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Cronaca

A Nardò come a Tricase: marito e moglie stroncati dal Covid

Roberto e Teresa come Maria ed Angelo. E come una coppia di fratelli. Storie di famiglie travolte dal virus, di coppie separate dall’arrivo di un’ambulanza e ritrovatesi abbracciate nell’aldilà

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Nardò come a Tricase. Il Covid unisce, con due storie tristemente simili, il centro più grande della provincia (dopo il capoluogo Lecce) e quello più grande del Capo di Leuca.


Entrambe le comunità, in queste settimane, scosse da lutti causati dal Covid. Ed in entrambi i Comuni una coppia, marito e moglie, sono stati stroncati dal virus.


A Nardò


Nelle ultime ore è accaduto a Nardò. A pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, due coniugi, avanti con gli anni ma senza precedenti gravi patologie, han perso la vita tra le pareti dei Reparti Covid.


Il signor Roberto, 88 anni, deceduto al Dea di Lecce lunedì 14 dicembre. La moglie Teresa, di cinque anni più giovane, ha resistito senza di lui pochi giorni: si è spenta, anche lei col SarsCov2, domenica scorsa.

A Tricase


A inizio dicembre, era già successo a Tricase. Una coppia del posto era stata ricoverata dopo aver contratto il Covid. Lei al Dea di Lecce, lui all’ospedale di Galatina. Lontani per qualche giorno prima di riabbracciarsi nell’aldilà. Maria, 78 anni, con qualche acciacco cardiaco alle spalle, ha ceduto al Covid nei primi giorni di dicembre. Angelo, 90, ha battagliato qualche giorno ancora.


Tristi storie di coppie, di famiglie travolte dal virus. Di amori separati dall’arrivo di un’ambulanza, isolati a chilometri di distanza, salutati per l’ultima volta nella freddezza dei funerali di questi giorni.


Triste atmosfera che, a Nardò, ha travolto anche una famiglia colpita dalla scomparsa di due fratelli. Anche loro, un uomo ed una donna, deceduti a distanza di poco tempo, entrambi per Covid.


Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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