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Casarano

Furbetti del cartellino: a giudizio in 14 fra medici, infermieri e impiegati

Dinanzi al giudice si è consumata, nelle scorse ore, l’udienza relativa ai presunti assenteisti del Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo

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Dinanzi al giudice Fabrizio Malagnino si è consumata, nelle scorse ore, l’udienza relativa ai presunti assenteisti del Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo.


Sono comparse 14 persone, tra dirigenti medici, infermieri e impiegati amministrativi, tutti dipendenti della Asl di Lecce, con varie accuse come quella di truffa aggravata e false attestazioni in certificazioni ai danni del Servizio sanitario.


Hanno scelto il patteggiamento ad 1 anno ed 8 mesi, con pena sospesa, Francesco Bleve, 67 anni di Gagliano del Capo, operatore tecnico addetto all’assistenza; Cosimo Buffelli, 65enne di Salve, commesso; Cosimo Villarosa, 65 anni di Gagliano del Capo, assistente amministrativo.


Sono stati rinviati a giudizio, dal giudice Malagnino, Maria Antonietta Preite, 54enne di Casarano, coordinatrice infermieristica; Sergio Greco, 59 anni di Gagliano del Capo, collaboratore amministrativo professionale esperto.

Il processo si svolgerà a gennaio del prossimo anno, dinanzi al giudice Elena Coppola.


Per gli altri 9 imputati, Angelo Pirelli, 67enne di Castrignano del Capo, operatore tecnico specializzato esperto; Salvatore Panico, 63enne di Tricase, ausiliario specializzato; Marco Antonio De Pietro, 58enne di Salve, operatore tecnico specializzato; Rosanna Tamborrini, 58enne di Presicce-Acquarica del Capo, operatore tecnico scolastico; Maurizio Coluccia, 51enne di Tricase, infermiere; Maria Rosaria Sergi, 50enne di Castrignano del Capo, operatore socio-sanitario; Raffaele Antonio Mariano, 69 anni di Castrignano del Capo, dirigente medico; Salvatore Rao, 51 anni di Maglie dirigente medico; Antonio Vantaggio, 64 anni di Salve, operatore amministrativo, il collegio difensivo ha chiesto la messa alla prova, che significa beneficiare di un programma di lavori socialmente utili, per ottenere un l’estinzione del reato.


L’accusa formulata nei loro confronti era di aver fatto timbrare il proprio badge da altri colleghi per comprovare la presenza in servizio in orari in cui sarebbero stati assenti.


Casarano

Maltrattamenti in famiglia, tre arresti

La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini che in differenti circostanze, si sono resi responsabili di atti persecutori, lesioni e maltrattamenti nei confronti delle loro famiglie. I fermi a Casarano, Lecce e Gallipoli

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A CASARANO

Un uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Taurisano.

I poliziotti, dopo aver appurato che il 50nne, originario di Casarano, colpito da un provvedimento di cattura emesso del Tribunale di Lecce il 15settembre scorso per atti persecutori, maltrattamenti ed estorsioni verso i propri familiari, da circa un paio di giorni era rientrato dalla Germania in Italia, lo hanno individuato ed arrestato a casa della compagna.

Ora l’uomo è ospite dell’istituto Penitenziario Borgo San Nicola di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A LECCE

Il secondo arresto è avvenuto ad opera degli agenti della Squadra Volante della Questura di Lecce, chiamati in soccorso per una lite in famiglia.

Giunti sul posto hanno trovato l’ambulanza del 118, intenta a prestare soccorso ad un uomo di 60 anni, cardiopatico, che aveva appena litigato con il figlio di 35 anni, il quale aveva minacciato di strangolarlo con il filo del citofono.

Il 35nne aveva anche tentato di salire sull’ambulanza per cercare di realizzare quanto promesso: fortunatamente è stato subito bloccato dagli agenti nonostante abbia opposto resistenza ferendone uno alla mano.

Alla luce di quanto accaduto, il 35nne è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, maltrattamenti in famiglia.

Anche per lui si sono aperte le porte della casa circondariale Borgo San Nicola.

A GALLIPOLI

Infine, personale del Commissariato di P.S. di Gallipoli ha tratto in arresto un pregiudicato 50nne, originario di Firenze e conduttore di attività ristorative sull’Isola di Las Palmas in Spagna.

Sul suo capo pendeva un ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze, per una condanna a un anno e 8 mesi di reclusione per lesioni aggravate e lesioni colpose.

Al momento dell’arresto, l’uomo si trovava da solo in una struttura ricettiva situata a pochi chilometri da Gallipoli, avendo raggiunto l’Italia con un volo proveniente da Barcellona, atterrando a Brindisi dopo quattro anni di assenza dal territorio nazionale.

Resterà fino a fine pena al carcere di Borgo San Nicola di Lecce.

*foto in alto di repertorio

 

 

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Attualità

Al via, da oggi 9 ottobre, i bonifici istantanei

nell’uso: “Invitiamo chiunque utilizzi questi strumenti, specie i più giovani che utilizzano il web e i social network per fare acquisti, a prestare la massima attenzione prima di eseguire un bonifico istantaneo verso soggetti terzi e destinatari sconosciuti…”

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Da oggi entra in vigore la seconda fase, prevista dall’UE, dei bonifici istantanei: diventano obbligatori per tutte le banche e i prestatori di servizi di pagamento, senza costi aggiuntivi per i clienti e con l’obbligo di verifica del beneficiario (verification of payee – VoP).

Ma attenti alle frodi

Stando agli ultimi dati di Bankitalia l’incidenza delle frodi per i bonifici istantanei è molto più alta rispetto a quella registrata nei bonifici ordinari: 0,057% rispetto allo 0,0015%, rileva Assoutenti.

Questo perché, spiega Gabriele Melluso, di Bankitalia, con i bonifici istantanei gli utenti possono trasferire velocemente denaro ed eseguire pagamenti rapidi, ma viene meno il cosiddetto “cooling period”, ossia quel lasso di tempo entro il quale si può verificare la legittimità dell’operazione e annullare l’invio di denaro.

Questo rappresenta un potenziale pericolo per gli utenti: in caso di truffa che preveda l’invio di denaro tramite bonifico istantaneo, raggiri oggi sempre frequenti e perpetrati attraverso web, mail e messaggi Whastapp e social, la vittima non avrà possibilità di bloccare i versamenti né di ottenere il riaccredito delle somme pagate. 

Invitiamo chiunque utilizzi questi strumenti, specie i più giovani che utilizzano il web e i social network per fare acquisti, a prestare la massima attenzione prima di eseguire un bonifico istantaneo verso soggetti terzi e destinatari sconosciuti”.

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Attualità

Tricase: la Guardia di Finanza pronta al trasloco

La locale Tenenza, in odore di diventare Compagnia, sarà presto ospitata dai locali di via Giolitti. Per la Compagnia dei Carabinieri, invece, il Comune sottoporrà all’Arma un ventaglio di opzioni tra cui scegliere il terreno per realizzare la nuova caserma

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Novità in vista per le forze dell’ordine a Tricase.

Nell’immediato, almeno per quel che riguarda le sedi che le ospitano.

La tenenza della Guardia di Finanza tra non molto, (finalmente diremmo, vista la sede angusta e inadeguata di via Paolo Fenoglio – foto in alto – che la ospita da anni) traslocherà in via Giolitti.

il sindaco di tricase Antonio De Donno

Lo conferma il sindaco Antonio De Donno: «Abbiamo impegnato l’immobile dove risiede lo smile per la nuova sede della Guardia di Finanza. La nuova sede», annuncia il primo cittadino, «ha tutti i requisiti per ospitare le Fiamme Gialle anche se la locale Tenenza diventerà Compagnia».

Eventualità tutt’altro che remota, soprattutto ora che anche la base logistica è quella giusta.

E per la Compagnia dei Carabinieri? Ci sono novità?

«Dovremo presto restringere il campo tra le opzioni individuate per terreni su cui costruire ex novo la nuova Caserma per la locale Compagnia. Struttura che dovrà essere realizzata ex novo perché, con le nuove regole, alla caserma debbono essere abbinati gli alloggi dei militari. Entro questo mese ci confronteremo con l’Arma e sottoporremo loro tutte le opportunità, poi saranno loro a scegliere».

Tutto come prima invece per Vigili del Fuoco, di base sulla via per Lucugnano, e Polizia Locale che resterà nei locali dell’ex ONMI in via Leonardo Da Vinci.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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