Connect with us

Cronaca

Aeroporto del Salento nuovamente declassato

La pianta organica dei pompieri in servizio presso l’aeroporto di Brindisi è stata ridotta di 12 unità, limitando così la possibilità di utilizzare i mezzi di soccorso. Di conseguenza niente più aeromobili grandi, traffico limitato e compagnie aeree che scapperanno. E noi? Ci toccherà sempre più arrivare a Bari

Pubblicato

il

Vivere nel Salento sarà pure meraviglioso come dicono ma ci sono anche dei lati negativi e lo sappiamo bene noi locali e non turisti di professione. Una delle ombre è proiettata dall’isolamento sia geografico che strutturale.


Ombra che sembra allungarsi a causa di un decreto interministeriale che elenca le categorie Antincendio degli aeroporti italiani e dal quale si si evince che l’aeroporto di Brindisi verrà declassato.


La vicenda è stata sollevata dalla CGIL Lecce che ha chiesto «di rivedere il decreto interministeriale ripristinando la categoria antincendio ICAO VIII e a ripristinare il numero del personale e mezzi dei VVFF operanti nell’aeroporto del Salento di Brindisi».


Tale manovra, a detta delle organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco, sarebbe solo squisitamente economica volta a stanziare il personale necessario dei vigili del fuoco per gli aeroporti di Foggia e Salerno tramite tutta una serie di declassamenti e spostamenti di caschi rossi da altri aeroporti.


Come conseguenza e la pianta organica dei pompieri in servizio presso l’aeroporto di Brindisi è stata ridotta di 12 unità, limitando così la possibilità di utilizzare i mezzi di soccorso in dotazione con relativa riduzione della capacità estinguente presente in aeroporto.


Tutto ciò comporterà che sullo scalo salentino potranno atterrare ed essere gestiti aeromobili con lunghezza non superiore ai 49 mt e larghezza della fusoliera non superiore ai 5 metri a seguito della riduzione della disponibilità dei mezzi di soccorso.


L’aeroporto di Brindisi, con tale limitazione dovrà operare nei limiti dei 700 movimenti consecutivi nel periodo di maggior traffico.

In queste condizioni è chiaro, il declassamento sarà una limitazione per la crescita dell’aeroporto del Salento in quanto non sarà più appetibile per le compagnie aeree dotate di aeromobili di dimensioni maggiori.


Vale la pena ricordare che l’aeroporto del Salento ha un bacino di utenza dell’intera area Jonico-salentina pari a circa 3 milioni di abitanti nel periodo invernale e che nel periodo estivo si triplicano, sarebbero ulteriormente penalizzati perché costretti ad utilizzare lo scalo di Bari per usufruire di determinati collegamenti non più attestabili a quello di Brindisi.


Possibile che ogni qualvolta venga presa una decisione di tale portata i nostri rappresentanti istituzionali siano in tutt’altre faccende affaccendati? Parrebbe proprio di si…


Giuseppe Cerfeda


📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui


Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

Pubblicato

il

I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

Continua a Leggere

Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

Pubblicato

il

“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

Continua a Leggere

Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

Pubblicato

il

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti