Cronaca
Maglie piange Sibilla, strappata prematuramente alla vita da una lunga malattia
Sempre in prima fila nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione contro le malattie terminali, poche settimane fa, dopo la scomparsa di un’amica, scriveva un lungo post contro quella sanità che accompagna alla morte e, quando le chance di sopravvivenza si riducono al lumicino, lascia soli i pazienti nel momento più difficile della loro vita
Forte, battagliera, solare. La ricordano tutti così. E lo fanno con immenso dolore. Maglie piange Sibilla, giovane donna scomparsa in queste ore. Strappata alla vita da una lunga malattia.
La sua morte prematura ha scosso non solo la comunità Magliese ma anche i tanti, tantissimi che nel circondario la conoscevano e le volevano bene. Su Facebook un fiume di messaggi carichi di cordoglio, di ricordi, di tristezza, di parole dolci.
La sua forza oggi dà forza a chi resta. Sempre in prima fila, senza peli sulla lingua, si spendeva in prima persona nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione contro le malattie terminali. Poche settimane fa condivideva un lungo post sulla sua bacheca Facebook, dopo aver perso una cara amica. Parole cariche di valore che oggi risuonano come un lascito. Un grido contro quella sanità che accompagna alla morte e, quando le chance di sopravvivenza si riducono al lumicino, lascia soli i pazienti nel momento più difficile della loro vita.
“Non può essere vero”
“Sono arrabbiata e vorrei che i medici mi leggessero”, scriveva, “è morta la nostra ennesima amica, una donna piena di rispetto, di educazione e di dignità.
È morta dopo essersi vista dare il benservito da una struttura che, come fosse l’evento più banale del mondo, le ha stretto la mano e l’ha salutata dicendole che era arrivata alla fine, che per lei non c’era più nulla da fare. Così questa povera donna è venuta a chiedere alle sue amiche (noi) se la potessimo aiutare a trovare un medico “coraggioso”, non un supereroe, soltanto qualcuno che non le mollasse la mano nel momento più buio della sua esistenza. Non era una sprovveduta, insegnava agli altri come si gestiscono i sentimenti e gli stati d’animo, ma era completamente indifesa di fronte alla propria morte. Non sperava nel miracolo, sapeva di non avere grandi chance, chiedeva soltanto di non essere abbandonata. Voleva essere riconosciuta e supportata fino alla fine ed un gruppo Facebook, il nostro, si è dovuto sostituire ai suoi medici per indicarle una strada. Devo pensare che una donna malata di cancro ovarico oggi debba contare su questo tipo di sussidiarietà? Siamo veramente a questo punto? Quanta vita, della poca residua, ti ruba qualcuno che ti dice che non ti può più seguire, che dal quel momento sei sola, che non sei più interessante perché morirai, che devi andare a casa con il tubetto delle pastiglie per provare meno dolore possibile?
Qualcuno di quei medici si chiede mai se qualche essere particolarmente fragile abbia la voglia di non fare mai più ritorno a casa dopo una notizia così drammatica o si è mai domandato come ci si possa alzare la mattina successiva aspettando di morire?
Curare vuol dire prendersi cura e quella cura non può terminare così, non quando se ne ha più bisogno perché non è corretto , non è onesto, rompe quel patto di alleanza che si stringe inizialmente quando si scopre di essere malate e si affida la vita ai medici pensando che, comunque vada, loro saranno al nostro fianco, fino all’ultimo respiro”.
I funerali
Sibilla De Santis, 41 anni, lascia il marito ed un figlio. La sua salma, dall’ospedale di San Cesario, farà rientro lunedì 26 a Maglie per i funerali che si terranno presso la chiesa Madre dalle ore 17e30.
Ai suoi cari va il cordoglio di tutta la Redazione.

Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
Cronaca
Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…
Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.
Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.
Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.
Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.
Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.
Cronaca
Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase
Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…
Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.
Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.
Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.
Questi i video di quanto accaduto:
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