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Nasce la Rete delle Università pugliesi per lo Sviluppo sostenibile

Siglato accordo interuniversitario. La “RUS Puglia” rappresenterà un punto di riferimento non solo per il mondo accademico, ma anche per le istituzioni pubbliche del territorio, a partire dalla Regione Puglia, per il tessuto economico e per la società civile pugliese

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Per la prima volta le cinque Università danno vita a una rete regionale di coordinamento per lo sviluppo sostenibile, denominata “RUS Puglia”.


L’accordo interuniversitario è stato sottoscritto ieri dai rispettivi rettori.


Si tratta di una novità di grande rilievo perché, sinora, solo in cinque Regioni (Piemonte, Lombardia, Campania, Abruzzo e Toscana) le Università sono riuscite a costituire una RUS regionale, all’interno della quale “fare sistema” per la promozione delle strategie di sviluppo sostenibile lavorando in sinergia anziché individualmente. Ad esse ora si aggiunge la Puglia.


La “RUS Puglia” rappresenterà un punto di riferimento non solo per il mondo accademico, ma anche per le istituzioni pubbliche del territorio, a partire dalla Regione Puglia, per il tessuto economico e per la società civile pugliese.


I compiti affidati alla “RUS Puglia” sono molteplici e di notevole impatto: ideare iniziative congiunte su scala territoriale in coordinamento con la RUS nazionale; elaborare proposte, iniziative e documenti da sottoporre congiuntamente alla Regione Puglia e a soggetti pubblici o privati del territorio, sugli aspetti istituzionali, sociali, economici e culturali legati alla sostenibilità; mettere in comune conoscenze, competenze, proposte e progettualità promuovendo la collaborazione, lo scambio di informazioni, le attività di disseminazione e comunicazione sulla sostenibilità in ambito intra ed extra universitario; diffondere buone pratiche emerse a livello locale, regionale, nazionale o internazionale per favorire lo sviluppo sostenibile; incrementare gli impatti positivi in termini ambientali, etici, sociali ed economici delle azioni poste in essere sinergicamente dalle cinque Università, in modo da contribuire al raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile con riferimento al territorio pugliese nel suo complesso.


«Con grande soddisfazione ho firmato pubblicamente l’Accordo per istituire la RUS Puglia, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo nei mesi scorsi», dichiara il Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, «e sono convinto che si tratterà di un punto di svolta, perché ci darà l’opportunità di lavorare sulla sostenibilità tutti insieme, mettendo a valor comune l’immenso patrimonio di conoscenze e capacità dei cinque Atenei e ponendolo al servizio della Puglia tutta; la sostenibilità implica processi di transizione multidimensionali, complessi, che richiedono visione sistemica e devono essere accompagnati da una forte volontà di cooperare per il bene comune, oltre gli steccati e al di là di valutazioni di parte o di breve termine”.


Presente all’evento anche il delegato del Rettore alla Sostenibilità per l’Università del Salento, prof. Massimo Monteduro, che aggiunge: «Per forte impulso del Rettore Fabio Pollice e della Prorettrice Maria Antonietta Aiello, in questi anni l’Università del Salento si sta impegnando a fondo nelle politiche di sostenibilità, lavorando per unire: la firma dell’Accordo di oggi è un ulteriore traguardo di questo percorso. Personalmente sono molto grato ai colleghi Delegati alla Sostenibilità degli altri Atenei pugliesi, Isabella Pisano (Università di Bari), Giulio Cappelletti (Università di Foggia), Michele Dassisti (Poliba) e Angelo Russo (Università LUM), con i quali ho lavorato, fianco a fianco, per oltre un anno al fine di elaborare e sostenere il progetto di costituzione della RUS Puglia, oggi coronato da successo. Come Delegati alla Sostenibilità dei rispettivi Rettori saremo noi a rappresentare i nostri Atenei nel Comitato di Coordinamento della “RUS Puglia”; la Presidenza sarà di ciascun Ateneo a rotazione, con cadenza annuale. Il nostro spirito di coesione è forte: avvertiamo la responsabilità della sfida, ma la affronteremo con entusiasmo e passione».


«Ci impegniamo come Atenei Pugliesi», ha dichiarato il Rettore di UniBa Stefano Bronzini, «a fare rete su un tema decisivo per il futuro, un impegno che ci eravamo assunti in seno alla CRUI già nel 2016 e che oggi con grande soddisfazione facciamo proprio come sistema universitario pugliese. Una corretta e efficace transizione ecologica coinvolge trasformazioni sociali, culturali ed economiche. Per questo occorre partire dalla missione universitaria della formazione e costruire una politica educativa e formativa trasversale a tutte le discipline impegnate per la sostenibilità. Le Università italiane hanno un importante ruolo nel cambiamento della società proprio in virtù del loro compito istituzionale nel campo della formazione, della ricerca scientifica e della terza missione»


Per la prof.ssa Isabella Pisano delegata del Rettore alla sostenibilità, «la creazione della RUS Puglia rappresenta un formidabile esempio di sinergia accademica votata alla promozione di uno sviluppo armonioso e sostenibile nel territorio pugliese. Questa iniziativa, derivante dalla volontà delle Università pugliesi aderenti alla Rete nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, incarna un catalizzatore cruciale per la convergenza di conoscenze, competenze e iniziative mirate a un futuro più resiliente e sostenibile. La RUS Puglia rappresenta un importante passo avanti nella collaborazione tra le istituzioni accademiche regionali, evidenziando un impegno congiunto nel promuovere pratiche avanzate e soluzioni innovative orientate al benessere sociale e alla salvaguardia ambientale. La sua genesi rappresenta una pietra miliare nella progressione verso una governance universitaria responsabile e consapevole dei temi emergenti legati alla sostenibilità. La RUS Puglia assume un ruolo di primo piano nella formulazione e presentazione di proposte e documenti da presentare sia al Comitato di Coordinamento della RUS nazionale che alla Regione Puglia, oltre che ad altre istituzioni pubbliche e private, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del territorio. Questo impegno strategico mira a influenzare positivamente le politiche e le azioni volte allo sviluppo sostenibile delle comunità locali, promuovendo l’adozione di pratiche innovative e soluzioni integrate. Con il suo chiaro focus sui principi degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, la RUS Puglia si propone come un faro di speranza e progresso, contribuendo alla costruzione di un futuro più equo, inclusivo e rispettoso dell’ambiente»,

«Nella strategia della LUM la sostenibilità ha da sempre giocato un ruolo fondamentale», afferma il Rettore dell’Università LUM, Antonello Garzoni, «per consentire il raggiungimento di un posizionamento distintivo, nonché per attrarre i migliori talenti e rassicurare gli stakeholder della società civile circa gli standard adottati nello sviluppo e attuazione di tutti i nostri processi, relativi alla didattica, alla ricerca e alla terza missione. Partecipare alla costituzione della RUS Puglia è stato, dunque, per noi, assolutamente naturale. Questo è un ulteriore tassello che si inserisce all’interno del piano strategico del nostro Ateneo, che contribuisce a portare ulteriore impatto al territorio, ai nostri stakeholder, ai nostri partner e ovviamente a tutto il sistema economico-sociale pugliese».


Il progetto di costituzione della RUS Puglia è stato seguito per l’Unviersità LUM dal prof. Angelo Russo, Prorettore alla Ricerca e alla Sostenibilità: «Lo sviluppo del piano strategico dell’area Sostenibilità parte dalla radicata cultura dell’Università LUM storicamente orientata allo sviluppo e innovazione del territorio e delle persone. L’Università LUM ha da sempre dimostrato un orientamento verso queste tematiche. Ne è dimostrazione, per esempio, il Dottorato di Ricerca (PhD) in Economics and Management of Sustainability and Innovation, tra i primi a livello nazionale a essere dedicato a tali tematiche. Sono sicuro che la collaborazione con gli altri atenei pugliesi, grazie alla costituzione della RUS Puglia, rafforzerà ulteriormente l’impatto che le nostre istituzioni saranno in grado di generare, a beneficio in primis dei giovani, delle imprese e del territorio».


«Le università svolgono un ruolo chiave nella formazione delle nuove generazioni sulle tematiche legate alla sostenibilità ambientale e nella promozione di buone pratiche finalizzate a trasmettere una consapevolezza critica nei confronti delle principali problematiche quali il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, l’inquinamento, le risorse naturali limitate», ha dichiarato il Rettore dell’Università di Foggia Lorenzo Lo Muzio, «l’Università di Foggia ha potenziato negli anni il suo impegno nell’adozione di politiche innovative sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. L’adesione a questa iniziativa che ci vede insieme agli altri Atenei protagonisti della costituzione di una rete regionale di coordinamento per lo sviluppo sostenibile, nasce dalla consapevolezza che solo uniti possiamo ambire a raggiungere un armonioso rapporto tra ambiente ed economia, in grado di assicurare la salute e il benessere delle persone».


Presente all’evento, per l’Università di Foggia, anche il delegato rettorale alle Performance socio-ambientali e alla sostenibilità prof. Giulio Mario Cappelletti, docente di Scienze Merceologiche: «Fondamentale è il ruolo delle università per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell’Agenda 2030, che si svolge attraverso le attività di ricerca, la didattica, la terza missione e con l’impegno in prima fila a ridurre i consumi di risorse e a gestire correttamente i rifiuti generati. Attraverso questa rete regionale, le università pugliesi potranno collaborare fattivamente mettendo in comune forze e risorse necessarie per creare sinergie e un tavolo di confronto sulle tematiche ambientali e sociali».


«La sostenibilità sarà la caratteristica principale dei nuovi modelli di sviluppo e il filo conduttore della ricerca scientifica», ha commentato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, «che dovrà sostenere la transizione ecologica ed energetica nei prossimi anni. In questa prospettiva di cambiamenti epocali la Puglia potrà contare su un sistema universitario unito e determinato a fare emergere le enormi potenzialità del Territorio e la sua vocazione all’innovazione, in tutti i settori strategici per lo sviluppo sostenibile. La sinergia tra gli atenei pugliesi, in particolare in questo ambito, conferma quanto sia importante oggi mettere insieme competenze tecnico scientifiche e umanistiche, in una nuova ottica di sana contaminazione tra i saperi».


«Questo sarà un elemento fondamentale», ha concluso il rettore del Politecnico, «per dare nuovo impulso alla ricerca e all’innovazione, sui grandi temi di comune interesse come l’energia, la mobilità, la tutela dell’ambiente e la salute, che avranno ricadute importanti sulla qualità di vita delle persone e delle organizzazioni sociali».


 


 


 


Attualità

Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…

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Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.

Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.

Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.

Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.

Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.

Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.

La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.

La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.

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Attualità

Tricase, candidato del centrosinistra: altro giro, altra corsa

Duro intervento contro il PD locale del delegato dell’Assemblea Nazionale e componente della Segreteria Regionale del Partito Ippazio Morciano. Al tavolo della discussione si aggiungono anche Verdi, Sinistra italiana e Cantiere civico

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Non si attenua la polemica dopo l’annuncio della candidatura di Vincenzo Chiuri da parte del Circolo cittadino del Partito democratico, insieme a Cantiere civico e Sinistra italiana.

A stretto giro di posta, in ordine squisitamente cronologico erano intervenuti il consigliere comunale Francesco Minonne (con tanto di dimissioni dal partito) il neoconsigliere regionale ed ex presidente della Provincia Stefano Minerva con tirata d’orecchi al PD locale, di nuovo il Circolo del Pd che ribadiva la sua posizione, Andrea Morciano che chiedeva le Primarie, e “Tricase, che fare?”, primo movimento ad alzarsi dal tavolo delle trattative.

Ora la discussione si arricchisce degli interventi dei Verdi, di Sinistra italiana e del Cantiere civico.

Ognuno dice la sua ma le posizioni restano distanti e una soluzione al momento non si vede.

Si attendono nuove anche dalla segreteria provinciale dei Dem dopo la lettera aperta di Ippazio Morciano che non le manda certo a dire a chi dirige il circolo cittadino.

IPPAZIO MORCIANO: «AUSPICO INTERVENTO AUTOREVOLE DEL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD»

Evidentemente non è più una questione solo tricasina perché sulla vicenda, dalla vicina Tiggiano, è intervenuto anche Ippazio Morciano, in qualità di delegato dell’Assemblea Nazionale e componente della Segreteria Regionale del Partito Democratico.

«Innanzitutto, la firma del comunicato a nome dell’intero Circolo», si legge, «avrebbe dovuto interessare la condivisione formale, secondo i dettami dello statuto e dei regolamenti del Partito, di tutti gli iscritti del circolo, nessuno escluso.

Non fa onore ad un circolo del Partito Democratico accusare in modo inadeguato l’unico consigliere del PD presente nell’assise comunale ed anziché ringraziarlo per il servizio che sta prestando anche con enormi difficolta di spostamento per motivi lavorativi e cercare di capire le motivazioni che lo hanno portato a presentare le dimissioni, lo si mette sul banco degli imputati solo perché dissente da una scelta. Al consigliere Francesco Minonne vanno la mia solidarietà personale e quella del Partito Democratico.

Ricordo al segretario del circolo del Partito Democratico di Tricase, che sembra essere stato colto da un attacco di amnesia nello scrivere quei righi a mo’ “di atto di citazione”, che il sottoscritto ha il diritto-dovere in forza alle cariche attuali ricoperte nel Partito Democratico (Delegato dell’assemblea Nazionale oltre a componente della Segreteria Regionale nel ruolo di “Capo Segreteria”) di garantire il funzionamento democratico e l’efficacia dell’azione del PD su tutto il territorio Regionale.

Quindi anche il monito al neoconsigliere regionale Stefano Minerva (a cui va il ringraziamento per la sensibilità dimostrata nell’intervenire con pacatezza e spirito di collaborazione per far sì che si pervenga a una scelta che sia ampia e condivisa) di pensare meglio a tenere a “bada le incursioni di chi, come già accaduto, vuole dirigere la comunità democratica di un paese che non gli appartiene” è completamente di cattivo gusto e dimostra inadeguatezza nel dirigere in maniera aperta ed inclusiva un così importante circolo.

Ma se proprio dobbiamo parlare di incursioni, caro segretario non sei stato tu insieme al tuo avvocato che hai chiesto un incontro il 26 novembre presso il mio studio (a cui io ovviamente nella mia qualità di dirigente del partito non mi sono sottratto) per chiedermi di intervenire personalmente a far ritirare altre candidature? Per te se gli interventi sono a favore sono delizie, se vanno in senso diverso sono incursioni.

Scusandomi per queste chiacchere che sicuramente possono annoiare ma che, per dovere di dignità morale personale dovevo elencare, torniamo sul piano politico.

Il Partito democratico ha nel proprio statuto l’obbligo del ricorso alle “Primarie Aperte” per la scelta del Segretario Nazionale, figuriamoci se un segretario o un dirigente di Partito non può essere d’accordo che si tengano le primarie aperte per la scelta del candidato sindaco tanto più se portano ad allargare il perimetro della coalizione. Se questo non lo si vuole o addirittura lo si impedisce, come ribadito dal recente comunicato del gruppo politico “Tricase, che fare?”  probabilmente dobbiamo chiederci se siamo degni di dirigere una comunità o un circolo del Partito Democratico.

Per questo, visto anche gli ultimi interventi di disponibilità di altri gruppi politici di partecipare all’istituto delle Primarie per proporre alla città una più ampia coalizione progressista e di centrosinistra, auspico un intervento autorevole del segretario provinciale del Partito Democratico affinché convochi con urgenza una riunione di tutte le forze politiche di centro-sinistra sul tema in questione».

I VERDI: «PERSONALISMI E GIOCHI DI POTERE»

Di seguito la nota di Michele Massimiliano Mangiullo per il Direttivo dei Verdi di Tricase.

«Il Movimento dei Verdi di Tricase non è stato mai informato -né precedentemente convocato, intorno all’eventuale candidatura di Vincenzo Chiuri (persona certamente irreprensibile).

È sembrata quanto meno irrispettosa e prematura la decisione di annunciare un candidato sindaco e poi affermare che comunque si è aperti a nuovi contributi. Perché non siamo stati contattati in anticipo?

Rigettiamo questa modalità di procedere, soprattutto perché in tutte le dichiarazioni precedenti si era sempre sostenuto il ricorso alle primarie in caso di mancata convergenza su un singolo nome.

La spaccatura evidente tra una parte del PD e un’altra non pare basata su programmi e ideali, ma semplicemente su personalismi e giochi di potere.

Ribadendo che noi saremo con chi riuscirà a produrre un minimo di programma di sostenibilità ambientale, rimaniamo a disposizione per partecipare agli incontri che saranno utili alla formazione di un governo nuovo per la città di Tricase».

SINISTRA ITALIANA: «CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE: CHI LA PRATICA E CHI LA DENUNCIA»

Di idea decisamente contraria a quella dei Verdi, Sinistra italiana nonostante siano due movimenti che, di solito, nella politica nostrana vanno a braccetto.

«In questi ultimi giorni stiamo assistendo a esternazioni pubbliche fuori luogo in merito alla scelta condivisa del candidato Vincenzo Chiuri da parte del Centro Sinistra», si legge in una nota del Circolo cittadino, «non vogliamo entrare nelle discussioni interne di un altro partito, il PD, ma non accettiamo che venga giudicato un percorso di condivisione da parte di chi non lo ha vissuto. Da ormai un anno e mezzo il centrosinistra – PD, SI, Cantiere Civico e Tricase che Fare – ha intrapreso un percorso unitario, perché non si poteva più accettare la divisione degli ultimi anni, divisione che ha causato disfatte e guerre fratricide.

In questo periodo abbiamo condiviso opinioni, programmi e battaglie referendarie. Abbiamo consolidato un legame interno facilmente raggiungibile, perché il gruppo è anche un’unione politica, con idee e una visione comune del territorio e del mondo. Siamo convinti che la condizione necessaria per andare lontano sia essere simili, anche alla luce delle esperienze negative delle accozzaglie elettorali del passato, che non hanno portato nulla di buono né in termini di affidabilità amministrativa né di visione politica.

Consolidato il rapporto, ci siamo concentrati sulla scelta del candidato sindaco, definendo un vademecum sul profilo, condiviso da tutte le componenti, basato su tre principi fondamentali: una persona politicamente individuabile nel Centro Sinistra; un passo indietro dei leader dei movimenti; una fase di condivisione dei candidati e, in caso di mancato accordo, il ricorso alle primarie tra le figure precedentemente individuate.

Durante il confronto, dopo che ciascuno dei quattro gruppi aveva indicato un proprio profilo di candidato, si era arrivati alla sintesi di due nomi: il Dott. Vincenzo Chiuri, proposto dal PD e appoggiato da Cantiere Civico, e la candidata di Tricase che Fare e successivamente sostenuta anche da SI. A quel punto, non essendo stato raggiunto un accordo, sono state proposte le primarie tra i due candidati. Tuttavia, solo Tricase che Fare ha fatto un passo indietro, sconfessando la propria candidata e sostenendo che, in caso di primarie, il loro candidato sarebbe stato un altro.

A seguito di ciò, venuta meno la candidatura di Tricase che Fare, SI ha deciso di sostenere il Dott. Vincenzo Chiuri. Per questi motivi riteniamo che il percorso sia stato condiviso e leale come mai in passato nelle competizioni elettorali di Tricase.

È evidente che il clamore attuale sia dovuto esclusivamente all’egocentrismo di singole persone, la cui ambizione finisce per sovrastare ogni forma di condivisione: un ossimoro rispetto alla partecipazione che dichiarano di volere. Siamo convinti che tutto questo rumore non faccia altro che rafforzare la nostra scelta. Nonostante ciò, però, la coalizione resta aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori del centrosinistra, compresi chi nelle ultime ore hanno manifestato la volontà di farne parte.

Il proprio contributo può essere dato anche senza essere il candidato sindaco, entrando a far parte di un gruppo coeso e forte in vista della prossima competizione cittadina dando il proprio contributo nel programma, perché siamo convinti che la forza del progetto è il gruppo prima del suo Leader. Vi aspettiamo giovedì 11 novembre alle ore 19 presso le Scuderie di Palazzo Gallone per la presentazione del Dott. Vincenzo Chiuri come candidato sindaco del centrosinistra».

CANTIERE CIVICO: «NESSUNA ESCLUSIONE»

«C’è solo chi ha scelto di sottrarsi al processo di costruzione unitaria per valutazioni politiche diverse o per ambizioni personali», questa la posizione di Carmine Zocco per il Cantiere civico, che «ritiene necessario ribadire alcuni aspetti del percorso politico intrapreso da oltre due anni insieme alle altre forze organizzate del Centrosinistra.

Un percorso aperto: chi si è allontanato lo ha fatto per scelta.

Sin dall’inverno del 2023, la coalizione dei partiti e di movimenti civici ha mantenuto aperti i tavoli di confronto politico e programmatico, al fine di costruire un progetto condiviso per la città di Tricase.

In questo contesto: – sono stati attivati tavoli permanenti di lavoro; – sono stati definiti criteri trasparenti e condivisi per individuare il candidato sindaco; – è stato, infine, raggiunto l’accordo sulla figura del dott. Vincenzo Chiuri.

Nessun gruppo che abbia dimostrato disponibilità a partecipare è stato escluso da tale percorso.

Al contrario, il gruppo che fa riferimento ad Andrea Morciano ha scelto di non partecipare ai momenti di confronto, ritenuti inutili e fuori luogo, collocandosi in tal modo al di fuori del processo unitario.

Essere a disposizione significa mettersi in gioco, per il bene della comunità. E questa comunità ha bisogno di cooperazione e reciprocità, non di iniziative autoreferenziali».

Influenze esterne e richiesta tardiva di Primarie secondo Zocco: «La contestazione della candidatura Chiuri e la successiva richiesta di Primarie non rappresentano un contributo costruttivo al dibattito democratico. Tali posizioni risultano, piuttosto, espressione di dinamiche esterne al contesto cittadino, che rischiano di riproporre modelli di frammentazione già sperimentati in passato con esiti negativi per la governabilità della città. Una coalizione coesa e aperta Il Cantiere Civico ribadisce il proprio sostegno al dott. Vincenzo Chiuri e conferma la solidità della coalizione. Il lavoro svolto finora e quello da svolgere nelle prossime settimane resteranno improntati a serietà, collaborazione e ascolto per arricchirsi di nuovi contributi. La città ha bisogno di un percorso chiaro e condiviso, di idee e di amore. Non di iniziative che prescindono dal confronto collettivo e che mirano alla promozione dell’Io, mai del Noi».

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Attualità

Una donazione che sa di nascita e rinascita

 Cuore e mani aperte dona un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto del “Vito Fazzi”. Un investimento concreto per il benessere delle mamme

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Un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.

In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV presenta due importanti donazioni destinate all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.

La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 11 dicembre, alle ore 10,30, presso l’Aula riunioni del Presidio (piano rialzato).

Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione dona un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante. Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.

Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV.

Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.

Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.

Alla presentazione di giovedì previsti gli interventi di: Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Lecce; Dott. Fabrizio Domenico Totaro Aprile, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia; Nadia De Virgilio, Coordinatrice Ostetrica; Don Gianni Mattia, Presidente di Cuore e mani aperte ODV; Dott. Alberto Paglialunga, CEO e fondatore Deghi S.p.A.

Modererà la giornalista Fabiana Pacella.

L’iniziativa conferma il ruolo di Cuore e mani aperte ODV come realtà che, da quasi venticinque anni, porta speranza e umanità nei luoghi di cura, ricordando che anche un ambiente bello, accogliente e ben progettato può essere parte integrante del processo di guarigione e del benessere delle persone.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è stata fondata nel 2001 e non si è mai discostata dall’amore verso l’altro.

Lo spirito di carità cristiana gli ha permesso di riscoprire nel più fragile l’amore più grande.

Uno sguardo sempre attento e gentile rivolto con particolare attenzione e sensibilità alle esigenze di natura socio-sanitaria.

Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione a esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.

In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.

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Anticipazione della umanizzazione pittorica

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