Tricase
Tricase, Martina: proposta di sfiducia
Il capogruppo all’opposizione Nunzio Dell’Abate: “Martina è ancora il presidente del consiglio comunale? Ed è ancora in maggioranza?”

Dopo la presa di posizione del gruppo della maggioranza “Cambiamenti per Tricase”, per il presidente del consiglio comunale arriva anche la “sfiducia” del capogruppo all’opposizione Nunzio Dell’Abate.
“Atto grave ed irresponsabile quello di Dario Martina”, dice Dell’Abate, “sia per il ruolo istituzionale che ricopre e sia per il bene e l’ immagine della città. Entrare così a gamba tesa sui lavori delle commissioni consiliari che, con estremo senso di responsabilità, hanno istruito e deciso in maniera pressoché unanime per l’opzione ad Est della SS 275 (cfr. verbale del 22.11.18) è squalificante!”.
“Proprio lui che, nella sua veste”, insiste il consigliere di opposizione, “dovrebbe essere il garante imparziale della volontà del Consiglio e rappresentarlo fedelmente.
Imbarazzante poi la tempistica della sua uscita mediatica, con cui non solo ha messo in dubbio l’esistenza della scelta operata dalle commissioni consiliari ma si è addirittura pronunciato in aperto contrasto ad essa”
“Guarda caso”, aggiunge sibillino Dell’Abate, “pochi giorni dopo quella del Sindaco di Tiggiano dello stesso tenore…”.
“Atteggiamento”, sottolinea ancora, “duramente e giustamente condannato dai tre colleghi di maggioranza della lista Cambiamenti nella quale lo stesso Martina è stato eletto”.
“A questo punto”, tira le conclusioni, “non ci sentiamo più rappresentati da un presidente che evidentemente persegue altri interessi che non sono quelli di un sereno e costruttivo lavoro consiliare per il perseguimento del bene comune.
Valuteremo nelle prossime ore l’eventualità di portare all’attenzione dell’intero consiglio comunale la questione della permanenza della fiducia nei suoi confronti”.
Casarano
Emergenza idrica, dal 20 ottobre si riduce la pressione dell’acqua
Da quella data ci sarà un’ulteriore riduzione della pressione dell’acqua su tutta la rete, serve per «allontanare il rischio di emergenza idrica che comporterebbe restrizioni più dure come le turnazioni nell’erogazione»

A partire da lunedì 20 ottobre AQP chiuderà ancora i rubinetti.
Da quella data ci sarà una ulteriore riduzione della pressione dell’acqua su tutta la rete, serve per «allontanare il rischio di emergenza idrica che comporterebbe restrizioni più dure come le turnazioni nell’erogazione».
Si legge in una nota che ha diramato AQP, soffermandosi sul fatto che «l’acqua a disposizione del potabile è sempre meno» e che è necessario «contenere il più possibile i consumi, tutelandosi con l’autoclave».
E prosegue: «L’acqua a disposizione per il potabile è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno garantito, oltre 4,3 milioni di persone, fino a gennaio. Le nuove riduzioni di pressione, insieme al risparmio di ognuno, possono allontanare questa scadenza, nell’auspicio di un miglioramento della tendenza climatica».
«L’Osservatorio dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha portato il livello di severità idrica al massimo. Oggi la disponibilità delle sorgenti è inferiore del 28% rispetto alla media dell’ultimo decennio e da queste dipende quasi un terzo dell’acqua potabile distribuita da AQP. Ancora più critica è la situazione degli invasi, che garantiscono i restanti due terzi del fabbisogno idrico: le loro riserve sono crollate del 61%. E meno della metà di quest’acqua è effettivamente destinata all’uso potabile, il resto viene assorbito da usi irrigui e industriali».
Attualità
Meteo, da mezzanotte allerta arancione sul Salento
Protezione civile: “Per le prossime ore, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali…”

La protezione civile, gestione emergenze, ha diramato, per le prossime ore, a partire da mezzanotte, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali.
Il bollettino recite: “Precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco specie sui settori meridionali, con quantitativi cumulati generalmente moderati, fino a puntualmente elevati;
Sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica (fulmini), locali
grandinate e forti raffiche di vento“.
Appuntamenti
Giovanni Gentile, convegno in Umbria con il prof. Cavallera
L’iniziativa, in occasione del 150° dalla nascita del Ministro dell’Istruzione dei primi del 900, è sotto la direzione scientifica di Hervé A. Cavallera (Università del Salento) con la partecipazione del Centro per la filosofia italiana

Perugia celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita di Giovanni Gentile, figura di rilievo della cultura italiana del primo Novecento, noto per il suo contributo filosofico e per il ruolo istituzionale ricoperto durante il periodo fascista.
Nato a Castelvetrano (Trapani) nel 1875, Gentile fu ministro dell’Istruzione e animatore di importanti istituzioni culturali, tra cui l’Enciclopedia italiana e la Scuola Normale Superiore. La sua vicinanza al regime fascista e la partecipazione al governo della Repubblica di Salò portarono alla sua morte nel 1944, ma è soprattutto la sua opera teorica a essere al centro delle riflessioni.
Il convegno Giovanni Gentile a 150 anni dalla nascita si svolgerà da giovedì 16 a sabato 18 ottobre, articolandosi su due sedi principali.
La prima giornata si terrà a Perugia, presso l’Università per stranieri, mentre le successive due giornate avranno luogo a Frascati, nella sede dell’Accademia Vivarium Novum.
L’iniziativa è promossa sotto la direzione scientifica del nostro prof. Hervé A. Cavallera, tricasino e docente dell’Università del Salento, e vede la partecipazione del Centro per la filosofia italiana, oltre alle due istituzioni ospitanti.
L’evento offrirà l’occasione di approfondire il pensiero filosofico di Gentile, mettendo in luce il suo impatto sulla formazione culturale italiana e il dibattito sul ruolo dello Stato e dell’educazione, senza concentrarsi esclusivamente sulle vicende politiche del periodo fascista.
Il convegno prevede sessioni di studio, interventi di accademici e dibattiti, con un programma pensato sia per studiosi sia per un pubblico interessato alla storia del pensiero italiano.
Un’occasione perconfrontarsi con una delle figure più controverse e influenti della cultura italiana moderna, mettendo al centro la riflessione teorica e la formazione del pensiero critico.
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