Cronaca
Raggiro da 8mila euro, denunciata coppia di truffatori
Lui di origini campane e lei rumena. Hanno adescato la vittima ottenendo il denaro, bonificato su un conto corrente italiano, a titolo di acconto per un’auto di lusso. Le indagini condotte dai finanzieri della Tenenza di Tricase

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Sono due le persone denunciate dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Lecce per una ipotesi di truffa telematica consumata ai danni di una persona residente nel basso Salento.
Una giovane coppia convivente (lui di origini campane e lei rumena) dopo aver pubblicizzato la compravendita di una grossa autovettura recante marchio tedesco, attraverso l’utilizzo di un importante marketplace automobilistico online, ha adescato la vittima pretendendo ed ottenendo la somma di oltre 8mila euro, bonificata su un conto corrente italiano, a titolo di acconto.
A seguito di formale denuncia, i finanzieri della Tenenza di Tricase (l’ufficio delle fiamme gialle tricasine nella foto in alto), hanno avviato le indagini di polizia giudiziaria, corredate da accertamenti bancari, che hanno consentito di identificare i due e segnalarli alla competente autorità giudiziaria per il reato di truffa, con l’aggravante prevista per chi la commette “a distanza attraverso strumenti informatici o telematici che ne ostacolano l’identificazione”.
Casarano
Maltrattamenti in famiglia, tre arresti
La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini che in differenti circostanze, si sono resi responsabili di atti persecutori, lesioni e maltrattamenti nei confronti delle loro famiglie. I fermi a Casarano, Lecce e Gallipoli

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A CASARANO
Un uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Taurisano.
I poliziotti, dopo aver appurato che il 50nne, originario di Casarano, colpito da un provvedimento di cattura emesso del Tribunale di Lecce il 15settembre scorso per atti persecutori, maltrattamenti ed estorsioni verso i propri familiari, da circa un paio di giorni era rientrato dalla Germania in Italia, lo hanno individuato ed arrestato a casa della compagna.
Ora l’uomo è ospite dell’istituto Penitenziario Borgo San Nicola di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A LECCE
Il secondo arresto è avvenuto ad opera degli agenti della Squadra Volante della Questura di Lecce, chiamati in soccorso per una lite in famiglia.
Giunti sul posto hanno trovato l’ambulanza del 118, intenta a prestare soccorso ad un uomo di 60 anni, cardiopatico, che aveva appena litigato con il figlio di 35 anni, il quale aveva minacciato di strangolarlo con il filo del citofono.
Il 35nne aveva anche tentato di salire sull’ambulanza per cercare di realizzare quanto promesso: fortunatamente è stato subito bloccato dagli agenti nonostante abbia opposto resistenza ferendone uno alla mano.
Alla luce di quanto accaduto, il 35nne è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, maltrattamenti in famiglia.
Anche per lui si sono aperte le porte della casa circondariale Borgo San Nicola.
A GALLIPOLI
Infine, personale del Commissariato di P.S. di Gallipoli ha tratto in arresto un pregiudicato 50nne, originario di Firenze e conduttore di attività ristorative sull’Isola di Las Palmas in Spagna.
Sul suo capo pendeva un ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze, per una condanna a un anno e 8 mesi di reclusione per lesioni aggravate e lesioni colpose.
Al momento dell’arresto, l’uomo si trovava da solo in una struttura ricettiva situata a pochi chilometri da Gallipoli, avendo raggiunto l’Italia con un volo proveniente da Barcellona, atterrando a Brindisi dopo quattro anni di assenza dal territorio nazionale.
Resterà fino a fine pena al carcere di Borgo San Nicola di Lecce.
*foto in alto di repertorio
Cronaca
Incendio nella marina, intervenuti due Canadair
Sul posto stanno intervenendo anche le squadre dei Vigili del Fuoco di Lecce ed è stata attivata una pattuglia dei Carabinieri Forestali…

È in corso, dalla tarda mattinata, un incendio boschivo di chioma nella zona di San Cataldo, in provincia di Lecce.
L’intervento, particolarmente complesso, vede impegnata la Sala Operativa Integrata regionale di protezione civile che ha disposto l’invio di una squadra di Volontari e un ulteriore mezzo AIB “Unimog” da 3000 litri insieme ad una Squadra ARIF.
Sul posto stanno intervenendo anche le squadre dei Vigili del Fuoco di Lecce ed è stata attivata una pattuglia dei Carabinieri Forestali.
Tutte le squadre a terra sono coordinate dal DOS (direttore operazioni di spegnimento) dei Vigili del Fuoco, in raccordo con la Sala operativa regionale. La Prefettura di Lecce è stata informata prontamente sulla situazione in atto.
Le fiamme, alimentate da un vento sostenuto che agevola innesco e propagazione, stanno interessando un’area di macchia mediterranea prossima a diversi complessi turistici e abitativi, che sono tuttavia in sicurezza. Non si registrano situazioni di pericolo per la popolazione al momento.
Alle squadre a terra si sono affiancati due Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attivati dalla Sala Operativa Regionale su indicazione del DOS, che stanno effettuando lanci d’acqua per contenere il fronte del fuoco e favorire le operazioni di bonifica.
La Sezione Protezione Civile, attraverso la Sala Operativa, continuerà a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, assicurando il massimo coordinamento delle forze impegnate sul campo.
Cronaca
Irregolari e pericolosi: espulsi
La Polizia di Stato opera cinque espulsioni con accompagnamento in frontiera di altrettanti cittadini extracomunitari irregolari ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica

La Polizia di Stato ha eseguito l’espulsione di due cittadini extracomunitari, gravati da diversi precedenti penali, oggetto di indagini eseguite dalla polizia giudiziaria durante la loro permanenza in Salento.
Si tratta di un cittadino di nazionalità albanese e di uno di nazionalità tunisina.
Il primo tratto in arresto il 30 settembre scorso, dopo 19 anni di latitanza e una condanna mai espiata a 10 anni di reclusione per sfruttamento della prostituzione, immediatamente scarcerato per prescrizione del reato.
Il secondo, più volte denunciato dal commissariato di Nardò, per reati contro il patrimonio e destinatario di avviso orale emesso dal Questore di Lecce. Ques’ultimo è stato colto il 1° ottobre scorso in flagranza del reato di ricettazione, cui è seguita una perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono stati rinvenuti svariati monili in oro, ciotole, piatti in argento e orologi.
Nelle settimane appena precedenti erano stati espulsi, con accompagnamento in frontiera, altri tre cittadini irregolari pericolosi per l’ordine e la sicurezza collettiva, nello specifico: un cittadino americano, un cittadino albanese ed una cittadina moldava.
I provvedimenti espulsivi emessi dal Sig. Prefetto della provincia di Lecce, e sottoposti a convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, sono stati messi in esecuzione coattiva dal Questore Lionetti, stante la necessità di garantire in maniera certa l’abbandono del territorio nazionale da parte dei cittadini extracomunitari colpiti dai provvedimenti di espulsione.
Le espulsioni con accompagnamento alla frontiera di soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica sono il risultato di un iter procedurale scandito dalla collaborazione tra i diversi uffici della Polizia di Stato, tra i quali la Divisione Immigrazione che, oltre alla quotidiana e consueta valutazione della posizione dei cittadini stranieri sul territorio nazionale, “chiude il cerchio” delle attività della polizia giudiziaria che riguardano i cittadini extracomunitari irregolari pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le espulsioni sono state accompagnate, così come previsto dalle norme vigenti in materia di immigrazione, dal divieto di reingresso sul territorio nazionale per un periodo di tempo non inferiore a 5 anni ma che, talora, giunge sino ai 10 anni.
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