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Attualità

UniSalento: presentato il nuovo corso di laurea in Medicina

Stanziati 83 milioni di euro per partire sin da settembre con MedTec

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È stato presentato questa mattina, in diretta streaming dal chiostro del Rettorato dell’Università del Salento, a Lecce, il progetto del corso di laurea MedTec, il percorso formativo in “Medicina e Chirurgia” a forte vocazione tecnologica e bio-ingegneristica che sarà attivato a UniSalento a partire dall’anno accademico 2021/2022 previo parere dell’Anvur, grazie al sostegno finanziario della Regione Puglia.





Il progetto è stato illustrato dal Rettore Fabio Pollice assieme al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al Sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Presenti anche gli assessori regionali Pier Luigi Lopalco, Sebastiano Leo e Alessandro Delli Noci, la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il Direttore della Asl Lecce Rodolfo Rollo e le autorità regionali e cittadine.





Obiettivo polo di riferimento




Sottolinea il Rettore Fabio Pollice: «Lo stanziamento di circa 83milioni di euro disposto dalla Giunta regionale è un ulteriore e significativo passo avanti verso l’istituzione di un Corso che potrà avere un impatto notevole non solo sull’offerta formativa universitaria, ma sull’intero territorio pugliese perché, al di là degli effetti sulla sanità locale, consentirà – in ragione della sua caratterizzazione tecnologica – di attrarre risorse umane e finanziarie in un settore strategico per il nostro futuro, contribuendo a creare, unitamente al “Salento Biomedical District” che abbiamo avviato la scorsa estate, un polo di eccellenza nell’area della salute. È il secondo esperimento in Europa in tale direzione, e punta alla formazione di un nuovo profilo di medico chirurgo con una solida competenza nel settore tecnologico, come richiesto dalla sempre più rapida evoluzione delle pratiche cliniche e chirurgiche che sempre più includono aspetti legati alla robotica, alla sensoristica, ai big data e ad altre tecnologie di frontiera.
L’obiettivo è creare un percorso formativo di eccellenza, capace di attrarre nel nostro territorio i migliori docenti e ricercatori nel settore e i più motivati studenti, così da invertire i flussi di chi lascia il Salento per curarsi fuori regione o acquisire fuori regione le professionalità sanitarie. A quelli che crederanno in questo progetto, al di là di coloro che oggi ne hanno piantato il primo seme, il compito di contribuire a costruire una Scuola di Medicina d’avanguardia che ci possa rendere orgogliosi della qualità che riesce a esprimere.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo, attenzione e determinazione dalle Istituzioni regionali, alle quali va il mio più sentito ringraziamento per aver dato valore a un percorso che non duplica esperienze già presenti sul territorio regionale, ma traccia nuovi orizzonti, completando e rafforzando l’offerta formativa e assistenziale della nostra regione. Di concerto con la Regione e in accordo con gli altri Atenei pugliesi, infatti, abbiamo deciso di sviluppare un progetto che riprendesse il primo esperimento europeo MedTec, promosso da Humanitas e Politecnico di Milano, in ragione non solo dell’innovatività di questa esperienza formativa, ma anche della sua coerenza con le tendenze evolutive delle professioni sanitarie. Con Humanitas e Politecnico di Milano abbiamo avviato un percorso che speriamo possa vederci partner di un progetto di rafforzamento dell’asse nord-sud, peraltro su un argomento così importante e di grande impatto sulla qualità della vita. I corsi e i settori scientifico-disciplinari coinvolti sono, in questa fase di avvio, riconducibili allo specifico indirizzo delineato, e siamo convinti potranno in futuro arricchirsi di ulteriori profili.
Ringrazio il gruppo di lavoro che ha elaborato il progetto, a partire dal professor Pietro Alifano che lo ha ottimamente coordinato, e tutta la comunità accademica, che ha espresso pieno sostegno a questa iniziativa mostrando ancora una volta lungimiranza e determinazione, e continuando così a investire sullo sviluppo del territorio e sul miglioramento delle condizioni di benessere delle nostre comunità locali».





Il corso MedTec





L’Università del Salento propone, per l’anno accademico 2020/2021, l’istituzione e l’attivazione di un corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia (classe LM-41) che avrà la caratteristica di arricchire la professionalità del medico chirurgo con competenze tecnologiche e metodologiche specifiche nell’ambito dell’Ingegneria biomedica. Per raggiungere quest’obiettivo, il percorso formativo integrerà attività formative tipicamente necessarie per la formazione di un medico chirurgo con attività formative tipiche della formazione biotecnologica e ingegneristica di tipo biomedico, nell’ottica di formare una figura professionale che, oltre a essere in grado di esercitare la professione medico chirurgica, sia in grado di applicare o sviluppare soluzioni tecnologiche nella direzione della prevenzione e cura delle malattie, del supporto all’invecchiamento e alle emergenze sanitarie.
L’ammissione al corso di studio in Medicina e Chirurgia è soggetta alla normativa vigente in materia di accessi ai corsi di studio a numero programmato a livello nazionale. Il percorso formativo prevede l’erogazione, nei primi 2 anni, prevalentemente di contenuti tipici delle scienze mediche di base accompagnati, sinergicamente, dagli essenziali fondamenti delle scienze bio-ingegneristiche. Nel terzo anno, a completamento della formazione di base, sono trattate materie precliniche e bio-ingegneristiche. Dal quarto anno sono introdotti insegnamenti clinici accompagnati da applicazioni delle metodologie ingegneristiche ai problemi della clinica.
Già dal secondo anno lo studente sarà immesso in percorsi professionalizzanti che, inizialmente svolti in laboratori di ricerca e sviluppo che operano in ambito biologico, medico e bio-ingegneristico, nel corso dei semestri s’intensificheranno e saranno sempre più orientati verso la pratica clinica, con una valorizzazione del bagaglio di conoscenze e competenze acquisite durante il percorso formativo preclinico. A tal fine, si prevede che nel primo triennio gli studenti siano guidati da due tutor, il primo di ambito biologico/medico, il secondo di ambito ingegneristico. Analogamente, nel secondo triennio, un tutor di ambito ingegneristico affiancherà un tutor clinico.
È previsto inoltre lo svolgimento di brevi periodi di stage presso laboratori di ricerca altamente qualificati che operano sul territorio nazionale ed estero. La tesi di laurea prevede lo sviluppo di un progetto che applichi, anche in maniera transdisciplinare, le competenze acquisite a un tema specifico scelto dallo studente. L’internazionalizzazione del nuovo corso di studio sarà supportata dal programma di scambio Erasmus e da altri programmi internazionali attivi presso l’Università del Salento, e favorita sia dall’erogazione di alcuni insegnamenti del percorso formativo in lingua inglese che dai periodi di stage all’estero. Il/la laureato/a in Medicina e Chirurgia potrà continuare la sua formazione culturale e professionale attraverso l’iscrizione a corsi di dottorato di ricerca o a corsi di specializzazione.
Gli studenti avranno, inoltre, l’opportunità di acquisire 32 cfu aggiuntivi in discipline tipiche dell’Ingegneria, di cui 24 in sovrannumero rispetto ai 360 cfu necessari per il conseguimento del titolo di laureato magistrale in Medicina e Chirurgia, con la finalità di ottenere un secondo titolo di laurea in Ingegneria biomedica (classe L-9), nell’ambito di un piano di studi preventivamente approvato.

Nell’Ateneo salentino non è presente, al momento, un Dipartimento con denominazione riconducibile all’ambito medico-sanitario e nel quale sia già verificabile la presenza maggioritaria di docenti strutturati afferenti alle aree delle Scienze biologiche e delle Scienze mediche (Aree CUN 5 e 6). La funzione di Dipartimento di riferimento è affidata, temporaneamente, al DiSTeBA – Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali, nel quale è comunque verificabile la presenza di un congruo numero di docenti strutturati afferenti alle suddette Aree CUN. La proposta vede il coinvolgimento dei Dipartimenti di Ingegneria dell’Innovazione, Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”, Storia Società e Studi sull’Uomo e Scienze dell’Economia. Entro il terzo anno dall’attivazione del corso di studio, l’Ateneo costituirà un Dipartimento di area medico-sanitaria, cui far afferire i docenti delle aree disciplinari previste nell’ordinamento didattico, in base alle linee guida ANVUR. La costituzione del nuovo Dipartimento comporterà anche un riassetto del personale tecnico-amministrativo di supporto.


Attualità

Uno contro uno e uno contro zero

Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…

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Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.

E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.

La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.

E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.

Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.

Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.

Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.

 

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Tricase si fa arancione contro la violenza di genere

Manifestazione organizzata dall’Inner Wheel Club di Tricase – S. M. di Leuca e dal Rotary Club Tricase- Capo di Leuca con la partecipazione delle scuole del territorio per promuovere la cultura del rispetto, della parità e della non violenza

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è svolta per le vie del centro di Tricase una partecipata marcia di sensibilizzazione volta a promuovere la cultura del rispetto e del contrasto alla violenza di genere.

L’iniziativa, che rientra nella campagna internazionale “Orange The World” di UN Woman, è stata organizzata dall’Inner Wheel Club di Tricase – S. M. di Leuca e dal Rotary Club Tricase- Capo di Leuca, realtà impegnate nella diffusione di valori di solidarietà, tutela dei diritti e sostegno alla comunità.

Evento particolarmente significativo anche per la presenza attiva delle scuole del territorio, che hanno aderito con entusiasmo e spirito di partecipazione: gli istituti comprensiviTricase – Via Apulia” e “Pascoli”, il Liceo Comi”, e il LiceoStampacchia”.

Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, hanno contribuito con cartelloni, slogan, riflessioni attestanti profonda sensibilità e momenti di condivisione, dimostrando consapevolezza e attenzione verso un tema che riguarda profondamente il presente e il futuro della società.

Il loro coinvolgimento ha rappresentato un messaggio forte: educare al rispetto fin da giovani è il primo passo per costruire comunità più giuste e sicure.

Alla marcia hanno preso parte anche diverse associazioni locali, che hanno voluto testimoniare la propria vicinanza alle donne vittime di violenza e ribadire l’importanza di fare rete tra istituzioni, scuola e terzo settore.

La presenza congiunta di enti, studenti e cittadini ha trasformato l’iniziativa in un momento di forte impatto emotivo e civile.

In chiusura, Pasquale Santoro in rappresentanza de “Le lanterne di Diogene”, ha reso partecipi tutti i presenti di riflessioni tratte dal libro “Cara Giulia” di G. Cecchettin, rivolte espressamente al mondo maschile.

Un appello condiviso con tutti i presenti: continuare a lavorare insieme per promuovere la cultura del rispetto, della parità e della non violenza, affinché giornate come questa non restino episodi isolati ma diventino parte di un percorso quotidiano di consapevolezza e impegno comune.

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Matino: marito violento con la moglie disabile

Convivente con gravi disabilità vittima di maltrattamenti. Carabinieri arrestano 48nne agricoltore del posto

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Non c’è pace! Siamo freschi reduci da una giornata intensa di sensibilizzazione contro la violenza di genere ma, evidentemente, chi vive di sopraffazione e abusi, da quell’orecchio proprio non ci sente.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto a Matino, proprio all’indomani del 25 novembre, data in cui ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

I Carabinieri hanno adottato l’ennesimo provvedimento nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

I militari della Stazione di Taviano, supportati dai colleghi della Sezione Radiomobile del NOR della Compagnia di Casarano, hanno arrestato in flagranza di reato un 48nne agricoltore del posto.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica dei fatti, l’uomo si sarebbe reso autore di maltrattamenti nei confronti della propria convivente poco più giovane e con gravi disabilità riportata dopo un incidente stradale.

Ad allertare gli uomini dell’Arma, prontamente intervenuti presso l’abitazione dei coniugi, è stata la stessa vittima a seguito dell’ennesimo episodio di violenza che si è vista costretta a subire al culmine di una banale lite domestica.

La donna, in evidente stato di agitazione, ha riferito ai militari di essere da tempo vittima di minacce verbali e aggressioni fisiche, spesso scaturite da futili motivi e aggravati dallo stato di ebbrezza alcolica cui l’uomo era solito trovarsi.

Episodi che gli uomini dell’Arma hanno potuto effettivamente constatare anche nel corso del loro intervento ovvero dopo aver assodato la condotta aggressiva dell’indagato; comportamento che li ha spinti a porre immediatamente in sicurezza la vittima e procedere all’arresto dell’uomo.

Al termine delle operazioni, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, il 48nne è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.

Questo intervento si inserisce nel più ampio quadro delle attività quotidiane dell’Arma dei Carabinieri, che continua a promuovere una cultura della prevenzione, dell’ascolto e della protezione delle vittime, con l’obiettivo di contrastare con fermezza ogni forma di violenza e garantire un concreto sostegno a chi trova il coraggio di denunciare.

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