Connect with us

Cronaca

Ruffano, investe carabiniere col furgone e scappa

Arrestato 54enne: era fermo da tempo nel parcheggio del Lidl, al punto da indurre i presenti a richiedere accertamenti al 112

Pubblicato

il


Incredibile episodio registrato ieri pomeriggio a Ruffano nel parcheggio di un supermercato. Un uomo ha travolto con un furgone un carabiniere.





L’episodio è avvenuto dopo le 19 all’interno dell’area di sosta del Lidl. I Carabinieri si erano recati sul posto dopo una richiesta di intervento giunta proprio per dei sospetti destati dal furgone in questione. Il mezzo infatti era in sosta all’interno del parcheggio del supermercato da diverso tempo, senza che fossero chiare ai presenti le intenzioni del conducente.




Quest’ultimo, all’arrivo dei Carabinieri, ha ben pensato, anziché qualificarsi, di inserire la retromarcia e investire uno degli uomini in divisa per poi innestare la prima e darsi alla fuga. Il carabiniere, ferito, è rimasto esanime a terra ed è stato successivamente soccorso.





Immediatamente sul posto sono giunti rinforzi e in pochi minuti è stato rintracciato il responsabile dell’ accaduto. Si tratta di un 54enne che in queste ore è stato interrogato per poi essere ristretto agli arresti domiciliari.


Cronaca

Recuperata a Malta statua in cartapesta rubata in Salento

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale l’hanno recuperata 7 mesi a La Valletta, dopo che è stata trafugata dal cimitero di Lecce. Era stata messa in vendita su alcune piattaforme di e-commerce per 1.500 euro

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Dopo 7 mesi di indagini, estese anche a livello internazionale, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari e del Comando Provinciale di Lecce, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce e con il fondamentale supporto di Eurojust ed Europol, hanno riportato in Italia una statua in cartapesta raffigurante la Madonna Addolorata, alta un metro e 20 centimetri e risalente ai primi del ‘900, appartenente all’Arciconfraternita Maria SS Addolorata di Lecce.

Il bene ecclesiastico, trafugato il 16 marzo scorso dalla cappella dell’Addolorata del cimitero comunale di Lecce, era stato messo in vendita su alcune piattaforme di e-commerce per la somma di 1.500 euro.

Gli accertamenti svolti dai militari dell’Arma hanno consentito di localizzare la statua a La Valletta (Malta) nella disponibilità di un collezionista nel settore d’arte.

L’immediata attività di cooperazione internazionale avviata con le autorità maltesi ha dato esito positivo e, in pochi giorni, personale del Police General Headquarters di Malta, su indicazione dei Carabinieri TPC, ha eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione della persona identificata, rinvenendo la statua rubata.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda e di appurare che la scultura era stata posta in vendita sul web, per la prima volta, da una persona di San Pietro Vernotico (BR) per poi essere acquistata da un’altra persona di Oria (BR) che, a sua volta, l’aveva ceduta a una persona di Bari da cui era stata alla fine venduta per poi essere alla fine esportata illecitamente a Malta.

Tutti i coinvolti sono indagati per concorso in ricettazione ed esportazione illecita di beni culturali.

Eseguite tutte le formalità del caso, i Carabinieri TPC si sono recati a Malta dove hanno recuperato e rimpatriato il bene ecclesiastico.

L’opera verrà restituita questo pomeriggio, alle 18, in occasione di una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Angelo Raffaele Panzetta, Arcivescovo Metropolita di Lecce, presso la Chiesa di S. Angelo.

Continua a Leggere

Bagnolo del Salento

Carabinieri, fra carne e pesce mal conservati e panetti di droga

Hanno controllato cucine, dispense e locali interni, soffermandosi su frigoriferi, scaffali. In un’altra operazione hanno fatto ingresso nell’abitazione di un uomo già sottoposto alla detenzione domiciliare…

Pubblicato

il

Due giorni di controlli dei Carabinieri nel Salento: interventi tra sicurezza alimentare e contrasto agli illeciti

Nei scorsi giorni i carabinieri hanno portato a termine una serie di interventi che hanno coinvolto diversi centri della provincia. 

Nella tarda serata del 27, i Carabinieri di Bagnolo del Salento, insieme ai N.A.S. di Lecce, hanno ispezionato due esercizi di Palmariggi e Cannole. 

Hanno controllato cucine, dispense e locali interni, soffermandosi su frigoriferi, scaffali e documentazione. Gli accertamenti hanno rivelato prodotti conservati in condizioni non idonee — circa quindici chili tra carne e ittici — che sono stati immediatamente sequestrati.

Verificando le procedure interne, inoltre, hanno riscontrato l’assenza dei sistemi di autocontrollo previsti dalla normativa e la presenza di un deposito alimentare non autorizzato.

In uno dei due esercizi hanno rilevato alcune criticità strutturali che richiedevano interventi. Le sanzioni comminate hanno raggiunto complessivamente i cinquemila euro.

La mattinata successiva, i controlli si sono spostati a Surbo. 

Qui i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, affiancati dai colleghi della locale Stazione e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno fatto ingresso nell’abitazione di un uomo già sottoposto alla detenzione domiciliare. 

La perquisizione ha portato alla luce cinque panetti di sostanza verosimilmente stupefacente del tipo hashish, per un totale di cinquecentosedici grammi, nascosti all’interno di una confezione di profumo. 

Accanto alla sostanza, hanno trovato appunti che sembravano riferirsi ad una possibile attività di spaccio e numerose confezioni di profumo, circa milleseicento, ritenute verosimilmente contraffatte. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Il 35enne è stato arrestato e stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce come disposto dal PM di turno che conduce le indagini.

Continua a Leggere

Corigliano

Un metodo originale per riciclare il giornale il Gallo, “una voce storica della nostra comunità”

L’idea di confezionare i manufatti con il nostro giornale è nata quasi per caso, ma soprattutto per affetto e appartenenza. “il Gallo”, spiega, «non è solo un giornale locale: è una voce storica della nostra comunità, un punto di riferimento per il Salento autentico…”

Pubblicato

il

IL GALLO NON SI BUTTA! SI RICICLA
“il Gallo” non si butta mai! Nemmeno dopo averlo letto. Deve averlo pensato Emanuela, nostra lettrice di Corigliano d’Otranto, che lo ha scelto per una missione importante: custodire i suoi manufatti.
Emanuela, dopo oltre vent’anni nel mondo dell’abbigliamento, della pelletteria sartoriale e degli accessori, ha deciso di dare forma a un sogno: creare borse artigianali che non fossero semplici accessori, ma vere e proprie storie da indossare.
Ha lanciato il progetto La Manu Handmade con cui unisce tessuti vintage, vera pelle e dettagli scelti con cura, dando vita a pezzi unici. Ogni borsa nasce dal lavoro delle mani e dal cuore, ed è profondamente legata al mio territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni.
L’idea di confezionare i suoi manufatti con le pagine del nostro giornale è nata quasi per caso, ma soprattutto per affetto e appartenenza. «“il Gallo”», spiega, «non è solo un giornale locale: è una voce storica della nostra comunità, un punto di riferimento per il Salento autentico. Volevo che anche il packaging delle mie creazioni raccontasse qualcosa, che avesse un significato e un legame profondo con il territorio.
Utilizzare “il Gallo” per confezionare i miei manufatti è diventato un gesto simbolico: è come se ogni borsa portasse con sé un frammento di storia, di memoria e di cultura salentina. Un modo per valorizzare ancora di più l’identità locale e trasformare anche il “contenitore” in parte dell’opera».
La reazione dei clienti è sempre di grande sorpresa e meraviglia. «Molti restano colpiti non solo dalla borsa, ma dall’attenzione per ogni minimo dettaglio, incluso il modo in cui viene presentata. Spesso mi dicono che non hanno mai visto confezioni così originali e significative, e che quel richiamo al territorio li emoziona», confida.
«Per i salentini è quasi un tuffo nei ricordi, un momento di nostalgia e orgoglio. Per chi viene da fuori, invece, è un modo autentico e affascinante per entrare in contatto con la nostra terra. Questo mi conferma che l’idea ha colpito nel segno e che la mia non è solo una borsa, ma un’esperienza completa».
Lorenzo Zito
Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti