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Dai Comuni

L’Inner Wheel Tricase-S.M. di Leuca porta il Salento nel mondo

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International Inner Wheel, associazione di livello internazionale che fonda la propria azione su principi fondamentali della vera amicizia, degli ideali di servizio e della comprensione internazionale, promuove in India, e non solo, il Salento e la sua cultura.
“La partecipazione del nostro club Inner Wheel di Tricase S. Maria di Leuca”, scrivono dal club, “alla 18° IIW Convention virtuale in India, che si tiene il 17 ed il 18 aprile 2021, è stata occasione per far conoscere il Salento, nonché Tricase, a 68 paesi del mondo, con il collegamento virtuale di 6mila socie, di cui 500 italiane”.





La partecipazione alla Convention Internazionale, nell’ambito dei lavori di modifica degli atti costituivi dell’Istituzione Internazionale, prevedeva la presentazione di danze tipiche dei vari paesi partecipanti.





“Le socie del club”, raccontano dall’Inner Wheel di Tricase S. Maria di Leuca, “hanno scelto di cimentarsi nella pizzica salentina (troverete il video, in due parti, a fine articolo), una antica danza popolare che ha radici millenarie, espressione tipica del rito del tarantismo che, al ritmo del tamburello, aveva lo scopo di esorcizzare le giovani tarantate e guarirle attraverso il ballo.
Così, lo splendido cortile del Castello dei Trane, che alcuni recenti interventi di restauro hanno restituito al suo antico splendore, gentilmente concesso dalla Saietta Art srl di Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Mauro Pantaleo e Luigi De Vecchi, ha fatto da cornice alla musica, al ballo ed ai colori della “pizzica”. Il regista Edoardo Winspeare, in una recente intervista, aveva auspicato che il Castello dei Trane, uno dei pochi che ancora conserva il suo fossato originario, diventasse un faro di cultura e socialità; l’Inner Wheel club di Tricase S. Maria di Leuca auspica vivamente che questa vetrina mondiale possa contribuire nell’intento, oggi più che mai se ne sente il bisogno. Inner Wheel club di Tricase S. Maria di Leuca”, chiosano dal club, “è lieta che un appuntamento istituzionale si sia trasformato in una importante occasione di conoscenza del nostro Salento nel mondo”.




Il video










Appuntamenti

In Canto d’Anime a Taviano

Vincenza De Rinaldis e Liliana Putino renderanno omaggio a quattro voci leggendarie della musica italiana: Mina, Mia Martini, Ornella Vanoni e Patty Pravo

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La magia di In Canto d’Anime continua a Taviano nella suggestiva cornice di piazza San Martino.

In canto d’ anime è un viaggio emozionante tra parole e note, tra vita e musica, per rendere omaggio a quattro voci leggendarie della musica italiana: Mina, Mia Martini, Ornella Vanoni e Patty Pravo.

“In Canto d’Anime” è un dialogo tra epoche, emozioni e identità femminili, un canto corale che celebra la forza e la fragilità dell’anima.

Domani, 18 agosto, in piazza San Martino, andranno in scena Vincenza De Rinaldis e Liliana Putino.

Al pianoforte Dario Cota.

Alla chitarra Enrico Caiffa.

In collaborazione con Comune di Taviano, Pavana APS ed Indisciplinati – Cooperativa Sociale .

Ingresso gratuito.

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Cronaca

Trasportava organi pronti per il trapianto: multato dall’autovelox

Multato sulla statale dall’autovelox e l’ASL chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente…

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Corsa contro il tempo con l’auto dell’ASL per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce al Policlinico di Bari?

Viene multato sulla statale dall’autovelox di Trepuzzi e l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente. Lo “Sportello dei Diritti”: “salvare vite umane non è più un’esimente? Sì cancellino le multe”

Se è la legge a stabilire che lo “stato di necessità” è un’esimente che scrimina il trasgressore da eventuali violazioni del codice della strada forse non lo è più per l’Asl Lecce?

C’è da chiederselo perché se non rientra nel concetto di “stato di necessità” il salvare vite umane destinatarie di organi per la speranza di un trapianto, allora siamo veramente al paradosso così da interpretare le norme solo in senso afflittivo e non in quello per cui sono state create.

È ciò che è accaduto all’autista di un’autovettura dell’Asl di Lecce che a causa di una corsa contro il tempo con l’auto aziendale, con a bordo personale medico per trasportare organi appena espiantati dal Vito Fazzi di Lecce sino al Policlinico di Bari, dove ad attendere c’era un paziente pronto per il trapianto, ha appreso negli scorsi giorni non solo di essere stato multato sulla statale Lecce – Brindisi dal famigerato autovelox di Trepuzzi, ma anche che l’Asl chiede di pagare la multa per non aver comunicato i dati del conducente.

Un fatto a dir poco singolare che merita una più attenta valutazione da parte dell’Asl affinché chieda un intervento da parte del Comando di Polizia di Trepuzzi per annullare i verbali in questione.

Dovrebbe essere noto anche ai profani che l’articolo 4 della L. 689/81 ha stabilito testualmente la non punibilità per colui che ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa.

Il concetto di stato di necessità è contenuto nell’articolo 54 del codice penale che testualmente stabilisce che:  “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”

Ora, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se il trasporto di organi destinati a salvare vite umane non costituisce “stato di necessità” ce lo dovranno dire l’Asl e il comando di Polizia Locale di Trepuzzi cui ci rivolgiamo per un’opera di sensibilizzazione affinché non ricada più su nessuno dei dipendenti impegnati nel proprio lavoro, per l’appunto di “salva vita”, anche i costi del proprio personale sacrificio per un’attività che è indispensabile per la collettività quale quella del trasporto di organi.

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Cronaca

Aereo decollato da Corfù con 273 passeggeri, costretto ad atterrare a Brindisi

Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco…

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I 273 passeggeri del volo Condor DE3665 da Corfù a Düsseldorf hanno vissuto momenti di terrore nelle prime ore di sabato scorso.

Pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto dell’isola, uno dei motori del Boeing 757-300 ha preso fuoco.

L’incidente è stato testimoniato da decine di residenti e turisti dell’isola che hanno ripreso le fiamme sull’aereo con i loro telefoni cellulari, mentre sono state numerose le segnalazioni di un suono forte e assordante, simile a un’esplosione, udito dall’aereo.

Secondo quanto riportato, durante il decollo e a un’altitudine di circa 1.500 piedi, il motore destro dell’aereo iniziò a prendere fuoco e i piloti lo spensero. In quel momento l’aereo stava sorvolando il porto di Corfù e cittadini e visitatori hanno sentito un rumore assordante, come riportato.

Poi, secondo le prime informazioni, l’aereo ha effettuato una virata e si è mosso parallelamente alla pista.

L’aeroporto di Corfù è stato immediatamente messo in stato di allerta e sono state adottate tutte le misure previste dai protocolli di sicurezza in caso di atterraggio di emergenza.

Tuttavia, i piloti hanno deciso di proseguire con l’altro motore. L’aereo si è diretto a nord-ovest di Corfù, a quote comprese tra 6.000 e 8.000 piedi, verso l’aeroporto di Brindisi, in Italia dove è atterrato sano e salvo circa un’ora dopo, alle 21:15 ora locale.

A bordo dell’aereo c’erano 273 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio. I passeggeri, hanno trascorso la notte la notte in un albergo della zona.

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