Santa Cesarea
A Santa Cesarea torna il “Premio Targa”
Ritorna dopo vent’anni, per iniziativa del Comune di Santa Cesarea, il “Premio Targa Santa Cesarea Terme”, organizzato dall’Assessorato comunale a Turismo e Spettacolo, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Confindustria e Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce.
Il Premio nasce nel 1974 voluto dall’ex Azienda autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo, all’epoca presieduta da Luigi Puzzovio, per premiare quei salentini che, operando in modo esemplare nei vari campi, avevano dato lustro al Salento. L’albo d’oro della Targa è ricco di nomi prestigiosi: Enzo Esposito, Leonardo Gabriele e Angelo Longo (Targa 1974); Ennio De Giorgi, Aldo Moro, Raffaele Spongano e Saverio Sticchi (Targa 1976); Francesco Cavalera, Antonio Corsano, Antonio Lazzari e Paolo Polimeno (Targa 1978); Aldo Calò, Francesco Gabrieli, Michele Lato e Salvatore Leone De Castris (Targa 1980); Luigi Maggio (Targa alla memoria 1982); Ugo Apollonio, Giuseppe Chiassino e Antonio Tundo (Targa 1983); Corrado Ursi, Mario Marti e Antonio Pedone(Targa 1985); Francesco Paolo Casavola, Giuseppe Codacci Pisanelli e Ennio Giannì (Targa 1987).
A partire dall’edizione 1978, alla Targa s’è aggiunto il “Diploma di benemerenza con medaglia d’oro” assegnato a studiosi italiani e stranieri: Mario D’Elia, Gerhard Rohlfs, Marcello Gigante, Andrzej Nowicki, Paolo Graziosi, Carl Arnold Willemsen, Dinu Adamesteanu, André Jacob, Cesare Brandi e Maria Corti. Dall’ultima edizione ad oggi sono passati oltre vent’anni. Ora è sceso in campo il Comune. “Questa Amministrazione”, dichiara il sindaco Daniele Cretì, “considera il Premio Targa uno strumento importantissimo per la diffusione della notorietà delle bellezze di Santa Cesarea Terme e quindi per lo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Comune e del Salento in generale. E’ stata nominata dalla Giunta comunale una Commissione per la designazione dei premiati, che resterà in carica il tempo necessario per nominare i targati. Sarà rinominata ogni anno. Il suo giudizio sarà inappellabile”.
L’esordio, sotto la direzione artistica e la conduzione di Monia Palmieri, è fissato per domenica 9 agosto, dalle 20,30, nel Piazzale delle Terme. “Il Premio Targa”, commenta l’assessore al Turismo, Silvia Rita De Giuseppe, “ha raccolto nelle passate edizioni lusinghieri successi ed una notevole rilevanza sulla stampa locale e nazionale. Il suo scopo è quello di assegnare un idoneo riconoscimento a personalità locali e non, salentini e non, che hanno dato ovvero continuano a dare lustro al nostro territorio fuori dai confini territoriali”.
Saranno assegnati premi nei seguenti ambiti: Arte, Artigianato, Cultura, Forze dell’Ordine e Armate, Medicina e Musica. Special Guest dell’evento, l’imitatore foggiano Stefano Bucci, protagonista di programmi televisivi di successo. Sul palco ci saranno anche il violino del Maestro Gianni Tarantino, i balli dei Maestri Vincenzo D’Anna e Gabriella Palma e la voce del cantante Stefano Mangia. La serata sarà ripresa dalle telecamere di Studio 100 TV e Salento Channel (canale 952 della piattaforma Sky), che lancerà l’evento in Europa.
Cristina Pacella

Attualità
Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio
Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.
Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».
Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.
La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»
Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».
Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».
Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».
Attualità
Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO
Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.
L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.
L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea Terme, Otranto, Minervino di Lecce, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino.
L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase
Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».
Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».
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Attualità
“La zuppa della felicità” salentina vince l’Agrichef Festival a Roma
Primo posto nazionale per la tricasina Federica Sparascio assieme agli studenti dell’Alberghiero di Santa Cesarea Terme

La cucina contadina è da sempre anche antispreco. A ricordarlo, la VII edizione di Agrichef Festival, l’evento itinerante promosso da Turismo Verde, l’Associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, per rilanciare i piatti tipici della tradizione contadina, chiamando ai fornelli agrichef e studenti degli istituti alberghieri.
Ieri la finale nazionale all’Istituto alberghiero “Amerigo Vespucci” di Roma.
Ad aggiudicarsi il primo gradino del podio 2025, “La zuppa della felicità” proposta dalla Puglia, realizzata dall’Agrichef tricasina Federica Sparascio (Agriturismo “Gli Ulivi” a Tricase, Le) insieme agli studenti dell’Istituto Alberghiero e Turistico – IPSEO “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme. Al secondo posto i tortelli “La mia terra” dell’Emilia-Romagna (Agrichef Federico Mei, Agriturismo “Corte dell’Abbadessa”, Istituto “Vergani Navarra”), terza l’“Anguilla in saor di porri” del Veneto (Agrichef Fiorella Zerbini, Agriturismi “Le Manciane”, “La Barena” e “Le Saline”, Istituto “Elena Cornaro”).
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