Attualità
Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze: un salentino al comando
Il Col. Arcangelo Moro, nato a Brindisi e vissuto a Tricase: «Onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori»
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Il Colonnello Arcangelo Moro, salentino d’origine (è nato a Brindisi e vissuto a Tricase) Ufficiale dell’Arma di Cavalleria, già Comandante del Comando Militare Esercito (CME) “Puglia”, presso la Caserma Picca di Bari, è il nuovo Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, unica industria farmaceutica dello Stato.
La cerimonia di avvicendamento tra il Col. Picchioni, Direttore uscente, e il Col. Moro, si è tenuta nella sala Martinotti dello Stabilimento.
Il Col. Arcangelo Moro, durante il suo discorso di insediamento, ha reso omaggio alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e si è detto «onorato di poter assumere, con alto senso di responsabilità e spirito di servizio, il comando dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un’eccellenza italiana nel campo sanitario ed industriale, militare e civile, che interpreta e affronta le sfide della contemporaneità, in particolar modo connesse con la salvaguardia della salute pubblica, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i suoi attori».
Tale avvicendamento si inserisce a pieno titolo nel piano di rilancio dell’Agenzia Industrie Difesa, finalizzato alla valorizzazione delle Unità Produttive in gestione, consolidando una strategia industriale volta ad incrementare la produzione di tutti gli Stabilimenti e al raggiungimento degli obiettivi gestionali prefissati.
LO STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE
Il 22 dicembre 1832, nel Regno di Sardegna veniva istituito, con regio “brevetto” di Re Carlo Alberto, il Consiglio militare di sanità, annoverando tra i suoi membri, per la prima volta, anche un chimico – farmacista quale membro straordinario. In tale decreto, il Re manifestava, inoltre, l’esigenza di “ordinare, appena possibile, lo stabilimento di un laboratorio generale chimico farmaceutico…”. Successivamente, il 26 giugno 1853, il giovane Re Vittorio Emanuele II, sulla scia di quanto indicato dal padre, emanò il “regio decreto per l’organizzazione del servizio chimico – farmaceutico militare”, a seguito del quale venne creato un “Deposito di farmacia militare“, con annesso il Laboratorio generale chimico farmaceutico, nella città di Torino (in corso Siccardi), dove era presente anche il “Laboratorio di produzione del chinino di Stato”, la cui distribuzione già a partire dal 1900, su tutto il territorio nazionale, fu di grande efficacia nella coeva lotta contro il morbo della malaria come di ogni altra esigenza sanitaria di carattere civile e sociale. Nella sua evoluzione funzionale, lo Stabilimento passò, poi, da Farmacia centrale militare nel 1884 a Istituto chimico farmaceutico militare nel 1923 per poi trasferirsi a Firenze nel 1931 nel quartiere Rifredi, ed assumere un carattere geografico più rispondente alle necessità di approvvigionamento e di distribuzione sull’intero Regno d’Italia.
Considerato come l’unica officina farmaceutica dello Stato, il Farmaceutico militare è stato storicamente al fianco dei grandi eventi che hanno contraddistinto la storia italiana. A partire dai due conflitti mondiali, dove ha assicurato la produzione di farmaci, presidi medico chirurgici e prodotti di medicatura a tutta la popolazione, e successivamente al fianco della Protezione civile, dove, invece, è intervenuto in occasione di calamità naturali o crisi sanitarie (alluvione di Firenze, terremoto del Friuli, disastro di Chernobyl). Proprio questa crescente rilevanza a livello nazionale e internazionale aveva comportato, del resto, nel 1976 una sua diversa collocazione nell’organigramma tecnico – industriale del Ministero della Difesa. Pertanto, con la sua nuova denominazione di Stabilimento chimico farmaceutico militare venne elevato a Ente interforze, collocandosi alle dirette dipendenze della Direzione Generale della Sanità Militare di Roma. Dal 2001 lo Stabilimento è entrato infine alle dipendenze dell’Agenzia Industria Difesa, nell’ambito del Ministero della Difesa, aprendosi al mercato anche con i suoi prodotti alimentari (Elisir di china, Enocordial, Grappa, Anetolo) e cosmetici (crema/soluzione dermofila, doccia – shampoo, acqua di colonia e di lavanda).
Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare, nella sua valenza civile, oltreché, militare è incaricato, per conto del Ministero della Salute (Decreto 27 dicembre 2012 del Ministero della Salute), della custodia e relativa gestione tecnica, di medicinali, tra cui vaccini, antivirali e antidoti, necessari per la protezione ed il trattamento sanitario in caso di emergenze derivanti da atti di offesa terroristica utilizzanti armi non convenzionali, da incidenti o pandemie, con rischi legati ad agenti patogeni, tossine, agenti chimici o radiazioni nucleari. In questo ambito, quale HUB per la difesa CBRN, l’Ente provvede a distribuire/fornire (in futuro produrre) kit di decontaminazione, autoiniettori e ioduro di potassio. Lo Stabilimento, è autorizzato inoltre, a produrre e/o importare materie prime farmaceutiche, antidoti ed altri farmaci/medicinali da distribuire nelle forme farmaceutiche autorizzate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), per garantire la salute pubblica e la gestione delle emergenze, ovvero, dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici (dotazioni di pronto soccorso) ed altri prodotti non disponibili sul mercato nazionale e comunitario, così come avvenuto durante la pandemia COVID 19 con la produzione di disinfettante e idrossiclorochina. In futuro assicurare, anche la distribuzione, in caso di necessità, di vaccini e anticorpi monoclonali.
In particolare, l’Ente svolge un ruolo etico – sociale e strategico di grande rilevanza per tutto il Paese. Grazie alla ricerca e sviluppo in sinergia con le Università, Centri di ricerca e Istituzioni/Organizzazioni pubbliche e private, il Farmaceutico militare è in grado di produrre e rendere disponibili medicinali destinati ai pazienti affetti da malattie rare, comunemente chiamati “farmaci orfani”, non reperibili sul mercato, perché economicamente non vantaggiosi, per le case farmaceutiche. Ad oggi produce farmaci quali Tiopronina, Mexiletina e in accordo con l’AIFA importa e distribuisce tra gli altri il Megamilbedoce, Metalcaptase ed è inserito nel Comitato nazionale per le malattie rare. Infine, nel 2015 a seguito dell’accordo di collaborazione del 18 settembre 2014 tra il Ministero della Difesa e quello della Salute, è stato avviato il progetto “cannabis”, secondo un processo di Good Manufactoring Practicies (GMP), che prevede lo Stabilimento quale unico ed esclusivo ente produttore con una coltivazione su due varietà la FM1 contenente THC e la FM2 contenente THC e CBD, e la lavorazione farmaceutica dell’infiorescenza femminile attraverso l’essiccazione, la macinazione e il confezionamento. I derivati della cannabis, come anche l’estratto oleoso sui quali è in corso uno specifico progetto di R&D, trovano impiego clinico in alcune malattie neurologiche, nella terapia del dolore cronico sia oncologico sia neuropatico e nella chemioterapia.
IL COLONNELLO ARCANGELO MORO
Il Colonnello Moro, nato a Brindisi il 24 agosto 1970 e vissuto a Tricase, dove ha frequentato il Liceo Scientifico “G. Stampacchia”, è stato ammesso all’Accademia Militare di Modena quale frequentatore del 171°corso “Fede” – conseguendo nel settembre del 1991, la nomina di Ufficiale Carrista, con il grado di Sottotenente.
Dopo aver frequentato la Scuola di Applicazione di Torino (1991 – 1993), il corso tecnico – applicativo presso la Scuola Truppe Corazzate di Lecce e aver conseguito la Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torino, è stato assegnato al 1° Reggimento Corazzato di Teulada e successivamente al 33° Reggimento Carri di Ozzano dell’Emilia, dove ha assolto gli obblighi di comando di Plotone, di Compagnia e di Staff (1994 – 1998), partecipando anche all’operazione “Vespri Siciliani” e “Forza Paris”.
Nell’agosto del 1999 assume l’incarico di primo direttore di Radio West in Kosovo, durante l’operazione “Joint Guardian”, ove progetta e realizza tutto palinsesto dell’emittente in collaborazione con la RAI ed RTL 102.5, realizzando numerose interviste/interventi tra i quali Giovanni Paolo II, il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ed il Presidente della Repubblica Argentina Carlos Menem e, pubblicando con RAI ERI il libro autobiografico “Radio West la voce dei militari in Kosovo” (ed. 2002).
Per l’attività svolta ha ricevuto a Bari, il premio internazionale di giornalismo “Caravella del Mediterraneo”.
Al termine dell’esperienza viene assegnato alla Scuola Militare Teulié di Milano (2002 – 2004) dove oltre a comandare la Compagnia Allievi (corso Musso II) e la Compagnia Comando e Servizi si occupa delle relazioni esterne della Scuola, progettando e realizzando le celebrazioni con il comune di Milano delle “Cinque Giornate”, nonché tutte gli eventi connessi con i festeggiamenti del Bicentenario della fondazione della
Scuola, circostanza nella quale alla presenza del Presidente della Repubblica riesce, con le autorità locali, a favorire l’assegnazione della cittadinanza onoraria e del premio “Ambrogino d’oro” all’Ateneo.
Durante il periodo in parola, oltre a conseguire la Laurea in Scienze Strategiche, il master di II livello in Geopolitica del Mediterraneo presso l’Università degli Studi di Cassino, assume la presidenza del Comitato Intermedio della Rappresentanza Militare del Comando delle Scuole dell’Esercito fino al 2012 (IX e X mandato).
Frequenta nel 2003 – 2004 il 129° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di guerra di Civitavecchia, nonché il 6° Corso Pluritematico presso la Scuola di Applicazione di Torino, conseguendo il master di II livello in Scienze Strategiche presso l’Università degli studi di Torino. Assegnato al Comando delle Scuole di Roma quale Ufficiale addetto presso l’Ufficio Normativa e Studi, realizza quale project officer il Polo di Eccellenza per le Operazioni di Stabilizzazione e Ricostruzione (centro di consulenza e formazione per funzionari e dirigenti nazionali
ed esteri) dell’Esercito presso la Scuola di Applicazione di Torino, avviando il primo corso nazionale in Post Conflict Rebuilding Management Senior e Junior in sinergia con altri Dicasteri operanti nelle Aree di Crisi.
Nel 2006 viene eletto nel Comitato Centrale della Rappresentanza Militare (COCER X mandato), e assume la carica Vicepresidente Vicario dell’Esercito ed Interforze sino al 2012. Durante il periodo in argomento ha contribuito ad alcune proposte legislative tra le quali il Fondo di Efficienza per i Servizi Istituzionali (FESI) e la norma di “specificità”. Ha partecipato alla concertazione economica biennio 2006 – 2008, 2008 – 2010 e normativa 2006 – 2010 quale parte sociale per la categoria Ufficiali, nonché a diverse audizioni in Commissione Difesa di Camera e Senato tra le quali l’indagine conoscitiva della condizione del personale militare.
Per tale organismo ha ideato e prodotto il Bollettino Informativo quale strumento di comunicazione interna/esterna, divulgato dal 2006 per la prima volta con strumento della mailing list di Forza Armata.
Nel 2008 viene impiegato nella missione NTMI (Nato Training Mission in IRAQ) quale Senior Mentor presso il Joint Staff College in Baghdad, dove oltre a pianificare e migliorare l’offerta formativa per la classe dirigente militare Irachena, attraverso una strategia comunicativa e relazionale nonché di eventi mirati (1°Trophy of Solidarity and Friendship con la partecipazione del Primo Ministro Iracheno Al Maliki) è riuscito a ristabilire e migliorare le relazioni tra la NATO, US (Coalition Willings), e l’autorità militari Irachene presso la sede di
Dal 2011 al 2012 frequenta il 14° corso ISSMI presso il Centro Alti Studi della Difesa dove consegue il master di II livello in relazioni internazionali presso l’Università di Roma Tre, e l’abilitazione quale Consigliere Giuridico delle Forze Armate. Successivamente presso il 28° Reggimento Pavia si qualifica specialista PSYOPS.
Nel 2013 assume il Comando dell’8° Battaglione Carri presso il 132°, ovvero di Vicecomandante del Reggimento Carri di Cordenons dove progetta e realizza con le autorità locali, in occasione della festa delle Forze Armate, l’evento “Italia Condivisa”.
Nel periodo 2014 – 2019 viene assegnato al Comando Logistico dell’Esercito dove assume l’incarico di Capo Sala operativa e successivamente di Capo Ufficio dei seguenti Uffici: Coordinamento, Affari Generali e Programmazione Finanziaria e Studi. In tale ambito, ha provveduto alla revisione ordinativa di tutta l’area del COMLOG, comprensiva dei Comandi d’Arma e Servizi, del Policlinico Militare “Celio” e della Direzione di Intendenza.
Inoltre, quale project officer ha pianificato ed organizzato diverse attività ed eventi tra le quali: “Who Does What (2016)”, “Complex Pallex (2017) e Diapason Log (2018) che hanno portato alla stesura e sperimentazione della PDE – 4 (Dottrina Logistica dell’Esercito) e alla revisione dello strumento logistico dell’Esercito, contenuti peraltro pubblicati nell’ articolo n. 1/2018 della Rivista Militare dal
titolo “Il Sostegno Logistico alle Operazioni Militari”, di cui è autore; “Stati Generali della Logistica Militare: logistica/industria 4.0”, i cui atti sono stati sviluppati e redatti in uno specifico libro pubblicato dal COMLOG, di cui è autore; “Bolla dimostrativa” durante la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO), ove nel Poligono di Monte Romano, per la prima volta è stato creato con tutti gli operatori del settore di F.A. e dell’Industria, uno spazio dedicato alla dimostrazione – sperimentazione di tools infologistici per il monitoraggio e la gestione di tutti i mezzi e materiali della F.A. e delle attività logistiche ad esse collegate, nonché per la pianificazione logistica delle operazioni in Patria e all’Estero attraverso l’Integrated Test Bed (ITB).
Ciò è stato prodromico alla costituzione dell’Ufficio di Infologistica del COMLOG.
Il Col. Moro dal luglio 2019 ad agosto 2020 è stato assegnato al Comando Centrale Statunitense (US – CENTCOM), con sede in Tampa (FL), dove ha svolto l’incarico di Strategic Analyst and Action Officer per le Violent Extremist Organizations (VEO), Internally Displaced People (IDPs) e Refugees del Comandante del CENTCOM, Gen. Frank McKenzie, ovvero di Deputy Senior National Representatives. Durante il periodo di interesse è stato autore dei seguenti Strategy Paper che sono stati pubblicati dal CENTCOM e diramati a tutti gli altri Comandi US paritetici, nonché al Pentagono, DoD, Agenzie Governative e non, National Defense University e “think – tank” ad essa collegati:
– “Understanding the (Un)Islamic State’s Ideology and Strategy”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.5/2020, 5 marzo 2020;
– “Daesh: new “caliph” new strategy?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.13/2020, 13 Marzo 2020;
– “COVID-19: Daesh’s Best Ally?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n.15/2020, 17 giugno 2020;
– “Internally Displaced Persons (IDPs) and Refugees in a time of pandemic – a global challenge”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 21/2020, 24 Agosto 2020;
– “Al Qaeda transformation or evolution?”, US CENTCOM, CSAG Strategy paper n. 24/2020, 31 Agosto 2020.
Inoltre, nell’ambito della redazione dello Strategic Estimate di novembre 2019 e maggio 2020, si è occupato come analista della “Great Power Competition” e della “Campagna di massima pressione sull’IRAN”, del US/CENTCOM. Il 5 dicembre 2019 è stato project officer per la Multinational Coalition Forces del principale evento del CENTCOM denominato “Coalition Night” con la partecipazione di 47 nazioni e oltre 3000 partecipanti. Per le attività svolte è stato insignito della US – Joint Commendation Medal.
Nel periodo dal 9 ottobre 2020 al 20 ottobre 2022 ha comandato il Reggimento Addestrativo della Scuola di Cavalleria ove oltre a specializzare Ufficiali, Sottufficiali e Graduati italiani e stranieri dell’Arma di Cavalleria ha condotto una serie di attività, denominate “Cavalry Exercise”, di sperimentazione e verifica di specifiche tecniche, tattiche e procedurali tese ad arricchire e aggiornare il corpo dottrinale dell’Arma di Cavalleria tra le quali le “Urban operation”, “Swarming operation” con le piattaforme da combattimento, tiro indiretto e impiego
dei droni a livello di plotone esplorante.
Non ultime le attività addestrative/operative e di sperimentazione con la Blindo Armata Centauro 2, piattaforma da combattimento i cui primi esemplari sono stati assegnati al Reggimento che ha formato gli istruttori.
Dal 11 novembre 2022 al 30 luglio 2024 ha Comandato il Comando Militare Esercito “Puglia” l’interfaccia esclusiva dell’Esercito sul territorio pugliese, nell’ambito del quale ha promosso le relazioni istituzionali con tutti gli “stakeholders” di riferimento, orientando, nel contempo mirate attività di comunicazione e promozionali per sostenere il reclutamento della Forza Armata, veicolandone valori, storia, tradizioni, attività operative e sviluppi futuri, ovvero promuovendo la “cultura della difesa”.
Nel contempo con un efficace gestione del territorio, ha garantito le attività di presidio (Ex. Leone Alato, G7 2024), i concorsi in tempo di pace, ed in tale contesto, inserito nel Comitato Misto Paritetico (CO.MI.PA.), la gestione delle servitù militari ed il mantenimento delle aree addestrative/poligoni pugliesi. Ha gestito inoltre l’attività documentale di oltre 12.000 fascicoli, incentivando il ricollocamento nel mondo del lavoro dei militari congedati senza demerito, gestendo le forze di completamento, espletando, inoltre, le funzioni di assistenza alle famiglie dei militari caduti o colpiti da gravi infortuni/malattia, nonché, di supporto al benessere del personale/delle famiglie dei militari pugliesi attraverso il miglioramento del parco alloggiativo, l’utilizzo della Biblioteca di presidio (oltre 18.000 testi dal 1759 ad oggi) e della gestione degli Organismi di Protezione Sociale con riapertura del Circolo Unificato dell’Esercito di Bari con annessa foresteria e l’Area logistica addestrativa di “Fesca” che si estende su un area di circa nove ettari.
Dal 23 agosto 2024 è Direttore dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.
Infine, il Col. Moro è Cavaliere al merito della Repubblica, è stato iscritto all’albo dei giornalisti con diverse collaborazioni tra le quali il CASD, Università degli studi di Bari/Taranto, Trieste, Torino, Milano e Lugano su diversi temi quali “The migration challenges in the Coronavirus Era”, Leadership sustainable, Leadership etica, Radicalizzazione e De-radicalizzazione, Fattori ESG di impresa, La bellezza della Costituzione.
E’ sposato con la signora Paola, Candidate&Delivery Director Italia presso la Manpowergroup di Milano e vive a Imola.
Attualità
Quando un gesto d’amore trasforma il dolore in speranza
Dall’Associazione “Figli in Paradiso – Ali tra cielo e terra” una donazione al Santa Caterina Novella di Galatina
Quando il dolore della perdita diventa motore di solidarietà e amore per il prossimo, nascono gesti che cambiano la vita di molti.
È quanto accaduto ieri all’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, dove la Onlus “Figli in Paradiso – Ali tra cielo e terra” ha donato nuove poltrone per la sala d’attesa del Blocco Operatorio e realizzato la decorazione artistica e umanizzante delle quattro porte all’interno dello stesso reparto.
Non si tratta di semplici arredi, è un abbraccio silenzioso a chi vive l’angoscia dell’attesa, a chi cerca conforto nei corridoi di un ospedale.
Le opere pittoriche rendono più umano un ambiente spesso vissuto con paura e apprensione, trasformandolo in uno spazio che accoglie e rassicura.
Il dottor Diego Friolo, Direttore dell’U.O. di Anestesia e Blocco Operatorio, ha accolto con commozione la donazione: «Tale atto esprime l’attenzione che tale associazione volge alla rete ospedaliera dell’ASL di Lecce e rappresenta un contributo volto al miglioramento dell’accoglienza verso l’utenza che afferisce giornalmente presso il nostro ospedale. Ringraziamo, pertanto, l’associazione tutta, la presidente Virginia Campanile, il marito Nini e i loro collaboratori che hanno voluto con questo gesto ricordare il figlio Daniele».
Virginia Campanile, presidente dell’Associazione, ha espresso con parole toccanti il senso profondo di questo dono: «Ogni volta che doniamo qualcosa, sentiamo che nostro figlio Daniele continua a vivere attraverso questi gesti d’amore. Vogliamo che chi entra in ospedale, soprattutto nei momenti più difficili, possa trovare un ambiente che accoglie, che consola, che parla al cuore oltre che al corpo. Le decorazioni artistiche che abbiamo realizzato non sono solo colori sulle porte: sono finestre di speranza, sono abbracci silenziosi per chi soffre. Insieme a mio marito Nini e a tutti i volontari della nostra associazione, continueremo a trasformare il dolore in solidarietà, perché crediamo che l’amore sia più forte della morte. Ringraziamo di cuore la direzione sanitaria e tutto il personale dell’Ospedale Santa Caterina Novella per averci permesso di essere parte di questa grande famiglia che ogni giorno si prende cura di chi ha più bisogno»
IL SEME DELLA SPERANZA
“Figli in Paradiso – Ali tra cielo e terra” è nata dalla volontà di genitori che hanno trasformato il proprio lutto in una missione d’amore.
Da anni opera instancabilmente in Italia e nel mondo, realizzando progetti di solidarietà che toccano i bisogni più profondi delle comunità: dalla salute all’istruzione, dall’accoglienza al sostegno spirituale.
Le iniziative solidali dell’associazione attraversano confini e bisogni, toccando le vite di migliaia di persone.
In Etiopia, grazie al gruppo di Andrano, sono stati costruiti tre pozzi che hanno portato acqua e vita a intere comunità.
In Albania, tre borse di studio universitarie e contributi per materiale didattico hanno permesso a giovani studenti di coltivare i propri sogni.
Il gruppo di Palmi ha donato mobili per una casa-famiglia, mentre a Chiaravalle e Soveria Minelli sono stati realizzati due giardini alberati, spazi verdi dedicati alla memoria e alla riflessione.
La bellezza dei luoghi sacri è stata custodita attraverso il restauro e la realizzazione di altari nelle chiese di Uggiano, Gallipoli e Niscemi.
Nei cimiteri di Nardò, Corsano, Melendugno, Casarano e Melissano sono state collocate cinque statue di angeli, simboli di consolazione per chi visita i propri cari.
E ancora, l’installazione di defibrillatori salvavita a Corsano, Martano e Nardò mentre in Kosovo e a Corsano sono state donate attrezzature per parchi gioco, restituendo ai bambini il diritto di giocare e sorridere.
Una croce esterna è stata donata alla Chiesa dell’Immacolata di Martano, mentre il sostegno continuativo a famiglie bisognose e alla Caritas prosegue attraverso i gruppi di Martano, Messina, Gallipoli e Catania.
L’associazione ha inoltre contribuito al progetto “Bambini Invisibili” per l’assistenza all’orfanotrofio di Kapisa in Afghanistan e ha donato pedane per ragazzi con disabilità motorie nel convento di Bitetto, oltre a sostenere il centro disabili di Casarano.
Grazie ai fondi del 5×1000, l’associazione ha potuto donare al reparto di Pediatria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce bilance per bambini diabetici, sedie a rotelle, un carrello corsia, un ecografo e un’incubatrice trasportabile per il centro UTIN, in collaborazione con i Lions Messapia.
Nel 2023 sono stati consegnati un tunnel per fototerapia neonatale e un ecografo dedicato all’ematologia pediatrica dello stesso ospedale.
Ma l’impegno dell’associazione non si ferma alla solidarietà materiale.
CAMMINO SPIRITUALE E CULTURALE
Parallelamente prosegue un cammino spirituale e culturale che sostiene i genitori nell’elaborazione del lutto e alimenta la speranza nelle comunità.
Ogni mese si tengono celebrazioni eucaristiche e momenti di catechesi e condivisione, spazi preziosi in cui il dolore trova ascolto e la fede diventa sostegno.
A Corsano, per sei edizioni consecutive, l’evento “Accendi una luce” ha illuminato le notti di tante famiglie, offrendo un percorso dedicato all’elaborazione del dolore attraverso testimonianze, riflessioni e momenti di preghiera collettiva.
La musica, linguaggio universale dell’anima, trova spazio nei concerti musicali e corali organizzati nelle chiese dal gruppo di Vernole, mentre la cultura si fa strumento di memoria e crescita attraverso i concorsi letterari e le borse di studio per studenti delle scuole di primo e secondo grado, promossi dalla presidente Virginia Campanile in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce.
L’associazione, infine, ha dato vita a pubblicazioni e testimonianze dedicate ai genitori che affrontano la perdita di un figlio, con la partecipazione di Padre Arnaldo Pangrazzi e dei gruppi A.M.A., che offrono parole di conforto e accompagnamento in un viaggio che nessuno dovrebbe mai dover intraprendere, ma che tanti percorrono insieme.
INVITO ALLA SOLIDARIETÀ
L’associazione invita chiunque voglia sostenere le sue iniziative a devolvere il proprio 5×1000 o a partecipare alle attività dei gruppi locali presenti in tutta Italia.
Perché ogni gesto, anche il più piccolo, può trasformarsi in un’ala che solleva chi è caduto.
Per informazioni e donazioni: Associazione Onlus “Figli in Paradiso – Ali tra cielo e terra” https://figliinparadiso.it
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Attualità
Incendi, mai più un’estate così
Nell’estate 2025 il numero degli incendi in provincia è più che raddoppiato rispetto alla stagione precedente, con 5.819 incendi concentrati nel periodo giugno-settembre. Il Prefetto: «Pensiamoci ora»
Il fenomeno degli incendi boschivi, di vegetazione e di interfaccia, anche nella passata stagione estiva, si è una piaga pervasiva e devastante che distrugge ettari di preziosa macchia mediterranea e aree agricole e mette a repentaglio la vita delle persone, minacciando le infrastrutture e infliggendo colpi durissimi all’economia locale e, in particolare, al settore turistico e agricolo.
La lotta contro gli incendi non è più solo una questione di emergenza, ma una priorità strategica per la salvaguardia di un territorio unico e fragile.
Solo nell’estate 2025, infatti, il numero degli incendi è più che raddoppiato rispetto alla stagione precedente, con 5.819 incendi concentrati nel periodo giugno-settembre, sulla base dei dati comunicati dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che ha sottolineato come, nella gran parte dei casi, gli incendi si siano sviluppati da terreni incolti, per poi propagarsi nei pressi di aree boscate, di macchia mediterranea e di abitazioni.
Il Prefetto Natalino Manno ha quindi convocato con urgenza diversi incontri di debriefing alla presenza di tutte le componenti del sistema regionale di protezione civile e, segnatamente, dei rappresentanti del competente Dipartimento di Protezione Civile della Regione Puglia, del Commissario Straordinario NUE, dei vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto, nonché dei Comuni capofila degli Ambiti di Raccolta Ottimale, di A.R.I.F., del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e dell’Ente Parco Otranto-Santa Maria di Leuca.
OBBLIGO DI PULIZIA
Nel corso dei vari incontri, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di lavorare sinergicamente sin d’ora per preparare al meglio la stagione estiva 2026, puntando l’accento sul tema della prevenzione e della sensibilizzazione dei privati proprietari di terreni.
In particolare, è stata predisposta una lettera a firma congiunta del Prefetto e del sindaco, indirizzata per opportuna conoscenza anche alla Procura della Repubblica, per ciascuno dei 96 Comuni della provincia, attualmente in fase di notifica a tutti i privati proprietari di terreni nei vari territori comunali affinché siano rispettate le norme vigenti, che stabiliscono l’obbligo di pulizia e sfalcio delle aree e di realizzazione delle fasce di rispetto entro il termine improrogabile del 31 maggio di ogni anno pena, in caso di inadempimento, l’intervento sostitutivo in danno dell’Ente locale, con rivalsa nei confronti dei privati inadempienti.
È stato inoltre ricordato ai proprietari di terreni la responsabilità scaturente dall’acclarato inadempimento, anche parziale, che comporta sanzioni di carattere sia amministrativo nei casi di incendio boschivo a seguito di attraversamento di terreni senza o con insufficienti fasce perimetrali ripulite, con conseguente comunicazione alla Procura della Repubblica per i profili di competenza.
AEREI ULTRALEGGERI
Parallelamente, è stata interessata la Regione Puglia per valutare la riattivazione di una convenzione con l’Aeroclub “Vega Ulm” di Lecce, per il concorso, a titolo volontaristico, di aerei ultraleggeri privati per il sorvolo delle aree del territorio provinciale maggiormente interessate dal rischio di incendi.
È inoltre proseguita l’azione di sensibilizzazione dei sindaci per l’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco (adempimento cui hanno già provveduto 90 Comuni su 96 per l’anno 2024) e per l’aggiornamento dei piani urbanistici comunali (adempimento cui hanno provveduto 13 Comuni), diffondendo con i cittadini la conoscenza delle norme che prevedono vincoli di inedificabilità particolarmente lunghi (anche decennali) sui terreni interessati da incendi.
Nello specifico, la normativa vigente dispone: «Nei comuni sprovvisti di piano regolatore è vietata per dieci anni ogni edificazione su area boscata percorsa dal fuoco. È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui detta realizzazione sia stata prevista in data precedente l’incendio dagli strumenti urbanistici vigenti a tale data. Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dalla direzione generale competente in materia del Ministero dell’ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici. Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia ed è, altresì, vietata, per tre anni, la raccolta dei prodotti del sottobosco».
Avranno inoltre luogo ulteriori incontri per potenziare i punti di approvvigionamento idrico nei vari comuni, a disposizione dei Vigili del Fuoco per le emergenze.
È inoltre in corso di aggiornamento il Protocollo operativo varato in estate per rendere più fluida e omogenea l’attività di intervento coordinato in presenza di incendi.
Il Prefetto Natalino Manno ha rivolto a tutti gli attori in campo un ringraziamento per l’impegno nel comune obiettivo di tutelare l’incolumità pubblica e le bellezze del territorio, evidenziando come «La lotta agli incendi boschivi è una battaglia che nessuna Istituzione può vincere da sola. Per questo, è fondamentale la massima sinergia tra tutte le forze in campo (Protezione Civile, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco ed Enti Locali) e, soprattutto, è cruciale il senso di responsabilità di ogni cittadino. Il rispetto delle regole e la segnalazione tempestiva sono il primo e più efficace baluardo per tutelare il nostro prezioso patrimonio ambientale e garantire la sicurezza della comunità salentina».
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Attualità
Otranto: quasi due milioni per il centro storico
Nel decreto firmato dal Ministro Giuli anche il finanziamento per il progetto di narrazione dell’eccidio dei Martiri del 1480
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha firmato il decreto per la programmazione delle risorse finanziarie destinate ai “Grandi Progetti Beni culturali” per l’annualità 2025.
«Nel caso di Otranto», dichiara il sindaco Francesco Bruni, «sono stati stanziati un milione e ottocentomila euro, riconnettendo agli interventi di riqualificazione del sistema degli spazi pubblici del centro storico di Otranto (Palazzo Melorio, Torre Duchesca/Camminamento di ronda), già
finanziati con precedente decreto del Ministero».
Un progetto di narrazione relativo ai fatti storici dell’eccidio dei Santi Martiri di Otranto avvenuti nel 1480.
Detto progetto rientrerà in un più ampio Accordo di Valorizzazione, in corso di definizione, tra Direzione Regionale Musei del MIC e il Comune ai fini dell’inserimento di quest’ultimo ente all’interno del Sistema Museale Nazionale.
Sempre secondo il sindaco Bruni, «quest’ulteriore finanziamento è la testimonianza piena della attenzione del governo Meloni e del Ministro della Cultura verso la città di Otranto, ritenuta un luogo di rilevanza nazionale».
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