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Campi Salentina

Invasione di campo per aggredire gli avversari: 8 Daspo a Taurisano

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La partita è quella disputata a maggio scorso sul campo neutro di San Pancrazio Salentino, valevole per i play off del campionato regionale di promozione. Le squadre in campo il Brilla Campi e l’Asd Taurisano.





In queste ore è giunta la decisione del questore di Brindisi per i fatti avvenuti a margine di quel match, quando a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare si sono verificati una invasione di campo e una serie di tafferugli.




Protagonista, in negativo, un gruppo di supporter granata che, a sconfitta ormai acquisita, ha forzato i cancelli degli spalti al fine di entrare in contatto con dirigenza e squadra avversaria.





Sono scattati ora 8 Daspo all’indirizzo di altrettanti tifosi taurisanesi individuati quali responsabili delle condotte descritte. Gli otto destinatari, con recidive, sarebbe coloro che tra tutti i violenti si sarebbero macchiati delle condotte più gravi e pericolose.


Attualità

Il Camper del Lavoro in giro per paesi

Lo sportello mobile dei Centri per l’Impiego da oggi fino a giovedì 18 fa tappa a Gagliano del Capo, Porto Cesareo, Patù, Nardò, Presicce – Acquarica, Zollino, Castrignano dè Greci, Morciano di Leuca e Barbarano. Le offerte di lavoro e il 32° report Arpal

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Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia, a seguito della pausa estiva ritorna nei comuni del sud e nord della provincia, facendo tappa dal oggi al 18 settembre a Gagliano del Capo, Porto Cesareo, Patù, Nardò, Presicce Acquarica, Zollino, Castrignano dè Greci, Morciano di Leuca, Barbarano. L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche.

L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume. Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.

I DATI DEL 32° REPORT

Il 32° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 219 offerte lavorative 511 posizioni aperte.

Il settore con il maggior numero di opportunità lavorative è quello delle costruzioni con 103 posizioni aperte.

Subito dopo troviamo il comparto del turismo che offre 81 posti di lavoro.

Anche il sanitario e dei servizi alla persona si conferma un settore chiave con 66 lavoratori ricercati. A seguire, troviamo il settore telecomunicazioni con 55 posizioni aperte, il comparto amministrativo-informatico con 36 posizioni e il commercio con 34 opportunità.

Il settore della riparazione veicoli e trasporti ne cerca 29, il settore tessile, abbigliamento e calzaturiero (TAC) offre 26 posti, metalmeccanico con 23 opportunità, mentre il settore pedagogico e dell’istruzione ne propone 22.

Chiudono la classifica con un numero inferiore di posizioni: le pulizie e multiservizi con otto opportunità, l’agroalimentare e il settore bellezza e benessere con cinque e infine l’artigianato con una sola posizione aperta.

Completano il panorama occupazionale le otto posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e dodici posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99.

Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE INTEGRALMENTE IL 32° REPORT ARPAL

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Attualità

Lavoro in Puglia, fabbisogni occupazionali e sfide per il futuro

ARPAL Puglia presenta il primo rapporto sul mercato del lavoro regionale: strumento fondamentale per orientare le politiche attive del lavoro verso percorsi formativi utili all’ingresso nel mercato del lavoro

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L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – ARPAL Puglia ha presentato, il Primo Rapporto ARPAL – Il mercato del lavoro in Puglia: Caratteristiche, dinamiche e fabbisogni occupazionali 2025-2028“.

Il report, curato dal prof. Gianfranco Viesti (Cerpem-Centro Ricerche per il Mezzogiorno di Bari), offre un’analisi approfondita e inedita del panorama occupazionale pugliese, fornendo strumenti essenziali per orientare le politiche del lavoro e i percorsi di istruzione e formazione.

I COMMENTI

«Sono felice di presentare dati occupazionali che ci mettono in linea con le grandi regioni del nord e di aver dotato la Puglia di  uno strumento di precisione, elaborato da ARPAL Puglia, per collocare i lavoratori secondo le esigenze delle imprese, una vera e propria bussola socio economica per tutti gli attori istituzionali e per le famiglie, che non ha precedenti in altre parti d’Italia», ha dichiarato il presidente Michele Emiliano, «merito alla nostra agenzia per le politiche attive del lavoro e al suo management di aver rivoluzionato in positivo il ruolo dei centri per l’impiego, in favore di imprese e cittadini, con il compito ulteriore di colmare sempre di più il divario di genere e le disuguaglianze tra i nord e i sud della Puglia, con un occhio attento a ripopolarla con i corridoi lavorativi, dimostrando che senza immigrazione regolare non c’è futuro e a breve interi comparti produttivi potrebbero bloccarsi per carenza di forza lavoro, come il rapporto ARPAL certifica».

«La presentazione dei dati contenuti nel rapporto sui fabbisogni occupazionali in Puglia  di Arpal rappresenta un momento  di consegna dei risultati ottenuti dal lavoro svolto con attenzione ed efficacia in questi anni oltre che un momento di riflessione strategica sul futuro del nostro mercato del lavoro», ha evidenziato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, «anche grazie all’istituzione dell’Osservatorio regionale si conferma come sia essenziale approfondire le  dinamiche occupazionali e le esigenze in evoluzione delle imprese per poter traghettare il futuro.  I numeri ci raccontano un aumento importante dell’occupazione e del Pil regionale, frutto di scelte strategiche significative. Ora però puntiamo sulle certezze, perché questa crescita si traduca in un’occupazione solida, supportata da una formazione mirata e adeguata e al passo con i tempi.  Il lavoro svolto da ARPAL Puglia offre uno spaccato puntuale e aggiornato per politiche attive più efficaci in cui, nonostante la crescita, bisogna continuare a lavorare per allineare domanda e offerta di competenze, a trainare le donne, a rafforzare le competenze legate alla transizione digitale e ambientale».

«Il primo rapporto ARPAL sui fabbisogni occupazionali rappresenta uno strumento prezioso per l’Agenzia per le politiche attive del lavoro della Regione Puglia e per tutti gli attori del sistema regionale, famiglie comprese, offrendo una base analitica solida per disegnare interventi mirati, promuovere una crescita occupazionale più inclusiva e qualificata in Puglia, orientare gli aspiranti lavoratori a studi che concilino le vocazioni personali con i possibili esiti occupazionali futuri», ha affermato il direttore di ARPAL Puglia Gianluca Budano, «serve un incrocio domanda-offerta più preciso e il rapporto è la bussola socioeconomica di questo servizio, costruito attraverso Centri per l’impiego guidati da dati concreti sui fabbisogni occupazionali. Solo così possiamo orientare efficacemente i cittadini e collegarli a percorsi formativi realmente utili all’ingresso nel mercato del lavoro»

«Spesso le istituzioni lavorano bene, ma in maniera isolata. È indispensabile unire strumenti e risorse, lavorare insieme e rendere i servizi più accessibili sia alle imprese sia ai cittadini in cerca di occupazione. Le imprese pugliesi sono in gran parte micro e piccole: crescono i contratti e gli occupati, ma non cresce il PIL né aumentano le ore lavorate. Questo significa che troppo spesso si tratta di lavori poco qualificati, a basso reddito e con un forte ricorso al part-time involontario, soprattutto femminile», ha sottolineato la presidente della Camera di Commercio Bari e Unioncamere Puglia Luciana di Bisceglie, «al Sud solo il 36,9% delle donne è occupato, venti punti percentuali in meno rispetto al Centro-Nord. Un divario che dobbiamo colmare con urgenza. Questo abisso occupazionale si traduce anche in un divario nei redditi pro capite, contribuendo ad allargare ancora di più la distanza economica tra Nord e Sud».

ANALISI INNOVATIVA E QUADRO DETTAGLIATO

Il rapporto si distingue per la sua metodologia innovativa, che integra e coordina dati provenienti da Istat, Excelsior-Unioncamere (con elaborazioni ad hoc dell’Istituto Tagliacarne per la Puglia nel 2024) e INPS (con elaborazioni ad hoc dei dati delle Comunicazioni Obbligatorie-INPS forniti da ARPAL).

Questa integrazione permette di superare le difficoltà derivanti dalle diverse fonti e di fornire un quadro estremamente dettagliato dei flussi di assunzione e dei fabbisogni occupazionali per specifiche professioni e territori, molti dei quali mai analizzati in precedenza. L’obiettivo principale è supportare ARPAL nella pianificazione e attuazione delle proprie attività e verificare la capacità del sistema educativo e formativo regionale di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.

CRESCITA, DISPARITÀ E SFIDE

Il quadro che emerge è complesso: la Puglia ha registrato un forte aumento dell’occupazione post-Covid, toccando un milione e 300mila occupati a fine 2024, con un rallentamento nel 2024.

Nonostante ciò, il mercato del lavoro pugliese presenta ancora significative debolezze rispetto alla media nazionale, con tassi di attività e occupazione inferiori, un elevato peso di contratti non standard (tempo determinato e part-time involontario) e un marcato divario di genere a svantaggio delle donne.

In Puglia, infatti, le donne rappresentano una parte significativa dei 350mila “occupabili” (definiti da Istat come disoccupati espliciti o forze di lavoro potenziali).

Si osservano forti differenze territoriali interne alla regione, con la provincia di Bari che mostra tassi di attività e occupazione più elevati, e una maggiore presenza di professioni qualificate, mentre altre province come Taranto e Foggia presentano tassi più bassi e una maggiore sbilanciamento verso professioni meno qualificate.

La struttura settoriale degli occupati pugliesi è diversa dalla media italiana, con un peso maggiore di agricoltura, edilizia e commercio, e inferiore per l’industria in senso stretto e i servizi avanzati. La dimensione media delle imprese pugliesi è particolarmente bassa, influenzando la composizione delle qualifiche professionali richieste: quasi metà dei contratti offerti riguardano imprese con 10 addetti o meno.

COSA CERCANO LE IMPRESE?

Il rapporto evidenzia un crescente disallineamento (mismatch) tra domanda e offerta di lavoro.

Nel 2024, il 42% dei contratti offerti dalle imprese pugliesi ha incontrato difficoltà di reperimento dei candidati, un dato leggermente inferiore alla media nazionale ma in forte aumento rispetto al passato. Le cause principali sono la mancanza di candidati, l’inadeguata preparazione professionale e, in misura minore, le condizioni contrattuali poco attrattive

Le professioni più richieste, in termini di numero di contratti, sono quelle a modesta qualifica (commessi, camerieri, personale per le pulizie, autisti di camion, muratori, cuochi, baristi, magazzinieri non qualificati).

Tuttavia, emerge anche una significativa domanda per professioni a maggiore qualifica, con difficoltà di reperimento particolarmente elevate per i dirigenti e gli operai specializzati, ma anche per professioni ad elevata specializzazione e tecniche.

Tra queste ultime spiccano medici, farmacisti, informatici, ingegneri, tecnici della gestione di processi produttivi e tecnici in campo ingegneristico.

Nel settore artigiano e industriale, la richiesta si concentra su idraulici, elettricisti, saldatori e addetti alla produzione alimentare e di calzature.

ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

Il rapporto analizza in dettaglio le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2024 sono state circa 43mila secondo Excelsior e 61mila secondo l’Osservatorio INPS (69.000 includendo il settore pubblico dai dati Comunicazioni Obbligatorie-ARPAL).

Questo evidenzia la vivacità del mercato, seppur con la prevalenza di contratti a termine o part-time (quest’ultimo pari a circa la metà delle assunzioni totali e al 40% di quelle a tempo indeterminato).

Le assunzioni a tempo indeterminato sono più elevate per le professioni qualificate, come ingegneri (quasi un migliaio tra le varie specializzazioni), progettisti del software (oltre 700), infermieri e riabilitativi (oltre 1.200).

Anche tra gli operai specializzati, vi è una significativa richiesta a tempo indeterminato per muratori, carpentieri, idraulici, elettricisti, meccanici riparatori e autisti di mezzi pesanti (quasi tremila).

Nel settore dei servizi, spiccano le posizioni a tempo indeterminato per i servizi di pulizia (3.300) e magazzinieri (1.300).

L’analisi dei dati Comunicazioni Obbligatorie-ARPAL permette di geolocalizzare i fabbisogni a livello provinciale, mostrando come Bari concentri la maggior parte delle professioni a elevata specializzazione, mentre altre province come Foggia e la BAT presentano un peso maggiore di operai specializzati e professioni meno qualificate.

PROSPETTIVE PER IL TRIENNIO

Le previsioni indicano per la Puglia una crescita occupazionale contenuta nel 2025-26, stimata intorno alle diecimila unità all’anno.

I fabbisogni occupazionali complessivi sono stimati in circa 40mila unità all’anno, principalmente legati alla necessità di sostituzione di personale in uscita dal mercato del lavoro, in particolare quello anziano (il 7,3% dei dipendenti privati pugliesi aveva più di 59 anni nel 2022).

Infine, il rapporto sottolinea la necessità di un’azione concertata su tre grandi ambiti.

Politiche industriali: per incrementare le capacità produttive e la dimensione delle imprese, in particolare in settori a maggior valore aggiunto, e quindi la domanda di lavoro qualificato.

Politiche sociali: per fornire servizi che consentano alle donne di entrare nel mercato del lavoro, riducendo l’enorme gap di genere.

Politiche di istruzione e formazione: per accrescere professionalità e competenze dei cittadini, favorendo l’occupabilità e colmando il disallineamento tra competenze richieste e disponibili.

CLICCA QUI PER COSULTARE LA VERSIONE INTEGRALE DEL RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO REGIONALE

L’ARPAL

L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più̀ ampia inclusione nel mondo del lavoro.

Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

Per ulteriori informazioni e dati su ARPAL Puglia, sui Centri per l’Impiego (CPI) e sui progetti e le iniziative in corso, cliccare qui.

Rapporto_Fabbisogni_Occupazione_Puglia

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Attualità

Lavoro: domande e offerte della settimana

Mercato del lavoro in crescita. Dal 31° Report di Arpal 211 annunci di lavoro e 534 posizioni aperte. I settori con più opportunità quello sanitario e dei servizi alla persona, quello delle costruzioni e il turismo

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Il 31° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro in crescita per un totale di 211 annunci di lavoro e 534 posizioni aperte.

Il settore con il maggior numero di opportunità lavorative è quello sanitario e dei servizi alla persona con 109 posizioni aperte.

Subito dopo troviamo il comparto delle costruzioni che offre 100 posti di lavoro.

Anche il turismo si conferma un settore chiave con 52 lavoratori ricercati, soprattutto lungo la costa ionica.

A seguire, troviamo il settore metalmeccanico con 49 opportunità, le telecomunicazioni con 40 e il comparto amministrativo -informatico con 36 posizioni. Il settore tessile, abbigliamento e calzaturiero (TAC) offre 33 posti, mentre il commercio ne propone 31. Il settore pedagogico e dell’istruzione ricerca 28 profili professionali e quello della riparazione veicoli e trasporti ne cerca 24.

Chiudono la classifica con un numero inferiore di posizioni: le pulizie e multiservizi con sette, l’agroalimentare con cinque, il settore bellezza e benessere con due e infine l’artigianato con una sola posizione aperta.

Completano il panorama occupazionale le dieci posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e sette posizioni riservate a persone con disabilità, secondo la legge 68/99. Il report segnala, inoltre, cinque tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook Centri Impiego Lecce e Provincia“, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

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