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Cronaca

Madonnaro morto a Lecce: stasera su “Chi l’ha visto?!”

La Procura indaga: disposta l’autopsia sul noto artista di strada. Lo “Sportello dei Diritti” che si occupa del caso: qualsiasi elemento può essere utile per risolvere il rebus, anche la voce di chi ha visto qualsiasi cosa la notte del 7 ottobre su via Don Bosco

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Chi non lo conosceva a Lecce o chi non aveva mai visto le immagini sacre da lui tratteggiate sulle vie del centro?


Leonardo Vitale, infatti, era solito stazionare sulla centralissima via Trinchese in prossimità del Teatro Apollo e dedicarsi alla sua arte.


Tuttavia, la notte di venerdì 7 ottobre è stata per lui tragica.



È stato trovato riverso a terra con la testa insanguinata e privato dell’immancabile carrello con i colori e le tavolozze con cui colorava le strade ma anche del cellulare. Dopo che le sue condizioni erano apparse sin da subito disperate, i medici del “Vito Fazzi” nonostante un difficile intervento eseguito in ospedale non hanno che potuto constatarne il decesso. Lo stato in cui è stato ritrovato ed il furto dei suoi oggetti hanno fatto ipotizzare ai suoi familiari che l’evento possa essere l’esito di una rapina finita male, anzi malissimo. E dopo la denuncia in Questura del figlio Giuseppe, assistito dagli avvocati dello “Sportello dei Diritti”, per far luce su cosa sia effettivamente accaduto nella notte di venerdì, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dottoressa Giorgia Villa, ha disposto l’autopsia sulla salma.

«Sappiamo che in questi casi è sempre opportuno affidarsi totalmente agli inquirenti ed evitare fughe in avanti», rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, «tuttavia, la tragedia è avvenuta in una strada dove le telecamere della videosorveglianza, a detta anche delle notizie apparse sui media, sarebbero spente».


«Non è superfluo», conclude Giovanni D’Agata, «invitare chiunque abbia visto qualsiasi cosa, anche apparentemente irrilevante, che si faccia avanti e lo comunichi a coloro che stanno svolgendo l’indagine per risolvere quello che, non solo ai familiari, sta apparendo come un rebus».


Del caso se ne occuperà stasera, intorno alle 22,45, anche la nota trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”


Foto di Serena Giuseppe Montagnola


Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

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È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

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Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

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Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

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Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

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