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Cronaca

Vuole 20mila euro e aggredisce madre e fratelli

Arrestato un uomo, arrivato a minacciare di morte e spintonare i familiari, pur di ottenere il denaro che gli serviva per saldare alcuni debiti

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Prontezza operativa e tempestività di intervento hanno consentito ai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina di porre fine a una grave vicenda di violenza domestica a Trepuzzi.


Un uomo, da tempo, pretendeva denaro dalla madre convivente e dai fratelli, arrivando a minacciarli di morte e a spintonarli pur di ottenere una somma di 20mila euro verosimilmente per saldare alcuni debiti.


Quando l’ennesima richiesta è sfociata in nuove intimidazioni, i militari della locale Stazione sono intervenuti tempestivamente, fermando l’aggressore in flagranza.

L’uomo e stato arrestato.


Dopo le formalità di rito, i Carabinieri hanno condotto l’uomo nel carcere del capoluogo salentino, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.


L’episodio testimonia ancora una volta l’attenzione costante dei Carabinieri nella tutela delle vittime di violenza e nella salvaguardia della sicurezza dei cittadini.


Copertino

Kalashnikov e pistola in casa, un arresto

Durante una perquisizione antidroga scoperte armi e munizioni. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva anche un berretto storico dell’Arma dei carabinieri, su cui sono in corso accertamenti

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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei colleghi della Tenenza di Copertino, hanno eseguito una mirata perquisizione domiciliare che ha portato a un importante sequestro.

All’interno di un’abitazione del centro, oltre a una ventina di dosi di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo cocaina e marijuana, i carabinieri hanno rinvenuto armi da fuoco e munizioni, tra cui un fucile automatico tipo AK-47, una pistola Colt M1911, parti di altre armi con matricole abrase e una pistola ad aria compressa con ricariche di gas.

Sono stati sequestrati anche bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e circa 230 euro in contanti, ritenuti provento di una possibile attività illecita.

Nel corso dell’operazione è spuntato persino un berretto storico dell’Arma dei Carabinieri, su cui sono in corso accertamenti.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato. Dopo le formalità di rito, i Carabinieri hanno condotto l’uomo presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

Questo risultato conferma l’impegno quotidiano dell’Arma nel contrasto allo spaccio e nel presidio costante del territorio.

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Cronaca

Droga al convento, marito e moglie arrestati

Operazione della Polizia di Stato presso l’ex Convento dei Frati Cappuccini in Corso Italia a Gallipoli: due arresti e una denuncia

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A seguito di un’attività di polizia giudiziaria presso l’ex Convento dei Frati Cappuccini, in Corso Italia a Gallipoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto una coppia di coniugi, un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine, e una donna di 44 anni, trovati in possesso di sostanza stupefacente.

Denunciato a piede libero anche un uomo di 34 anni per il reato di detenzione abusiva di materiale esplodente e segnalato al Prefetto un uomo di 48 anni ai sensi dell’art. 75.

Il complesso in questione, abitato da numerosi soggetti gravati da precedenti penali relativi al traffico di droga, già in precedenza è stato al centro di attività di polizia giudiziaria, durante le quali la Polizia di Stato ha proceduto a numerosi sequestri di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e ad arresti per attività di spaccio.

Nell’ultimo periodo i poliziotti hanno notato alcune persone, già note per essere consumatrici di sostanze stupefacenti, accedere ripetutamente nelle palazzine del comprensorio.

Dopo attente attività di osservazione, gli agenti hanno proceduto a perquisire tre abitazioni.

Attesa la particolarità del luogo, durante le operazioni, è stato richiesto l’ausilio degli agenti del Commissariato di Polizia di Taurisano e di un’unità cinofila della Guardia di Finanza.

Durante la perquisizione presso la prima abitazione, una rimessa improvvisata nel retro della dimora occupata dalla coppia, gli operatori hanno rinvenuto e sequestrato 200 grammi di cocaina, suddivisa in 60 dosi e 5 pietre sottovuoto allo stato puro, 499 grammi di hashish, suddivisi in 5 panetti sottovuoto e 2 grammi di marjuana, per un peso complessivo di circa 700 grammi di stupefacente, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento, consistente in due coltelli usati per tagliare la sostanza, un bilancino di precisione e delle bustine di cellophane.

I coniugi venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/1990 e dopo le formalità di rito, sentito il PM di turno, è stata disposta la restrizione in carcere per l’uomo e gli arresti domiciliari per la donna.

La seconda perquisizione è stata compiuta in un’abitazione occupata da un uomo di Gallipoli di 48 anni, nella quale sono stati rinvenuti 4,6 grammi di hashish.

Lo stesso è stato segnalato al Prefetto ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/1990 e sequestrato quanto rinvenuto.

L’operazione di polizia veniva estesa alla terza abitazione occupata da un uomo di 34 anni, già noto alle forze di polizia, nato a Nardò, nella quale sono stati rinvenuti 3 colpi da mortaio calibro 80 basso, tre bombe carta e un grosso petardo.

Data la particolare pericolosità degli oggetti esplosivi rinvenuti è stato richiesto l’intervento degli artificieri della Polizia di Stato di Brindisi che ha posto in sicurezza quanto rinvenuto per la successiva distruzione.

Il soggetto è stato denunciato a piede libero per il reato di “detenzione abusiva di materiale esplodente”.

Nei confronti dei soggetti in questione si sta attualmente vagliando la possibilità di applicazione di misure di prevenzione personali.

 

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Cronaca

Abusivismo e rifiuti, denunce a Salve e Tricase

Controlli nel basso Salento dei carabinieri forestali. A Salve, spianamento e spietramento di un terreno a pascolo in zona a vincolo paesaggistico; a Tricase idraulico denunciato per deposito incontrollato di elettrodomestici fuori uso

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Il contrasto all’abusivismo edilizio nel basso Salento, avviato con le diverse fasi dell’ operazione Another Brick nell’ aprile 2024 dai Carabinieri Forestali, prosegue soprattutto in quelle aree che sono risultate più sensibili al fenomeno, in particolare in quelle sottoposte a vincolo paesaggistico, parchi e riserve naturali, regionali e statali, nei siti della rete ecologica europea “Natura 2000” (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale), con finalità principale la tutela ambientale di un territorio tanto pregevole qual è la provincia di Lecce, e perciò apprezzato da turisti italiani e stranieri, ma allo stesso fragile e sensibile per i numerosi tentativi di sfruttamento illecito.

A SALVE

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase sono intervenuti in contrada Specolizzi in agro di Salve, dove hanno accertato essere stato realizzato un piazzale di circa 460 metri quadri di superficie, prodromico all’ elevazione di muri di cinta perimetrali e di servizi, di pertinenza di un fabbricato per civile abitazione.

Il piazzale è risultato essere stato creato con lavori di livellamento e spietramento di terreno a pascolo, ricompreso in area a vincolo paesaggistico, secondo il PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale – “Prati e pascoli naturali”), senza alcuna autorizzazione.

Il proprietario è quindi stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce; gli sono stati contestati i reati di cui all’ art. 44, comma 1, lett. c) del D.P.R. 380/2001 (“Testo Unico dell’ Urbanistica e dell’ Edilizia” e 181, comma 1, del D.Lgs 42/2004 (“Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”), per interventi edilizi in area tutelata in difetto di titolo abilitativo e di  autorizzazione paesaggistica.

A TRICASE

I Militari dello stesso Nucleo Forestale sono intervenuti anche alla periferia dell’abitato di Tricase, dove hanno denunciato un idraulico che aveva accumulato su terreno agricolo, quindi non idoneo (perché con fondo non impermeabilizzato e non protetto da acque meteoriche, con potenziale rischio di inquinamento del suolo), una gran quantità di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), in prevalenza elettrodomestici fuori uso ritirati a seguito di sostituzione.

I Carabinieri Forestali hanno contestato il deposito incontrollato di rifiuti, ai sensi dell’art. 255, comma 1, del D.Lgs. 152/2006 (“Testo Unico Ambientale”); i rifiuti sono stati altresì rimossi ed avviati ad un centro di trattamento e recupero.

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