Attualità
Premio Illy Bar dell’Anno, c’è anche bar salentino
Il 300mila di Lecce è tra i 5 bar italiani finalisti del Premio illy Bar dell’Anno 2024 per la sostenibilità e il miglior bar di Puglia della Guida Bar d’Italia 2024 del Gambero Rosso
Senza sprechi, sostenibile, inclusiva, innovativa e visionaria: questa da sempre la filosofia del 300mila di Lecce, che gli è valsa la candidatura per il Premio Illy Bar dell’Anno 2024, assegnato oggi a Milano presso il Teatro Manzoni, durante la presentazione della nuova Guida Bar d’Italia 2024 del Gambero Rosso.
Tra i cinque bar italiani finalisti, tra quelli più attenti alla qualità e alla sostenibilità, oltre alla Puglia, vi erano nomi di spicco nel panorama nazionale, come Caffè Sicilia a Noto (SR) di Corrado Assenza, Colzani a Cassago Brianza (LC), La Pasqualina ad Almenno San Bartolomeo (BG) e Caffè Nazionale ad Aosta rinato grazie allo chef stellato Paolo Griffa come ristorante, pasticceria e cocktail bar, che ha vinto quest’anno il Premio.
“La sostenibilità non è più un optional, ma un obbligo per tutti a 360 gradi, da quella ambientale ed energetica alla selezione delle materie prime con fornitori di prossimità e filiera controllata, fino al benessere dei dipendenti – dichiara Laura Mantovano Direttore Editoriale del Gambero Rosso – Quest’anno sono state selezionate da una giuria cinque realtà italiane, tra le più virtuose e attente a questi temi”.
La sostenibilità, intesa come rispetto delle risorse naturali, della salute delle persone e della qualità della vita; l’innovazione, l’inclusione e la gentilezza sono gli ingredienti che hanno fatto crescere il 300mila di Lecce nei suoi 17 anni di vita e ne hanno fatto oggi una vera eccellenza: uno spazio di mille metri quadrati, un luogo con tante anime, insieme caffetteria, pasticceria, ristorante, sushi, social & cocktail bar con emporio e laboratorio.
“La cultura della terra, del lavoro e del cibo fanno parte del mio DNA, sono cresciuto ne La Cotognata Leccese, pasticceria della mia famiglia e insegna storica della città, dove andavo da bambino dopo la scuola per imparare a fare i dolci. Poi ho fatto tanta gavetta in Italia e all’estero, ho avuto grandi maestri che mi hanno insegnato la cura del particolare e la necessità di conoscere a fondo le materie prime, l’importanza di aprirsi al mondo e dialogare con altre culture – racconta il patron Davide De Matteis. “Sono rientrato nel Salento nel 2006 e ho aperto un bar innovativo che ha proiettato Lecce nell’olimpo delle Capitali europee ed è stato premiato nel 2013, 2015 e 2018 come il miglior bar d’Italia e nel 2022 come ristorante con la miglior carta dei distillati, grazie a migliaia di etichette provenienti da tutto il mondo, frutto di passione e anni di ricerca. Ho avuto il coraggio di sognare in grande e la capacità di tradurre le mie “visioni” in realtà, andando sempre avanti, con progetti credibili, facendo rete con produttori che parlano il mio stesso linguaggio. Tra poco verrà inaugurata anche Casa 300mila per completare l’offerta con l’ospitalità e servizi di eccellenza”.
Fin dall’apertura il 300mila ha puntato su filiera corta, ingredienti per lo più di origine bio, stagionali e del territorio pugliese, su una cucina senza sprechi e senza plastica, introducendo da subito le bottiglie di vetro e successivamente anche packaging realizzati in cellulosa, cartonato e materiali riciclabili. Pratica la raccolta differenziata, i rifiuti organici vengono conferiti a un’azienda agricola che li usa come concime; mentre i prodotti invenduti sono ritirati ogni giorno da un’associazione di promozione sociale di Lecce.
Nel 2019 nell’ottica di sviluppare una cucina circolare e centralizzare le preparazioni è nato un Laboratorio con diverse linee produttive dolci e salate e apparecchiature di ultima generazione, che seguono l’intero processo, per soddisfare i più alti standard qualitativi, a basso consumo energetico. Nel laboratorio si fa ricerca, si calibrano le ricette, si fa lo studio di fattibilità di servizio, per ottenere prodotti di qualità affidabile e costante, una vasta gamma a servizio del bar, del ristorante e dell’emporio, in continua evoluzione. Ma non solo, dietro c’è anche un bel progetto di inclusione, perché il laboratorio ha sede nell’ex carcere minorile, dove in accordo con il Ministero della Giustizia lavorano alcuni detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce a fine pena.
Un vero punto di forza è lo staff internazionale, motivato e professionale, coordinato dallo chef director Marco Silvestro, responsabile del laboratorio e braccio destro di De Matteis. Una squadra affiatata, che si arricchisce e completa nella contaminazione culturale: chi lavora bene viene valorizzato e raggiunge ruoli direzionali, qualunque sia la nazionalità.
“L’obiettivo è diventare al 100% un ristorante plastic-free, acquistare energia elettrica da fonti rinnovabili, portare avanti il progetto di “Eduagricoltura” su terreni coltivati secondo tecniche innovative e sostenibili e quello di “Buona Educazione” con menu che raccontano perché il cibo è un nostro alleato” continua a sognare Davide De Matteis.
Davide De Matteis
Inizia la sua carriera con i corsi di sommelier e barman AIBES, ma la sua gavetta parte da “Zanarini” di Bologna, sotto la guida di Giorgio Orlandi, famoso barman campione italiano.
La sua ambizione lo porta a fare carriera, diventando direttore del bar.
Ma punta ancora più in alto e si ritrova, dopo poco, al fianco di Tony Micelotta, gotha mondiale in materia, che lo inizia alla filosofia dell’hotel di lusso al “Grand Hotel Gardone”, sul lago di Garda.
Spinto dalla volontà di apprendere la lingua tedesca, Davide decide di lavorare per il famoso barman Lechthaler, aprendo un bar a Monaco di Baviera con azionisti del calibro di Horst Tappert (indimenticato ispettore Derrick), Franz Beckenbauer e Boris Becker.
Proprio quando sembra aver raggiunto la vetta, gli si prospetta un’opportunità unica: entrare nello staff del lussuosissimo Schumann’s, il Bar per eccellenza in Germania e uno dei migliori al mondo.
Con Charles Schumann in persona, Davide, diventato nel frattempo Bar Manager, apre il primo Camparino in Germania, dove crea il “Drink 2004” per la Campari.
Dopo cinque anni, entra in società all’Armani Caffè di Monaco, a cui dà tutta la sua anima, rilanciando il locale con un’impostazione completamente rinnovata, forte delle sue esperienze passate.
Nel 2006 torna a Lecce e apre il 300mila Lounge Bar.
300mila Group
Una storia di passione e visione quella di Davide De Matteis, imprenditore illuminato, che partendo dalla pasticceria di famiglia “La Cotognata Leccese” diventa un bar manager di successo in Germania, per poi rientrare a Lecce nel 2006 e inaugurare il 300mila Lounge Bar, il “Miglior Bar dell’Anno” nel 2013, 2015 e 2018, secondo la Guida del Gambero Rosso. Nel 2011 apre la Terrazza 300mila e la Pizzeria 300mila a Otranto e nel 2016 nasce a Lecce il “Nazionale Ristorante”, a cui si affianca il servizio 300mila Catering per eventi di successo in tutta Italia. Oggi il gruppo include il 300mila nato nel 2021 dall’evoluzione del 300mila Lounge Bar e Nazionale, a cui si è aggiunto nel 2019 il laboratorio gastronomico a 360° dal dolce al salato nell’ex carcere minorile a Lecce, dove lavorano detenuti a fine pena, in accordo con il Ministero della Giustizia.
Appuntamenti
Tutto il Salento con Francesco De Siena
The Voice Senior, domani la finale, in prima serata su Rai Uno. Il musicista e cantante di Morciano di Leuca in gara tra i 12 finalisti del talent condotto da Antonella Clerici
Il Salento è pronto a tifare (e televotare!) per Francesco De Siena, musicista e cantante di Morciano di Leuca (Le), tra i 12 finalisti dell’ultima puntata di The Voice Senior, in programma in diretta domani, venerdì 19 dicembre, in prima serata su Rai 1 (ore 21.30).
Classe 1966, insegnante di musica diplomato al Conservatorio di Lecce in viola e in violino a quello di Matera, musicista con una grande esperienza in orchestra in numerosi eventi nazionali, De Siena sarà protagonista del programma condotto da Antonella Clerici con una nuova attesa performance live, su un nuovo brano.
Dopo aver conquistato pubblico e giudici nel corso delle puntate precedenti, ha guadagnato il suo posto nella finale grazie al coach Nek, che non ha mai dubitato della sua grande capacità interpretativa e che lo ha scelto per rappresentare la sua squadra in finale.
L’ATTESA PER IL NUOVO BRANO
Il talent show dedicato a cantanti over 60 avrà, dunque, il suo clou domani sera: i 12 finalisti si esibiranno per conquistare un posto tra i 4 superfinalisti, che torneranno poi sul palco per l’ultima sfida.
A differenza delle puntate precedenti, dove erano i coach (Nek, Loredana Bertè, Arisa e la coppia Clementino-Rocco Hunt) a scegliere chi portare avanti, il vincitore della sesta edizione sarà decretato esclusivamente dal pubblico da casa attraverso il televoto.
l sistema prevede due sessioni di voto distinte e separate: la prima per selezionare i 4 superfinalisti tra i 12 concorrenti, la seconda per decretare il vincitore.
Le votazioni non saranno cumulative e i conteggi ripartiranno da zero all’apertura della seconda sessione.
Francesco De Siena ha conquistato la finale giovedì 12 dicembre, durante i Knockout (le semifinali del programma), con un’intensa interpretazione de “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla.
Accompagnandosi al pianoforte come nella precedente esibizione, ha toccato il cuore di tutti con il brano scelto dal suo coach Nek, che lo ha voluto in finale dichiarando: «Ha volato sulla canzone, l’ha resa come certamente avrebbe voluto Lucio».
Anche Clementino con Rocco Hunt e Loredana Bertè hanno apprezzato la performance, condividendo la scelta di Nek.
DECIDE IL TELEVOTO
Il percorso di De Siena nel programma era iniziato il 28 novembre, quando la sua versione di “Avrai” di Claudio Baglioni al pianoforte aveva fatto girare tutti e quattro i giudici.
Il primo, dopo appena 20 secondi, era stato Nek, seguito da Arisa e Loredana Bertè, e infine da Clementino e Rocco Hunt. Conquistato dall’esibizione e dalle capacità del cantante salentino, Nek aveva usato lo strumento del blocco per escludere Loredana Bertè e assicurarsi De Siena nella sua squadra.
COME SOSTENERE FRANCESCO
Per sostenere e televotare Francesco De Siena basta chiamare il numero verde 800.834.834 da telefono fisso o mobile.
La chiamata è completamente gratuita.
Ogni utenza potrà esprimere un massimo di 5 voti per sessione, digitando il codice a due cifre che verrà assegnato a ciascun finalista durante la trasmissione.
DE SIENA STORY
De Siena ha suonato in orchestra per diverse edizioni del premio Barocco e per il premio della regia Televisiva nel teatro Ariston di Sanremo.
Nel 1993 è stato anche finalista al festival di Castrocaro.
Ha anche partecipato in orchestra ad un concerto diretto dal Maestro Vessicchio, a Marsciano, vicino Perugia, con protagoniste Giorgia e Ornella Vanoni.
Lo scorso otto marzo è stato protagonista insieme alla sua band di un progetto musicale dedicato al grande Lucio Dalla al Teatro Italia di Gallipoli, progetto che ha avuto un seguito con un tour durante la passata stagione estiva nelle piazze pugliesi.
Dal suo profilo Instagram @francescodesiena si deduce che De Siena e la sua Band stanno lavorando anche per un nuovo progetto dedicato ai grandi cantautori italiani, “Piazza Grande Tour 2026”.
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Attualità
La cucina che ti… AMA
Ogni piatto è una storia. Ogni storia, un gesto d’amore: dialoghi di gusto a Muro Leccese, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti
Anna Maria Altamura, salentina di origine (è nata a Otranto), ha vissuto e lavorato a lungo lontano dal Salento, con il sogno mai nascosto di poterci tornare un giorno e mettere in pratica l’amore sconfinato che nutre per la propria terra.
Dopo aver incontrato (e sposato) Enrico Mercanti, che l’ha sempre sostenuta, ha potuto realizzare quel suo sogno.
Così è nato AMA, dialoghi di gusto.
Un luogo che non è solo destinazione gastronomica, ma approdo dell’anima, sintesi di un cammino personale e professionale che, da Milano al Salento, ha trovato qui il suo punto di compimento.
La storia di AMA inizia molto prima dell’apertura.
Prende forma nei corridoi veloci della vita metropolitana, dove Anna Maria, direttrice marketing nel settore del lusso, ed Enrico, direttore generale di banca, si accorgono che il tempo per ciò che davvero conta si stava assottigliando.
È allora che nasce la domanda che cambia tutto: «E se cambiassimo vita?».
Una semplice frase, capace di riportare entrambi al ritmo lento e autentico del Sud, alla terra di origine di Anna Maria, dove i ricordi profumano di mare, tradizione e famiglia.
Il destino li conduce a Muro Leccese, cuore pulsante del Salento, borgo dal fascino discreto e dalle radici millenarie.
Qui, tra vicoli che narrano secoli di storia e una piazza barocca considerata tra le più belle della regione, scoprono un palazzo del 1600
Varcando quella soglia, comprendono di essere arrivati a casa.
Da allora Palazzo Muro Leccese è diventato un progetto di vita totale: un Relais di Charme con cinque camere uniche, una corte antica che conserva tracce del passato, un giardino ombreggiato da jacarande in fiore e un’area wellness ricavata in spazi cinquecenteschi.
Un luogo dove il tempo rallenta e le relazioni tornano centro dell’esperienza.
Oggi, quel percorso evolutivo aggiunge il suo tassello più emozionante: AMA, dialoghi di gusto.
Un ristorante che racchiude l’essenza del verbo “amare”, un invito a riscoprire la cura, l’ascolto, la gentilezza dei gesti.
Per Anna Maria, chef e anima creativa del progetto, la cucina è sempre stata un linguaggio intimo, un modo per accogliere e raccontare.
Accanto a lei, Enrico, sommelier AIS specializzato in vino, olio, birra e bollicine, trasforma ogni cena in un incontro armonico tra sapori e calici.
AMA è una filosofia prima ancora che un luogo.
È appartenenza alla comunità e alla storia.
È accoglienza che avvolge, armonia che guida, autenticità che nutre.
È ascolto profondo tra cucina e ospite, tra memoria e creatività, tra materia ed emozione.
Ogni piatto è un dialogo, ogni ingrediente una parola scelta con cura.
Tradizione e innovazione si intrecciano, dal Salento alla Sardegna passando per le esperienze che hanno segnato la formazione della Chef, tra l’eleganza tecnica del maestro Luca Montersino e la generosità dello chef sardo Luigi Pomata.
Il risultato è una cucina gentile, mai gridata, che abbraccia chi la assapora e onora chi la prepara.
AMA vive in due sale in pietra con volte imponenti durante l’inverno, mentre nella bella stagione si apre alla corte e al giardino dove jacarande e melograni custodiscono la magia delle sere estive.
Tutto è pensato per restituire equilibrio e bellezza, per permettere agli ospiti di ritrovarsi, parlare, emozionarsi. Perché da AMA il cibo non è consumo, ma relazione.
«AMA è ciò che siamo e ciò che desideriamo donare», racconta Anna Maria, «un luogo che invita a rallentare, ad ascoltarsi e ad amarsi. Un ristorante, sì, ma soprattutto un gesto d’amore verso la terra, verso chi siede a tavola con noi, verso il tempo speso bene».
AMA, dialoghi di gusto apre quest’oggi all’interno di Palazzo Muro Leccese – Relais de Charme & Wellness, a pochi passi dalla luminosa Piazza del Popolo.
Un ristorante che nasce dal cuore e al cuore vuole tornare.
Info: AMA, dialoghi di gusto, via Roma 5, Muro Leccese, tel. 375 6274887, amailristorante.it; aperto a cena da martedì a sabato, domenica a pranzo, su prenotazione, chiuso domenica sera e lunedì.
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- Anna Maria in cucina
- Anna Maria e Enrico
Attualità
Housing Temporaneo di Gagliano, l’Open Day
Attività e percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale
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Si è svolto presso la sede dell’Housing Temporaneo di Gagliano del Capo, un Open Day dedicato alla presentazione delle attività e dei percorsi del progetto socioassistenziale di contrasto alla marginalità sociale.
Nel corso della giornata sono stati illustrati gli aspetti della vita quotidiana all’interno della struttura e l’impegno dei beneficiari nel migliorare la propria condizione personale e favorire un percorso di reinserimento sociale.
Il progetto, finanziato con i fondi del PNRR missione 5 componente 2 linea 1.3.1, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Puglia e della Prefettura di Lecce e gestito dalla FIA Puglia Cooperativa Sociale, si inserisce nelle politiche di inclusione promosse dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con l’obiettivo di rafforzare la rete dei servizi e sostenere le persone in situazione di fragilità.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di informazione e condivisione con la comunità e le istituzioni del territorio.
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