Attualità
Gender gap, ecco la task force
Antonella Pappadà, consigliera di Parità della Provincia di Lecce, ha presentato il Protocollo d’intesa per la promozione di progetti e percorsi rivolti a favorire l’occupazione femminile nel territorio provinciale, ridurre il divario di genere e favorire l’inclusione delle persone con disabilità
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“Se l’economia nel nostro Paese fosse declinata con la voce delle donne avremmo sicuramente una ricaduta diversa in termini di occupazione e di crescita anche nella nostra provincia. Lo scopo di questo Protocollo è creare e rafforzare la sinergia tra la consigliera di Parità e i soggetti sottoscrittori che operano nel mercato del lavoro e che hanno aderito con favore per mettere in atto percorsi che riducano il divario occupazionale legato al genere e favoriscano un’economia equa ed efficiente che tenga dentro le donne”.
Con queste parole Antonella Pappadà, consigliera di Parità della Provincia di Lecce, ha presentato il Protocollo d’intesa per la promozione di progetti e percorsi rivolti a favorire l’occupazione femminile nel territorio provinciale, ridurre il divario di genere e favorire l’inclusione delle persone con disabilità, siglato nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini.
L’importante accordo è stato sottoscritto dai componenti del Tavolo tecnico permanente, costituito dalla stessa consigliera nel giugno scorso: Arpal Puglia, Camera di commercio, Università del Salento, Confindustria, Confartigianato, CNA, ConfimpreseSalento, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil, Comitato Pari Opportunità, Ordine degli Avvocati di Lecce con il Comitato Pari Opportunità, CPO dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, Ordine dei Consulenti del lavoro, Aforisma, Creis (Centro ricerca europea per l’innovazione sostenibile – ETS), Associazione Next EU, Forum Lab srl.
In apertura dei lavori, la consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità Loredana Tundo, ha portato i saluti del presidente Stefano Minerva, evidenziando il pieno sostegno della Provincia all’iniziativa “che mette in rete il lavoro di tanti soggetti, costituendo una preziosa opportunità per il territorio”.
Durante l’incontro, inoltre, è stato presentato il Progetto di orientamento integrato, “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro ed inclusione”, rivolto alle scuole superiori, ideato dalla consigliera di Parità e condiviso dal Tavolo tecnico permanente, come prima iniziativa da avviare nell’ambito del Protocollo, in collaborazione e con il supporto delle parti aderenti.
“Questo accordo suggella un’unione d’intenti già collaudata. E’ il punto di arrivo di un percorso di confronto e condivisione avviato ad aprile e che mi ha portato a costituire un apposito Tavolo tecnico. Al tempo stesso, rappresenta un punto di partenza per il futuro. I dati parlano chiaro. Purtroppo la disparità di genere continua a costituire uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica in tutto il mondo. Per questo, in virtù del mio ruolo di consigliera di parità, ho puntato subito a stringere alleanze costruttive sul territorio perché è fondamentale lavorare insieme se vogliamo affermare la parità di genere nel lavoro e sostenere l’occupazione delle donne e delle persone con disabilità. Tutto questo con un’attenzione particolare rivolta ai giovani. Infatti, credo sia indispensabile impegnarsi con loro per abbattere gli stereotipi di genere ancora esistenti e per costruire una nuova cultura che sia veramente inclusiva e contro ogni forma di discriminazione”, ha spiegato la consigliera di Parità Antonella Pappadà.
“Insomma auspico che insieme si possa indirizzare l’economia di questo territorio ad essere più giusta, a scoprire tutti i talenti, a spingere il lavoro, a liberare le potenzialità femminili oggi intrappolate nel doppio impegno cura – professione e che, magari, porti in sé un’idea più ampia di equità, capace di partire da quella tra donne e uomini per propagarsi oltre”, ha concluso dal consigliera Pappadà.
In particolare, hanno partecipato alla sottoscrizione dell’accordo che formalizza la nascita della “task force”, costituita dalla consigliera di Parità con il Tavolo tecnico permanente: Luigi Mazzei, dirigente Arpal Puglia – U.O. Coordinamento e Servizi per l’Impiego Ambito Territoriale di Lecce – Brindisi- Taranto con Barbara Rodio; Maria Antonietta Aiello, prorettrice vicaria dell’Università del Salento, Floriana Dell’Orco, presidente Comitato Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Lecce, Cristina Mercuri, delegata per Confindustria Lecce, Maurilio Antonio Natale, presidente CNA con Alessandra Tornese, Antonio Schipa, direttore Confesercenti con Lucia Greco, Emanuela Paola Vitali, presidente ConfimpreseSalento, Emanuela Aprile delegata per Confartigianato, Tommaso Moscara, segretario generale Cgil Lecce con Simona Cancelli, Ada Chirizzi, segretaria generale Cisl Lecce, Lucia Orlando, delegata per Uil Lecce, Gabriele Buia, Tesoriere e Coordinatore della Commissione Rapporti con Enti ed Istituti dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Lecce, Luisa Crusi, presidente CPO dell’Ordine dei dottori commercialisti e revisori contabili, Maria Luisa Serrano, presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Lecce, Elisabetta Salvati, presidente Cda Aforisma, Marco Sponziello, presidente associazione Next EU, Serenella Molendini, presidente APS CREIS – Centro Ricerca Europea per l’Innovazione Sostenibile – ETS, Fabiola Annesi, direttrice Forum Lab srl.
Con l’accordo siglato, le parti si impegnano, tra l’altro, a collaborare in progetti e interventi condivisi volti a favorire l’occupazione femminile nel territorio provinciale, a ridurre il divario di genere e a favorire l’inclusione delle persone con disabilità; a realizzare incontri itineranti sul territorio con le Amministrazioni, le aziende e tutti gli stakeholder interessati alle tematiche del lavoro e alla diffusione delle pari opportunità.
E, ancora, ad attuare l’orientamento integrato multilivello e la formazione/informazione negli enti locali, nelle scuole, università, ITST, aziende, ecc.; favorire le politiche attive per il lavoro e i servizi a supporto, con particolare riguardo alla qualificazione, riqualificazione per l’ingresso o il reingresso della donna nel mondo del lavoro e con attenzione anche alle persone con disabilità; a diffondere la Certificazione di genere; capitalizzare le misure finanziarie per la parità di genere previste nel PNRR e non solo, promuovere l’accesso da parte delle donne all’acquisizione delle competenze STEM; compiere azioni positive finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro, attraverso la tutela della maternità, della paternità.
Il Protocollo d’intesa è il risultato di un lungo percorso di ascolto e condivisione a 360 gradi avviato sul territorio all’inizio del mandato e proseguito in questi mesi dalla consigliera di Parità Antonella Pappadà. Punto di partenza l’analisi di alcuni dati significativi, come gli ultimi Istat 2023 riferiti al territorio della provincia di Lecce (nella fascia 15-64 anni il 63,7 % dei maschi è risultato occupato, mentre questa condizione ha riguardato il 40,2% delle femmine; una quota consistente della popolazione femminile, pari al 52,6%, è risultata appartenere alle non forze di lavoro).
Prima azione concreta prevista dal Protocollo, e già in cantiere, il Progetto di orientamento integrato “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato sempre dalla consigliera di Parità della Provincia di Lecce Antonella Pappadà, da avviare in via sperimentale, nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), in quattro Istituti scolastici superiori di secondo grado del territorio provinciale: Ites “A. Olivetti” di Lecce, Liceo “L. Da Vinci” di Maglie, IISS “A. Meucci” di Casarano, Istituto Tecnico, Professionale IISS “E. Giannelli” di Gallipoli.
Il Progetto, da sviluppare nell’ultimo triennio didattico, punta, tra l’altro, a diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro; riconoscere e individuare stereotipi e pregiudizi; sradicare le iniquità e gli stereotipi anche con riguardo alle donne con disabilità; migliorare la consapevolezza della “scelta” nelle ragazze e nei ragazzi del proprio percorso d’istruzione e lavorativo, aiutandoli ad individuare le proprie attitudini, passioni, desideri, valori e aspettative nei confronti della propria posizione nel mondo del lavoro e le conseguenti azioni da compiere per raggiungere l’obiettivo professionale (percorsi universitari, scolastici, tirocini, formazione e/o esperienze di vario tipo).
Il progetto sarà avviato a partire dall’anno scolastico in corso e per i prossimi tre anni, in collaborazione con i soggetti aderenti al Tavolo Tecnico Permanente, e attraverso il supporto di imprenditori, liberi professionisti, esperti dei sindacati, delle associazioni datoriali, degli ordini professionali, delle pari opportunità.
Hanno partecipato all’incontro odierno, tra gli altri, la consigliera di Parità supplente Fernanda Vaglio, il segretario generale della Provincia di Lecce Angelo Caretto con il dirigente del Servizio Risorse umane e Pari opportunità provinciale Pantaleo Isceri, le componenti della Commissione pari opportunità (Cpo) della Provincia di Lecce Teresa Chianella e Giovanna Bino, i rappresentanti delle Cpo degli Ordini professionali dei Biologi Valentina Galiazzo, dei Medici Veterinari Ada Gloria Cagnazzo, degli Architetti Davide Negro e del Collegio dei Geometri Daniela Donadei.
Presenti, inoltre, gli altri componenti del Tavolo tecnico permanente Daniela Talà e Massimiliano Caputo per Sviluppo Lavoro Italia, e gli esperti Cristian Primiceri, avvocato giuslavorista, Laura Parrotta, avvocato esperta in politiche di genere, Maria Grazia Zecca, avvocato esperta in diritto antidiscriminatorio e politiche di genere, Fernando Nazaro, imprenditore.
Attualità
Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD
Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»
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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.
«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


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