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Cronaca

Ruba auto e cambia targa e libretto

I Carabinieri hanno arrestato un 31enne di Monteroni protagonista di una spettacolare fuga sulla strada tra Scorrano e Muro Leccese

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Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Scorrano hanno arrestato Marco Caramuscio, 31enne di Monteroni, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e contro il patrimonio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Dott.ssa Roberta Licci.


Marco Caramuscio

Marco Caramuscio


Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Scorrano, sono scaturite nel mese di febbraio scorso quando nel corso di un servizio perlustrativo i militari notarono una Alfa Romeo 147 nei pressi del distributore di benzina sito lungo la SP 64 che collega i comuni di Scorrano e Muro Leccese con due persone a bordo con atteggiamento sospetto e guardingo. I due, inseguiti dai Carabinieri, sono fuggiti in direzione di Muro leccese per poi imboccare la ss 275 in direzione di Lecce. Giunti allo svincolo per Poggiardo, fermarono l’autovettura si arrestava sulla rampa di accesso alla SP 363 e abbandonarono il veicolo fuggendo nelle campagne circostanti, favoriti dal buio.

I Carabinieri, perse ormai le tracce dei fuggiaschi, hanno avviato tutti gli accertamenti del caso sul veicolo abbandonato, notando una strana discrasia tra il numero di telaio ed il libretto di circolazione, sebbene la targa fosse regolare. Infatti, nel corso delle indagini è emerso che l’autovettura in questione era stata rubata nel gennaio 2014 nonostante targhe e libretto di un’autovettura del medesimo modello assolutamente regolare, acquistata pochi giorni prima, ad un prezzo irrisorio poiché incidentata. Caramuscio, utilizzando una patente contraffatta, aveva acquistato l’autovettura incidentata, utilizzando poi le targhe ed il libretto di circolazione di quest’ultima per occultare la provenienza illecita della Alfa Romeo 147 oggetto di furto. I Carabinieri, come emerge dalla lettura dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP, attraverso “scrupolose” indagini, sono riusciti a risalire a Caramuscio mediante l’accertamento dei movimenti bancari e l’escussione di tutte le persone coinvolte nella compravendita dell’autovettura. Caramuscio, sorvegliato speciale di P.S., già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, questa mattina è stato raggiunto dai Carabinieri della Stazione di Scorrano che hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e lo hanno accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce. I reati contestati sono riciclaggio, falsità materiale commessa da privato, sostituzione di persona, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, tutti in concorso con altra persona tuttora in corso di identificazione.


Cronaca

Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante

Vani i soccorsi per uomo di 62 anni, originario del posto ma residente fuori

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di Lorenzo Zito

Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia questa mattina a Tricase Porto, dove un uomo di 62 anni ha perso la vita annegando nelle acque poco fuori dal bacino, oltre il faro.
La vittima, M. S. le sue iniziali, originaria di Tutino ma residente all’estero, si trovava in vacanza nel suo paese d’origine. Attorno alle ore 10, stava facendo il bagno nell’area retrostante il faro, subito fuori dal molo, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Alcuni bagnanti si sono accorti delle difficoltà e sono intervenuti per soccorrerlo. Sul posto è accorso tempestivamente anche il personale del 118 di Tricase (con ambulanza e auto medica) che ha tentato a lungo le manovre di rianimazione. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano: l’uomo è deceduto sul posto.

L’episodio ha scosso i numerosi presenti che, come ogni domenica d’estate, popolano la scogliera tricasina. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale compagnia.

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Cronaca

Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

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di Lorenzo Zito

Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.

La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.

Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.

Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.

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Cronaca

Abusi edilizi scoperti con l’elicottero e col drone

Another Brick: i carabinieri forestali intervengono San Foca e mettono i sigilli a due costruioni realizzate senza permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico

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Proseguono a ritmo serrato i controlli dei carabinieri forestali con l’operazione “Another Brick”, che si concentra soprattutto sulle zone tutelate a vincolo paesaggistico e sulle aree naturali protette (parchi e riserve, regionali e statali) del Salento, che si situano in gran parte lungo i litorali adriatico e jonico, e relativo immediato entroterra.

Per la loro pregevolezza, queste aree si caratterizzano anche per un’intensa frequentazione turistica stagionale, con numerose località residenziali.

I pattugliamenti a terra sono spesso supportati dalle ricognizioni con l’elicottero AW-169 recentemente acquisito dal 6° Nucleo Carabinieri di Bari-Palese, e da inizio estate anche con un drone ad alta tecnologia, di base a Maglie.

In una di queste attività, i carabinieri forestali hanno individuato due abusi edilizi, in due proprietà distinte ma vicine fra loro, nella nota località marina di San Foca, nel comune di Melendugno.

Nel primo caso si tratta di un ampliamento di una costruzione preesistente con un nuovo vano della superficie di 50 metri quadri, con pavimentazione esterna per ulteriori 90 mq.

L’altra situazione ha evidenziato la realizzazione di 3 tettoie con copertura in legno e pilastri di sostegno in muratura, e pavimentazione esterna in cemento su una superficie di 300 metri quadri.

Tutte le suddette opere erano state realizzate senza alcun titolo abilitativo, e tantomeno con autorizzazione paesaggistica, necessaria in quanto zona sottoposta a vincolo dal P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).

I titolari delle due proprietà sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce. Dovranno rispondere degli interventi edilizi realizzati in assenza di permesso di costruire ed autorizzazione paesaggistica.

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