Ruffano
Il Presepe Vivente di Torrepaduli
La piccola frazione ruffanese di Torrepaduli si anima per le festività natalizie grazie all’VIII edizione del Presepe Vivente, a cura dell’Associazione Anziani “Ettore Pasanisi”. Il suggestivo luogo è il settecentesco Palazzo Pasanisi, sede del Museo della Civiltà Contadina. Tutto intorno all’edificio e nel cuore del centro storico, si spegneranno le fredde luci cittadine per riscoprire Torrepaduli sotto i caldi bagliori delle fiaccole, che indicheranno il cammino verso la Grotta della Natività.
Visitando i vari ambienti del Palazzo, si potranno ammirare i quasi 100 figuranti, uomini, donne e bambini, in un incontro generazionale che stimolerà la fantasia e renderà vivi i ricordi. I personaggi indosseranno costumi d’epoca e si muoveranno all’interno di una caratteristica scenografia molto attenta e coinvolgente. Si potranno incontrare nell’itinerario la ricostruzione dal vero dei lavori artigianali oramai scomparsi, come il cestaio, il vasaio, il maniscalco, le donne che fanno la calza, le donne che cardano la lana, la tessitrice, l’arrotino, la ceraia, la saponaia e tanti altri ancora. Le nenie natalizie riscalderanno ulteriormente gli animi dei visitatori. Con questa iniziativa l’Associazione torrese punta allo scambio di esperienza fra generazioni ed al recupero e valorizzazione delle tradizioni locali.
Il ricavato sarà destinato al restauro della seicentesca Chiesa della Madonna delle Grazie di Torrepaduli, assegnata in comodato gratuito dal Comune di Ruffano, da destinare a Museo d’arte sacra e Centro Studi. Il Presepe Vivente di Torrepaduli è aperto nei giorni 25, 26, 27 dicembre e 1, 3 e 6 gennaio, dalle 17,30 alle 20,30.
Stefano Tanisi
Cronaca
Nube nera e fiamme alte alle porte di Ruffano

Un esteso incendio è divampato nel Riggio attorno alle alle 16:30 alle porte di Ruffano lungo la strada che conduce a Casarano.
Fiamme alte e nube nera visibili anche da lontano per un rogo che minaccia di estendersi.
È uno dei numerosissimi incendi divampati nella giornata odierna in provincia.
Le immagini dal posto
Cronaca
Salento in fiamme e Canadair in azione

Giornata ad alta tensione in provincia di Lecce, dove diversi incendi sono divampati nel corso delle ultime ore, alimentati dal caldo intenso e dal vento. Le fiamme hanno interessato aree rurali e zone boschive in più punti del territorio, rendendo necessario l’intervento di squadre a terra e anche di due Canadair (entrambi su Depressa) per contenere l’emergenza.
A Tricase, un vasto incendio ha colpito in particolare la zona di Depressa (video a fine articolo), dove il rogo ha costretto le autorità alla chiusura della strada provinciale 81 Depressa-Andrano per motivi di sicurezza.
Simile situazione a Ruffano in via dei Falchi alle porte della frazione di Torrepaduli.
Le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso. Seguiranno aggiornamenti su Il Gallo con tutti i dettagli e le eventuali evoluzioni della situazione.
Video da Depressa
Casarano
Auto e attività commerciali in fiamme, interrogazione al Ministero dell’Interno
Odore di criminalità organizzata. Il deputato salentino del MoVimento 5 Stelle Leonardo Donno chiede «un piano straordinario di assunzioni e di impegno di risorse per aumentare e garantire la sicurezza»

Da questo sito dopo gli ennesimi incendi dolosi avvenuti nella nostra provincia (a Torre San Giovanni e Casarano) abbiamo evidenziato il pericolo criminalità organizzata e come non si possa più ignorare il campanello d’allarme per i tanti, troppi, attentati incendiari ai danni di autovetture e anche di attività commerciali, registrati in ogni angolo del Salento.
A stretto giro di posta, quasi a confermare il nostro alert, arriva un’interrogazione al Ministero dell’Interno a firma del deputato salentino del MoVimento 5 Stelle Leonardo Donno.
Secondo l’onorevole Donno «è necessaria la massima attenzione ed è urgente un approfondimento sulle cause che hanno portato a un susseguirsi di eventi di cui è necessario individuare la matrice; fondamentale inoltre stabilire se si tratta di atti intimidatori messi in campo dalla criminalità organizzata al fine di intimorire i diretti interessati».
Su questi casi, che rivelano un aumento della criminalità, avverte il deputato dei 5 Stelle, «non si può voltare la faccia dall’altra parte, è necessario che lo Stato intervenga aumentando la sicurezza, e incrementi le risorse e la presenza delle forze dell’ordine oltre che agire sul fronte della prevenzione».
In riferimento al recente decreto Sicurezza, Donno dice che «il governo ha dimostrato un’assenza di volontà nel mettere in atto misure per contrastare in maniera adeguata la criminalità».
«Per questi motivi», il deputato di Galatina, ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno per chiedere «quali azioni intenda intraprendere per accertare le origini, le motivazioni e gli obiettivi dei fatti, e quali misure intende mettere in campo affinché tali episodi non si verifichino ancora».
Ha chiesto inoltre se non si intenda mettere in atto «un piano straordinario di assunzioni e di impegno di risorse per aumentare e garantire la sicurezza nelle zone interessate».
Quel che è certo è che non si può più minimizzare né girarsi dall’altra parte.
Siamo al punto di non ritorno.
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