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Lecce

Il “Calasso” di Lecce rende “Onore ai Grandi d’Italia”

Sabato 28 maggio l’Istituto Tecnico Economico Statale “F. Calasso” di Lecce, celebrerà il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, con la manifestazione nazionale

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Sabato 28 maggio l’Istituto Tecnico Economico Statale “F. Calasso” di Lecce, celebrerà il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, con la manifestazione nazionale “Onore ai grandi d’Italia” che si terrà nella sala convegni della sede centrale di via Belice. Alle ore 10 aprirà la manifestazione il Ministro per i Rapporti con le Regioni e Coesione Territoriale Raffaele Fitto con l’inaugurazione della la mostra itinerante organizzata dall’I.T.E.S. ‘F. Calasso’ sul tema dell’Unità d’Italia. Questa iniziativa ha permesso di affrontare tematiche importanti che riguardano la storia, la democrazia, il risorgimento, il giornalismo, la letteratura, la politica, la musica, la scienza, l’architettura. Ospiti d’onore della manifestazione saranno alcuni illustri discendenti dei personaggi che hanno fatto la storia d’Italia: Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe dei due Mondi, Francesco Paresce, nipote dello scienziato Guglielmo Marconi e Giulio Capone, nipote dello scienziato Vincenzo Tiberio  che ha scoperto la penicillina in anticipo rispetto a Fleming.


Alle ore 10,30, la manifestazione ‘tricolore’ si aprirà ufficialmente con l’esecuzione dell’inno di Mameli. Seguiranno i saluti del dirigente scolastico del ‘Calasso’ Mario Biagio Portaccio, del sindaco di Lecce Paolo Perrone, del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ed altre Autorità presenti. Molto nutrito il programma degli interventi di ‘Onore ai grandi d’Italia’. Alle ore 11, Franca Tondo dell’Archivio di Stato di Lecce interverrà su “Commento immagini processo unitario”; Anna Lucia De Nitto dell’Università del Salento parlerà de “La formazione dello Stato Unitario in Italia”; Mario Fiorella, presidente del Tribunale di Lecce – Sezione Lavoro, relazionerà sul tema “L’evoluzione del diritto del lavoro in Italia: tutele e garanzie dei lavoratori. Per le ore 11, 30 è previsto il momento clou della manifestazione “Onore ai grandi d’Italia” con la presentazione e gli interventi degli illustri ospiti: Giuseppe Garibaldi, Francesco Paresce e Giulio Capone.


Alle ore 12 un intermezzo musicale e coreutico dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Seguirà la cerimonia di consegna dei premi agli studenti che hanno partecipato al  “Concorso nazionale area umanistica” ed al “Concorso nazionale area artistica e figurativa” promossi dall’Istituto per celebrare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Alle ore 13 è prevista la chiusura dei lavori sulle note di “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini. Successivamente Maria Luisa Lattante (soprano), Andrea De Lumè (tenore), Carla Petrachi (pianoforte), Roberta Petrelli (flauto traverso), Michele Calogiuri (violino) eseguiranno brani musicali con la partecipazione del Coro degli allievi del Calasso e del Coro di Betania – Città di Carmiano, diretto dal m° Giovanni Mazzotta. Condurrà la manifestazione Giovanni Cavaliere, Presidente di Osa, Istituto Europeo di Orientamento allo Spettacolo e Arti Visive. A margine dell’evento ci sarà l’esposizione di Vetture Ferrari, a cura del Presiedente della Scuderia Ferrari Club Veglie, Salvatore Ingrosso e di auto d’epoca, a cura della Presidente 1ª Scuderia Femminile Auto e Moto d’epoca Leverano, Maria D’Ambrosio.

“E’ proprio il caso di dire che – dichiara il dirigente Mario Biagio Portaccio – è un grande onore per il nostro istituto essere promotore di un evento di così notevole spessore. La presenza del Ministro Fitto avvicina lo Stato alla nostra realtà educativa e soprattutto ai ragazzi che spesso vivono ai margini rispetto al rapporto con le Istituzioni. La testimonianza dei discendenti di Garibaldi, Marconi e Tiberio riannoda i fili della storia con il nostro territorio e ci dà la possibilità di rendere onore a coloro che sono stati gli artefici principali del ‘miracolo’ dell’Unità d’Italia”.


Cronaca

Cede una corda, operaio cade nel vuoto e perde la vita

Dramma durante un intervento di edilizia acrobatica: un giovane lavoratore è precipitato da un’altezza di almeno 6 metri in via Leopardi a Lecce

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Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina in viale Giacomo Leopardi, nel capoluogo salentino. Un giovane operaio di 26 anni, impegnato in un intervento di edilizia acrobatica sulla facciata di un edificio, è caduto da un’altezza stimata di circa sette metri, perdendo la vita. 

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – di nazionalità romena e identificato con le iniziali G.R.I. – stava lavorando sospeso quando, presumibilmente a causa di un cedimento, una delle corde di sicurezza si è rotta, provocando la caduta. 

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, ma per il 26enne non c’è stato nulla da fare. 

Presenti anche le forze dell’ordine – in particolare la Polizia di Stato e la Scientifica – che hanno transennato l’area per consentire i rilievi tecnici, insieme agli ispettori dello Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), incaricati di avviare le indagini sulle condizioni di sicurezza e il rispetto delle normative in materia. 

Al momento non è stato reso noto il nome della vittima, in attesa dell’avviso ufficiale ai familiari. Come rilevato da fonti investigative, il giovane doveva diventare papà a breve, ma non si esclude alcuna conferma ufficiale in merito. 

Le indagini proseguiranno per chiarire con precisione le cause del cedimento della corda e verificare se tutte le procedure e i dispositivi di sicurezza fossero conformi alla normativa vigente.

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Cronaca

L’assessore regionale Delli Noci si dimette prima dell’interrogatorio

“Ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili, grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo. Mi sono dimesso anche da consigliere regionale”.

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Poco pima che entrasse dai giudici, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci rassegna irrevocabilmente le deleghe assessorili e scrive in un post:
“I fatti duri e dolorosi di questi ultimi giorni mi impongono una scelta altrettanto dura e dolorosa.
È dunque con profonda amarezza, ma con convinzione e determinazione, che questa mattina, prima di rendere l’interrogatorio davanti al Giudice, ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo.
Mi sono dimesso anche da consigliere regionale.
Ruoli che ho svolto quotidianamente con passione, impegno, serietà, con il massimo rispetto per le Istituzioni e con la responsabilità di dover e poter governare per il bene della mia comunità, della provincia che mi ha eletto e della Puglia tutta intera.
Una decisione che devo prima di tutto alla serenità della mia famiglia, a Paola, ai miei genitori, ai miei fratelli e soprattutto ai miei figli a cui ho detto di non dubitare mai della mia onestà e a cui ho chiesto perdono per le parole e gli sguardi che subiscono.
Lo devo alla mia comunità politica, al gruppo di Con, ai miei colleghi, a ciascuna delle persone che si è stretta a me, consentendomi di non crollare.
Grazie per l’affetto, per la stima, e grazie per aver voluto rivendicare l’impegno e la passione politica che mi hanno mosso in questi anni.
Lo devo al Presidente Emiliano, alla fiducia conferitami cinque anni fa e confermata oggi in parole di stima e affetto sincero; lo devo agli uffici degli assessorati che ho guidato, ai dirigenti, funzionari e dipendenti, che trasformano le visioni e gli indirizzi politici in atti concreti per rendere la Puglia una regione attiva e al passo coi tempi.
A loro tutto il mio rispetto, la mia stima, a loro la serenità per continuare a fare e bene il proprio lavoro.
È stato un onore lavorare con voi, è stato un onore lavorare ogni giorno, senza sosta, per rendere la mia amata Puglia una regione competitiva e moderna, lavorare per una Regione che, con le sue politiche di sviluppo economico, è divenuta punto di riferimento per tutto il mondo produttivo.
Non posso negare la tristezza e il rammarico per non poter portare a termine i tanti progetti avviati, che mi auguro vedranno in ogni caso la luce nei prossimi giorni: dalle Comunità energetiche alle misure rivolte ai giovani, all’approvazione della Legge che parla di loro attraverso le loro voci, alla Legge sui talenti.
Tutto parte di quella strategia di controesodo pensata per garantire ad ogni giovane pugliese un futuro migliore nella propria terra.
Aspetto che la giustizia faccia il suo corso, con la massima fiducia nei confronti della Magistratura.
Attendo la decisione del Giudice dopo l’interrogatorio di oggi e sono pronto ad affrontare quello che verrà certo della correttezza del mio operato.
A coloro che mi sono vicini e credono in me dico grazie per aiutarmi a rimanere in piedi, con la schiena dritta e lo sguardo lungo”.
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Cronaca

Armi e droga nel mirino dei Baschi Verdi

Smantellata dalla Guardia di Finanza una piantagione di marijuana rinvenute anche pistole, proiettili e munizioni da guerra per kalashnikov AK47, modificate per aumentarne la micidialità

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Nel corso dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno svolto nel capoluogo salentino mirate attività finalizzate a contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.

In tale contesto operativo, le unità specializzate dei Baschi Verdi del Gruppo di Lecce, con il supporto della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Bari, hanno individuato, nascosta tra la folta vegetazione nell’agro leccese a ridosso della statale 7 ter, una piantagione di marijuana composta da 93 piante alte fino ad 1,5 metri, per un peso totale di oltre 23 kg, nonché alcuni involucri contenenti complessivamente 190 grammi di marijuana e 53 grammi di cocaina.

Le operazioni di perlustrazione estese ad altre aree vicine, hanno consentito di rintracciare due pistole, di cui una munita di caricatore con 15 colpi risultata rubata, nonché 466 cartucce di vario calibro tra le quali alcune munizioni da guerra per kalashnikov AK47 ed altre (calibro 9×21) modificate per aumentarne la micidialità.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale nei confronti di ignoti fuggitivi.

Allo stato, è corso specifica attività investigativa per risalire ai responsabili dell’illecito riscontrato.

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