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Attualità

Multe e Autovelox: la “Top Ten” degli incassi nel Salento

Pubblicato dal Ministero dell’Interno l’indice degli introiti per sanzioni al codice della strada. Al primo posto si conferma Melpignano con quasi 5 milioni di euro; Lecce riscuote appena 3,8 milioni, Gallipoli 1,5 milioni, Nardò oltre un milione; Melendugno oltre 600mila; Tricase 300 mila euro; Sannicola 235 mila; Porto Cesareo più di 225mila; Cavallino oltre 223mila euro. Dura la Codacons: «Un bancomat ai danni dei cittadini»

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Come ampiamente anticipato già a giugno da queste colonne (con tanto di intervista alla sindaca Valentina Avantaggiato) Melpignano è in testa alla classifica degli introiti delle amministrazioni comunali salentine per sanzioni al codice della strada.


Il piccolo centro (poco più di duemila abitanti) in un anno ha incassato quasi 5 milioni di euro (4 milioni, 986 mila, 830,85 euro) tutti dovuti alle violazioni dei limiti massimi di velocità accertate grazie all’autovelox collocato sulla SS16, mentre non risultano sanzioni per diverse violazioni del codice della strada all’interno del territorio comunale.


Se si volesse fare una media degli introiti scopriremmo che per ogni singolo residente il Comune incassa 2mila, 231 euro e rotti!


Si apprende che oltre 2,3 milioni sono stati utilizzati per cosiddette “spese correnti” Titolo 1: quasi un milione è stato investito per “manutenzione territorio e viabilità”; quasi 700mila euro per “rimborso spese di spedizione”; poco meno di un milione per “compenso ditta appalto”; poco più di 80 mila per “spese personale”; poco meno di duemila euro per “assicurazioni e telefonia” (clicca qui per vedere l’intera relazione su Melpignano)


Quello di Melpignano è il dato più rilevante dopo la pubblicazione da parte del Ministero dell’Interno degli introiti per sanzioni al codice della strada.


Nella stessa pubblicazione si aggiorna anche la situazione degli altri centri salentini.


Scopriamo così che Lecce è solo al secondo posto nonostante accertamenti di infrazioni per quasi 8,5 milioni (€8.432.184,11). A fronte di tale cifra, però, il Comune è riuscito a riscuotere appena 3,8 milioni di cui poco più di uno destinato ad interventi di sicurezza stradale e manutenzione.

E gli altri Comuni? Gallipoli incassa circa 1,5 milioni; Nardò oltre un milione; Melendugno oltre 646mila; Tricase trecento mila euro (clicca qui per la relazione su Tricase); Sannicola 235 mila euro; Porto Cesareo 225mila e 613 euro; Cavallino oltre 223mila e 600 euro (ma in territorio di Cavallino il noto autovelox è stato installato il 5 marzo 2022 ed il dato assumerà certamente una dimensione diversa al prossimo conteggio).


Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons che ha definito gli autovelox e altre recenti apparecchiature più che un deterrente a cattivi comportamenti in strada un «bancomat ai danni dei cittadini».


Siamo giunti al paradosso che i Comuni (molti almeno) fanno affidamento su quei soldi per rispettare gli equilibri economici e non rischiare il dissesto.


Secondo la Codacons quegli introiti sarebbero «utilizzati per coprire le inefficienze amministrative dei Comuni.


L’auspicio è che nei Comuni salentini si recuperi la serietà della buona amministrazione e si recuperi un sereno rapporto con il cittadino in cui le sanzioni siano realmente finalizzate ad offrire servizi di viabilità adeguati ed a garantire la sicurezza degli automobilisti, dei centauri e dei pedoni e cessino di essere un inaccettabile esazione a danno dei cittadini privi di benefici per la collettività».


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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