Tricase
Furti ad anziani: in tre rischiano il carcere, la quarta è incinta
Confermata l’origine croata delle quattro ladre fermate in mattinata. Due di loro avrebbero anche cittadinanza italiana. In attesa di giudizio, rischiano il carcere. Una di esse, incinta, potrebbe scamparlo

Confermate le indiscrezioni, pubblicate in precedenza, riguardanti il fermo ai danni di 4 donne di origine straniera, sospettate di furti in casa di anziani. È stata appurata la nazionalità croata delle malviventi e due di loro avrebbero anche cittadinanza italiana.
Nei giorni scorsi, sia a Tricase che nei paesi limitrofi, la banda aveva colpito in più abitazioni, entrando nelle case dei malcapitati mentre parte della comitiva ne distraeva i proprietari. In alcuni casi, le vittime, accortesi solo in un secondo momento di aver subito il furto, erano riuscite a segnalare alle forze dell’ordine il numero di targa della vettura su cui avevano visto muoversi le quattro donne. Dettaglio fondamentale per gli uomini della radiomobile e della polizia municipale, che hanno potuto intensificare le ricerche negli ultimi giorni. Non senza qualche difficoltà, visto che l’auto in questione non era intestata a gente del posto, i carabinieri sono riusciti a individuare l’automobile questa mattina, fermando le ladre e conducendole in caserma.
Pare che proprio stamani a Tutino (frazione di Tricase), approfittando anche della confusione dovuta alla festa rionale tenutasi oggi, le malviventi abbiano provato ad entrare in altre due abitazioni, prima di essere bloccate dalle forze dell’ordine.
Al momento, tre di loro rischiano il carcere. La quarta potrebbe scampare questo rischio, poiché incinta.
Lorenzo Zito
Tricase
Tricase: la camera ardente di Vito Antonio Musio presso la Casa di Betania
Trasferito in queste ore il feretro del 68enne ritrovato senza vita nella sua abitazione: quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto potranno farlo nel pomeriggio di oggi

di Lor. Zito
La salma di Vito Antonio Musio, 68 anni, ritrovato senza vita ieri sera nella sua abitazione di via Valsalva a Tricase, è stata trasferita presso l’hospice Casa Betania.
Quanti vorranno porgergli l’ultimo saluto possono farlo nel pomeriggio di oggi. Domani sarà celebrato il rito funebre, alle 9, presso la Parrocchia Madonna delle Grazie di Tutino.
Nella memoria di tutti
Per ciascuno un sorriso, una buona parola, un saluto fraterno. Sinceramente gentile, amichevole con chiunque incontrasse il suo cammino.
Vito Antonio Musio, mancato improvvisamente in queste ore nella sua abitazione a Tricase, era così. Una persona in grado di contagiare gli altri con la sua serenità, la sua preziosa e genuina semplicità.
A scuola è stato un’istituzione. Generazioni di più e meno giovani ex studenti del Liceo Stampacchia di Tricase lo ricordano oggi, addolorati dalla notizia della sua scomparsa, nel suo ruolo di collaboratore scolastico, portato a termine pochi anni fa con la meritata pensione. Impossibile non conoscerlo per le migliaia di studenti del Capo di Leuca che nei primi due decenni di questo millennio si sono diplomati in quell’istituto.
Con lui la sua storica Fiat 500 rossa. Compagna di vita che, da oltre dieci anni, lo conduceva su e giù per il suo luogo del cuore, Tricase Porto. Assecondandolo in quella voglia spasmodica di vita, di convivialità che gli ostacoli che in salute lo affliggevano non avevano saputo arginare.
Tanti i messaggi di cordoglio e commemorativi che si susseguono in queste ore per l’addio ad un uomo che rimane nella memoria di tutti.
Cronaca
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

di Lorenzo Zito
Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.
La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.
Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.
Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.
Appuntamenti
Tricase: Emigranti Esprèss con Mario Perrotta
Sabato 9 agosto al Castello di Tutino in scena nuove puntate in esclusiva dalla fortunata trasmissione ideata per RAI Radio 2

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Un appuntamento speciale, in esclusiva per il Castello di Tutino a Tricase, quello con Mario Perrotta.
Sabato 9 agosto, dalle ore 20, porterà in scena nuove puntate di “Emigranti Esprèss”, tratto dalla celebre trasmissione radiofonica da lui ideata per RAI Radio 2.
Dalla radio al palco, passando per la carta stampata: “Emigranti Esprèss” è diventato anche un libro edito da Fandango, e continua oggi il suo viaggio con nuove storie dal vivo.
L’idea nasce da un’esperienza personale.
È il 1980, Mario ha dieci anni e una volta al mese prende il treno da Lecce a Milano, da solo, per raggiungere il padre che lavora a Bergamo e “aggiustare l’apparecchio ai denti”. Ogni volta la madre lo affida a una famiglia di emigranti incontrata sul momento.
Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Parma, Milano… fino a Zurigo, Stoccarda e Bruxelles, in una deviazione improvvisa decisa dal padre, appena arrivati nella monumentale e grigia Stazione Centrale di Milano.
Ogni stazione è una storia.
Ogni storia è un pezzo di memoria collettiva.
Attraverso gli occhi curiosi del bambino e la fantasia alimentata dai racconti dei compagni di viaggio, si compone un mosaico di esistenze: operai, madri, amanti perduti, minatori.
Italiani costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore, spesso accolti da intolleranza e sfruttamento.
Cambia il tempo, cambiano i volti, i luoghi e le lingue, ma il viaggio degli “Emigranti Esprèss” continua ancora oggi sotto altre forme, su altri treni, verso altre frontiere.
“Emigranti Esprèss” è molto più di un racconto autobiografico: è un poema popolare che commuove e fa riflettere, un affresco potente sulle migrazioni di ieri e di oggi, attraverso una narrazione che intreccia radici, dialetti, sogni e rimpianti.
«Sono storie bellissime, bizzarre, tragiche, comiche, epiche di operai, minatori, innamorati destinati a perdersi per sempre, che hanno popolato la fortunata trasmissione radiofonica Emigranti Esprèss e che Mario ripropone live» (Claudia Cannella, Hystrio).
Mario Perrotta è tra le voci più autorevoli del teatro contemporaneo. Vincitore di quattro Premi Ubu e di numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, le sue opere sono tradotte e rappresentate in contesti prestigiosi, dal Festival di Avignone allo United Solo Festival di New York.
La sua poetica teatrale nasce dall’urgenza di raccontare il presente attraverso drammaturgie originali e progetti di ampio respiro.
Biglietto unico 7 euro – info e prenotazioni: 3331817362
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