Alessano
Sbarco in piena notte: fermato scafista
Durante l’inseguimento seguito allo sbarco dei migranti, uno scafista si getta in acqua per sfuggire alla cattura ma viene preso dalla Guardia di Finanza
Nel corso di una delle quotidiane missioni di pattugliamento del Canale d’Otranto per il controllo dei flussi migratori clandestini e degli altri traffici illeciti, una motovedetta del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, supportata da unità del Gruppo Aeronavale di Taranto, ha intercettato, nella notte scorsa, un potente gommone prossimo a prendere terra in località Marina di Novaglie.
L’equipaggio della vedetta, tenuto conto che l’intervento al momento dello sbarco in quelle particolari condizioni avrebbe potuto comportare un rischio per l’incolumità dei migranti trasportati, allertate le pattuglie a terra che sono state indirizzate sul punto di approdo, ha deciso di bloccare il potente gommone a sbarco avvenuto. I trafficanti di uomini, tuttavia, alle intimazioni di alt della vedetta delle fiamme gialle, hanno risposto con un tentativo spericolato di fuga, manovrando, sotto costa, pericolosamente e ad altissima velocità. Tale comportamento, vista comunque la presenza dei bassi fondali e la concitazione dell’inseguimento, ha provocato il distacco di un motore dopo l’urto contro una roccia e facilitato la cattura del mezzo da parte dei militari. I due scafisti, vista la vicinanza della costa, si sono tuffati in acqua. Il primo è riuscito a guadagnare la riva, facendo perdere le proprie tracce mentre il secondo , finito in acqua, è stato bloccato dai finanzieri.
Lo scafo, un potente gommone di 10 metri, è stato condotto presso gli ormeggi della vicina base navale della Guardia di Finanza di Otranto, scortato dalle motovedette e sottoposto a sequestro.
Lo scafista, M. I., cinquantenne di nazionalità greca, con precedenti specifici per reati legati all’illegale traffico di migranti, è stato tratto in arresto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre per il secondo scafista sono tuttora in corso ricerche.
I migranti rintracciati a terra dalle cooperanti pattuglie della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, tutti apparsi in buono stato di salute, sono complessivamente 30, di cui 21 maschi adulti 8di cui 10 pakistani) , 8 donne adulte e 1 minore di nazionalità somala. Per le procedure di rito e per i necessari approfondimenti sulla posizione dei singoli, i migranti sono stati trasferiti presso il centro di temporanea assistenza “Don Tonino Bello” di Otranto.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Alessano
L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo
Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano
Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.
L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.
Interventi e dettagli di seguito in locandina.

Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
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