Cronaca
A fuoco camioncino di street food, la sorella lancia accorato appello
“A 18 anni ho lasciato la mia terra. Sono andata via dalle mie radici, da mio padre e mia madre che amo tantissimo, da mio fratello…”
Dopo l’incendio di ieri a un camion ambulante per la vendita di panini, che staziona tra la strada che da Seclì conduce a Neviano, incendio che pare sia di natura dolosa (è stata ritrovata una bottiglietta con benzina nelle vicinanze, gli agenti del commissariato di Galatina si stanno occupando delle indagini), la sorella del titolare lancia uno straziante appello sui social che pubblichiamo:
MIO FRATELLO NON È FIGLIO UNICO
“A 18 anni ho lasciato la mia terra. Sono andata via dalle mie radici, da mio padre e mia madre che amo tantissimo, da mio fratello e mia sorella che sono la mia vita.
Sono andata via perché quel paesaggio di sabbie bianche e ulivi secolari ti chiedeva in cambio di morire di fame, di rinunciare a te stesso e ai tuoi sogni. La faccia del Salento che nessuno vede. Mio fratello è rimasto. Anche lui aveva i suoi sogni.
Anche lui voleva dare una vecchiaia dignitosa ai nostri genitori e un futuro con un po’ più di sole ai suoi figli.
Chi resta non ha meno sogni di chi parte. Ma il lavoro non c’è. Così chi non ha un lavoro ma ha luce negli occhi, un lavoro (onesto) se lo inventa.
Un camion refrigerato, un piazzale in affitto, migliaia di permessi, di attese, di speranze, e una montagna di debiti. Una famiglia che ti aiuta, perché quella non si compra.
Un padre che ogni giorno fa 5 viaggi di benzina per il gruppo elettrogeno, perché prima di 6 mesi il Comune non si degna di portare l’elettricità.
Viaggi di taniche di acqua perché ancora la cisterna non puoi permettertela.
E ogni giorno una piccola conquista. Sono riuscito a pagare la carne. Mi sono rimasti 52 euro di guadagno. Sono riuscito a comprare un coccodrillo gonfiabile a mia figlia.
Ce la sto facendo. Ma l’inverno sarà duro, l’attività all’aperto lavora solo l’estate. Devo mettere da parte. Cinque mesi non bastano.
Forse mia madre potrà smettere di lavorare. Sogni. Stamattina mio fratello si è svegliato, e ha provato a ritrovare disperatamente i suoi sogni in mezzo alle fiamme e ad un cumulo di cenere.
Di quei sogni, erano rimasti solo i fermatovaglioli
Quelli che avevano osato sognare di poter sopravvivere, e quelli che hanno lasciato solo angoscia e disperazione.
E nonostante 20 anni lontano da casa, le sue lacrime amare mi trapassano il cuore come mi stessero eviscerando con strumenti da macellaio e non sono ancora in grado di aiutarlo.
Ma mio fratello non è figlio unico. Sono qui. E qualcosa farò. Perché sono ancora una persona onesta del sud. Ditemi che non è figlio unico.
Fategli sapere che c’è una parte umana nel mondo“.
Gaia Gaballo

Cronaca
Tiggiano: ritrovati paramenti sacri trafugati
Arrestato 47enne del luogo per il furto perpetrato nello scorso settembre nella cappella Madonna dell’Assunta. Aveva rubato quattro casule e un camice bianco
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Dopo un paziente e meticoloso lavoro di analisi, ascolto e osservazione, i Carabinieri della Stazione di Corsano hanno individuato l’autore del furto dei paramenti sacri sottratti lo scorso settembre dalla cappella “Madonna dell’Assunta” di Tiggiano.
Le indagini, avviate a seguito della denuncia sporta dal sacerdote dellaparrocchia di “S. Ippazio V. e M.”, unitamente al priore della locale Confraternita dedicata alla Madonna dell’Assunta e al Santissimo Sacramento, hanno impegnato i militari dell’Arma in un’articolata attività investigativa.
L’ascolto di numerosi testimoni, la ricostruzione puntuale dei movimenti registrati nei pressi della cappella e l’analisi di diverse immagini di videosorveglianza presenti nell’area, hanno consentito di raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti.
Le risultanze emerse hanno orientato l’attenzione dei Carabinieri su un 47nne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine.
A seguito di una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto l’intero corredo liturgico sottratto: quattro casule e un camice bianco, accuratamente occultati all’interno dell’abitazione dell’uomo.
I paramenti sacri, riconosciuti come oggetto del furto, sono stati repertati e posti sotto sequestro, in attesa di restituzione alla curia.
L’indagato è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per furto aggravato.
L’attività d’indagine, condotta con riservatezza e determinazione, ha consentito di restituire alla comunità di Tiggiano beni di valore religioso e anche un importante simbolo di fede e identità collettiva, suscitando apprezzamento e gratitudine da parte dei cittadini e delle autorità ecclesiastiche.
Cronaca
Nardò, preso spacciatore del centro storico
La Polizia ha arrestato di un 34nne in flagranza di reato, sorpreso con diversa sostanza stupefacente e un’ingente somma di denaro (in totale oltre 15mila euro)
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Durante un servizio di controllo nel centro storico di Nardò, l’attenzione dei poliziotti in servizio di volante è stata calamitata da un un uomo con uno zainetto in spalla che alla vista della volante cercava di nascondere qualcosa nella mano.
Gli agenti, insospettiti, si sono fermati per un controllo e alla richiesta di spiegazioni, l’uomo preso di sorpresa, ha mostrato lo spinello che aveva cercato di nascondere e poi consegnato lo zainetto, confessando di avere dell’altra sostanza stupefacente all’interno.
Infatti la perquisizione ha portato al rinvenuimento di circa 0,6 grammi di marijuana, due spinelli confezionati con lo stesso tipo di sostanza e un pezzo solido di hashish del peso di circa 50 grammi oltre alla somma di 10.590 euro in banconote di diverso taglio, probabilmente ricavo della vendita di stupefacenti.
L’uomo, identificato come M.F., 34nne residente a Nardò e già recidivo in fatto di reati legati allo spaccio, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove è proseguita la perquisizione da parte degli agenti.
Nell’abitazione è stata rinvenuta dell’altra sostanza: nello specifico circa120 grammi lordi di marijuana e oltre 160 di hashish oltre ad un ulteriore somma di 4.800 euro, sempre probabile provento di spaccio.
Tutto il materiale rinvenuto, compresa la considrevole somma di denaro, è stato posto sotto sequestro e il giovane accompagnato presso gli uffici del locale Commissariato di P.S. dove al termine delle formalità, considerata la flagranza del reato, l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato che ha avvisato il PM di turno presso il Tribunale Ordinario di Lecce che ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa di determinazioni della autorità giudiziaria.
Il Commissariato di P.S. di Nardò a seguito di numerose segnalazioni giunte su attività di spaccio nei luoghi di aggregazione giovanile del centro cittadino, ha incentivato i controlli ponendo particolare attenzione al fenomeno per contrastarne la diffusione.
Cronaca
A processo per molestie sessuali i due sottocapi della Capitaneria di Otranto
La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto…
I due sottocapi della Guardia Costiera, per le presunte molestie sessuali nei confronti di una 27enne salentina, andranno a processo.
La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto.
Il Gup Valeria Fedele del tribunale di Lecce, ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati, a differenza del PM Luigi Mastroniani che aveva chiesto il non luogo a procedere.
I due imputati sono difesi dagli avvocati Veronica Merico, Massimiliano Petrachi, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo.
Una delle ragazze ha raccontato di essere stata vittima di apprezzamenti a sfondo sessuale quando, per motivi di lavoro, rimanevano soli, in quelle occasioni si sarebbero consumati gli abusi.
Sembrerebbero ancora più invasive le molestie ricevute dal secondo militare, consumate invece durante i turni in sala operativa, anche di notte.
Il processo si terrà a febbraio 2026, davanti ai giudici in composizione collegiale.
-
Attualità3 settimane faLaura Manta di Collepasso: “Non volevo diventare sindaco”
-
Cronaca5 giorni faFamiglie spezzate dalla violenza, arresti a Supersano e Ugento
-
Attualità3 settimane faPeriodo Unico di Valutazione, lo “Stampacchia” di Tricase dice addio ai quadrimestri
-
Cronaca1 giorno faTiggiano: ritrovati paramenti sacri trafugati
-
Cronaca3 settimane faSpecchia: scontro tra due auto
-
Cronaca5 giorni faLa banda della “marmotta” colpisce ancora
-
Corsano3 settimane faCorsano: cede solaio e inghiotte uomo di 58 anni
-
Cronaca1 settimana faAmbulanze sporche e personale non autorizzato: chiesta revoca autorizzazione
