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Cronaca

Allarme furti in spiaggia

Crescono i furti tra gli ombrelloni. Vittime tanto i turisti quanto i bagnanti del posto. Sulle spiagge è vero e proprio allarme ladri

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Il malcostume, per dirla con eufemismo, dei furtarelli sotto gli ombrelloni è una costante delle estati a mare da sempre. Sia i turisti che i bagnanti indigeni hanno imparato, se non a conviverci, quantomeno a considerare il rischio di ritrovarsi senza effetti personali, guardandosi bene dal lasciare incustodite a lungo le proprie cose sulla spiaggia, per evitare di trasformare una giornata all’insegna del relax o del divertimento, in una giornata da dimenticare.


Quanto sta accadendo negli ultimi giorni, però, va ben oltre il malcostume e il classico rischio di incontrare qualche sparuto malintenzionato. Le prime settimane di quest’estate hanno scandito una serie di furti in spiaggia che ha fatto scattare l’allarme tra lidi e spiagge pubbliche.


Soprattutto sul litorale sud ovest della penisola salentina, sulle lunghe spiagge racchiuse nello spicchio di costa tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli, delle vere e proprie bande di ladri, nei giorni scorsi, hanno fatto razzia di portafogli, cellulari, borse, chiavi e quant’altro. Difficile capire se agiscano in gruppo o singolarmente, facile invece intuire la loro strategia: si aggirano tra gli ombrelloni come normalissimi bagnanti, adocchiando potenziali bottini e vittime. Al momento propizio, quando, come tutti facciamo, ci si allontana dal proprio ombrellone per fare il bagno, andare al bar, alla toilette o altro, colpiscono in pochi secondi. Impossessatisi della refurtiva se la danno a gambe levate tra la folla, per poi rallentare qualche metro più avanti e dare nell’occhio il meno possibile.


I furti denunciati negli scorsi weekend sono cresciuti esponenzialmente. L’ultimo colpo ieri a Gallipoli, in zona “Suina“, dove, attorno alle 15, tre ragazze friulane si sono ritrovate senza i loro averi in un batter d’occhio. Sul posto, dopo la chiamata al 113, sono giunte le volanti del commissariato di Gallipoli, ma la caccia all’uomo non ha portato gli effetti desiderati.


Si moltiplicano così di giorno in giorno i cartelli che raccomandano ai bagnanti di non lasciare incustoditi i propri effetti personali. Il rischio da scongiurare non è solo quello di essere derubati, ma anche quello di doversi fare giustizia da soli, come è accaduto già più volte quando, i più attenti, notati i ladri in azione, li hanno bloccati e “sistemati” di propria iniziativa, onde evitare che prima dell’arrivo delle forze dell’ordine se la potessero dare a gambe levate per l’ennesima volta.

Lorenzo Zito


 


 


 


Cronaca

Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante

Vani i soccorsi per uomo di 62 anni, originario del posto ma residente fuori

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di Lorenzo Zito

Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia questa mattina a Tricase Porto, dove un uomo di 62 anni ha perso la vita annegando nelle acque poco fuori dal bacino, oltre il faro.
La vittima, M. S. le sue iniziali, originaria di Tutino ma residente all’estero, si trovava in vacanza nel suo paese d’origine. Attorno alle ore 10, stava facendo il bagno nell’area retrostante il faro, subito fuori dal molo, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Alcuni bagnanti si sono accorti delle difficoltà e sono intervenuti per soccorrerlo. Sul posto è accorso tempestivamente anche il personale del 118 di Tricase (con ambulanza e auto medica) che ha tentato a lungo le manovre di rianimazione. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano: l’uomo è deceduto sul posto.

L’episodio ha scosso i numerosi presenti che, come ogni domenica d’estate, popolano la scogliera tricasina. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale compagnia.

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Cronaca

Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

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di Lorenzo Zito

Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.

La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.

Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.

Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.

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Cronaca

Abusi edilizi scoperti con l’elicottero e col drone

Another Brick: i carabinieri forestali intervengono San Foca e mettono i sigilli a due costruioni realizzate senza permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico

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Proseguono a ritmo serrato i controlli dei carabinieri forestali con l’operazione “Another Brick”, che si concentra soprattutto sulle zone tutelate a vincolo paesaggistico e sulle aree naturali protette (parchi e riserve, regionali e statali) del Salento, che si situano in gran parte lungo i litorali adriatico e jonico, e relativo immediato entroterra.

Per la loro pregevolezza, queste aree si caratterizzano anche per un’intensa frequentazione turistica stagionale, con numerose località residenziali.

I pattugliamenti a terra sono spesso supportati dalle ricognizioni con l’elicottero AW-169 recentemente acquisito dal 6° Nucleo Carabinieri di Bari-Palese, e da inizio estate anche con un drone ad alta tecnologia, di base a Maglie.

In una di queste attività, i carabinieri forestali hanno individuato due abusi edilizi, in due proprietà distinte ma vicine fra loro, nella nota località marina di San Foca, nel comune di Melendugno.

Nel primo caso si tratta di un ampliamento di una costruzione preesistente con un nuovo vano della superficie di 50 metri quadri, con pavimentazione esterna per ulteriori 90 mq.

L’altra situazione ha evidenziato la realizzazione di 3 tettoie con copertura in legno e pilastri di sostegno in muratura, e pavimentazione esterna in cemento su una superficie di 300 metri quadri.

Tutte le suddette opere erano state realizzate senza alcun titolo abilitativo, e tantomeno con autorizzazione paesaggistica, necessaria in quanto zona sottoposta a vincolo dal P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).

I titolari delle due proprietà sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce. Dovranno rispondere degli interventi edilizi realizzati in assenza di permesso di costruire ed autorizzazione paesaggistica.

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