industriale, la quale richiede invece il rapido consumo di ogni prodotto e un continuo rilancio in un mercato che continuamente si rinnova.

La logica del mercato, insomma, impone una produzione sempre nuova e di breve durata. Una produzione apparentemente o realmente più funzionale, ma che va oltre la tutela dell’ambiente.

E qui il discorso si potrebbe estendere al processo di cementizzazione che diventa sempre più esteso a discapito della permanenza della flora e della fauna, con palazzi destinati peraltro ad avere una minore durata nel tempo.

Come si vede, quello che deve essere messo in primo luogo in discussione non è tanto il problema della discarica in una determinata località o di un hub energetico, quanto quello della natura del “progresso” ossia di uno sviluppo della vita quotidiana connesso ai frutti della tecnologia e ad un numero considerevole di lavoratori che vive producendo (e utilizzando) tali frutti. È, per ricordare un’immagine classica, il serpente che si mangia la coda: siamo asserviti a ciò che produciamo e di cui non sappiamo fare a meno, nonostante la consapevolezza che rischiamo di autodistruggerci.

COSA POSSIAMO FARE

Quello che al momento possiamo fare è prendere consapevolezza di tale situazione e richiedere la produzione di materiali sostenibili e di lunga durata. Non è un andare controcorrente, perché è in gioco la qualità e la possibilità stessa della vita. È realistico che non si possa bloccare o modificare tutto da un momento all’altro, ma l’intelligenza umana deve indirizzare con serenità e decisione verso tale cammino e il compito della classe dirigente dell’immediato futuro è farsi carico di tutto questo, mentre la diffusione di tale messaggio deve essere fatta propria, senza nessun impeto che sarebbe controproducente ed inutile, da tutti coloro che sono addetti alla promozione della cultura.

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Attualità

«La mafia salentina è sempre viva»

Intervista a Francesco Mandoi, ex magistrato salentino già Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo presso la Direzione Nazionale Antimafia: «Vi spiego tutto»

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di Sefora Cucci

Né eroe né guerriero. Ricordi e sfide di un magistrato” (Besa editrice).  Questo il titolo del libro di Francesco Mandoi, ex magistrato salentino che è stato Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo presso la Direzione Nazionale Antimafia, in libreria dal 25 aprile.

Da allora, il suo autore è coinvolto in un tour di presentazione e divulgazione che sta facendo il giro dell’intera Puglia, toccando moltissimi paesi, ad esempio Molfetta, Castellaneta, Cutrofiano, Manduria, Lecce, Novoli, Nardò, Trepuzzi e Ugento.

Una vita spesa al servizio dello Stato. «Il destino ha voluto che potessi fare il mestiere che amavo e grazie al mio lavoro posso dire di aver raggiunto, come sosteneva Primo Levi, “la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra”», dichiara il dott. Mandoi, che abbiamo intervistato.

Lei rifiuta l’etichetta di magistrato antimafia. Perchè?

«Non amo quella definizione perché la magistratura, nella sua essenza, non è mai stata né pro né contro qualcosa. La giustizia non dovrebbe essere partigiana e un magistrato non è e non deve essere un militante. Aggiungere l’aggettivo “antimafia” rischia di creare una grande confusione, perché il più delle volte viene utilizzato quasi per fini retorici, politici o mediatici. Sembra quasi indicare implicitamente che esista una categoria di magistrati “speciali” che svolgono un lavoro più nobile o significativo rispetto ad altri. Chi combatte la mafia non lo fa per vanità, ma per dovere. Etichettare qualcuno come “antimafia” non solo isola quel magistrato dal contesto più ampio della giustizia, ma sminuisce il valore del lavoro degli altri. Sono sempre più convinto che la lotta alla mafia non ha bisogno di eroi solitari, ma di una società consapevole e unita».

Dalla recente relazione DIA relativa al 2024 emerge che i clan storici del Salento continuano ad esercitare il controllo sul territorio. Quali armi allora?

«Ho letto con sincera preoccupazione i dati emersi i quali, non fanno altro che raffermare la mia idea che la SCU non è mai finita nel nostro territorio. Anzi, molto più correttamente dovremmo parlare di mafia salentina perché nel corso del tempo ha assunto vari nomi; perché sa, la mafia è camaleontica ed è in grado di adattarsi a qualunque scenario, mantenendo sempre gli stessi obiettivi. Alle attività tipiche (estorsione, spaccio, riciclaggio, ecc.) se ne aggiunge un’altra, altrettanto preoccupante: quella relativa al controllo delle attività turistiche».

Cosa possiamo fare?

«Denunciare e sensibilizzare. Questi non sono due verbi vuoti ma si caricano del significato che diamo loro: mettere la pulce nell’orecchio delle forze dell’ordine è possibile, purché ci sia fiducia nelle istituzioni. Dobbiamo stimolare alla collaborazione. Cosa serve? Uomini, mezzi, collaborazione, credibilità nello Stato e soprattutto recuperare la fiducia nei confronti delle Istituzioni che in questo momento storico va via via perdendosi. Occorre recuperare quella fiducia perché si sta diffondendo una cultura del ‘chi me lo fa fare?’ che è l’anticamera della cultura dell’omertà».

Le recenti riforme sulla giustizia e i disegni di legge qualificano una situazione in cui, da più parti, è stato lanciato un allarme al pericolo di lesione dello stato di diritto. Lei cosa ne pensa?

«Il pericolo è estremamente reale. Sono molto preoccupato. Il rapporto tra cittadino e Stato si deve basare sulla fiducia. Se questa viene a poco a poco minata, quanta credibilità rimane? Il rischio è di mettere in crisi lo stato di diritto perché la gente non crede. É scettica. E scetticismo si riscontra verso i recenti atti, pensiamo al decreto sicurezza, ormai legge. Al di là di possibili profili di illegittimità costituzionale, mi sembra fatto solo per ragioni demagogiche. E se si è scelta questa strada, significa che l’80% della legge serve solo a livello demagogico».

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