Cronaca
Colto da malore mentre pedala, muore uomo in bici

Un tragico episodio si è verificato nel pomeriggio lungo la strada provinciale che collega Acquarica a Torre Mozza, marina di Ugento: Giorgio Daniele Presotto, 75enne pensionato residente in Svizzera, è deceduto dopo aver accusato un malore mentre era in bicicletta.
L’uomo stava percorrendo la provinciale in sella alla sua bici quando, presumibilmente a causa di un improvviso malessere, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto sull’asfalto. Alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati per prestare i primi soccorsi, allertando immediatamente il servizio di emergenza.
All’arrivo dell’ambulanza, però, il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria del Salento, la salma è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove verrà sottoposta a ispezione cadaverica esterna da parte di un medico legale.
Le indagini e i rilievi del caso sono stati affidati alla polizia locale di Ugento. Sul luogo della tragedia è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino.
Attualità
Youpol, la prevenzione a portata di touch
L’app della Polizia di Stato: un trend in crescita che ci aiuta contro violenza domestica, bullismo e spaccio di droga

Approfittando della campagna di ri-lancio in corso da parte della Polizia di Stato, torniamo a parlare dell’App YouPol che ha avuto un notevole incremento delle segnalazioni a livello nazionale.
Il trend in crescita è stato elaborato attraverso una statistica dal Ministero dell’Interno, discriminando i dati per tipo di segnalazione e territorio e dando in questo modo una prospettiva su scala nazionale dell’utilizzo di questo valido mezzo di prevenzione.
YOUPOL – COME FUNZIONA L’APPLICAZIONE
L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico ed immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo, lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento della violenza domestica, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare questo tipo di emergenze.
L’App consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure.
È possibile scegliere anche la lingua: inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Fra i punti di forza dell’applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l’utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima.
L’applicazione viene gestita dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.
Youpol ovviamente non sostituisce il numero di emergenza europeo (il 112), ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.
Presentazione caratteristiche dell’app YouPol da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe, Dirigente della Polizia di Stato
Presentazione caratteristiche dell’app YouPol sempre da parte della Dott.ssa Eugenia Sepe
Cronaca
Prima gli spara, poi lo accompagna in ospedale e scappa
Tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione e porto di armi: arrestato dalla polizia di stato un pregiudicato salentino

La Squadra Mobile di Lecce ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce ha disposto la custodia cautelare in carcere, nei confronti di Cosimo Palma, pregiudicato di 49 anni, nato a Campi Salentina e residente a Squinzano, gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione illecita di arma da sparo e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.
Il 16 maggio era giunto presso il Pronto Soccorso di Lecce un uomo gravemente ferito; l’intervento del personale sanitario aveva consentito di prestare le prime ed urgenti cure alla vittima, raggiunta al collo da un colpo d’arma da fuoco.
L’uomo, 44 anni, operato in via d’urgenza, non era in grado di fornire utili elementi sugli accadimenti.
Gli uomini della Squadra Mobile di Lecce hanno avviato attività investigative volte alla ricostruzione dei fatti delittuosi dando vita a perquisizioni e interrogatori di persone potenzialmente a conoscenza dei fatti.
Dalle prime ricostruzioni, emergeva che il delitto era presumibilmente nato a seguito della degenerazione di una lite avente ad oggetto una relazione intrapresa dalla vittima, indirizzando così le attività investigative.
Così, nel corso di una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto nella casa dell’indiziato una pistola abilmente occultata. Ma dell’uomo che aveva sparato nessuna traccia.
Dagli accertamenti eseguiti è emerso che i due uomini si erano incontrati nelle campagne di Casalabate ove l’odierno arrestato aveva esploso più colpi all’indirizzo della vittima, di cui solo uno andato a segno quindi, implorato del ferito, aveva deciso di portarlo in ospedale dove lo aveva abbandonato, dandosi alla fuga.
Da quel momento l’indiziato si rendeva irreperibile, potendo contare su una fitta rete di fiancheggiatori che ne ostacolavano le ricerche.
Nella disponibilità dell’uomo anche utenze dedicate intestate a prestanomi e cellulari di comodo.
Nonostante gli accorgimenti adottati gli agenti della Squadra Mobile di Lecce sono riusciti ad individuare l’uomo a bordo di una moto a Torchiarolo, nel Brindisino, procedendo quindi al fermo del ricercato, che non ha opposto resistenza.
In seguito, è stata recuperata una pistola di cui l’interessato si era in precedenza disfatto. Presumibilmente è quella con cui ha sparato.
Condotto presso la Questura di Lecce, al termine delle formalità di rito è stato tratto in arresto ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
* foto in alto di repertorio
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Cronaca
Auto incendiate: cresce la preoccupazione dopo l’ennesimo rogo a Tricase
Continua l’escalation tipica delle organizzazioni criminali. All’interno i video che mostrano chiaramente i rischi anche per le auto e le abitazioni vicine all’obiettivo dichiarato dai malviventi

Desta non poca preoccupazione l’escalation di auto incendiate (a Tricase come negli altri centri) tipica delle organizzazioni criminali.
L’ultimo episodio di una lunga serie quello di stanotte a Tricase già raccontato su queste colonne.
Poco prima di mezzanotte un’auto in sosta è andata completamente distrutta a causa di un incendio. Il rogo è divampato in via Michelangelo Pisanelli, poco dopo l’angolo con via Fratelli Allatini, suscitando allarme tra i residenti della zona.
LE IMMAGINI
Vi proponiamo in questa pagina alcuni video girati questa mattina che, forse, lasciano trasparire con maggiore chiarezza la gravità della situazione, con annessi i rischi per le auto e le abitazioni vicine all’obiettivo dichiarato dai malviventi.
A domare le fiamme sono giunti prontamente i vigili del fuoco del locale Distaccamento, ma nonostante l’intervento tempestivo, il veicolo è risultato irrimediabilmente danneggiato e non più utilizzabile.
Pesantemente danneggiata anche una seconda vettura, parcheggiata subito dietro.
Dalle prime ricostruzioni emerse a margine dell’intervento, si fa largo l’ipotesi di un incendio doloso.
Le circostanze del rogo, infatti, appaiono sospette, anche se saranno gli accertamenti in corso a chiarire definitivamente la natura dell’accaduto.
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