Attualità
Aiutiamo Catia
Carcinoma squamoso con metastasi all’ovaio sinistro e alla parete mesorettale. Una raccolta fondi per aiutare Catia nei viaggi andata e ritorno, insieme a un accompagnatore, nei vari ospedali; aiuto quotidiano almeno per pulizie, pasti; aiuto per i suoi tre cani che non escono più di casa

Un aiuto per Catia. Da Lecce è partita una raccolta fondi su GoFundMe che in poco tempo è arrivata a oltre seimila euro grazie a quasi 300 donatori.
«La nostra amica», si legge nel testo della piattaforma, «ha 42 anni e a marzo di quest’anno ha iniziato a stare male: i dolori sono diventati lancinanti, poi sono arrivate le emorragie che l’hanno costretta a letto».
«La nostra amica ha 42 anni», il racconto, «lavora da quando ne ha 14 e amava di brutto la sua vita: lavorava, si prendeva cura dei suoi 3 cani e la vita scorreva tranquilla fino a marzo di quest’anno, quando ha iniziato a stare male, malissimo e dopo le prime visite i medici non capivano cosa avesse. La situazione è peggiorata, i dolori sono diventati lancinanti, poi sono arrivate le emorragie che l’hanno costretta a letto».
Mesi di visite e di attese, durante i quali non si veniva a capo della causa del malessere, poi, solo a fine luglio, è arrivato l’esito: carcinoma squamoso con metastasi all’ovaio sinistro e alla parete mesorettale.
«Il primario del Fazzi di Lecce», riportano gli amici di Catia, «ha detto che è inoperabile, al 3° stadio avanzato, per questo bisogna attendere i primi tre cicli di chemio».
Ora Catia sta cercando degli oncologi in diverse cliniche disposti a operarla, poiché il tumore si trova in una posizione molto complicata.
Con la raccolta fondi si può aiutare Catia nei viaggi andata e ritorno, insieme a un accompagnatore, nei vari ospedali; aiuto quotidiano almeno per pulizie, pasti; aiuto per i suoi tre cani che non escono più di casa.
La madre ha lasciato il lavoro per aiutarla, ma ha l’osteoporosi che non le permette di sostenerla ancora per molto tempo e non ha ancora l’età per ricevere la pensione, quindi al momento con un solo stipendio ridotto vivono due persone e i 3 amici pelosoni di Catia.
Quello che i suoi amici chiedono è «un piccolo aiuto, quello che ognuno può e se non potete spargete la voce, abbiamo bisogno di tutti voi, di ognuno di noi per salvarle la vita».
Ecco cosa serve nel dettaglio: viaggio andata e ritorno e soggiorno per gli ospedali selezionati (al momento sono 5, ma vi aggiorneremo e scriveremo i nomi) sia per Catia che per un accompagnatore; aiuto quotidiano almeno per pulizie, pasti; aiuto per i cani che non escono più di casa.
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Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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Attualità
Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»
«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.
Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».
E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».
Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».
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