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Attualità

«Buttuni ‘ncuddati all’ammersa»

Ci avete stufato! Negazionisti ad ogni costo che mettono il no dietro ad ogni cosa e inquinano i social, trasformandoli dal Bengodi della democrazia in una vera e propria pattumiera

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I social hanno dato diritto di parola a tutti. Evviva i social! tutti possono esprimersi, nessuno ha il monopolio dell’informazione, il “Bengodi” della democrazia.


Come accade per tutte le innovazioni, ovviamente, non è colpa dei social se taluni ne fanno un uso distorto.


Il problema è che per tanti Facebook & Co. non sono un’opportunità di approfondimento ma l’unica fonte di informazione e allora quelle che sono solo distorsioni diventano una realtà che non esiste.


In particolare ci riferiamo a coloro che ci mettono il “no” dietro ad ogni cosa e puntualmente, sui social, si trasformano in haters, leoni da tastiera che aggrediscono, quasi sempre con termini eccessivi (e con una grammatica sgangherata che la dice lunga) chi non la pensa come loro.


La stessa sorte mi aspetto per questo mio scritto non appena troverà ospitalità sulle pagine social de “il Gallo”.


Non c’è problema. Ho le spalle larghe e, come ho sempre fatto scrivo quel che penso mettendoci la faccia (con nome e cognome veri non nickname accompagnati da foto anonime). E allora sfogatevi pure, vi sto offrendo su un piatto d’argento un bel boccone su cui avventarvi con la proverbiale ferocia che vi contraddistingue.


Ne abbiamo viste di tutti i colori: dai no-global, ai no-mask, ai no-free pass, ai no-vax… è giusto avere senso critico ed un’opinione in merito a ciò che accade. Ma, da operatori dell’informazione, ci viene facile dubitare di coloro che intervengono con tanta leggerezza su temi così importanti: tutti insieme (e contemporaneamente) biologi, medici, virologi, esperti di arti belliche, ingegneri nucleari, …?


Abbiamo mal digerito distorsioni come quella a cui abbiamo assistito durante il picco della pandemia con le bare di Bergamo mostrate dalla tv ed i negazionisti che “urlavano” al complotto sui social, sostenendo che quelle erano immagini artefatte, addirittura risalenti a chissà quando e chissà cosa. Affermazioni gratuite, che non tenevano in nessun conto sofferenza e lacrime versate.


Oggi abbiamo toccato il culmine con le immagini circolate prima sui social (evviva i social! Le immagini come quella in alto sono dolorose ma necessarie, solo la consapevolezza ci mette in salvo dalle menzogne, da chi parla di denazificazione per provare a zittire la verità) e poi su tutti i mezzi di informazione delle atrocità e dei crimini di guerra (le parole sono importanti) commessi dai russi a Bucha ed Irpin ed in chissà quanti altri luoghi dell’Ucraina.


Invece di mostrare il loro dissenso davanti all’orrore, i negazionisti ad ogni costo cosa strillano? Che sono immagini fasulle, diffuse ad arte da chi vuole condizionare l’opinione pubblica…


Come direbbero con tutta la loro saggezza i nostri anziani, qua «’ncuddamu li buttuni all’ammersa!».

Se i social sono lo specchio della società che viviamo, forse non dovremmo sorprenderci se anche chi ricopre un ruolo istituzionale importante, come l’ex eurodeputata leghista Francesca Donato, ha l’ardire di riferire al Parlamento europeo di non condividere l’embargo totale del gas russo sulla base di «fatti non provati come quelli di Bucha».


E giù i tanti pecoroni che, diventati anche economisti di fama internazionale, sui social le danno ragione. Il massacro di Bucha e le tante altre atrocità dell’esercito di Putin sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere messi in discussione.


Così come a tutti quegli strateghi militari che chiedono equidistanza, andrebbe ricordato che c’è un aggressore, Putin, ed un aggredito, che è il popolo ucraino.


Hannah Arendt, politologa, filosofa e storica tedesca (1906-1975) scriveva: «Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l’individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più».


Parole che oggi calzano alla perfezione ai tuttologi negazionisti che hanno invaso ed inquinato i social.


Non limitatevi a Facebook, informatevi sul serio, magari leggete anche qualcosina in più oltre ai titoli degli articoli!


Siamo felici che voi possiate esprimere liberamente le vostre opinioni, anche quando sono delle vere e proprie fesserie, senza che i servizi segreti vengano a prendervi a casa e vi portino chissà dove. Vivaddio!


Ma vogliamo lo stesso spogliarci per un attimo dell’equilibrio che il nostro ruolo ci impone e, su la cresta, dirvi, fuori dai denti, che ci avete stufato! Anzi, ci avete proprio rotto…


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Architetture fortificate, c’è una corsanese nel team vincitore

Grazia Chiarello fa parte dei cinque neoarchitetti del Politecnico di Bari che si sono aggiudicato il primo premio nazionale

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Successo e Pprimo premio nazionale per cinque neoarchitetti del Politecnico di Bari.

Tra loro anche Grazia Chiarello di Corsano (nella foto in alto, la terza da sinistra).

La loro tesi di laurea, dedicata alla conservazione, restauro e valorizzazione del Castello Svevo-aragonese di Brindisi è risultata vincitrice alla XXVIII edizione del Premio di laurea “Architetture Fortificate

La Commissione del concorso, bandito dal prestigioso Istituto Italiano dei Castelli, organizzazione internazionale riconosciuta da Unesco, Consiglio d’Europa, Europa Nostra, ha misurato la “qualità” delle 24 proposte ammesse, pervenute da tutta Italia.

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Udine, presso l’università, in una apposita cerimonia ai laureati del Corso di Laurea Magistrale in Architettura

1° Premio. “Architetture fortificate in Terra d’Otranto. Il Castello Grande di Brindisi”

Il giudizio della Commissione: «La tesi, frutto di una efficace collaborazione di gruppo, parte da un’accurata e approfondita lettura del Castello Grande di Brindisi, con particolare attenzione alle trasformazioni formali e funzionali delle strutture, alla loro relazione con il contesto territoriale, alle tecniche costruttive e alle condizioni di conservazione del complesso a tutt’oggi proprietà della Marina Militare Italiana. Le ben delineate proposte progettuali sono coerenti con le premesse di studio e mirano al recupero dell’unitarietà del complesso e ad una fruizione ampliata di uno dei monumenti simbolo della memoria collettiva di Brindisi».

Tutte le tesi ammesse alla XXVIII edizione del concorso 2025 saranno citate sul sito ufficiale dell’Istituto Italiano dei Castelli (istitutoitalianocastelli.it)

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Appuntamenti

La Scuola di Paesaggio per le Comunità nel Parco Agricolo dei Paduli

“Costruire”, “Coltivare” e “Abitare” il paesaggio. Attorno a questi tre gesti fondativi, tra Botrugno e San Cassiano nasce la Scuola di Paesaggio per le Comunità nel Parco Agricolo dei Paduli. A novembre si avviano due dei suoi tre ambiti tematici: la “Scuola Naturale Terra dei Bambini” e la “Scuola Giardinieri – Custodi del Paesaggio”

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Con la Scuola Naturale Terra dei Bambini e con La Scuola Giardinieri – Custodi del Paesaggio prende ufficialmente il via la Scuola di Paesaggio per le Comunità, una scuola popolare nata tra Botrugno e San Cassiano in provincia di Lecce per realizzare modelli di “cura” del patrimonio paesaggistico del Parco Agricolo dei Paduli attorno alle aree tematiche del “Costruire”, “Coltivare” e “Abitare” il paesaggio.

Declinata in tre ambiti (“Scuola Naturale Terra dei Bambini”, “Scuola Giardinieri – Custodi del Paesaggio” e “Scuola di Agritettura” – di prossima attivazione), la Scuola presenta i suoi percorsi formativi con un approccio multidisciplinare, con il coinvolgimento attivo di professionisti, organizzazioni e istituzioni locali, ma anche di partner sovralocali che permetteranno l’incontro tra il sapere locale e il sapere esperto, e con l’attivazione di azioni di cooperazione interterritoriale.

L’Obiettivo è formare alla pratica di alternative concrete per ripensare il paesaggio degradato del Parco Paduli, in seguito al disseccamento epocale del patrimonio arboreo derivante dal batterio Xylella fastidiosa e, di riflesso, reagire alla crisi dei tratti identitari e culturali che ne è scaturita.

La Scuola di Paesaggio per le Comunità è uno spazio condiviso di educazione, formazione e rigenerazione, dove il paesaggio è visto come oggetto e soggetto del processo educativo. Un’esperienza collettiva che intreccia educazione, ecologia e comunità, con l’obiettivo di ricostruire un nuovo patto tra persone e territori, in armonia con la natura e con la memoria dei luoghi.

Il paesaggio del Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli può essere ancora una volta un laboratorio a cielo aperto, in cui riprogrammare la relazione tra comunità e ambiente. La crisi ambientale ha inciso profondamente sulla produzione olivicola e sul suo indotto: oggi, la ricostituzione del paesaggio rurale diventa occasione per immaginare filiere innovative, diversificate e sostenibili, capaci di valorizzare il capitale umano locale e interterritoriale e di affrontare le sfide economiche, ambientali e sociali in un’ottica di inclusione e crescita sostenibile.

La Scuola nasce nell’ambito del progetto “Il Paesaggio che sono io”, iniziativa di rigenerazione culturale e sociale promossa dai Comuni di San Cassiano e Botrugno nell’ambito del Bando Borghi – Linea B, finanziato dal Ministero della Cultura – PNRR M1C3, Investimento 2.1 – Attrattività dei borghi storici.

Info: www.ilpaesaggiochesonoio.it

LA SCUOLA NATURALE “TERRA DEI BAMBINI”

La Scuola Naturale Terra dei Bambini”, itinerante in cargo bike, è condotta dalla Cooperativa Sociale Magnolia

Coinvolge famiglie, scuole e comunità locali in un percorso educativo rivolto a bambini e bambine dai 12 ai 36 mesi (massimo dieci partecipanti).

L’obiettivo è promuovere un modello educativo innovativo, centrato sulla relazione tra bambino, natura e territorio, contribuendo alla rigenerazione culturale e sociale del Parco dei Paduli.

Attraverso il contatto quotidiano con la natura, il gioco libero e la manipolazione di materiali naturali, i bambini imparano a conoscere sé stessi, gli altri e il mondo, diventando custodi consapevoli del paesaggio che abitano.

Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì (ore 8–13), con campo base presso l’Oratorio di San Cassiano e aule all’aperto nel Parco Agricolo dei Paduli, raggiunte quotidianamente in cargo bike.

Info e contatti: 3201921562 (Stefania); coop.magnolia21@gmail.com; https://ilpaesaggiochesonoio.it/naturale/

LA SCUOLA GIARDINIERI – CUSTODI DEL PAESAGGIO

Con la Lectio Magistralis del professor Fabio Caporali, pioniere dell’agroecologia in Italia, in programma sabato 22 novembre, presso il Palazzo Ducale di San Cassiano, prenderà il via la Scuola Giardinieri – Custodi del Paesaggio, condotta da Manes – Scuole Naturali, in collaborazione con IISS Egidio Lanoce di Maglie e con la partecipazione di Istituto comprensivo Botrugno Nociglia San Cassiano Supersano.

Il percorso formativo si svolgerà tra San Cassiano e Botrugno dal 21 novembre 2025 al 6 giugno 2026, con lezioni, esperienze outdoor e laboratori dedicati alla cura e alla rigenerazione del paesaggio.

La scuola mira a formare nuove figure professionali e sociali capaci di tutelare, rigenerare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e naturale del territorio, attraverso un approccio multidisciplinare, partecipativo e inclusivo.

Due i profili formativi previsti: Il Giardiniere del Paesaggio, con competenze tecniche nella manutenzione, rigenerazione e valorizzazione ecologica degli spazi aperti; Il Custode del Paesaggio / Educatore Naturale, orientato alla progettazione di esperienze educative, intergenerazionali e inclusive legate alla natura e al paesaggio.

Il percorso prevede una prima fase comune dedicata agli strumenti di lettura del territorio e ai fondamenti del paesaggio culturale e ambientale, seguita da una seconda fase professionalizzante per la specializzazione nei due profili.

Il corpo docente comprende esperti e formatori di livello nazionale insieme a persone della comunità locale portatrici di saperi tradizionali, in un dialogo tra sapere scientifico e conoscenza locale. Tutti i percorsi sono gratuiti e aperti alla partecipazione della cittadinanza.

Info e iscrizioni (dal 21 novembre 2025 – 6 giugno 2026) 3495524003 (Sonia); info@scuolenaturali.it. Programma completo: su https://ilpaesaggiochesonoio.it/giardinieri-custodi-del-paesaggio/

 

 

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Attualità

10eLotto: a Maglie vinti 8mila euro

Con un 7 Oro di una giocata effettuata in via Thaon de Revel

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Puglia a segno con una doppietta da oltre 20mila euro nel 10eLotto del 28 ottobre: come riporta Agipronews, vinti 12.500 euro a Rutigliano, in provincia di Bari, con un “5” Doppio Oro in via Giampaolo Filippo, a cui si sommano 8mila euro vinti a Maglie, con un 7 Oro in via Thaon de Revel.

L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 25,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 3,2 miliardi da inizio anno.

Complimenti ai vincitori e il solito monito: giocare responsabilmente è fondamentale perché permette di mantenere il gioco un’attività divertente e positiva, prevenendo il rischio di sviluppare una dipendenza patologica.

Importante stabilire limiti di spesa e di tempo, essere consapevoli delle proprie emozioni e giocare solo per divertimento, non come una fonte di reddito o una soluzione ai problemi.

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