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Cronaca

Operazione Santa Barbara, maxi sequestro di botti

Nel Gallipolino scovati quintali di fuochi illegali in un box auto. Scatta anche un arresto. Si tratta di un 43enne già noto per precedenti specifici e residente in un comune vicino Gallipoli

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Continua da parte degli agenti del Commissariato di Gallipoli l’azione di duro contrasto alla vendita illegale di fuochi d’artificio e materiale esplodente in generale.


Dopo i due sequestri dei giorni scorsi di circa 56 Kg di materiale esplodente rinvenuto in due differenti abitazioni in due comuni vicino a Gallipoli a seguito dei quali sono scattate due altrettante denunce per detenzione illegale di materiale esplodente e mancata comunicazione all’Autorità di P.S., sempre gli agenti del locale Commissariato hanno scovato, in un box auto di un immobile in un altro comune alle porte di Gallipoli, oltre 5 quintali di materiale esplodente, pronto per essere venduto e, in parte, in corso di fabbricazione, di cui gran parte di provenienza illegale perché privo di certificazioni ed omologazioni italiane ed europee.


Il rinvenimento di tutto l’imponente materiale esplodente e di prodotti finiti, accatastati in un locale assolutamente inidoneo a tale uso con il rischio di un eventuale incidente e grave pericolo per la pubblica incolumità,  ha richiesto necessariamente l’immediato intervento del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio di Frontiera di Brindisi, oltre che di una ditta specializzata per il trasporto in sicurezza di tutto quello che i poliziotti hanno scoperto e successivamente sequestrato.


Nello specifico, all’interno del box auto, pertinenza confinante dell’unità abitativa perquisita dai poliziotti e ricompresa in un complesso a schiera, il personale operante, all’atto della perquisizione, ha rinvenuto complessivamente oltre 5 quintali, di cui circa 1 e mezzo di principio attivo netto tra manufatti artigianali esplodenti non omologati né classificati e, pertanto, illegali, come per esempio prodotti cilindrici esplodenti da 75 mm, molteplici polveri di varia natura sfuse, micce, stoppini, rendini, spolette, razzi e quant’altro utile al confezionamento degli stessi.


Tutte condizioni che attestano la micidialità del contesto, considerato che il materiale sequestrato è altamente pericoloso perché particolarmente sensibile agli urti, sfregamenti e/o calore che, in determinate condizioni, avrebbero potuto causare ingenti danni a cose e persone.


Pertanto, oltre al maxi sequestro, è scattato un arresto in carcere a carico del responsabile, un 43enne già noto per precedenti specifici e residente in un comune limitrofo e, peraltro, privo di qualsiasi titolo autorizzativo in materia, che risponderà del reato di detenzione di materiale esplodente del tipo illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia.



I controlli amministrativi, fanno sapere dalla Polizia, proseguiranno per tutto il periodo delle festività a tutela della incolumità di tutti i cittadini e per sensibilizzare tutti, grandi e minorenni, sul tema.


Non a caso, nei giorni scorsi il Dirigente del Commissariato di P.S. di Gallipoli ha voluto incontrare gli studenti delle scuole medie e superiori di Gallipoli per parlare con loro, insieme agli artificieri della Polizia di Stato, dei rischi derivanti dai botti illegali.

Al riguardo, la Polizia di Stato continua a ribadire alcune basilari regole per evitare il rischio di gravi e permanenti danni fisici:



  • non accendere fuochi pirotecnici con altre persone vicino;

  • non accendere i botti con fiamma libera, in luoghi al chiuso e non lanciarli mai contro le persone e animali;

  • tenere sempre riparati gli occhi;

  • non raccogliere mai i botti da terra anche se risultano integri nel loro aspetto, perché potrebbero esplodere accidentalmente.


Cronaca

Fiamme in campagna: tratti in salvo conigli, oche e galline

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Un incendio scoppiato in serata nel territorio di Galatone ha richiesto l’intervento urgente dei Vigili del Fuoco, che hanno evitato conseguenze ben più gravi.

Intorno alle 21:40, una squadra proveniente dalla sede distaccata di Gallipoli è stata chiamata ad operare nei pressi della Strada Provinciale 231, dove un rogo aveva interessato un cumulo di masserizie situato all’interno di un terreno in stato di abbandono, accanto a un’abitazione disabitata.

Il rapido intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di circoscrivere le fiamme, impedendo che si propagassero alla casa e ai terreni limitrofi.

Particolarmente delicata la situazione per la presenza, nello stesso terreno, di gabbie contenenti animali vivi – tra cui galline, oche e conigli – che sono stati messi in salvo senza riportare alcun danno.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Gallipoli, che hanno eseguito i rilievi necessari per chiarire le cause dell’incendio e accertare eventuali responsabilità.

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Copertino

Contro il lavoro nero: sequestri, sanzioni salate e chiusure

I Carabinieri, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e garantire la tutela della salute pubblica.

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Quattro attività commerciali controllate e varie difformità: lavoratori irregolari, mancanza di documentazione di sicurezza e violazioni sanitarie.

Sanzionate e sospese due aziende; deferiti due uomini per guida in stato di ebbrezza e segnalato un giovane per possesso di droga.

I Carabinieri di Gallipoli, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro (N.I.L.), hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e  garantire la tutela della salute pubblica.

A Copertino, presso un autolavaggio, sono state riscontrate gravi irregolarità quali il mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), l’assenza di sorveglianza sanitaria e la presenza di lavoratori irregolari.

A Galatone, un’attività di somministrazione di alimenti e bevande è stata sottoposta a controlli che hanno evidenziato omissioni sulla sorveglianza sanitaria, mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e la presenza di un lavoratore irregolare. Anche in questo caso, sono state applicate sanzioni per oltre diecimila euro e la sospensione dell’attività.

A Neviano, sono state controllate due attività di somministrazione di alimenti e bevande, riscontrate violazioni riguardanti la mancata prevenzione degli incendi e il mancato aggiornamento del D.V.R.

In questo caso le sanzioni comminate sono state di oltre tredicimila euro.

Nel complesso, le attività di controllo hanno coinvolto quattro aziende, verificato l’impiego di otto lavoratori, comminate sanzioni amministrative per quasi cinquantamila euro.

Sul fronte della sicurezza stradale, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà due uomini, rispettivamente di Nardò e Parabita, trovati alla guida di autovettura con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

Inoltre, un giovane gallipolino è stato segnalato alla Prefettura di Lecce per il possesso di circa 0,5 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente marijuana.

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Alliste

Un ettaro di discarica abusiva

Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

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I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.

L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.

I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.

Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.

A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.

Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.

Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.

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