Castro
Castro: “Scuola sporca dopo votazioni”
La protesta dei consiglieri: “Disinfestazione dimenticata e aule impraticabili: è una vergogna”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei consiglieri di Castro che lamentano una indecorosa riconsegna della scuola dell’infanzia ai bambini dopo l’utilizzo delle aule come seggio elettorale:
“Lunedì scorso, 6 giugno, a Castro si è verificato un episodio davvero increscioso. I bambini della Scuola dell’Infanzia dovevano rientrare nella sede di Via Marinai d’Italia, dopo i lavori di ristrutturazione dell’edificio, la cui consegna era stata annunciata dal Sindaco per il mese di gennaio ed invece è avvenuta con notevole ritardo nel mese di aprile, giusto in tempo per utilizzare quell’edificio come sede dei seggi elettorali per il referendum del 17 aprile u.s..
La mancanza, a dir poco riprovevole, sta nel fatto che, prima di riconsegnare l’immobile all’uso destinato per la scuola dell’infanzia, non si era provveduto alla pulizia dei locali che, di conseguenza, si presentavano sporchi e polverosi. Inoltre sia all’ingresso, sia nell’atrio, sia nelle aule, era disseminato materiale diverso (materassi, lettini, spazzatura) come risulta dalle foto che si allegano, utilizzato durante il Referendum. Ancor più grave, in considerazione che in quei locali dovevano andarci bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, è che non si era provveduto alla disinfestazione, dopo che l’edificio era stato adibito a seggio elettorale nelle elezioni per il referendum dell’aprile scorso.
I genitori degli alunni, davanti a questo spettacolo, hanno protestato vivamente e alcuni di essi si sono riportati a casa i bambini temendo che le condizioni igieniche della scuola potessero essere di pregiudizio per la loro salute. I bambini che sono rimasti a scuola, sono stati costretti per un paio d’ore a sostare e svolgere le proprie attività nel cortile antistante l’ingresso, dove era stata allestita al momento un’aula di fortuna al fine di garantire lo svolgimento della giornata didattica ai piccoli alunni.
I rappresentanti dei genitori, sorpresi per l’inaspettata situazione, hanno chiesto l’intervento della Dirigente scolastica, la quale, giunta con sollecitudine nella scuola e anche lei molto sorpresa per la situazione in cui si trovavano i locali, ha condiviso le preoccupazioni dei genitori ed ha cercato di porre rimedio alla situazione. Intervenendo in prima persona e facendo giungere sul posto, immediatamente, personale della scuola, ha fatto effettuare le pulizie, a cui avrebbe dovuto provvedere il Comune prima del trasferimento degli alunni, come stabiliscono le norme di legge in vigore.
Un aspetto sicuramente preoccupante è che il Comune non ha provveduto nemmeno alla disinfestazione e le attività didattiche si stanno svolgendo in locali dove hanno avuto accesso centinaia di persone per le operazioni elettorali e hanno soggiornato diversi agenti per la custodia dei seggi. Noi ci auguriamo che non ci siano conseguenze per la salute dei bambini, però non nascondiamo una certa preoccupazione.
Altro fatto grave è che il Sindaco avrebbe dovuto informare la Dirigente che le maestre avrebbero trovato i materassi e le reti, con le cabine elettorali ancora all’interno dell’edificio e non avrebbe dovuto dire “…andate pure i locali sono pronti…” senza accertarsi prima e magari rendersi conto che dal giorno del referendum 17 aprile scorso, la casa dei bambini è rimasta chiusa, con l’attrezzatura, la polvere e la spazzatura dentro.
Ci chiediamo e chiediamo a tutti: è questa la cura della cosa pubblica appena ristrutturata?Complimenti!
Dopo questo spiacevole avvenimento, esprimiamo l’auspicio che l’Amministrazione Comunale ponga più attenzione sugli adempimenti che deve nei confronti della scuola e che in futuro non si ripetano episodi come quello rappresentato col presente comunicato”.
Luigi Carrozzo e Alfonso Capraro
Attualità
Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio
Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.
Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».
Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.
La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»
Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».
Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».
Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».
Castro
Castro: riapre il porto ma non ai mezzi pesanti
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto: «Le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto». Vietata la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina “Muraglione” dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa superiore a 20 tonnellate

Come riportato sul nostro sito, la Capitaneria di Porto, per questioni di sicurezza, viste le cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede), aveva disposto, relativamente all’area portuale, il divieto di: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.
Aveva in pratica chiuso in tutto e per tutto il porto di Castro.
Dopo gli esiti degli accertamenti subacquei eseguiti lungo il piede di tutte le banchine e pontili presenti all’interno dello specchio acqueo del porto di Castro, la Capitaneria di Porto, ha sostituito l’ordinanza del 30 maggio scorso con una nuova che vieta l’ingresso al porto solo ai mezzi pesanti.
Secondo la nuova ordinanza a firma del Tenente di Vascello Francesco Scarola, Capo del Circondario Marittimo di Otranto, dalla «documentazione tecnica e le evidenze documentali fornite dalla direzione lavori, si evince che le normali attività portuali possono essere garantite in sicurezza per attracco di piccole imbarcazioni da pesca e da diporto».
Allo stesso tempo, però, per «garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione portuale, nonché alla pubblica incolumità», si vieta con decorrenza immediata, «ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», la circolazione, la sosta e la fermata lungo la banchina “Muraglione” dell’area portuale di Castro dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 20 tonnellate.
L’Ufficio Circondariale Marittimo, infine, intima al Comune di Castro, nel cui territorio ricade il porto, ad «adottare i necessari provvedimenti amministrativi restrittivi e fisici per l’accesso e l’utilizzo del tratto interessato; ad installare e manutenere idonea segnaletica stradale; a predisporre un piano di monitoraggio con ispezione periodica almeno ogni 30 giorni delle cavità al piede della banchina Muraglione riscontrate dalla direzione lavori».
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Castro
Castro: chiuso il porto!
Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo per la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio. Vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima

Clamoroso a Castro: l’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto ha emesso un’ordinanza di chiusura del porto.
Durante l’esecuzione dei lavori, la società di dragaggio ha accertato e segnalato la presenza di numerose cavità alla base delle banchine di ormeggio (sgrotti al piede).
Si è arrivati così all’ordinanza che inibisce l’ingresso e l’utilizzo del porto.
«Considerato», si legge nell’ordinanza, «che allo stato attuale non è stata fornita idonea documentazione tecnica e/o ogni altra evidenza documentale da cui si evinca il necessario gradiente di sicurezza che permetta lo svolgimento delle normali attività portuali e non è stata comunicata la fine dei lavori di dragaggio che hanno interessato lo specchio d’acqua prospicente il porto di Castro; ritenuto necessario garantire i superiori interessi connessi alla sicurezza della navigazione e portuale, nonché alla pubblica incolumità»; si rende noto che «nell’area portuale del porto di Castro sussistono pericoli per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare».
«Ai soli fini della sicurezza marittima e della salvaguardia della vita umana in mare», con decorrenza immediata nell’area portuale di Castro è vietato: navigare, con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale; accedervi e praticare la balneazione; effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; svolgere attività di pesca di qualunque natura; svolgere qualsiasi attività marittima.
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