Alessano
“Don Tonino? Sarebbe diventato Papa”
Il ricordo toccante di don Totò Mileti, di Cursi, classe 1931, amico storico di don Tonino

ESCLUSIVA
di Luigi Zito
E’ Natale. Una ricorrenza anche quest’anno un po’ sbilenca, come quella dell’altro anno, segnata da una serie di spauracchi, freni e inibizioni.
Nonostante tutto è sempre forte l’annuncio trasmesso da questa festa e, oltre agli addobbi, le luci, i canti natalizi, che da soli non bastano a scaldare il cuore, il vero messaggio che dovrebbe arrivare in una società turbata, confusa e smarrita – oggi più che mai -, dovrebbe essere l’amore, l’altruismo e la carità cristiana (capisaldi della società europea).
Sono fermamente convinto che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, il riscatto dell’essere umano debba passare attraverso alcune buone azioni compiute verso i più deboli – Dio sceglie i piccoli per confondere i sapienti – occorre alimentare quel battito d’ali che conforta e fa volteggiare il cuore, far sprigionare quella sinfonia di emozioni che bruciano attraverso il dono, e dopo, scaricare il Green Pass per la nostra coscienza cristiana.
E allora, cosa si accompagna meglio a queste incertezze se non i turbamenti di don Tonino Bello, arrivati a noi con “gli auguri scomodi” formulati ai potenti di sempre che, ancora oggi, interrogano, disarmano e pongono soggezione?
“…Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. (…) I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri, che è poi l’unico modo per morire ricchi.”
Ebbene, quest’anno per Natale abbiamo ritenuto opportuno farvi rivivere alcune azioni del “Prete col Grembiule” attraverso l’emozionante, vivido ricordo del “fratello nel Vangelo” che ha percorso buona parte del tragitto della sua esistenza seduto affianco, a cassetta, in un viaggio interminabile e intenso, un viaggio che ha conosciuto discese ardite e risalite, le polveri e l’altare, poste sicure e briganti dietro l’angolo, sempre pronti, armi in pugno, ad assaltare la diligenza.
«ERA IL 1950…»
«Conobbi don Tonino in prima Liceo, era il 1950, frequentavamo entrambi il seminario regionale di Molfetta...».
Don Salvatore Mileti, per tutti don Totò, classe 1931, s’illumina al ricordo. Un raggio fa capolino dal suo cuore e si stampa sul volto, è un attimo, e poi ricomincia: «Eravamo in tutto una ottantina di persone provenienti da tutta la Puglia e, naturalmente, noi leccesi legammo subito. Dopo il Ginnasio e i tre anni di liceo, per don Tonino si presentò un’occasione che ha influito non poco nella sua vita pastorale. Venne a Molfetta monsignor Baldelli, responsabile della Poa, l’attuale Caritas, in cerca di seminaristi per avviarli ad una nuova missione: essere preti operai, vicini alla gente, agli ultimi e a chi aveva bisogno. Per Tonino fù un attimo: subito accettò”.
COME FRATELLI
Questa la ferma convinzione che lo porta a perorare la causa di don Tonino e che, nonostante il bivio a cui la vita li mise di fronte, alla mia domanda, «Eravate molto uniti?”, riprende: “Eravamo come fratelli, ci incontravamo ogni anno, anche quando lui era a Bologna e, non appena se ne presentava la possibilità, stavamo insieme. Fummo ordinati sacerdoti nel 1957 e, subito dopo, io fui mandato a Poggiardo come vice parroco, lui invece ad Ugento dove ha sempre insegnato. Tonino era il centro della Diocesi, portava avanti il seminario, la cultura, la catechesi, era come un pilota nelle diverse pastorali, sia da un punto di vista culturale che pratico».
Il gomitolo dei ricordi si srotola senza nodi. Don Totò sbroglia alcune emozioni sopite e continua: «“Ti racconto un particolare affettuoso. Eravamo stati ordinati da poco sacerdoti, Tonino mi chiama e mi ordina: Totò devi venire ad Ugento, per Santa Lucia, devi parlare tu! Cercai di obiettare: ma come io!? Avevamo poca esperienza, allora non esistevano microfoni e diavolerie varie, bisognava salire sul pulpito e arringare la folla. Furbacchione lui, eh?!”».
Un lampo riga il volto di don Totò, seguito da una sonora risata. E’ un attimo, poi prosegue nel ricordo di quel singolare botta e risposta: «“Senti Totò, ti devo confidare un’altra cosa. Cos’è successo? Risposi allarmato. Niente, oggi è anche il compleanno del Vescovo. Ma si pacciu!?, lo ripresi, e mò me avvisi?», fu la pronta risposta.
LA LUCE PREMONITRICE
«Non solo», accenna il parroco nel suo racconto, accompagnato sempre dalla gioia del ricordo, «il Pontificale è nella Cattedrale di Ugento, davanti al Vescovo, ai canonici, alla folla. Racconto questo ad onore suo: avevo avuto, qualche anno prima un intervento agli occhi e rischiavo seriamente di perdere la vista, quel sermone, quella spinta a omaggiare Santa Lucia e la luce fu premonitrice. Anche allora Tonino aveva visto giusto, tanto che fino alla fine della sua esistenza non perdeva occasione per parlarmene: Totò, ti ricordi quella predica a Ugento, quando parlavi della luce?».
Un connubio fraterno, un amico del cuore che sicuramente, mi inserisco, ti avrà messo a parte di molte confidenze. Ritrova la pace e la giusta serenità e mi apostrofa: «Don Tonino era il centro in tutto quello che faceva, punto! E poi l’esperienza di Bologna l’aveva segnato, maestri come il cardinale Lercaro, momenti difficili come il ’68, l’hanno formato e portato ad abbracciare una spasmodica attenzione verso gli ultimi.
Sostengo poi che Tonino si sia rivelato da Vescovo, maturato anche grazie all’esperienza avuta a Tricase da parroco (dove rimase per tre anni prima di diventare Vescovo); l’essere vicino alla gente, testare con mano le necessità, i problemi, le cure che il popolo chiede, entrare nel vivo delle situazioni, l’ha completato. Una volta Vescovo, poi, ancora di più, ha sperimentato le esigenze delle parrocchie, le suppliche, le situazioni difficili da affrontare”.
L’ATTACCAMENTO ALLA MADRE
E poi, l’attaccamento che ha sempre avuto nei confronti della madre: «Per lui era un faro, un punto di riferimento essenziale, essenziale”, ribadisce quasi a voler convincere sé stesso prima, il lettore poi, e chi lo ascolta.
Si incupisce, mi fissa e con vigore recupera: “Beh, devo dirtelo, era la terza volta che aveva rifiutato di diventare Vescovo, di andare in Calabria. All’ennesimo richiamo di Roma, eravamo a Marina Serra, su uno scoglio, non posso dimenticarlo, alla sua domanda: che dici Totò, che devo fare?», come una nuvola uggiosa pronta a rovesciare acqua, risponde: «Sai che ti dico? Mo basta! Glielo dissi in dialetto, tanta era la mia rabbia: Se non accetti jeu te pìu a cazzotti, devi accettare! E fu così che si convinse. Lui doveva, doveva», rimarca, «essere Vescovo per quello che è stato col senno di poi. Monsignor Mincuzzi aveva scelto bene e poi, diciamocelo, Roma l’aveva posto già sotto la sua lente. Gli anni di Tricase, oltre che formativi, emozionanti, colmi di esperienze e affetti ricambiati dai tricasini, sono stati per Tonino la culla dove ha accresciuto e pasciuto la carità, l’amore per il prossimo, lo spezzare il pane».
Come le ciliegie, una esperienza tira l’altra e, una volta ritrovata la solarità, con piglio riprende: «Ero il parroco di Cursi, l’anno era il 1991. L’11 luglio ricorrevano i 350 anni dell’apparizione della Madonna dell’Abbondanza, una delle apparizioni storiche del Salento (è iscritta nel catasto onciario del ’700), lo chiamai e gli chiesi: Tonino devi venire alla novena! Non ti preoccupare, ci sarò, mi rispose. Si teneva, e si tiene tuttora, al Santuario a pochi km da Cursi: il pellegrinaggio inizia alla 5,30 di mattina, è sempre molto sentito e partecipato, arrivano da tutto il Salento e anche quella volta ci fu un mare di gente! Lui si alzò alle tre di mattina, parti da Molfetta, arrivò in tempo e tenne una omelia superlativa, fu un trionfo! Nessuno pensò di registrare l’evento ma, grazie alla Provvidenza, dieci anni dopo la morte di don Tonino, mi arriva una telefonata da un frate Cappuccino, Padre Francesco Neri, che mi confida: “Don Totò abbiamo trovato l’omelia di don Tonino!”».
Si ferma un amen e prima di riprendere la storia, cava a piene mani dalla valigia dei ricordi, la apre: “Mi sono ricordato che a Cursi c’era un frate, un certo Padre Pio, innamorato della tecnologia, dei social e, dovunque andasse, si accompagnava con questi strumenti: fu grazie a lui se oggi la possiamo ricordare e leggere ancora. Presi questa omelia, la stampai e l’anno successivo, nella ricorrenza della morte di don Tonino, feci dono a tutte le famiglie di Cursi di quell’illuminato sermone».
Mancavano due anni, come sappiamo oggi, alla malattia e alla morte, come la visse? «Ero presente quando si operò, io e don Gerardo Serra, un altro caro amico, gli siamo stati vicini fino alla fine. La sofferenza l’ha vissuta coscientemente e l’ha anche accettata, però, ricordo mi diceva spesso: “Totò dici ca’ me la face a mie la grazia, lu miraculu!?”».
DON AMBROGIO E GLI ACCATTONI
Si ferma rovista fra le pila di volumi depositati sulla scrivania e, dopo una certosina ricerca, mi mostra un libro: «Questo è don Ambrogio Grittani, l’ispiratore di don Tonino, è stato anche nostro professore di Liceo, per poco. Durante il suo percorso alcune esperienze di vita lo portarono a decisioni estreme: vendette tutto e dedicò il resto della sua esistenza alla cura degli accattoni. Don Ambrogio oggi è venerabile in attesa della santità, e la causa di canonizzazione la iniziammo noi: il Vescovo era Tonino, io il postulatore e l’avvocato del Diavolo, don Luca Murolo il promotore di giustizia. In Puglia», scende di un tono con la voce a rimarcare la serietà della notizia, «dopo la guerra, abbiamo avuto una piaga sociale, la più tremenda: l’accattonaggio.
Lui rinunciò a tutto per questo e così decidemmo di istruire la causa di don Ambrogio, lui che, dopo essere stato ad Assisi, dichiarò: “Mi spenderò nel campo che tutti schivano, ma che Cristo ama di più: gli accattoni”. Don Tonino aveva spillato il suo latte e, nel letto di morte, ricordando don Ambrogio, si interrogava sulla grazia e sui miracoli.
Lui amava la vita, anche se accettò di buon grado quello che gli succedeva».
IL CARDINALE MARTINI L’AVREBBE INDICATO COME FUTURO PAPA
Mi intrufolo nelle giaculatorie dei suoi pensieri: qual è il ricordo più bello che conservi dell’amico? «Io lo invoco spesso, tanto. Non manca l’amico, il confessore, manca chi in questi momenti bui avrebbe preso in mano la situazione e sarebbe andato avanti con sicurezza. Senza fantasie», sentenzia guardandomi dritto negli occhi, «il cardinale Martini avrebbe indicato lui come Papa, se la storia fosse andata diversamente. Credo che le vie del Signore siano sconosciute e infinite e, forse, serviva questo per portarlo alla soglia della santità».
Poi, quasi disgustato al ricordo che gli balena in mente, rivela: «Durante la canonizzazione c’era anche chi riottoso affermava: “Non fate la causa di santificazione per don Tonino, così rischia di diventare un santino da idolatrare e svilisce tutta la sua opera”. E’ vero, risposi, ma tutto dipende da noi. L’importante è il messaggio che noi lanciamo e oggi, ne sono certo, metterei la mano sul fuoco, quel messaggio l’ha fatto suo Papa Francesco”.
Don Tonino, affondo, era accettato, amato in quei tempi?
«Era un profeta, anche se in tanti, anche prelati, non l’hanno mai accettato! Tante volte quando periodicamente ci vedevamo, lui si confidava, dicendomi: “Totò non mi capiscono! Sembrano fole al vento. Leggi!”. E mi mise in mano una lettera della Congregazione del Culto di Roma, dove venivano criticati alcuni suoi modi di essere, di intendere il sacerdozio, ed erano tutte scelte che oggi sta perpetuando Papa Francesco».
PERTINI E LA CROCE DI LEGNO
«E poi, voglio raccontarti il fatto della croce…». Della croce? Abbozzo, sono tutto orecchi.
«Una volta i Vescovi, dopo la consacrazione, dovevano presentarsi dal Presidente della Repubblica, che all’epoca era Sandro Pertini. Tonino, a differenza degli altri vescovi, si presentò con una croce di legno al collo. Il Presidente, dopo i convenevoli, lo richiamò: “Eccellenza, ma che croce è questa!? Non ho mai visto un Vescovo con una tale croce”.
“Presidente, le piace? Ribatte Tonino. Questa è fatta con l’ulivo di Puglia e visto che ci tiene tanto gliela regalo!”. E la passo a Pertini. “Un altro aneddoto che spesso raccontava e quando lui, chiamato dal cardinale Martini a Milano, si precipitò e, al momento di officiare la Santa Messa, il cardinale gli chiese: “Ma non hai portato con te l’abito da Vescovo?”. No, fu la laconica risposta di Tonino! I canonici dovettero correre per cercare qualcosa che servisse al caso. Lui era così, schietto, sincero, badava poco alla forma ma tanto alla sostanza».
L’ANELLO DI RAME DELLA MAMMA
«E, poi», si ferma, sgrana gli occhi, mi trafigge con lo sguardo e mi interroga: «Ma tu conosci il fatto dell’anello?».
No, accenno sincero, me lo racconti. «Dunque, quella volta sugli scogli di Marina Serra quando lo minacciai se non avesse accettato la carica, gli confidai: “Tonino io sono venuto anche perché noi, 24 amici, avremmo deciso di regalarti l’anello vescovile. Abbiamo deciso, ti faremo dono di un semplice anello”. Credimi», pausa scenica, mancava solo la colonna sonora di Morricone, «crollò e mi disse: “Totò, ti devo fare una confidenza”. Tu sai che sono molto legato a mia mamma e vorrei portare al dito la sua fede. Rimasi stupefatto e sbigottito ma subito ripresi: sì, ma la fede della mamma tua, come quella di mia madre, sai chi ce l’ha, no?!
“Chi ce l’ha?” Mi chiese!
Mussolini! Ribattei (durante la guerra raccolse tutti gli ori degli italiani per profonderli alla causa bellica). “Si, è vero”, accennò. Conservo, però, la fede di rame di mia madre ed io vorrei portare quella. Bene, risposi, dove la tieni? Nel comò di casa! Lasciammo il mare e con la sua 500 ci portammo verso Alessano.
Mi consegnò quel simulacro.
Cercammo un filo di cotone per misurare la circonferenza del dito, e fu allora che mi ammonì: “Senti Totò, sai che in te ho fiducia santa, mi raccomando!”.
Va bene risposi, commosso. Nello stesso giorno la portai ad un amico orefice che la indorò e scrisse in modo minuscolo sulla fede: “I tuoi compagni di viaggio”».
Quella povera Vera l’ha accompagnato per il resto dei suoi giorni, come a segnare il suo modo di essere e di intendere la vita: povero, semplice, umile, servile, altruista, genuino, puro.
In una parola Santo.
Alessano
Melpignano: tutto pronto per la Notte della Taranta
Tra gli artisti: Giuliano Sangiorgi che canterà Lu rusciu de lu mare e Quannu te llai la facce la matina, Ermal Meta; Serena Brancale; Settembre…
Alessano
In Salento in giro per feste, sagre, concerti, riti, live e street food
Tutti gli appuntamenti del dopo Ferragosto, per non perdere neanche una serata…

SABATO 16 AGOSTO 2025
ALEZIO –
Festa della Madonna della Lizza (anche domenica 17): largo Fiera, dalle 21,45, Michele Zarrillo in concerto
ANDRANO –
Festa San Rocco
ARIGLIANO (Gagliano del Capo) –
Largo Palazzo de Blasi, ore 21, Duo Galatea, concerto per pianoforte e clarinetto con reading di poesie
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Parco Pozzelle, ore 21,30, Tango in anfiteatro
CORIGLIANO D’OTRANTO –
Castello Volante, dalle 20,30, Birre al Castello (fino al 18 agosto)
CUTROFIANO –
Mostra della Ceramica Artigianale (anche sabato 16): piazza Municipio, Festa di San Rocco; dalle 22, Il Giardino dei Semplici in concerto
LIDO MARINI (Ugento) –
Piazza Tirolo, ore 21,30, serata danzante
MANCAVERSA (Taviano) –
Parco Jonico, ore 21, Balla sotto le stelle, liscio e balli di gruppo con Marco Restelli
MARITTIMA (Diso) –
Festa della Fica: piazza Don Bosco, dalle 22, Super Taranta, diretta da Antonio Castrignanò e Mauro Durante con gli artisti più amati della musica salentina; a seguire, Ciccio Riccio in tour 2025, dj set
PESCOLUSE (Salve) –
Parco dei Gigli, dalle 18, Live Street Food Festival & Mercatini Artigianato (anche domenica 17): Gruppo Folk 2000 & I Scianari
POGGIARDO –
Poggiardoincontra: piazza Giovanni Paolo II, ore 20, Giancarlo De Cataldo, L’equilibrio della vendetta
PRESICCE-ACQUARICA –
Borgo di Presicce, ore 21, BazArt Salento, Galleria a cielo aperto.
Località Presicce, ex Convento dei Carmelitani, ore 21, Musica e Poesia Paesane, presentazione del libro in dialetto di C. Orlando, carrellata delle canzoni più famose dei cantautori di Presicce-Acquarica e concerto folk di Maria Rimini e Fomentati
SALIGNANO (Castrignano del Capo) –
Piazza Torre, ore 21,30, Notte d’Estate, concerto de Lu Rusciu Nosciu
SANARICA –
Villa Comunale, Meeting degli Ienti
SOLETO –
Festival itinerante Notte della Taranta: piazza Osanna, dalle 20,30, Scuola di tango argentino a cura di Katya Azzarito e Ricardo Cabrera e il progetto Che! Tango Project di Daniel Chazarreta, Serena Moroni, Daniela Romano, Gabriele Pozzolini; chiuderanno la serata, nel loro paese d’origine, Gli Sciacuddhuzzi con il progetto La balconata, opera del compianto musicologo, polistrumentista e compositore Francesco Attanasi
SPECCHIA –
Atrio Castello Risolo, ore 21,30, Accademia Thymòs e Indisciplinati Cooperativa Sociale, Mina, Martini, Pravo, Vanoni, In Canto d’Anime, di e con Vincenza De Rinaldis e Liliana Putino, al pianoforte Dario Cota
STERNATIA –
Piazza Umberto I, Festa di San Rocco
TAVIANO –
Piazza del Popolo, ore 20, Marangiamo, festa della melanzana (anche domenica 17); concerto de I Vintage
TIGGIANO –
Piazza Roma, Memorial Antonio Serafino, Una suonata per Antonio, per non dimenticare
TORREPADULI (Ruffano) –
Festa di San Rocco: largo San Rocco, ore 21, Concerto bandistico Città di Lecce; piazza Carmelitani, ore 21,45, concerto di Ekland Hasa, Redi Hasa e Rachele Andrioli; piazza D’Aragona, ore 22,30 Street Band Città di Ruffano
TRICASE –
Campo via Marina Serra, Associazione Marina Serra, Concerto sulla Pace
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DOMENICA 17 AGOSTO
ALEZIO –
Festa della Madonna della Lizza: largo Fiera e via del Santuario, ore 20, Sagra della Pasta Maritata; via Lizza e sul Sagrato della Lizza, dalle 20, La Lizza dei Bambini; largo Fiera, dalle 22, concerto de I Calanti
ANDRANO –
Marina ore 10, Gara di nuoto. Sagrato della Chiesa di Maria SS. delle Grazie, ore 21, Associazione promozione Anziani e Infanzia, Il sorriso che sfida il bullismo
BOTRUGNO –
Piazza Indipendenza, dalle 21, Sagra dell’Anguria
CASTIGLIONE (Andrano) –
Piazza della Libertà, Rioniadi (fino al 21 agosto)
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Parco Pozzelle, ore 21,30, Tango in anfiteatro. Piazza Berlinguer, ore 22, Kascignana365, Hotloops
CASTRO –
Piazza Perotti, Pro Loco, Cena in bianco
CORSANO –
Piazza Umberto I, ore 20,30, Festa Alternativa Proletaria, intrattenimento culturale politico di Luigi Koba Russo; a seguire le canzoni rivoluzionarie di Rocco Giangreco e Rocco Garrapa
GAGLIANO DEL CAPO –
Parco delle Rimembranze, ore 21, A Cappello, Festival dell’Arte di Strada
MARITTIMA (Diso) –
Acquaviva, dalle 21, Moonlight: Fulvio Palese Ensamble
MATINO –
Centro Storico, ore 20,30, Borgo Divino (anche venerdì 18)
MONTESANO SALENTINO –
Palazzo Bitonti, ore 21, rassegna, commemorazione del Direttore Mario Macrì
MONTESARDO (Alessano) –
Piazza Sant’ Antonio, ore 21, concerto Wad
PATÙ –
Municipio, ore 8,30, donazione sangue Autodemoteca
PESCOLUSE (Salve) –
Parco dei Gigli, dalle 18, Live Street Food Festival & Mercatini Artigianato: Le Iene Live Band
PRESICCE-ACQUARICA –
Località Presicce, piazza delle Regioni, dalle 20, Festival I Colori dell’Olio (fino a mercoledì 20): Modena City Ramblers in concerto
SAN GREGORIO (Patù) –
Festa San Gregorio (anche lunedì 18)
SPECCHIA –
Piazza del Popolo, Miss Mondo
STERNATIA –
Piazza Castello, commedia teatrale in vernacolo, È tornato lo Sciuddu, di Gianni De Santis, regia di Elena De Santis e Marco Chiriacò
TAURISANO –
Piazza Castello, ore 20,30, concerto de I Virtuosi del Barocco
TAVIANO –
Piazza del Popolo, ore 20, Marangiamo, festa della melanzana; concerto de I Trainanti
TIGGIANO –
Piazza De Francesco, ore 21, teatro, La Vallonea, La Benettanima
TORREPADULI (Ruffano) –
Festa di San Rocco: largo San Rocco, ore 21,30, Tamburellisti di Torrepaduli
TORRE SAN GIOVANNI (Ugento) –
Località Mare Verde, ore 21,30, Le 13, Il mio canto libero
VASTE (Poggiardo) –
Eleusi, Festival del Capo di Leuca, Rassegna Cameristica Internazionale: piazza Dante, ore 21, Quartetto Continuum (Rebecca Bove, violino; Cristian Musio, viola; Gabriele Musio, violoncello; Andrea Sequestro, pianoforte), Il tramonto del Sol romantico
ZOLLINO –
Festival itinerante Notte della Taranta: Canzoniere Grecanico Salentino, Il Mito, lo spettacolo celebrativo dei cinquant’anni dalla fondazione del gruppo, con ospiti sul palco Rossella Pinto e Roberto Licci
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LUNEDì 18 AGOSTO
ANDRANO –
Atrio del Castello, ore 21, Luigi Mariano, Guarda che non sono io, omaggio a De Gregori
BOTRUGNO –
Atrio piccolo palazzo Marchesale, ore 21, spettacolo teatrale, Massimo Giordano, Cose dell’altro mondo
CASTRO –
Piazza Dante, musica live, ore 22, Kiss and the Gang. Piazza Perotti, ore 22, musica live, Mario& Sandro
CORSANO –
Alchimista incursioni culturali – Discanto Mediano: piazza Umberto I, ore 21, The Old Country Blues Quartet
GAGLIANO DEL CAPO –
Festa San Rocco (fino al 21 agosto). Piazza San Rocco, ore 21, Il salotto del Capo: incontro con Stefano Massini, presentazione del libro Donald – Storia molto più che leggendaria di un Golden Man
GALATINA –
Festival itinerante Notte della Taranta: dalle 20,30, Taranta Village, con il Workshop dimostrativo sui tamburi a cornice, a cura di Biagio e Lorenzo Panico; La Scuola di Danza, a cura dei danzatori della Taranta, sarà in piazza per insegnare i passi della pizzica; Compagnia Tarantarte, Tàran – Tarante d’amore di lotta di euforia di trance; a seguire il concerto dell’Antonio Amato Ensemble
MANCAVERSA (Taviano) –
Lungomare Jonico, ore 21, Cinemarea, film sotto le stelle
POGGIARDO –
Largo Piscina, ore 19, Polpetta Festival (anche martedì 19); concerti Alla Bua e Polaroid, Italian Party Band
PRESICCE-ACQUARICA –
Località Presicce, piazza delle Regioni, dalle 20, Festival I Colori dell’Olio (fino a mercoledì 20): Nina Zilli in concerto
SANARICA –
Villa Comunale, Summer Cup, torneo di Calcetto (fino a lunedì 24)
SPECCHIA –
Festival Armonia (anche lunedì 19): piazza del Popolo, la conduttrice tv Michela Ponzani parlerà del suo libro Donne che resistono
STERNATIA –
Piazza Castello, Canta che ti passa…
TAVIANO –
Piazza San Martino, ore 21, Accademia Thymos, In Canto D’Anime, spettacolo musico-teatrale
TRICASE –
Piazza dell’Abate, Liquilab, Danze di Pizzica Pizzica
UGENTO –
Centro Storico, dalle 21, Meravigliosa Ugento: antichi mestieri, degustazioni, musica e tradizioni
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MARTEDì 19
ALESSANO –
Piazza Castello, ore 21, Mini Playback Show
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Festival itinerante Notte della Taranta: piazza Enrico Berlinguer, Bandadriatica, Odissea Mediterranea e Mascarimirì + Ronda Elettrica
CORIGLIANO D’OTRANTO –
Castello Volante, dalle 22,30, Ficalindie Festival
CORSANO –
Anfiteatro comunale, ore 21, Giochi Rionali (anche mercoledì 20)
CUTROFIANO –
Piazza Municipio, ore 21, teatro, Ventinovenove, Du Feiss
DEPRESSA (Tricase) –
Cibovagando nel Borgo. La sagra della pasta fatta a casa e non solo: Consuelo Alfieri; a seguire, Sud Sound System
FELLONICHE (Patù) –
Blue Night Bar, ore 21, concerto degli Indiavolati
GAGLIANO DEL CAPO –
Festa San Rocco: piazza San Rocco, dalle ore 18,30, solenne processione e messa campale; a seguire The Herta’n Roll in concerto (fino al 21 agosto)
LEUCA –
Piazza Eventi, ore 21,30, Ester del Popolo, La storia della dance music, live dance show 80/90/2000
MANCAVERSA (Taviano) –
Parco Jonico, ore 21, Temènos Recinti Teatrali, Siparietto Napoletano, omaggio a Eduardo De Filippo, regia di Marco Antonio Romano
MATINO –
Piazza San Giorgio, ore 20,30, Matino Canta
MONTESANO SALENTINO –
Palio dei Rioni (fino al 22 agosto)
POGGIARDO –
Largo Piscina, ore 19, Polpetta Festival; concerti Zimbaria e Nessuna Pretesa
PRESICCE-ACQUARICA –
Presicce, piazza delle Regioni, dalle 20, Festival I Colori dell’Olio (anche mercoledì 20): Doppia Traccia Tour, concerto della PFM
SALVE –
Cultura e Tradizioni di Salve: centro storico, dalle ore 20, apertura dei palazzi a corte, esposizione di arte e artigianato e degustazione enogastronomica
SPECCHIA –
Festival Armonia: piazza del Popolo, Chiara Valerio e Paolo Giordano, Tecnologia e desiderio
STERNATIA –
Villa Comunale, ore 21, In… Canto dei Piccoli, festival canoro
UGGIANO LA CHIESA –
Live Marquinhos
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MERCOLEDì 20
ANDRANO –
Sagra dell’arte culinaria Salentina (anche mercoledì 21); Castello in mostra (anche mercoledì 21)
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Parco Pozzelle, ore 21,30, Tango in anfiteatro
CORIGLIANO D’OTRANTO –
Parco Giochi, ore 20, MODalità Bimbi sotto le stelle giochi di squadra, giochi di avventura
CUTROFIANO –
Piazza Municipio, ore 21, Torneo Calcio Balilla
GAGLIANO DEL CAPO –
Festa San Rocco (anche giovedì 21)
LEUCA –
Piazza Eventi, ore 21,30, Generale Street Band, tribute band Vasco Rossi
LIDO MARINI (Ugento) –
Piazza Tirolo, ore 21, teatro, La Calandra, Raccunti
MARITTIMA (Diso) –
Largo Don Bosco, ore 21, la Scorrida
MARTANO –
Festival itinerante Notte della Taranta: in piazza Pozzelle, Leuca, spettacolo di Rachele Andrioli; a seguire Officina Zoè; nel corso della serata la Banda di Aradeo suonerà Senza fine, Serenata per Donato Metallo
PRESICCE-ACQUARICA –
Località Presicce, piazza delle Regioni, dalle 20, Festival I Colori dell’Olio: sinfonica, live con orchestra, Fiorella Mannoia in concerto
SPECCHIA –
Campo sportivo, Memorial Armando Picchi
TAVIANO –
Centro storico, dalle 20,30, Arti e Fiori 2025 (anche giovedì 21): La notte del circo,
danza e arti circensi; Leggera Follia in concerto; esibizioni artistiche di Paola Quisini
TORRE PALI (Salve) –
Piazza Vanini, ore 21, cinema per l’Ambiente
TRICASE –
Ubuntu, Festival della Multicultura, Dialoghi di Pace e Intercultura (fino al 22 agosto): Laboratorio di Comunità (ex Mattatoio di via Marina Serra), dalle ore 18, Laboratorio Food for Health, Cucine dal Mondo; a seguire Petit Solo Diabaté from Burkina Faso in concerto
UGENTO –
Nuovo Museo Archeologico, ore 19, Impronte di storia corso di decorazione di vasellame antico
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GIOVEDì 21
ALESSANO –
Centro Storico, ore 21, Sagra della Ficandò
BOTRUGNO –
Funnu de la Curte, dalle 21, Ahum, tribute band Zucchero
CASARANO –
Piazza San Giovanni e piazza Indipendenza, dalle 19, Food & Fun; Uccio De Santis (Mudù), Non so che dire prima
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Parco Pozzelle, ore 21, Figli di Rock’n Roll, Ligabue tribute band. Palazzo De Gualtieris, ore 21, Pierluigi Mele, Signorina. Omaggio a Carlo
CASTRO –
Piazza Perotti, ore 22, Ferro Battuto, tributo a Franco Battiato
CORIGLIANO D’OTRANTO –
Castello Volante, SEI Festival di Coolclub: gli statunitensi DIIV e il duo milanese Pinhdar. Mercato Coperto, ore 21, mostra di Gino Cotardo
GAGLIANO DEL CAPO –
Festa San Rocco (anche giovedì 21): piazza San Rocco, ore 21, Stayin’ Alive Dance Party; a mezzanotte fuochi d’artificio
GEMINI (Ugento) –
GeminArt, Canzoniere Grecanico Salentino; musica nelle corti; Temporary Museum Vespa; percorso degustazioni vini; teatro di strada; stand gastronomici salentini
LEUCA –
Premio Leuca: piazza Asti, ore 21, Compagnia Amici Nostri, La Mandragola
PATÙ –
Notte Bianca
SOLETO –
Giardino palazzo comunale, ore 21, Cinema sotto le Stelle
STERNATIA –
Villa , dalle 18, Bodyrevolution Summer Day
TAVIANO –
Centro storico, dalle 20,30, Arti e Fiori 2025 (anche giovedì 21): Zagara Festival, Tango Spleen; Papaveri Rossi, tribute band De Andrè; esibizioni artistiche Paola Quisini
TRICASE –
Festa Madonna del Gonfalone (anche venerdì 22). Ubuntu, Festival della Multicultura, Dialoghi di Pace e Intercultura (anche venerdì 22 agosto): piazza Don Tonino Bello, ore 20, Accoglienza, lavoro, diritti delle persone migranti: buone pratiche e orizzonti di impegno nei territori; inaugurazione dell’esposizione fotografica sul tema dal titolo SAI…io lavoro! a cura di Consorzio Sale della Terra; a seguire Gennaro Spinelli & The Romanì Project in concerto
UGGIANO LA CHIESA –
Live Marquinhos
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VENERDì 22
ANDRANO –
Piazza Castello, ore 21, Il magico mondo Disney Topolino e il Mago – Fantasia di canti
BOTRUGNO –
Parco Funnu de la Curte, dalle 21, film animato per bambini
CASARANO –
Piazza San Giovanni e piazza Indipendenza, dalle 19, MRI Music Fest: Notte d’Autore, Capone Band, LaDea, Mamè; super ospite, Mario Venuti
CASTRIGNANO DE’ GRECI –
Festa Sant’Antonio da Padova (fino al 24 agosto): piazza Sant’Antonio, ore 20,30, Banda Città di Lecce Nino Farì; piazza Berlinguer, ore 23, Io te e Puccia vs Papa Chango CASTRO – Piazza Perotti, ore 21, L’Allegra Brigata, Cantando insieme
CORIGLIANO D’OTRANTO –
Festa San Nicola (fino al 24 agosto)
CORSANO –
Alchimista incursioni culturali -Discanto Mediano: piazza Umberto I, ore 21, Cinema e proiezione di cortometraggi, Corteggiando piazza Umberto I, di Biagino Bleve
GAGLIANO DEL CAPO –
Piazzetta Bitonti, ore 21, serata karaoke
LEUCA –
Scalinata, ore 21,30, Luigi Monaco e Giulia Bruno duo Jazz
LIDO MARINI (Ugento) –
Piazza Tirolo, ore 21,30, serata danzante
MANCAVERSA (Taviano) –
Piazza delle Rose, ore 21, Bimbi in Festa, serata m per bambini e ragazzi
PRESICCE-ACQUARICA –
Presicce, Hypogeum Jazz Festival: Frantoi Ipogei, ore 21, Dino Plasmati e Urban Trio
SPECCHIA –
Largo Francescani Neri, Espresso Notte, Festival culturale
STERNATIA –
Piazza Umberto I, Festa di San Giorgio
TAURISANO –
Centro storico, dalle 20, Versi di vino, Taurisano Wine Festival; piazza Castello, ore 20,30, Monica Briganti e Francesca Romana Perrotta, Teatro delle Lune, Dalidà, ciao amore ciao
TAVIANO –
Piazza San Martino, ore 21, Concerto Bandistico Città di Taviano, Soundtrack in Concerto
TIGGIANO –
Piazza Cuti, ore 21, Melania Petriello presentazione il libro La Strada di Casa; con Francesca Nava
TORRE PALI (Salve) –
Piazza Vanini, ore 21, La Cuccagna
TRICASE –
Ubuntu, Festival della Multicultura, Dialoghi di Pace e Intercultura: piazza Don Tonino Bello, ore 20, Arte, cultura e cooperazione per una nuova prospettiva di Pace nell’area mediterranea; a seguire Trio DOM (Italy/Egypt/Burkina Faso) & Äal Janüb (Italy/Egypt) in concerto
Alessano
Fiamme alte ad Alessano
Incendio in località Vigna la Corte, agro collocato in direzione Specchia

Rosso fuoco e nero fumo nel cielo di Alessano questa sera, per via di un importante incendio divampato poco prima del tramonto alle porte del paese.
Le fiamme hanno divorato dei terreni in località Vigna la Corte, una zona di campagna cui si accede dalla provinciale per Specchia.
Sul posto con i vigili del fuoco anche i carabinieri, per monitorare la situazione e scongiurare pericoli derivanti dal transito di mezzi.
La colonna di fumo levatasi in aria ha attirato l’attenzione e la preoccupazione di una parte della cittadinanza ma, fortunatamente, non si registrano feriti.
All’imbrunire l’incendio sembra essere domato.
Foto di A. Calabrese e G. Orsi
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