Approfondimenti
I commercianti si augurano… Buon Natale
Che feste saranno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni esercenti salentini in vista del Natale
Abbiamo chiesto ad alcuni esercenti della provincia di Lecce cosa si aspettano in vista delle vacanze di fine anno. Abbiamo scoperto che…
Eva Giurgola, presidente dell’Unione Commercianti di Galatina: “Il blocco delle vendite tra settembre e novembre è un classico, e quest’anno è stato anche più rigido. Come sempre si aspetta Natale per prendere una boccata d’ossigeno. Personalmente però non mi posso lamentare”, la Giurgola è titolare del negozio di abbigliamento Eva G, “la mia attività è tra le poche a lavorare senza grandi affanni: perché giovanile, o per le strategie di vendita adottate, restiamo a galla. Oltre ad aspettare le festività, o qualcosa che cada dal cielo come fanno in tanti, ci attiviamo spesso con nuove idee e promozioni. Per rispondere alla crisi non basta sperare: bisogna trattenere i propri clienti, fidelizzarli e farli sentire importanti”.
Benito Toma, titolare dell’omonima Gioielleria di Maglie, premette che “a novembre gli affari sono andati un po’ a rilento come accadeva anche negli anni precedenti. La speranza è che l’avvicinarsi delle feste di fine anno possa cambiare il trend. La crisi? I politici si sono mangiati tutto, l’ultima conferma è arrivata dai recenti fatti di cronaca che hanno travolto Roma. Da sinistra a destra continuano ad essere una delusione e ad aumentare il clima di incertezza che frena da eventuali spese anche chi i soldi ce li ha”. Quest’anno come andata? “Tutto sommato abbiamo lavorato, niente di straordinario ma il nostro lo abbiamo fatto. Promozioni per Natale? Per i nostri clienti abbiamo sempre un occhio di riguardo e offriamo forti sconti anche per oggetti di grandi marche”.
Gigi Costa, titolare della Costa Boutique di Casarano: “È stato un anno indiscutibilmente negativo con un calo ulteriore del 15% rispetto all’anno precedente che già aveva connotati tutt’altro che positivi. Ad ottobre abbiamo lavoricchiato ma novembre è stato un patimento. È un momentaccio speriamo che in vista delle feste di fine anno ci sia una ripresa. Una soluzione? Forse l’outlet attira e invoglia la gente…”.
“Il problema”, dice Gigi Costa, “è forse anche l’eccessivo numero di negozi che sommato al periodo storico mette tutti in ginocchio. Avevamo pensato di aprire un punto vendita a Gallipoli ma dopo aver verificato che in quel centro ci sono più negozi che persone”, sorride, “abbiamo cambiato idea”.
Ha dribblato l’autunno nero Terzo Millennio di Ruffano, grazie alla nuova struttura. “Negli ultimi mesi”, ci dice Massimo Borghese, “il nuovo negozio ci ha dato una grande spinta e siamo in positivo nonostante il periodo difficile. Ma è chiaro che non basta una nuova location per vendere: bisogna saper soddisfare il cliente con più fattori. Innanzitutto, va differenziata l’offerta. Non è più sufficiente avere marchi di prima fascia, è necessario offrire un’alternativa senza tralasciare la qualità. E poi,” continua, “va incentivata la vendita con le promozioni. Noi ne facciamo di continuo: fare uno sconto su un prodotto solo quando questo è del tutto fuori stagione, è inutile. Bisogna andare incontro al cliente, garantire il binomio prodotto giusto e prezzo onesto”.
Andrea Piscopiello (Scagap, Tricase) non ha problemi a riconoscere che quello che sta per giungere a termine è stato “un altro anno difficile. I numeri sono più o meno quelli dell’anno scorso che, però, non era stato particolarmente brillante, anzi. Sarà la crisi, sicuramente il clima, certo che nel campo dell’abbigliamento diventa sempre più difficile. Ottobre e novembre sono stati duri perché la temperatura è rimasta alta, inutile negare che i numeri che facciamo l’estate sono tutt’altri. Dall’avvento della crisi sono cambiate le abitudini dei clienti prima si faceva shopping anche solo per il gusto di farlo ora si acquista solo se necessario e quindi se non arriva l’inverno… Ci riduciamo a dover vendere il più possibile in un arco ristrettissimo di tempo perché poi arrivano i saldi. Particolari promozioni per il periodo natalizio? Per i nostri clienti abbiamo sempre un occhio di riguardo…”.
Un settore che invece sembra tenere è quello dell’elettronica: “Rispetto all’anno scorso”, ci dice Adamo Cosi (Euronics, Tricase), “il volume di affari è aumentato di un 10% circa. Tira sempre molto l’informatica e in particolare sono ricercati i tablet; anche il settore dell’intrattenimento, dalle Tv alle consolle per i giochi, continua a mantenere il suo fascino sui clienti”. Intanto in vista delle feste di fine anno “stiamo preparando una serie di offerte da volantino davvero convenienti”.
Saverio Turco di Blanco, abbigliamento donna a Tricase, ammette “il periodo non è dei migliori, in dodici anni nel settore ho visto di meglio… La novità non è solo la crisi: oggi ci dobbiamo confrontare con un’offerta vastissima e con nuovi tipi di clientela. Ma basta sapersi reinventare, avere un pizzico di spirito di iniziativa, per lavorare: ora esistono strumenti come internet che ci permettono di entrare in casa del cliente con i nostri prodotti, di incuriosire i potenziali acquirenti”. Per Saverio la parola chiave è proprio la curiosità: “Abbiamo i mezzi per attirare l’attenzione del cliente. Basta, ad esempio, animare la propria pagina Facebook con dei video o postare delle foto che, oltre ai nostri prodotti, ritraggano anche noi, magari in qualche scatto divertente. Il tempo in cui si aspettava seduti al bancone che qualcuno entrasse nel negozio, è passato. Abbiamo a disposizione”, prosegue, “tante vie, noi proviamo a sfruttarle al massimo per incuriosire ed attrarre il cliente. Abbiamo, ad esempio, appena presentato i nuovi arrivi con un evento, il “Make Up Party”, in cui erano presenti l’attrice Daniela Fazzolari ed i professionisti del settore dell’estetica e dell’acconciatura. Movimentare l’attività finora ci ha dato ottimi risultati: abbiamo vissuto un ottobre scoppiettante e, dopo un novembre di naturale flessione, ci aspettiamo un Natale ricco di sorprese”.
Luigi, titolare della Gioielleria Bortone a Tricase ci spiega che “con questa crisi le persone hanno paura di spendere. Per questo dobbiamo trovare il modo di stimolare gli acquisti. E per una attività come la nostra, non è una cosa semplice: non possiamo andare oltre le promozioni che abbiamo sempre fatto. Nel nostro settore, il discorso dei saldi non esiste. Abbiamo un range ristretto all’interno del quale possiamo muoverci ed oltre il quale andremmo immediatamente a perdere”. E con una citazione aggiunge: “Einstein diceva ‘non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose’. Anche per questo ci siamo rinnovati ricreando il nostro negozio. Dobbiamo tirare fuori qualcosa di positivo anche da questo periodaccio, perché in fin dei conti, tornando ad Einstein, ‘è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”.
Approfondimenti
Aumenta la produzione dell’olio nostrano, ma la qualità come è?
I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno…
Alliste
Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….
Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.
Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.
Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.
Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.
Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.
A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.
Stesso discorso per Castrignano del Capo, Leuca, Giuliano di Lecce, Salignano.
In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.
Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.
L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.
A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.
Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.
La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.
Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.
La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.
Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.
Questa la situazione in provincia, almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…
Approfondimenti
“Per grazia ricevuta”: Piemontese, assessore sanità Puglia, crea d’emblée 2mila posti di lavoro
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager…
di Luigi Zito
Quello che non succede in 5 anni, a volte, si sa, può accadere a pochi giorni dalle elezioni: siano esse comunali (alzi la mano chi non si fatto dare “una liccata di asfalto”, davanti casa poco prima del voto); provinciali, quando Presidente o Assessori, come la Madonna, si appalesano in città e chiedono una “citazione” nelle urne: e giù a concedere, promettere, santificare e beatificare, tutta Grazia sprecata o mal riposta, perché sanno che non è deificata, ma solo vanagloria.
E fin qui siamo nell’ordine naturale delle elezioni.
Quello che supera il livello di indignazione e tracima nella vergogna assoluta, ai limiti della sconcezza, e chiede vendetta, è quanto sta accadendo per le nostre elezioni regionali.
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager.
Mille posti ciascuno per infermieri e Oss, mentre la terza procedura darà il via alla mobilità intraregionale per permettere spostamenti tra le varie aziende.
Ricapitolando: 2mila posti di lavoro creati d’emblée, come infermieri e Oss, dei quali un terzo (circa 700) saranno su Foggia, città del Vicepresidente e assessore alla Sanità e Benessere animale, Sport per tutti, Raffaele Piemontese, prodigo di carità e col vizio delle buone azioni.
Questi concorsi erano attesi almeno da maggio, ora una circolare del dipartimento Salute conferma che la pubblicazione è «imminente», e dunque la scadenza delle domande potrebbe arrivare proprio a ridosso della tornata elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, anche se le prove si svolgeranno non prima di aprile-maggio.
Quando si dice avere una “faccia di tolla”, ma qualcun altro asserirà che “in politica la menzogna è una componente imprescindibile”.
Come possiamo difenderci: quando nel segreto dell’urna dovremo apporre quella “citazione”, per non ricevere un’altra villania del genere, dobbiamo saper distinguere il “grano dalla pula”, il bianco dal nero, le “facce di tolla” da quelle linde, correte, sincere e leali.
Ricordiamocene.
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