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Attualità

Ruffano chiama Conte, Spadafora, Emiliano e Malagò…

Sono Giovanna insegnante di Danza e vi chiedo: “Con un buco di 6 mesi senza lavoro, dovremo chiudere? C’è qualcuno che si preoccupa per noi?”

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Una accorata lettera, è partita da Ruffano, da Giovanna Accogli, insegnante di danza di una delle tante associazioni di danza, musica e spettacolo del sud e d’Italia, un appello rivolto al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro dello sport Spadafora, al governatore Emiliano ed al Presidente del Coni Malagò. Giovanna, con disarmante realtà, chiede lumi sulla “fine che faranno, e risposte subito prima che falliscano”. Ed attacca dicendo: “Vi racconto la nostra realtà, mi chiamo Giovanna Accogli e sono l’insegnante di Danza di un’Associazione “ASD La Fabbrica dello Spettacolo” che organizza Corsi di Danza e Musica a Ruffano, un piccolo paese del Salento.


Vi ho voluto scrivere nella speranza che tanti miei colleghi, come me, abbiano delle risposte concrete, visto che da marzo viviamo quotidianamente nell’angoscia di non sapere quale futuro spetti alle nostre scuole;  contemporaneamente speriamo che qualcuno si preoccupi della crisi che ha colpito il settore della danza, dello sport di base e di tutte le associazioni del terzo settore che si occupano di musica, arte, cultura, etc. che, ricordiamo, insegnano prima di tutto ai ragazzi i veri valori di vita, della convivenza sociale e della solidarietà”.


Ed insiste: “Premetto che in questo periodo tutti stiamo vivendo una situazione surreale e difficile, e ovviamente la priorità ed il rispetto va a coloro che stanno affrontando questa battaglia in prima linea per tutelare la salute pubblica, però voglio parlarvi anche della nostra realtà che purtroppo sta passando un momento di crisi non indifferente che rischia di far chiudere migliaia di strutture e di tenerci lontani ancora a lungo dai nostri ragazzi.


Molti di noi hanno realizzato le proprie realtà con sacrifici”, e, affonda la lama, “investendo denaro, dedicando anni allo studio, agli allenamenti, allontanandosi dai propri cari e trascurando gli amici, lo abbiamo fatto con convinzione, la stessa convinzione che ha fatto di noi dei veri Maestri di danza, di ballo e di vita, e che oggi vedono tutto questo sgretolarsi davanti agli occhi!


Noi non vogliamo che questi sacrifici siano stati inutili e quindi chiediamo a chi di dovere delle risposte, degli aiuti concreti e delle sicurezze in merito alle modalità con cui poter ritornare nelle nostre sale, tra i nostri allievi!


Ci sono, come me, molti insegnanti che vivono di questo”, e passa a descrivere la tragica realtà, “devono mantenere le proprie famiglie e sappiamo benissimo che il nostro periodo lavorativo non copre i 12 mesi, bensì 9 mesi all’anno. Considerando che siamo già chiusi da 2 mesi, e molto probabilmente ci faranno riaprire a settembre, ci ritroveremo con un buco di ben 6 mesi, senza lavoro, senza entrate mensili e con gli affitti e le varie spese a cui far fronte. Questo ci metterà di fronte ad un bivio: pagare, se si ha la possibilità, o fallire!”


E chiude con un auspicio:Come detto precedentemente la priorità è la tutela della salute pubblica, ma determinate decisioni ed aiuti vanno dati adesso, prima di far calare definitivamente il sipario sulle associazioni. CI SIAMO ANCHE NOI e non possiamo essere dimenticati!”.


Giovanna Accogli


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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