Connect with us

Cronaca

Grotta del Leone ripulita da chili di immondizia

Rifiuti su rifiuti estratti dalla grotta di Porto Badisco: otto speleologi all’opera nel pomeriggio di ieri

Pubblicato

il

Speleologi all’opera, nella giornata di ieri, per ripulire la Grotta del Leone, sulla spiaggia di Porto Badisco.


Un’operazione per riportare allo stato naturale gli ambienti carsici, salvare flora e fauna ed anche la falda acquifera, che lontano dagli occhi di tutti si inquina.


La grotta per gli speleologi è di particolare importanza per la presenza di due specie stigobie, già note: Spelaeomysis bottazzii e Typhlocaris salentina.


14138410_10210126418867775_1840799219_n (1)


Giuseppe Fallone, vicepresidente del Gruppo Speleologico Tricase, racconta:  “Abbiamo lavorato per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente che pazzamente inquiniamo.


Giuseppe Fallone

Giuseppe Fallone


Nel nostro piccolo abbiamo fatto ciò che ci era possibile, catturando l’attenzione di molti turisti e molti salentini incuriositi dalle tute speleologiche e dai caschi con fari a led. A chi ci ha chiesto cosa facessimo, abbiamo simpaticamente risposto che eravamo alieni sulla spiaggia oggi, per non essere costretti a fuggire dalla nostra terra in un futuro che, se continuiamo cosí, non sarà poi tanto lontano”.


14138337_10210126419627794_766398193_n


La pulizia della grotta ha tenuto impegnati 8 esperti per 3 ore e mezza nel pomeriggio domenicale.


Abbiamo portato all’esterno 9 sacchi di spazzatura”, spiega il vicepresidente, “successivamente differenziata con l’aiuto degli amici di Canoe Badisco che ci hanno supportato e aiutato con lo smaltimento finale. In particolare: polistirolo di tutte le dimensioni, bottiglie di plastica, taniche di plastica, bottiglie di birra, bottiglie di vetro rotte, cassette di plastica, bottiglia di olio per macchine, preservativo, bicchieri di plastica, fili elettrici, filtri di sigarette, lattine di alluminio, un foulard, tanto altro”.


14191888_10210126418827774_72795020_o


Ci siam fatti l’idea che si tratti di inquinamento da turismo non consapevole e da pesca poco attenta al trasporto del pesce dalle barche a terra (la quantità di scatole di polistirolo rotte era veramente non accettabile). I tempi di degradazione di alcuni oggetti prelevati dall’interno sono davvero lunghi”, ricorda Fallone, “una lattina d’alluminio per bibite si degrada tra i 10 ed i 100 anni, un contenitore di polistirolo impiega oltre 1000 anni, un mozzicone di sigaretta da 1 ad 8 anni, fiammiferi o cerini 6 mesi, giornali e riviste dai 6 mesi a più di 10 anni, una bottiglia di vetro circa 400 anni ed una bottiglia o un sacchetto di plastica fino a 1000 anni”.


14194203_10210126419827799_517344985_n


Cosa si potrebbe fare per rallentare il nuovo inquinamento della grotta? “Il comune potrebbe installare un cestino della spazzatura sul lato nord dell’insenatura, poi si potrebbe coinvolgere in un progetto di tutela dell’ambiente marino i pescatori, i proprietari di barche che ormeggiano nell’insenatura e l’Ente Parco, inserendo la grotta in un progetto di ciclica pulizia ambientale”. Fondamentale è però l’educazione ambientale: “Mentre andavamo via un tizio buttava il mozzicone di sigaretta che stava fumando nella sabbia…


 






Cronaca

Fiamme in campagna: tratti in salvo conigli, oche e galline

Pubblicato

il

Un incendio scoppiato in serata nel territorio di Galatone ha richiesto l’intervento urgente dei Vigili del Fuoco, che hanno evitato conseguenze ben più gravi.

Intorno alle 21:40, una squadra proveniente dalla sede distaccata di Gallipoli è stata chiamata ad operare nei pressi della Strada Provinciale 231, dove un rogo aveva interessato un cumulo di masserizie situato all’interno di un terreno in stato di abbandono, accanto a un’abitazione disabitata.

Il rapido intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di circoscrivere le fiamme, impedendo che si propagassero alla casa e ai terreni limitrofi.

Particolarmente delicata la situazione per la presenza, nello stesso terreno, di gabbie contenenti animali vivi – tra cui galline, oche e conigli – che sono stati messi in salvo senza riportare alcun danno.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Gallipoli, che hanno eseguito i rilievi necessari per chiarire le cause dell’incendio e accertare eventuali responsabilità.

Continua a Leggere

Copertino

Contro il lavoro nero: sequestri, sanzioni salate e chiusure

I Carabinieri, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e garantire la tutela della salute pubblica.

Pubblicato

il

Quattro attività commerciali controllate e varie difformità: lavoratori irregolari, mancanza di documentazione di sicurezza e violazioni sanitarie.

Sanzionate e sospese due aziende; deferiti due uomini per guida in stato di ebbrezza e segnalato un giovane per possesso di droga.

I Carabinieri di Gallipoli, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro (N.I.L.), hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e  garantire la tutela della salute pubblica.

A Copertino, presso un autolavaggio, sono state riscontrate gravi irregolarità quali il mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), l’assenza di sorveglianza sanitaria e la presenza di lavoratori irregolari.

A Galatone, un’attività di somministrazione di alimenti e bevande è stata sottoposta a controlli che hanno evidenziato omissioni sulla sorveglianza sanitaria, mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e la presenza di un lavoratore irregolare. Anche in questo caso, sono state applicate sanzioni per oltre diecimila euro e la sospensione dell’attività.

A Neviano, sono state controllate due attività di somministrazione di alimenti e bevande, riscontrate violazioni riguardanti la mancata prevenzione degli incendi e il mancato aggiornamento del D.V.R.

In questo caso le sanzioni comminate sono state di oltre tredicimila euro.

Nel complesso, le attività di controllo hanno coinvolto quattro aziende, verificato l’impiego di otto lavoratori, comminate sanzioni amministrative per quasi cinquantamila euro.

Sul fronte della sicurezza stradale, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà due uomini, rispettivamente di Nardò e Parabita, trovati alla guida di autovettura con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

Inoltre, un giovane gallipolino è stato segnalato alla Prefettura di Lecce per il possesso di circa 0,5 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente marijuana.

Continua a Leggere

Alliste

Un ettaro di discarica abusiva

Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

Pubblicato

il

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.

L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.

I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.

Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.

A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.

Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.

Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti