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Attualità

Verso le amministrative: “Lecce prenda esempio dagli Usa”

Giorgio Pala si scaglia contro la politica locale: “Vince il popolo, non il partito. Vince chi parla di di opportunità di lavoro e non di rotatorie”

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Tutto il pianeta discute dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America.


E la sorprendente tornata elettorale presidenziale d’oltreoceano lascia anche qualcuno ammirato in Salento.


Giorgio Pala

Giorgio Pala


È Giorgio Pala, presidente dell’associazione Carpe Diem, che scrive: “Il risultato delle elezioni negli USA ci da, come sempre, uno spaccato chiaro e preciso della situazione politica attuale, non solo statunitense ma anche del resto del mondo.


La politica leccese, chiamata all’importante appuntamento delle elezioni comunali tra pochissimi mesi, dovrebbe prendere esempio dal più grande termometro elettorale a livello internazionale.


Donald Trump, osteggiato dai mass media e divisivo all’interno di un partito repubblicano che ci ha messo un anno prima di adeguarsi a tale candidato, ha vinto contro ogni pronostico perché ha saputo parlare al popolo di tematiche concrete e con una spontaneità rara.

Hillary Clinton, che a tratti sembrava non aver nemmeno bisogno di fare le primarie in quanto unificatrice di tutte le anime del partito democratico, ha perso nonostante una campagna mediatica totalmente in suo favore perché vista come lontana dalle problematiche della gente comune“.


Per pala i politici leccesi “che spesso filosofeggiano atteggiandosi a grandi conoscitori della politica nazionale e internazionale, dovrebbero prendere esempio dalla situazione statunitense in cui ha vinto il candidato che piaceva di più al popolo, mentre ha perso la candidata che piaceva di più alle diverse anime del partito.


Popolo e non partito, dunque“.


E conclude: “Gli USA ci hanno ribadito ciò che il sottoscritto dice da mesi, nonostante le critiche di chi in maniera miope pensa che la politica si faccia ancora come si faceva 10 o 20 anni fa: in un periodo in cui si assiste alla polverizzazione dei partiti, serve un candidato dall’immagine forte e pulita, che piaccia alla gente in quanto persona per bene, che parli di opportunità di lavoro e non di rotatorie. Chi ha orecchie per intendere…


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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